Economia
Politiche del lavoro, educazione finanziaria e welfare...
Politiche del lavoro, educazione finanziaria e welfare aziendale: gli strumenti per incentivare la natalità
La problematica della natalità, il persistente declino demografico, un sistema di welfare insufficiente e poco aderente alle reali esigenze della popolazione, oltre alla scarsa attenzione alle politiche sull’occupazione femminile
La problematica della natalità, il persistente declino demografico, un sistema di welfare insufficiente e poco aderente alle reali esigenze della popolazione, oltre alla scarsa attenzione alle politiche sull’occupazione femminile e la conciliazione tra lavoro e famiglia sono temi intricati che impattano in modo preoccupante sulla coesione sociale del Paese. Questi temi sono stati al centro dell’evento ‘Lavoro e welfare a misura di famiglia‘, organizzato per il progetto Demografica dall’Adnkronos, tenutosi oggi presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
Davide Desario, direttore dell’Agenzia Adnkronos, ha sottolineato l’importanza cruciale della natalità e del lavoro per l’Italia, attualmente fanalino di coda in Europa sia per le nascite che per l’occupazione femminile. Invertire questa tendenza richiede un impegno significativo da parte delle istituzioni, e Desario ha enfatizzato la necessità di cambiare prospettiva, considerando la famiglia non come un peso, ma come una risorsa preziosa.
Politiche del lavoro
I dati Eurispes evidenziano che la spesa pubblica per famiglia e figli in Italia è tra le più basse in Europa, posizionandoci al secondo posto insieme all’Irlanda. Alberto Mattiacci, presidente del comitato scientifico Eurispes, ha indicato che nonostante il discorso costante sull’importanza della famiglia nel paese, le classi dirigenti non hanno mai posto sufficiente attenzione al tema demografico. Mattiacci ha sottolineato la necessità di una risposta dello Stato, incorporando anche l’educazione finanziaria e l’attenzione del mondo del lavoro.
Dall’indagine Eurispes emerge che solo il 49,6% dei lavoratori ritiene che il proprio lavoro permetta di fare progetti per il futuro e garantire sicurezza alla propria famiglia. Questo fa sì che molte persone ritardino o rinuncino completamente a fare figli, considerando le sfide economiche.
Al convegno di Demografica è intervenuta anche la senatrice Susanna Camusso, che ha sottolineato la necessità di mettere il lavoro al centro dell’agenda economica, proponendo politiche che supportino le lavoratrici madri e incentivino la flessibilità: “Nella nuova legge di bilancio ci sono poche risposte ai bisogni delle lavoratrici madri. È necessario incentivare politiche di contrattazione della flessibilità per contrastare il sempre più diffuso fenomeno delle dimissioni volontarie da parte delle donne. Costruire un ambiente di lavoro favorevole non richiede straordinarie risorse ma scelte precise e mirate”.
La questione demografica in Italia richiede un approccio audace e interventi significativi per invertire la tendenza al ribasso delle nascite. Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo, presidente Fondazione Natalità, e Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, hanno sottolineato che le misure attuali a sostegno delle famiglie e della genitorialità sono solo un primo passo e che sono necessarie politiche più attive e una gamma di servizi che stimolino la crescita del tessuto sociale in tutto il territorio nazionale.
Educazione finanziaria
Nel contesto delle sfide demografiche e occupazionali che l’Italia affronta, la rinuncia a formare una famiglia è spesso legata alla capacità di risparmiare, investire e garantire sicurezza finanziaria. L’educazione finanziaria si presenta come un elemento cruciale nelle politiche per la famiglia, offrendo un valore aggiunto di libertà e autodeterminazione, soprattutto per le donne.La problematica della natalità, il persistente declino demografico, un sistema di welfare insufficiente e poco aderente alle reali esigenze della popolazione, oltre alla scarsa attenzione alle politiche sull’occupazione femminile e la conciliazione tra lavoro e famiglia sono temi intricati che impattano in modo preoccupante sulla coesione sociale del Paese. Questi temi sono stati al centro dell’evento ‘Lavoro e welfare a misura di famiglia‘, organizzato per il progetto Demografica dall’Adnkronos, tenutosi oggi presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
Davide Desario, direttore dell’Agenzia Adnkronos, ha sottolineato l’importanza cruciale della natalità e del lavoro per l’Italia, attualmente fanalino di coda in Europa sia per le nascite che per l’occupazione femminile. Invertire questa tendenza richiede un impegno significativo da parte delle istituzioni, e Desario ha enfatizzato la necessità di cambiare prospettiva, considerando la famiglia non come un peso, ma come una risorsa preziosa.
Politiche del lavoro
I dati Eurispes evidenziano che la spesa pubblica per famiglia e figli in Italia è tra le più basse in Europa, posizionandoci al secondo posto insieme all’Irlanda. Alberto Mattiacci, presidente del comitato scientifico Eurispes, ha indicato che nonostante il discorso costante sull’importanza della famiglia nel paese, le classi dirigenti non hanno mai posto sufficiente attenzione al tema demografico. Mattiacci ha sottolineato la necessità di una risposta dello Stato, incorporando anche l’educazione finanziaria e l’attenzione del mondo del lavoro.
Dall’indagine Eurispes emerge che solo il 49,6% dei lavoratori ritiene che il proprio lavoro permetta di fare progetti per il futuro e garantire sicurezza alla propria famiglia. Questo fa sì che molte persone ritardino o rinuncino completamente a fare figli, considerando le sfide economiche.
Al convegno di Demografica è intervenuta anche la senatrice Susanna Camusso, che ha sottolineato la necessità di mettere il lavoro al centro dell’agenda economica, proponendo politiche che supportino le lavoratrici madri e incentivino la flessibilità: “Nella nuova legge di bilancio ci sono poche risposte ai bisogni delle lavoratrici madri. È necessario incentivare politiche di contrattazione della flessibilità per contrastare il sempre più diffuso fenomeno delle dimissioni volontarie da parte delle donne. Costruire un ambiente di lavoro favorevole non richiede straordinarie risorse ma scelte precise e mirate”.
La questione demografica in Italia richiede un approccio audace e interventi significativi per invertire la tendenza al ribasso delle nascite. Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo, presidente Fondazione Natalità, e Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, hanno sottolineato che le misure attuali a sostegno delle famiglie e della genitorialità sono solo un primo passo e che sono necessarie politiche più attive e una gamma di servizi che stimolino la crescita del tessuto sociale in tutto il territorio nazionale.
Educazione finanziaria
Nel contesto delle sfide demografiche e occupazionali che l’Italia affronta, la rinuncia a formare una famiglia è spesso legata alla capacità di risparmiare, investire e garantire sicurezza finanziaria. L’educazione finanziaria si presenta come un elemento cruciale nelle politiche per la famiglia, offrendo un valore aggiunto di libertà e autodeterminazione, soprattutto per le donne.
Paola Ansuini, direttore della Comunicazione, Tutela Clientela e Educazione Finanziaria di Banca d’Italia, insieme a Claudia Ghinfanti, head of Marketing & Communication di Alleanza Assicurazioni – Gruppo Generali, hanno evidenziato l’importanza di promuovere la consapevolezza finanziaria come strumento per migliorare la qualità della vita familiare. Questo approccio non solo favorisce la gestione oculata delle risorse, ma offre anche una maggiore sicurezza economica, contribuendo a ridurre le barriere alla formazione della famiglia.
Welfare aziendale
Un altro elemento cruciale nella prospettiva di migliorare la qualità della vita familiare è il welfare aziendale. Laura Bernini, responsabile Welfare Direzione Centrale Politiche del Lavoro della Confcommercio, ha sottolineato l’importanza di far convergere gli sforzi del settore pubblico e privato, integrando le politiche aziendali con quelle pubbliche. Tuttavia, Bernini ha notato che c’è ancora un problema di consapevolezza riguardo al valore del welfare aziendale e delle sue potenzialità. La creazione di una cultura manageriale che attribuisca maggior valore al benessere aziendale e al supporto alle famiglie sui luoghi di lavoro è cruciale per il successo di queste iniziative.
L’evento ha visto la partecipazione di diversi attori chiave nel panorama aziendale, tra cui Paola Trotta, head of Corporate Communications and Public Affairs di Valore D, che ha sottolineato l’importanza del welfare aziendale nel contesto delle politiche familiari. Lorenza Cipollina (Centromarca e Mondelez International), Antonio Fazzari (Fater), Alberto Rivolta (Prénatal & Prg retail Group), Fabrizio Ruggiero (Edenred) hanno contribuito alla discussione, evidenziando come il welfare aziendale possa essere una leva fondamentale attraverso agevolazioni fiscali, nuove norme sui fringe benefit e una migliore conciliazione tra vita e lavoro.
Un costruttivo dialogo tra istituzioni, settore finanziario e aziende è intercorso in occasione dell’evento di Demografica, essenziale per creare sinergie che possano affrontare le sfide socio-economiche del paese e da cui l’educazione finanziaria e il welfare aziendale emergono come elementi chiave per sostenere le famiglie, promuovere l’occupazione e contribuire al benessere generale della società.
Economia
Clima, Wwf: “Ridurre stress su barriere coralline ed...
"Sbiancamento globale coralli minaccia mezzi sussistenza e sicurezza delle comunità costiere"
Il Wwf afferma che l'evento globale di sbiancamento dei coralli, annunciato questa settimana dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) statunitense, "avrà gravi conseguenze negative per le comunità costiere e la salute degli oceani. L'evento globale di sbiancamento dei coralli significa che ampie fasce di barriere coralline tropicali nei tre maggiori bacini oceanici - Atlantico, Pacifico e Indiano - sono sottoposte a uno stress estremo. Uno stress sufficientemente grave o prolungato può causare la mortalità dei coralli. Questo evento - il secondo in 10 anni e il quarto in assoluto - è stato innescato dalle temperature oceaniche da record iniziate lo scorso anno. L'oceano assorbe il 90% del calore in eccesso causato dalla combustione dei combustibili fossili". A suonare il campanello d'allarme è l'associazione ambientalista.
"Se abbiamo bisogno di un caso specifico, visivo e contemporaneo di ciò che è in gioco con ogni frazione di grado di riscaldamento, questo è il caso. L'entità e la gravità dello sbiancamento di massa dei coralli è una chiara prova dei danni che il cambiamento climatico sta provocando in questo momento. Dobbiamo agire con urgenza per smettere di bruciare combustibili fossili o perderemo le barriere coralline in tutto il mondo, con conseguenze devastanti per la biodiversità", afferma Pepe Clarke, responsabile globale Oceani del Wwf.
Circa 850 milioni di persone in tutto il mondo dipendono dalle barriere coralline per il cibo, il lavoro e la protezione delle coste dalle tempeste. Inoltre, forniscono l'habitat a più del 25% di tutte le specie marine. La metà di tutte le barriere coralline tropicali è scomparsa nell'ultimo secolo; siamo destinati a perderne fino al 90% entro il 2050 e tutte le barriere coralline entro la fine del secolo. Una barriera corallina sbiancata non è morta, ma è gravemente stressata. Quando sono esposti a un calore prolungato - a volte con una differenza di pochi gradi - i coralli espellono le alghe benefiche che ospitano. Questo li priva del colore e delle sostanze nutritive. I coralli sbiancati possono riprendersi, ma è necessario ridurre altre fonti di stress, come la pesca eccessiva e il deflusso di inquinanti dalla terraferma. Soprattutto, le barriere coralline hanno bisogno che le temperature degli oceani si abbassino. "La crisi dei coralli è una crisi climatica e il modo più importante per affrontare le ondate di calore marine è smettere di bruciare combustibili fossili", aggiunge Clarke.
Molte comunità costiere hanno fatto poco per contribuire al cambiamento climatico, ma sono vulnerabili agli effetti. "Abbiamo sperimentato lo sbiancamento di massa dei coralli nel 2010, poi nel 2016 e quest'anno. Quest'anno è stato peggiore, perché lo sbiancamento dei coralli non riguarda solo i loro ecosistemi, ma anche le nostre strutture di restauro. Le strutture di restauro sono uno dei nostri sforzi di conservazione attivi per far rivivere le barriere coralline, fornendo una casa per i pesci della barriera e un'attrazione turistica legata al nostro reddito locale. Spero davvero che lo sbiancamento non faccia morire i coralli, se così fosse il nostro sforzo di conservazione attiva", afferma Nyoman Sugiarta, responsabile del gruppo di monitoraggio della comunità dell'Area Marina Localmente Gestita di Bondalem e istruttore subacqueo del villaggio di Bondalem, Bali, Indonesia.
"Alla luce di questo evento globale di sbiancamento dei coralli, è più importante che mai proteggere le barriere coralline specifiche che hanno dimostrato una certa resilienza alle ondate di calore marino e che possono aiutare in futuro a riseminare le barriere coralline danneggiate. Dobbiamo concentrarci sulla limitazione delle pressioni dovute al sovrasfruttamento, all'inquinamento e all'eccessivo sviluppo su queste barriere resilienti per consentirne la sopravvivenza in un clima che cambia", afferma Carol Phua, responsabile dell'iniziativa Coral Reef Rescue.
Anche la Grande Barriera Corallina australiana, famosa in tutto il mondo e inserita nella lista dell'Unesco, è tra i siti colpiti. Sta vivendo il quinto evento di sbiancamento di massa dei coralli dal 2016. "Lo sbiancamento dei coralli che si sta verificando ora sulla Grande Barriera Corallina è il risultato dell'ondata di calore sottomarino globale iniziata lo scorso anno nell'emisfero settentrionale. Le barriere coralline in Florida e nei Caraibi sono state decimate a causa dello sbiancamento nel 2023. Il destino dei coralli della Grande barriera corallina è in bilico: è necessario un significativo raffreddamento della temperatura dell'acqua per evitare un esito simile a quello dell'emisfero settentrionale. Questo evento dimostra che nessuna barriera corallina è al sicuro dagli impatti del cambiamento climatico", sottolinea Richard Leck, responsabile Oceani del Wwf-Australia. Il Wwf invita i Paesi a prendere sul serio la mitigazione del clima. Ciò significa intensificare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, mettere in atto ulteriori protezioni intorno alle barriere coralline colpite mentre si riprendono (come limitare o interrompere la pesca) e ridurre le fonti di inquinamento terrestri che possono riversarsi sulle barriere coralline.
Economia
Inaugurato a Shanghai palazzo firmato da archistar italiano...
Un palazzo di 16 piani caratterizzato da una lunga rampa (1 km) in corten posizionata nella facciata ovest che costituisce un percorso di accesso ai vari piani
Inaugurato stamani a Shanghai uno dei più importanti nuovi palazzi del centro finanziario della Cina firmato dallo studio fiorentino Archea dell’architetto di fama internazionale Marco Casamonti. Un palazzo di 16 piani caratterizzato da una lunga rampa (1 km) in corten posizionata nella facciata ovest che costituisce un percorso di accesso ai vari piani, mentre due rampe a ovest e sud-est conducono ai garage sotterranei.
Con queste caratteristiche è stato inaugurata la nuova sede dell’East China Electronic Power Design Institute, progettato dallo studio fiorentino di Archea Associati guidato da Casamonti, autore tra le altre cose del Viola Park, della cantina Antinori nel Chianti Fiorentino recentemente considerata la più bella del mondo, del nuovo stadio nazionale e della torre di Tirana, e che sta ultimando il Kiss bridge in Vietnam.
Il progetto mira a integrare le varie funzioni all’interno di un unico blocco in cui tutte le esigenze funzionali sono centralizzate, rendendo il progetto più economico ed efficiente. L’intervento ha voluto rispettare la scena esistente e rispondere alle caratteristiche del sito, tenendo conto del paesaggio urbano e dei requisiti di pianificazione generale. L’immobile si affaccia su due strade principali della città di Shanghai: Wuning Road a est e Zhongshan North Road (Inner Ring Elevated) a sud, posizione che gli conferisce il potenziale per diventare un punto di riferimento cittadino. Il progetto mantiene due ingressi su Wuning Road utilizzati uno come accesso principale e l’altro come entrata secondaria per il traffico veicolare e pedonale.
Elemento caratterizzante dell’intero edificio è una lunga rampa (1 km) in corten posizionata nella facciata ovest che costituisce un percorso di accesso ai vari piani, mentre due rampe a ovest e sud-est conducono ai garage sotterranei. L’ edificio si sviluppa su sedici livelli fuori terra per una superficie di 50.000 mq e due piani interrati di 25.000 mq per un totale di 75.000 metri quadrati. I primi piani ospitano molteplici funzioni: reception, sale riunioni, area espositiva, palestra, sala conferenze, archivio. I piani intermedi sono open space destinati ad aree di lavoro, mentre gli ultimi piani sono adibiti a uffici direzionali e sale riunioni. Il tetto, invece, ha funzione più ricreativa grazie alla presenza di un piccolo bar e di un giardino.
Economia
Campari, nuova linea Aperol a Novi (Al), CEO Fantacchiotti...
Campari Group inaugura a Novi Ligure (Al) la nuova linea di imbottigliamento di Aperol alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Si tratta di un investimento molto importante in quanto aggiunge circa 6 mila metri quadri agli attuali 60 mila metri esistenti a Novi Ligure – è il commento di Matteo Fantacchiotti, CEO Campari Group.