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Roma-Lazio 1-0, gol di Mancini decide il derby
La rete del difensore dà la vittoria ai giallorossi
La Roma batte la Lazio 1-0 e vince il derby in calendario oggi per la 31esima giornata della Serie A 2023-2024. I giallorossi si aggiudicano la stracittadina con il gol di Mancini, a segno al 42'. La vittoria consente alla formazione allenata da De Rossi di salire a 55 punti e di continuare a inseguire un piazzamento tra le prime 4 della classifica e la qualificazione alla prossima Champions League. La Lazio rimane a quota 46.
La partita
De Rossi per la sfida con la Lazio sceglie Angelino a sinistra al posto di Spinazzola, mentre conferma la difesa a quattro con Mancini e Llorente centrali, e in attacco Dybala e Lukaku con El Shaarawy a tutta fascia. Tudor risponde con il 3-4-2-1, e con Kamada e Isaksen alle spalle di Immobile, con Luis Alberto che resta in panchina e Vecino in mediana e Felipe Anderson esterno.
Gara contratta, come si conviene ad un derby, con la Lazio che tiene maggiormente il controllo del gioco ma la Roma crea le azioni più pericolose. Al 3' subito conclusione dalla distanza di Paredes con la palla che termina di poco alta sopra la traversa. Al 7' risponde Immobile ma il tiro da posizione ravvicinata sul primo palo termina sull'esterno della rete. La Roma torna in avanti e al 10' sugli sviluppi di una punizione arriva una doppia conclusione di Llorente e sulla seconda Casale manda in angolo. La squadra di Tudor cerca l'affondo al 18' con Vecino ma Mancini chiude in angolo.
A metà della frazione la Roma cerca il vantaggio al 24' con una conclusione di Pellegrini dalla distanza, Mandas non trattiene ma non ne approfitta Lukaku che scivola. Poco dopo ancora il capitano giallorosso prova con il sinistro che viene deviato di poco al lato. Al 28' gran giocata di Isaksen che finta il tiro e libera Vecino, ma Angelino chiude la conclusione. I giallorossi alzano i ritmi e al 35' sul cross di Angelino arriva Celik a colpire di testa da buona posizione ma il pallone termina alto. Sul finire di primo tempo al 41' cross di El Shaarawy che Gila devia in angolo, sfiorando l'autogol. Un minuto dopo arriva il vantaggio della Roma: al 42' sviluppi dell'angolo, crossi di Dybala e deviazione di testa di Mancini che batte Mandas per l'1-0.
Ancora Roma pericolosa ad inizio secondo tempo. Al 49' ancora Pellegrini su punizione manda la palla di poco alta sopra l'incrocio. La Roma spinge e al 51' gran giocata di Dybala che serve Lukaku ma una deviazione manda la sfera tra la braccia di Mandas. Al 55' arriva la clamorosa occasione per la squadra di De Rossi con Lukaku che porta palla e scarica su El Shaarawy che di sinistro colpisce in pieno il palo. La Roma spinge per cercare il raddoppio ma al 59' sul cross di Celik, Lukaku arriva in ritardo per la deviazione vincente.
La Lazio cerca di alzare i ritmi e alzare il baricentro. A 64' sulla conclusione di Guendouzi, Kamada devia sottoporta in rete ma la terna annulla la rete per fuorigioco. Si scalda il derby al 65' con qualche scontro fisico di troppo e Guida che inizia a far vedere i cartellini. Al 69' Felipe Anderson ci prova su punizione ma la palla termina alta sopra la traversa. De Rossi sistema la squadra per reggere l'urto degli ultimi minuti e inserisce Spinazzola, Smalling, il rientrante Abraham e Bove. Finale concitato con la Lazio che ha aumentato l'intensità ma non è riuscita a creare azioni pericolose dalle parti di Svilar. Tensione nel finale di gara sedata dal direttore di gara.
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Coppa Italia, oggi semifinale ritorno Lazio-Juve: orario e...
Il match alle 21 allo Stadio Olimpico
Si gioca oggi, martedì 23 aprile 2024, la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Il match, in programma allo Stadio Olimpico di Roma dalle 21, sarà visibile in esclusiva in chiaro su Canale 5, oltre che in streaming su Mediaset Infinity e su SportMediaset.it.
L’andata è terminata 2-0 per i bianconeri. Da una parte c’è chi vede, a portata di mano, la finale numero 22 della sua storia in Coppa Italia. Dall'altra chi, al contrario, sogna una rimonta che sarebbe epica per poi giocarsi il titolo nel proprio stadio. Ciro Immobile, non al meglio, vuole fare un regalo ai suoi tifosi magari stappando la partita come primo marcatore. Al suo fianco agirà nuovamente Luis Alberto, match winner con il Genoa venerdì scorso. Massimiliano Allegri si affida ancora una volta alla coppia delle meraviglie, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, già decisivi allo Stadium.
"Troveremo una Lazio che vorrà fare la partita con grande aggressività. Sta cambiando rispetto alla Lazio di Sarri. Bisogna fare una grande partita, ma non bisogna avere paura. Tutto questo va vissuto con grande voglia e il desiderio di arrivare in finale. Bisogna dare il massimo, poi se saranno più bravi gli altri li applaudiremo", ha affermato il tecnico della Juventus Allegri, alla vigilia del match. "Siamo partiti con l'obiettivo della Champions e la Coppa Italia. Domani (oggi, ndr) capiremo se saremo stati bravi a centrare la finale. Poi in campionato è ancora lunga perché abbiamo tanti scontri diretti", ha aggiunto.
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Milan, Pioli non molla la panchina dopo k.o. derby
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo"
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo". Stefano Pioli non molla. L'allenatore del Milan si aggrappa alla panchina rossonera dopo la sconfitta nel derby che ha regalato lo scudetto all'Inter. "E' una sconfitta pesante, ho provato per quanto possibile possibile a rinfrancare i miei giocatori perché dobbiamo finire bene il campionato. Purtroppo ancora una volta non siamo riusciti nemmeno a pareggiare nel derby", dice a Dazn.
"Nel primo tempo loro ci hanno fatto male sul calcio d'angolo del gol, abbiamo creato qualcosa con Rafa poi il raddoppio ci ha complicato ancora di più la partita -prosegue Pioli a Dazn-. La squadra ha lottato ma è mancata anche un pizzico di fortuna perché le situazioni le abbiamo create. L'Inter ha fatto un campionato eccezionale, sono 3-4 anno che ha la rosa più forte mentre noi siamo mancati nella continuità di prestazioni ad alto livello. Questa è la realtà, sia noi che le altre dobbiamo fare dei passi in avanti se questa Inter è così forte".
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo. Io sto bene, la squadra ha dei margini di miglioramento. Ora dobbiamo finire bene il campionato e poi a bocce ferme faremo tutte le valutazioni", conclude il tecnico rossonero.
Dalla società, parla l'ad Giorgio Furlani. "Innanzitutto facciamo i complimenti all'Inter. Avremo voluto essere noi e siamo già al lavoro per la prossima stagione. Mancano 5 partite, vogliamo rimanere secondi e abbiamo la testa a questa gare", dice. "Noi facciamo la squadra per vincere, questo era l'obiettivo l'estate scorsa. Abbiamo fatto una grande rivoluzione la scorsa estate, quest'anno sarà un lavoro più leggero e ci riproveremo. L'obiettivo è sempre vincere", aggiunge Furlani che chiude parlando del futuro di Pioli. "L'allenatore del Milan è lui, siamo concentrati nel finire bene la stagione. Le persone che riportano a Jerry Cardinale sono Jeff, Moncada, Zlatan e io. Ne parleremo a fine stagione".
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Djokovic: “Voglio giocare a Roma e punto...
Il campione serbo: "Spero di poter giocare almeno un'altra partita con Rafa Nadal"
Roland Garros, Wimbledon, le Olimpiadi. Prima, anche gli Internazionali d'Italia. Novak Djokovic fissa gli obiettivi della sua stagione, che ha appena subito uno stop con il forfait a Madrid. 'Nole' si è detto dispiaciuto poi di essersi ritirato dal Mutua Madrid Open, anche se spera di continuare "con capacità" a giocare anche nel 2025 perché sembra "giovane" e con "tanta voglia". "Sto preparando il mio corpo soprattutto per il Roland Garros, Wimbledon, i Giochi Olimpici e gli Us Open, che per me è il blocco più importante di tornei", ha detto il campione serbo ai Laureus Awards, nella capitale spagnola, dove è stato premiato come migliore sportivo. "Ho intenzione di giocare il Masters 1000 di Roma. Quest'anno l'inizio è stato un po' diverso e sto ancora cercando di trovare il livello di tennis perfetto e spero che arrivi al Roland Garros", ha aggiunto il vincitore di 24 tornei del Grande Slam.
Djokovic vede "possibile" vincere l'oro olimpico a Parigi, l'unico titolo che manca al suo palmares da record. "Devi sempre credere che tutto è possibile. I Giochi sono l'evento sportivo più antico e prestigioso e spero di essere lì in forma e in grado di giocare il mio miglior tennis, perché chissà se avrò un'altra possibilità di essere alle Olimpiadi. Ho detto che volevo giocare almeno fino a Los Angeles 2028, ma non si sa mai", ha spiegato Nole. Dopo la rottura con Goran Ivanisevic, Djokovic sta "considerando" l'ipotesi di non avere un nuovo allenatore. "Non ho fretta di prendere una decisione, dopo aver giocato per più di 20 anni e aver avuto squadre e allenatori diversi, sono in una fase in cui mi permetto di considerare questa opzione", ha ammesso.
Djokovic ha segnato un'epoca con altri big assoluti della racchetta. Ora, nel circuito, è rimasto solo lui a difendere la vecchia generazione. Rafa Nadal è alle prese con un complicato rientro dopo un lungo stop per problemi fisici. "Provo molto rispetto per una leggenda come lui, con il quale spero di poter giocare almeno un'altra volta prima che si ritiri. Ho molto rispetto per Rafa, è una brava persona e una leggenda del nostro sport, è il mio rivale più importante. In Australia ho detto che speravo di poterlo vedere in uno o due tornei e spero di riuscirci", ha detto Djokovic. "Potrò giocare con lui almeno una volta", ha dichiarato Djokovic. Il numero uno del mondo ha riconosciuto che "al momento" non è possibile fare "un pronostico" sullo spagnolo, ma ha sottolineato che "è incredibile tutto quello che è riuscito a fare come atleta. Senza dimenticare la sua fondazione, con cui ha ispirato molti giovani in Spagna e nel mondo", ha affermato Nole.
Djokovic ha ricevuto a Madrid il suo quinto Laureus. "È un onore vincere questo prestigioso premio. Quando è stata fondata Laureus, la sua premessa e missione era che lo sport avesse il potere di cambiare il mondo e questo premio è totalmente diverso da tutti gli altri che ho ricevuto nella mia carriera. È scelto da campioni che capiscono cosa devi fare per padroneggiare la tua arte e raggiungere alti livelli in questo sport", ha confessato.