

Ultima ora
Finale Conference League, a Roma stop a bus solo se necessario
Si è appena concluso in prefettura un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel corso del quale è stato messo a punto il dispositivo complessivo della sicurezza per la Capitale in vista della finale di Conference League tra Roma e Feyenord che si giocherà questa sera alle 21 a Tirana e che i tifosi romanisti seguiranno dal maxischermo all’Olimpico. Nel corso della riunione sono stati discussi gli aspetti che riguardano l’accesso dei tifosi all’Olimpico e in particolare è stata affrontata la questione della sospensione dei mezzi pubblici. A questa misura sarà applicato un modulo flessibile: non quindi un’interruzione del servizio dei bus ma gli stop potrebbero essere eventualmente decisi al momento in caso di necessità, attraverso il coordinamento tra il tecnico dell’Atac presente in sala operativa a San Vitale e la questura di Roma.
“Le decisioni sono state prese nel corso del comitato – sottolinea all’Adnkronos il prefetto Matteo Piantedosi – mi sono stupito dell’eccessivo clamore suscitato dalle misure preannunziate, considerando che provvedimenti analoghi sono già stati adottati con successo nel recente passato, da ultimo per la partita del Leicester a inizio di maggio ma anche per gli incontri dell’Italia all’estero durante gli Europei, proprio per limitare atti di vandalismo verso i mezzi pubblici, condotte non infrequenti in questi casi, e tutelare l’incolumità dei passeggeri”.
Sport
Messi verso Inter Miami, futuro è negli Usa

L'argentino lascia il Psg e non torna al Barcellona

Leo Messi verso l’Inter Miami. Sono le ore decisive per definire il futuro del 35enne fuoriclasse argentino campione del mondo. Nonostante la sua prima opzione fosse tornare al Barcellona, Messi ha dovuto accantonare il sogno catalano: la Pulce a fine mese lascerà il Psg e non tornerà in Spagna, nonostante il club abbia ricevuto ieri il benestare della Liga per il piano di Financial Fair Play. La squadra catalana non ha fatto alcuna offerta al fuoriclasse di Rosario ed è stata definitivamente accantonata la possibilità di un ritorno del calciatore in Catalogna, secondo quanto riporta la stampa argentina. Dato questo scenario, e con la necessità di definire a breve come proseguirà la sua carriera, Leo, che il 24 giugno compirà 36 anni, ha sul tavolo le offerte dell’Inter Miami degli Stati Uniti e dell’Al Hilal dell’Arabia Saudita.
In questo momento, nonostante l’offerta del calcio arabo lo renderebbe l’atleta più pagato al mondo, l’opzione di giocare nella Mls sta guadagnando terreno. Messi e la sua famiglia conoscono bene la città di Miami, hanno proprietà e attività in Florida e pensano che il processo logico di adattamento potrebbe essere più facile. L’Inter Miami, la squadra di David Beckham, sogna da qualche stagione di ingaggiare il fuoriclasse argentino. L’offerta è di un contratto per quattro stagioni: l’arrivo di Messi sarebbe uno spot straordinario in vista della Coppa del Mondo che gli Usa organizzeranno insieme a Canada e Messico nel 2026.
Intanto il club saudita dell’Al Hilal, che cerca una figura di altissimo livello da contrapporre nel campionato a Cristiano Ronaldo, arrivato ad Al-Nassr lo scorso anno, ha fatto a ‘La Pulga’ un’offerta di 400 milioni di dollari a stagione, cifra mai pagata prima ad un calciatore.
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Messi verso Inter Miami, futuro è negli Usa

L'argentino lascia il Psg e non torna al Barcellona

Leo Messi verso l’Inter Miami. Sono le ore decisive per definire il futuro del 35enne fuoriclasse argentino campione del mondo. Nonostante la sua prima opzione fosse tornare al Barcellona, Messi ha dovuto accantonare il sogno catalano: la Pulce a fine mese lascerà il Psg e non tornerà in Spagna, nonostante il club abbia ricevuto ieri il benestare della Liga per il piano di Financial Fair Play. La squadra catalana non ha fatto alcuna offerta al fuoriclasse di Rosario ed è stata definitivamente accantonata la possibilità di un ritorno del calciatore in Catalogna, secondo quanto riporta la stampa argentina. Dato questo scenario, e con la necessità di definire a breve come proseguirà la sua carriera, Leo, che il 24 giugno compirà 36 anni, ha sul tavolo le offerte dell’Inter Miami degli Stati Uniti e dell’Al Hilal dell’Arabia Saudita.
In questo momento, nonostante l’offerta del calcio arabo lo renderebbe l’atleta più pagato al mondo, l’opzione di giocare nella Mls sta guadagnando terreno. Messi e la sua famiglia conoscono bene la città di Miami, hanno proprietà e attività in Florida e pensano che il processo logico di adattamento potrebbe essere più facile. L’Inter Miami, la squadra di David Beckham, sogna da qualche stagione di ingaggiare il fuoriclasse argentino. L’offerta è di un contratto per quattro stagioni: l’arrivo di Messi sarebbe uno spot straordinario in vista della Coppa del Mondo che gli Usa organizzeranno insieme a Canada e Messico nel 2026.
Intanto il club saudita dell’Al Hilal, che cerca una figura di altissimo livello da contrapporre nel campionato a Cristiano Ronaldo, arrivato ad Al-Nassr lo scorso anno, ha fatto a ‘La Pulga’ un’offerta di 400 milioni di dollari a stagione, cifra mai pagata prima ad un calciatore.
Lavoro
Sostenibilità, Marchi (Prometeon Tyre): “Importante comunicare con Bilancio e social”

Così il Chief Internal Audit&Sustainability Officer Prometeon Tyre Group, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma
“La nostra brand awareness va trasmessa anche grazie alla sostenibilità e questa nostra sostenibilità, suddivisa nella dimensione sociale, ambientale, economica e di governance, viene raccontata in modo strutturato nel nostro Bilancio di Sostenibilità. Ma è importante comunicare quello che si fa anche attraverso i social in un modo meno strutturato o formale come lo è un Bilancio”. Così Nicolas Marchi, Chief Internal Audit&Sustainability Officer Prometeon Tyre Group, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
“E’ importante poter raccontare il prodotto, nel nostro caso la gomma, dal punto di vista della performance ma anche della sostenibilità”, dice ricordando che “Prometeon Tyre Group nasce nel 2017 come spin off del gruppo Pirelli; sostanzialmente Pirelli si dedica al mondo consumer e noi ci dedichiamo al mondo industriale”.
Ultima ora
Pd, vicecapogruppo Ciani: “Non mi iscrivo. Su Ucraina dem possono cambiare idea”

Il neo eletto: "Io indipendente, mie scelte non impegnano gruppo e Pd"

Sciogliere Demos? “No, è un partito a tutti gli effetti, chiederemo il 2xMille. E non mi iscrivo al Pd, a differenza dei colleghi di Articolo 1”. Così Paolo Ciani di Demos, neo eletto vicecapogruppo Pd alla Camera, a ‘Repubblica’. “Sicuramente è stato un segno di attenzione da parte della segretaria ai cattolici in generale, ma io non sono del Pd, quindi non posso dire: ora i cattolici si sentono a casa nel Pd”.
Della gestazione per altri cosa pensa? “Sono contrario” ma “non amo fare battaglie ideologiche, quindi sono favorevole alla registrazione dei figli di coppie Lgbt+. E il reato universale per la Gpa proposto dalla destra mi sembra proprio questo, una battaglia ideologica. Sbagliata”.
In Parlamento è noto perché è l’unico del Pd che ha votato contro le armi all’Ucraina. “Sì, ho votato contro”. Nel gruppo del Pd altri si stanno avvicinando alla sua posizione? “Nel nostro popolo questa discussione c’è, è un fronte molto più ampio di come è rappresentato in Parlamento, nei numeri del gruppo. Il Pd la scorsa legislatura ha fatto una scelta legittima, dopo una novità sconvolgente e mentre sosteneva un governo di unità nazionale, ma ora dopo un anno e mezzo di guerra il partito può evolvere in nuove posizioni. Si può anche cambiare parere. Il no alle risorse del Pnrr per le munizioni è stato un salto di qualità, non sbagliato”.
Numerose le reazioni alle sue dichiarazioni e Ciani commenta: “Vedo che le mie dichiarazioni rilasciate a Repubblica suscitano attenzione soprattutto perché sottolineano la mia indipendenza. E’ vero, non sono iscritto al Pd. Ma se mi sono convintamente candidato con la lista Pd-Idp è perché credo che sia possibile in questo Gruppo portare avanti molte delle mie convinzioni per la giustizia sociale e la pace”.
“Le mie parole, quindi, non volevano essere una presa di distanza, ma miravano a sottolineare come alcune miei posizioni non impegnano certo né il Gruppo né il partito. Come è sempre stato per gli eletti indipendenti della sinistra, possono coesistere su alcune specifiche questioni punti di vista diversi senza che questi costituiscano profonde fratture”.
Politica
Pd, vicecapogruppo Ciani: “Non mi iscrivo. Su Ucraina dem possono cambiare idea”

Il neo eletto: "Io indipendente, mie scelte non impegnano gruppo e Pd"

Sciogliere Demos? “No, è un partito a tutti gli effetti, chiederemo il 2xMille. E non mi iscrivo al Pd, a differenza dei colleghi di Articolo 1”. Così Paolo Ciani di Demos, neo eletto vicecapogruppo Pd alla Camera, a ‘Repubblica’. “Sicuramente è stato un segno di attenzione da parte della segretaria ai cattolici in generale, ma io non sono del Pd, quindi non posso dire: ora i cattolici si sentono a casa nel Pd”.
Della gestazione per altri cosa pensa? “Sono contrario” ma “non amo fare battaglie ideologiche, quindi sono favorevole alla registrazione dei figli di coppie Lgbt+. E il reato universale per la Gpa proposto dalla destra mi sembra proprio questo, una battaglia ideologica. Sbagliata”.
In Parlamento è noto perché è l’unico del Pd che ha votato contro le armi all’Ucraina. “Sì, ho votato contro”. Nel gruppo del Pd altri si stanno avvicinando alla sua posizione? “Nel nostro popolo questa discussione c’è, è un fronte molto più ampio di come è rappresentato in Parlamento, nei numeri del gruppo. Il Pd la scorsa legislatura ha fatto una scelta legittima, dopo una novità sconvolgente e mentre sosteneva un governo di unità nazionale, ma ora dopo un anno e mezzo di guerra il partito può evolvere in nuove posizioni. Si può anche cambiare parere. Il no alle risorse del Pnrr per le munizioni è stato un salto di qualità, non sbagliato”.
Numerose le reazioni alle sue dichiarazioni e Ciani commenta: “Vedo che le mie dichiarazioni rilasciate a Repubblica suscitano attenzione soprattutto perché sottolineano la mia indipendenza. E’ vero, non sono iscritto al Pd. Ma se mi sono convintamente candidato con la lista Pd-Idp è perché credo che sia possibile in questo Gruppo portare avanti molte delle mie convinzioni per la giustizia sociale e la pace”.
“Le mie parole, quindi, non volevano essere una presa di distanza, ma miravano a sottolineare come alcune miei posizioni non impegnano certo né il Gruppo né il partito. Come è sempre stato per gli eletti indipendenti della sinistra, possono coesistere su alcune specifiche questioni punti di vista diversi senza che questi costituiscano profonde fratture”.
Lavoro
Sostenibilità, Cavallo (Altroconsumo): “Cittadini pronti a fare la loro parte”

Così lo Head of Public Affairs&Media Relations di Altroconsumo, introducendo il panel 'Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d'impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg' al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma
Da parte dei cittadini “c’è un’assunzione di responsabilità: le persone sono disposte a fare la propria parte, chiedono di avere strumenti e soluzioni per inserire nei comportamenti di vita, compreso il consumo di beni e servizi, elementi di sostenibilità e sono disposti a premiare chi ha la capacità di mettere a disposizione questi strumenti e di comunicarlo con trasparenza e veridicità. Disponibili, quindi, anche a corrispondere un valore economico, reputazionale e a dare fiducia a chi va in questa direzione”. Così Federico Cavallo, Head of Public Affairs&Media Relations di Altroconsumo, introducendo il panel ‘Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d’impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg’ al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
“Perché andare verso un mondo sostenibile? Potrebbe apparire scontato ma perché dobbiamo: ci stiamo approssimando, ci dicono gli scienziati, al punto di non ritorno, quello oltre il quale le trasformazioni già in corso saranno irreversibili”, dice Cavallo citando i segnali della crisi climatica. “Di fronte a questa situazione c’è bisogno di una presa di consapevolezza. E i cittadini la stanno cominciando ad avere”, spiega.
Lavoro
Sostenibilità, Frigerio (Sorgenia): “Ambiente e società devono andare insieme”

Così la Head of Brand&Communication Sorgenia, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma
“Non possiamo pensare di occuparci delle persone senza occuparci dell’ambiente quindi ambiente e società devono andare insieme”. Così Miriam Frigerio, Head of Brand&Communication Sorgenia, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma nel panel ‘Verso un mondo sostenibile? Il ruolo cruciale della comunicazione d’impresa per il conseguimento degli obiettivi Esg’.
“In Sorgenia siamo chiamati a responsabilità di tipo ambientale, industriale e anche sociale in quanto azienda che si muove nell’ambito della società – dice – Per anni abbiamo condotto una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere ma abbiamo anche una testimonial che è Bebe Vio che di suo è un emblema di sostenibilità sociale e stiamo cercando di portarla ad essere anche emblema di sostenibilità ambientale”, coinvolgendola in attività di piantumazione e pulizia delle spiagge.
Salute e Benessere
Aisla, ‘giugno mese della consapevolezza della Sla’

Il 21 Giornata mondiale, anche in Italia iniziative di solidarietà a sostegno di pazienti e caregiver

Unire le forze per un futuro senza Sla nel mese della consapevolezza. È questo il messaggio lanciato da Aisla – Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica per promuovere le tante iniziative di solidarietà in Italia volte all’approfondimento, alla ricerca e al sostegno alla Comunità Sla in programma per giugno. Tra i molteplici appuntamenti, la Giornata mondiale sulla Sla, o Global Day, promossa dalla federazione internazionale delle associazioni dei pazienti, l’international alliance of Als/Mnd Associations di cui Aisla fa parte come membro italiano – si legge in una nota -. Il Global Day sin dal 1997 si celebra ogni 21 giugno, data non casuale, perché il solstizio d’estate porta con sé un profondo sentimento di rinascita e, soprattutto, di speranza in un punto di svolta per ciò che riguarda la ricerca delle cause, dei trattamenti e delle cure efficaci per sconfiggere la Sla.
Nell’anno in cui si celebrano i 40 anni di vita associativa per Aisla “celebriamo insieme questa giornata con gli occhi della speranza ma anche con la consapevolezza – afferma Fulvia Massimelli, presidente Aisla – due sentimenti che possono essere rigenerativi. Insieme, infatti, possono porre l’attenzione sulla ricerca scientifica, faro per il nostro lavoro, e alle risposte ai bisogni della nostra gente, al sostegno, necessari per migliorare la qualità di vita della nostra comunità”. Numerose le iniziative promosse da Aisla in occasione di questa celebrazione che, anche quest’anno, “mette al centro le persone e le loro storie. Un programma denso di eventi, su tutto il territorio italiano, dagli approfondimenti a carattere informativo e scientifico, alle iniziative sul territorio”.
La Sla è una malattia progressiva che colpisce i motoneuroni, portando alla perdita progressiva della capacità di muoversi, parlare e respirare. Una malattia ad alta complessità assistenziale che ha un impatto significativo non solo sulla salute fisica, ma anche su quella emotiva, psicologica e sociale dei pazienti e delle loro famiglie. “Mentre celebriamo i primi 40 anni di attività associativa – prosegue la nota – continueremo a intraprendere iniziative che ci ricordino che solo la paura può renderci prigionieri, perché la nostra speranza non conosce confini. Il 21 giugno rappresenta, quindi, una meta comune che ci ricorda quanto sia il ‘noi’ a fare la differenza”.
Con la consapevolezza si infrangono le barriere dell’ignoranza e della disinformazione sulla malattia. In quest’ottica – conclude la nota – Aisla pone attenzione alla figura del caregiver, la persona che assiste un proprio congiunto non in grado di essere autonomo nella vita quotidiana. L’International Alliance of Als/Mnd che sostiene i diritti fondamentali delle persone affette da Sla e dei loro caregiver ha chiesto a tutti i membri del mondo, tra cui Aisla, di partecipare al sondaggio volto a comprendere il lavoro che la comunità svolge per le persone con Sla ed i loro caregiver. Un tema caro all’associazione, quello del ruolo di caregiver familiare e dei loro diritti. In tutte le regioni d’Italia, sono programmate numerose iniziative solidali che mettono a frutto il lavoro di tanti volontari, famiglie e realtà territoriali, simbolo di solidarietà, amore e gratitudine nei confronti della vita.
“Voglio riconoscere l’enorme lavoro svolto dalla Als Society of Canada e incoraggiarvi a prendere il tempo per saperne di più sulla Sla e su come poter fare la differenza nella vita delle persone che vivono con questa malattia – sostiene Jean-Yves Duclos, ministro della Sanità canadese, sede dell’International Alliance – Il simbolo del Global Day è il fiordaliso, un fiore raro come ognuno di noi. L’hashtag ufficiale di questa giornata, #ALSMNDWithoutBorders, incarna l’idea di una Sla senza confini. Per ricordare che solo unendo le forze e lavorando insieme, possiamo pensare per un futuro senza Sla”.
Lavoro
Sostenibilità, Colle (Cap): “Condividere approccio di responsabilità collettiva”

Così lo Head of External Relations and Csr di Cap Holding, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma
“Come può la comunicazione ambientale cambiare o promuovere atteggiamenti e comportamenti sostenibili? La comunicazione di un impegno condiviso, di un piano possibile, di una solidarietà tra pari è la chiave, secondo me, per una comunicazione efficace. Se condividiamo buone pratiche e ingaggiamo i cittadini in un approccio collaborativo, dando loro una roadmap, si possono ottenere risultati. Io credo che le aziende abbiano in questo una grande responsabilità: quella di condividere questo approccio di responsabilità collettiva”. Così Matteo Colle, Head of External Relations and Csr di Cap Holding, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma
“Il servizio idrico integrato è uno dei maggiori consumatori di energia tra i servizi industriali, produce una quantità di rifiuti notevole e impatta anche sulla biodiversità per la realizzazione infrastrutturale che implica consumo di suolo – dice – Quindi siamo un’attività che ha impatti specifici sull’ambiente e allo stesso tempo amministriamo un bene che è fortemente impattato dalla crisi climatica. Ci troviamo stretti tra la capacità di ridurre gli impatti e allo stesso promuovere comportamenti virtuosi che portino ad un rispetto di questa risorsa finita”.
Ultima ora
Università, a Pisa il Converging Skills, ponte fra ricerca scientifica e mondo produttivo

Si apre lunedì 12 con una preview con esperti internazionali, industriali e investitori. Seguiranno quattro giorni di lavori tra il 26 e il 29 giugno

Non solo ricercatori e accademici: il prossimo 12 giugno l’aula magna del palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa si aprirà in via eccezionale a top manager, investitori, aziende, analisti e startupper, ospiti ufficiali dell’evento Converging Skills. È una prima assoluta per l’ateneo pisano che si propone così di inaugurare “un dialogo fecondo tra università e mondo produttivo” per creare le condizioni di sviluppo di “un ecosistema di successo per tutti e delineare metodi e percorsi condivisi”. All’evento di apertura del 12 giugno seguiranno quattro altre giornate di incontri e discussioni durante le quali saranno annunciate grandi novità per la ricerca scientifica del territorio e non soltanto.
“Converging skills è un luogo in cui competenze diverse si incontrano per determinare un linguaggio comune tra ricercatori e imprenditori, grandi aziende e investitori al fine di promuovere innovazione etica e sostenibile mediante l’individuazione di buone pratiche” spiega Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e le nuove iniziative imprenditoriali. Priami sottolinea che “l’evento è aperto a tutti ed rivolto a chiunque voglia avere un impatto culturale, sociale e tecnologico per la crescita del Paese”.
Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, afferma che “compito fondamentale delle Università è favorire la crescita del tessuto sociale in cui opera. Questo attraverso le proprie capacità di formazione e ricerca, ma anche con il trasferimento e la condivisione di conoscenza. Converging Skills vuole essere un modello ripetibile di contaminazione tra partner diversi che contribuiscono a questo processo di crescita, e insieme l’opportunità per lanciare i nuovi ambiziosi progetti della nostra università”. L’università di Pisa quindi come apripista di un modello di valorizzazione della ricerca scientifica e delle sue ricadute, per rendere l’accademia un vero motore di sviluppo economico e sociale.
“Vogliamo trovare il modo e gli strumenti per vincere una sfida fondamentale – incalza Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università – quella di un Paese con un ottimo sistema di formazione universitaria, e capace di essere una grande potenza nella ricerca scientifica, che deve ancora imparare a trasformare queste capacità in innovazione e in sviluppo economico. Converging skills è l’occasione per cominciare a convergere, insieme, verso questo obiettivo”.
I relatori di Converging Skills saranno un’ottantina, tutti nomi di grande rilievo nel mondo delle startup e della finanza, dell’industria e della ricerca scientifica, e molti saranno gli esperti di trasferimento tecnologico e di open innovation. Il giorno 12 giugno, dopo gli interventi di rettore e prorettore, interverrà Daria Mochly-Rosen, biochimica dell’Università di Stanford e fondatrice di Spark, un’iniziativa inaugurata nel 2006 che oggi è presente in più di sessanta città del mondo, in tutti i continenti esclusa l’Antartide. Spark ha come obiettivo “l’incontro tra accademici e industria, e la saldatura di una disconnessione culturale basata su una mancanza di conoscenza reciproca, e a volte persino di rispetto” osserva Mochly-Rosen.
Spark, prosegue Mochly-Rosen, “educa le due parti a dare valore ai momenti di incontro reciproco: l’università a incoraggiare i giovani ricercatori a brevettare e a collaborare con l’azienda e le aziende ad avere meno paura della ricerca che esce da strade già battute”. Sempre lunedì interverrà anche Roberto Bonanzinga, cofondatore e partner per gli investimenti di InReach Ventures, la prima società di investimento alimentata dall’intelligenza artificiale completamente focalizzata su start-up europee early stage.
InReach cioè sviluppa e utilizza Dig: il proprio software proprietario e l’intelligenza artificiale per scoprire, valutare e supportare gli investimenti nelle startup più promettenti. “Sono entusiasta di far parte di questo importante evento organizzato dall’Università di Pisa. L’intelligenza artificiale avrà un impatto enorme su tutti i componenti dell’ecosistema dell’innovazione: sarò molto felice di condividere la mia esperienza su come l’IA plasmerà il futuro del venture capital” afferma Bonanzinga.
Tra gli ospiti anche Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures, acceleratore e investitore in startup tecnologiche early stage, “ma propone anche collaborazioni strategiche tra startup e aziende corporate ed è diventato un riferimento in Italia per tecnologie applicabili alla manifattura”. Unico nel panorama italiano, Industrio Ventures è nato a Rovereto (Tn), è presente in vari distretti industriali italiani e ha una sede a Cambridge, Massachusetts, a due passi dal Mit. “A Pisa c’è un’altissima densità di ricercatori e ricercatrici eccellenti e i loro progetti sono di altissima qualità, paragonabile a quella che vediamo a Boston! In un contesto come questo si possono creare molti ponti tra chi produce innovazione e chi può trasferirla verso il mercato” aggiunge inoltre Paglialonga.
Infine, sono attesi per il 12 a Pisa anche Riccardo Pietrabissa, delegato della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, per il trasferimento tecnologico, Agostino Santoni, di Confindustria digitale, Andrea Corbelli, Quantum Ambassador di Ibm. A moderare la tavola rotonda conclusiva della giornata sarà la giornalista dell’Ansa Enrica Battifoglia.
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