Cronaca
Maltempo, 16enne muore sotto valanga in Alto Adige. In Val...
Maltempo, 16enne muore sotto valanga in Alto Adige. In Val d’Aosta miglia di persone isolate
Prosegue l'allerta meteo sull'Italia. Il giovane stava facendo un fuoripista in val Passiria. In Val d'Aosta bloccata la galleria di Gaby
Un 16enne è morto in Alto Adige travolto da una valanga, mentre in Val d'Aosta migliaia di persone sono isolate. Continua anche oggi, lunedì 4 marzo, l'allerta maltempo sull'Italia. Prevista tanta pioggia, nonché temporali e nubifragi, e anche neve. E' allerta arancione in Piemonte - per rischio idrogeologico che riguarda Pianura modenese, Bassa collina piacentino-parmense, Pianura piacentino-parmense - e in Emilia Romagna, per rischio idraulico segnalato per Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po. Secondo l'ultimo bollettino della protezione civile l'allerta è gialla per rischio idrogelogico, o idraulico per temporali in altri settori dell'Emilia Romagna e del Piemonte e praticamente in tutto il resto d'Italia: Lombardia, Sardegna, Veneto, Lazio, Liguria, Sicilia, Umbria, Campania, Molise, Toscana.
Valanga in val Passiria, morto 16enne durante fuoripista
Un sedicenne è morto, nel pomeriggio di ieri, travolto da una valanga durante un fuoripista in val Passiria, in Alto Adige. Sul posto, sollecitati dai familiari che non avevano notizie di lui, i soccorritori del Bergrettungsdienst.
Valanghe in Val d'Aosta, migliaia di persone isolate
Ancora forti disagi in Valle D’Aosta e seguito delle abbondanti nevicate delle ultime ore. Una valanga si è staccata nella notte in Val d'Aosta, al confine fra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges, interrompendo la strada regionale. Sono migliaia le persone isolate a causa delle valanghe cadute ieri nella regione. Alla galleria di Gaby sono iniziati i lavori di sgombero dopo la caduta della valanga al confine tra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges, che ha determinato la chiusura della strada della Valle del Lys. Chiuse anche le strade comunali per Valnontey e Lillaz, la strada regionale Valsavarenche dalla località Eau-Rousse e quella tra Brusson e il Colle di Joux per i lavori di rimozione piante cadute a causa della neve. Riaperte, invece, la strade regionali della Valgrisenche e della Val di Rhêmes anche se sono possibili temporanee chiusure su alcuni tratti per la messa in sicurezza.
A Gressoney-Saint-Jean inoltre dalla notte 3/4 frazioni del paese sono senza luce a seguito di un guasto. "A causa delle abbondanti nevicate si é verificato un guasto sulla linea di media tensione Deval che ha creato un’interruzione della corrente elettrica nella parte alta del nostro comune nelle frazioni di Castel, Biela, Eckó e Noversch - si legge sul profilo Facebook - Il personale Deval al momento è impossibilitato a intervenire a causa della chiusura della SR44 a Gaby per valanga". Il sindaco del paese ha ordinato per oggi la chiusura delle scuole (primaria di primo grado, primaria di secondo grado, infanzia e Garderie, denominata 'Sigo Sago'). A Gressoney-La-Trinité e a Cogne è stato allestito un presidio medico.
Piemonte
Dal tardo pomeriggio di ieri la provincia di Torino è stata interessata da un’intensa perturbazione con nevicate nelle aree alpine e prealpine, e piogge nelle zone di pianura. I vigili del fuoco hanno effettuato oltre 100 interventi per operazioni di soccorso ad automobilisti in difficoltà, alberi caduti in strada o pericolanti, soprattutto in Val di Susa, e danni d'acqua, in particolare a Settimo Torinese.
Cronaca
Moda, nel centenario della nascita Roma si...
Alessandro Onorato, 'Se Roma è capitale della moda, dell'arte, della cultura è anche grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro'. La figlia, 'mio padre un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo'.
Omaggio nella capitale, il 3 e il 4 maggio, a Renato Balestra, il grande couturier scomparso il 26 novembre 2022, nel centenario della nascita. La città, ed in particolare i luoghi del cuore che ha 'abitato' nel corso della sua lunga esistenza, Piazza del Campidoglio, la Scalinata di Trinità dei Monti e Porta Pinciana in via Veneto, saranno illuminati e 'rivestiti' con il classico Blu Balestra, colore icona dei suoi abiti, delle sue creazioni e delle sue sfilate, una sorta di marchio di fabbrica, personalissimo.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a Renato Balestra nel giorno del centenario della sua nascita - annuncia Alessandro Onorato, assessore Moda, Sport, Turismo e Grandi Eventi del Campidoglio - L'amore del maestro con Roma è stato lungo e intenso. Si sono piaciuti fin da subito e si sono valorizzati a vicenda. Questa città l'ha accolto a braccia aperte e si è lasciata incantare dalla sua creatività. Se Roma è la capitale della moda, dell'arte e della cultura è anche grazie alle intuizioni e al lavoro di Balestra, che dagli anni Cinquanta ha portato in alto il nome della città, rendendola attraente per artisti, modelli e attori".
"Ha rappresentato e rappresenta ancora la qualità dell’artigianato made in Italy, un patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo valorizzare ogni giorno - continua Onorato - L’esempio di Balestra deve indirizzare tanti giovani a inseguire il proprio sogno. Siamo contenti di avergli reso omaggio con il sindaco Gualtieri. Prima di annunciare la notizia dei monumenti illuminati abbiamo consegnato alla famiglia Balestra, alle figlie Fabiana, Federica e alla nipote Sofia, una targa celebrativa di Roma Capitale”
"Renato Balestra è stato un pioniere della moda italiana nel mondo, capace di conquistare sin dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso il jet set internazionale con il suo stile elegante e raffinato - spiega Federica Balestra - Un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo. La sua fantasia e le sue emozioni si riflettono nelle sue creazioni trasformandole in opere d’arte e sogni da indossare. Con il blu sempre nel cuore, negli occhi e nei suoi abiti indimenticabili".
Cronaca
Pestaggi al carcere minorile Beccaria, pm: “Sistema...
Secondo i magistrati a favorire le gli abusi il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti"
Nell'istituto minorile Beccaria di Milano c'era "un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati" appartenenti alla polizia Penitenziaria "ai danni dei detenuti per la maggior parte minorenni". Ne sono convinte le magistrate - la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e i pm Cecilia Vassena e Rosaria Stagnaro - che hanno firmato la richiesta di misura cautelare per 21 agenti, 13 finiti dietro le sbarre e 8 sospesi dal servizio per reati che vanno dai maltrattamenti e alle lesioni aggravate fino alla tortura.
Un sistema "consolidato, nel corso degli anni", che coinvolgeva gli agenti in turno di servizio "e il resto del personale fuori servizio, convocato specificamente per la partecipazione ai pestaggi". Presunte violenze che hanno avuto come "principale fondamento" il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti", un presunto 'aiuto' che "ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti".
Si parla di una diffusione "sistematica della violenza" che ha determinato nei detenuti "la maturazione di un concetto di 'normalità' della stessa" come dimostrano i loro racconti e i rudimentali metodi di prevenzione rispetto ai pestaggi come la scelta di insaponare il corpo per sfuggire alla presa o di indossare molti strati di abiti per attutire i colpi.
Al via gli interrogatori degli agenti indagati
Oggi sono iniziati i primi interrogatori degli indagati. Sei gli agenti del Beccaria sentiti in carcere dal gip di Milano Stefania Donadeo. Gli agenti, detenuti a Bollate, alcuni difesi dallo stesso legale, potrebbero decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ad accuse molto pesanti. Gli interrogatori proseguiranno nel pomeriggio, mentre gli altri sette arrestati saranno sentiti nei prossimi giorni.
Le intercettazioni degli agenti
Nell'inchiesta sono riportate diverse intercettazioni telefoniche che, a dire della procura di Milano, rappresentano un grave indizio contro gli indagati. In una conversazione, risalente allo scorso 9 marzo, riportata nella richiesta di misura cautelare, uno degli agenti sospeso confida a un collega, rispetto a un pestaggio di cui è accusato uno degli arrestati: "Le immagini sono veramente disastrose, non sono a favore di Giovanni. (...) Nelle immagini non si vede che gli sputa sangue addosso (il minorenne, ndr), ma si vede ben altro e quello che si vede è veramente grave. Non solo schiaffi, schiaffi, calci, pugni...quello a terra. Perciò ti dico che non è un bel vedere diciamo, dai".
All'aggressione sarebbero stati presenti altri tre agenti, ma le immagini sembrerebbero restituire solo la violenza di uno. "E' caduto per terra gli ha dato due calci, due pugni e l'ha distrutto! Si vede chiaramente", dice l'agente che confessa: "Le immagini le ho viste solo io stamattina".
Cronaca
Roma, la denuncia: drogata e stuprata dopo appuntamento su...
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e violentata da due persone che aveva conosciuto su Instagram
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e stuprata da due persone che aveva conosciuto su Instagram, dopo essere stata portata con l'inganno in un appartamento alla periferia di Roma. La violenza sarebbe avvenuta il 17 aprile scorso. La ragazza è stata rintracciata davanti a un bar di via di Torrenova, in zona Torre Angela, dal fidanzato il giorno successivo grazie alla localizzazione tramite cellulare. Il giovane l'aveva chiamata molte volte ma lei non aveva più risposto al telefono.
La 20enne dopo aver conosciuto sul social i due ragazzi si sarebbe data appuntamento con loro per un aperitivo. I due si sarebbero poi offerti di darle un passaggio alla metro ma l'avrebbero invece portata in un appartamento dove si sarebbe consumata la violenza. La giovane è stata visitata al policlinico Tor Vergata e dimessa con una prognosi di 40 giorni. Sono in corso le indagini della polizia del commissariato Casilino per ricostruire quanto accaduto.