

Sostenibilità
Ferrovie e rivoluzione dell’idrogeno, se ne parla il 24 novembre a Milano
Nell’ambito dell’iniziativa relativa all’Anno Europeo delle Ferrovie, il 24 novembre a Milano (Sala Manzoni, Centro Congressi Le Stelline) si terrà il convegno “La rivoluzione dell’Idrogeno nel trasporto ferroviario” organizzato da Asstra – Associazione Trasporti, iniziativa che vuole essere un dibattito tra i principali stakeholder del settore sull’introduzione della tecnologia basata sui combustibili a idrogeno nella ferrovia.
Infatti, nei progetti di riduzione dell’impatto dell’emissioni, la combinazione tra i trasporti ferroviari e la più recente tecnologia basata sui combustibili a idrogeno punta a garantire la sostenibilità del sistema e a contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. Tecnologia la cui diffusione è incoraggiata da un quadro regolamentare, finanziario nazionale ed europeo favorevole, che sta portando ad una sua progressiva diffusione, specie laddove le ferrovie non sono ancora state elettrificate.
Nel corso dei lavori, esperti, addetti ai lavori e rappresentanti istituzionali si confronteranno sulle esperienze nel trasporto ferroviario, tra cui la Hydrogen Valley lombarda; progetti futuri e sui punti di vista dell’industria e degli investitori.
Sostenibilità
Un prato di fiori selvatici per ridurre le emissioni di anidride carbonica

Sostituire un prato all’inglese con uno irregolare tutela la biodiversità e riduce le emissioni di anidride carbonica. È la tesi di un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, che ha lasciato crescere il manto dei giardini del College, curato maniacalmente dal 1772. La biomassa degli invertebrati tra le piante si è moltiplicata per 25, e, grazie alla funzione di contenimento del prato, sarebbero state risparmiate in un anno 1,36 tonnellate di emissioni di CO2, un viaggio aereo di andata e ritorno tra Londra e New York. I risultati sono comparsi su “Ecological Solutions and Evidence”.
Sostenibilità
International Recycling Tour, tre giorni dedicati al riciclo delle lattine

Un appuntamento senza frontiere in 18 località di ben 16 Paesi in Europa e in Brasile per diffondere la consapevolezza ambientale

Un
appuntamento senza frontiere in 18 località di ben 16 Paesi in Europa e in Brasile per diffondere la consapevolezza ambientale. Da Londra ad Atene, da Siviglia fino a Praga, dal 3 al 5 giugno è tornato l’International Recycling Tour, un vero e proprio circuito nato con l’obiettivo di stimolare ad ampio raggio la raccolta e l’avvio a riciclo delle lattine per bevande in alluminio consumate in situazioni ‘on the go’ e in contesti ‘fuori casa’. Fra le tante città toccate dal tour anche Bari, a rappresentare l’Italia. Una tre giorni green ideata da Every Can Counts, organizzazione no profit internazionale (Ogni Lattina Vale) in prima linea per sostenere e divulgare i valori di una vita sempre più sostenibile e di un’economia sempre più circolare.
Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio ne ha sposato la causa: sotto l’egida di Every Can Counts, promuove in Italia l’International Recycling Tour e organizza numerose attività di raccolta e riciclo di lattine per bevande, come ad esempio in occasione dei Gran Premi di Moto GP di Misano e del Mugello, nel corso del Carnevale di Viareggio, durante i grandi festival musicali o sui lidi balneari, come accade da tre anni in Calabria.
Le date prescelte per l’International Recycling Tour 2023 non sono state casuali: il 5 giugno, infatti, si è celebrata ovunque nel mondo la Giornata dell’Ambiente. Così, nei punti nevralgici di tutte le città aderenti, nelle principali piazze, nei parchi urbani, sulle spiagge e in tanti altri luoghi di aggregazione, gli ambasciatori del progetto hanno catturato l’attenzione dei passanti invitandoli a mantenere puliti gli spazi pubblici e promuovendo le semplici regole di un corretto smaltimento dei rifiuti. Il tutto all’insegna del messaggio ‘Le lattine per bevande si riciclano per sempre’. Ovunque la partecipazione è stata da record.
È stata Bari la città italiana coinvolta quest’anno nel Tour. Dotati di zaini raccogli-lattine, i giovani animatori del progetto hanno stimolato la cittadinanza a prendere consapevolezza che anche una piccola azione può risultare molto importante per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. I risultati non hanno deluso le aspettative: sono state migliaia le lattine in alluminio ‘vuote’ raccolte e spontaneamente consegnate. Anche a Bari, come in tutte le altre città del Tour, icona dell’iniziativa è stata l’installazione pop-up #PixelCan realizzata con oltre 2000 lattine per bevande, accostate l’una all’altra fino a formare murales pixelati ispirati alla Giornata Mondiale dell’Ambiente. Realizzate in collaborazione con artisti di strada locali, queste opere d’arte dal forte impatto visivo sono state elette a simbolo delle infinite possibilità del riciclo dell’alluminio. Foto, selfie e video che hanno immortalato i #PixelCan sono stati poi condivisi sui social con l’hashtag #Irt2023. L’installazione di Bari, in particolare, ha rappresentato il nostro pianeta nella sua immagine più iconica, verde e blu, accompagnato dalla scritta: ‘Ogni Lattina Vale’.
I numerosi visitatori dello spazio allestito in piazza hanno poi giocato con gli animatori di Every Can Counts cimentandosi nel quiz per vincere la Ricicletta di Cial (city bike realizzata con l’equivalente di 800 lattine per bevande) e provando a indovinare quante lattine schiacciate erano contenute in una balla di lattine pressate, posta al centro dello stand. “Ogni lattina vale nasce con l’intento di rafforzare sempre più la raccolta differenziata dell’alluminio che in Italia è attiva nell’85% dei Comuni italiani, con il coinvolgimento di circa 47 milioni di cittadini. È questo un ambito in cui il nostro Paese è davvero virtuoso: nel 2022, abbiamo riciclato ben il 91,6% delle lattine per bevande consumate. Avanti così dunque nella consapevolezza che l’intero nostro modello di gestione dei rifiuti di imballaggi in alluminio, e non solo lo spaccato ‘lattine’, rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente Cial.
“Unendoci per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente e abbracciando l’infinito potenziale del riciclo dell’alluminio, intendiamo ispirare un cambiamento di comportamento e contribuire a raggiungere il 100% di riciclo delle lattine in Europa e oltre. Per questo invitiamo tutti, consumatori, autorità locali, marchi e organizzatori di eventi, a unire le forze e a trovare modi migliori per riciclare in movimento, divertendosi”, afferma David Van Heuverswyn, direttore di Every Can Counts Europe.
Sostenibilità
Innovazione sostenibile, i finalisti del premio europeo giovani inventori

I progetti più innovativi dei giovani under 30 per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite

Pulizia degli oceani dalle microplastiche, apprendimento digitale per bimbi ipovedenti, protezione dell’ecosistema ambientale: sono queste le tre categorie a cui appartengono le invenzioni più innovative finaliste del premio europeo giovani inventori, che fa parte del premio inventore europeo.
Il riconoscimento, istituito dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) nel 2021, intende premiare idee e progetti innovativi e tecnologici ideati e sviluppati da giovani under 30 per contribuire al raggiungimento dei diversi obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Per poter partecipare al premio europeo giovani inventori, i candidati devono aver un’età non superiore a 30 anni e non essere titolari di alcun brevetto registrato.
I tre finalisti sono stati selezionati tra 600 candidati da una giuria indipendente di inventori ex vincitori del Premio inventore europeo. Il primo finalista si chiama Fionn Ferreira, è irlandese, ha 22 anni e da sempre nutre una profonda passione per gli oceani. Il suo impegno per la difesa dell’ambiente marino lo ha portato a ideare una soluzione innovativa per rimuovere le microplastiche dagli oceani. Ricordiamo che ogni anno finiscono in mare dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di plastica, che rappresentano circa l’80% dell’inquinamento dei mari del mondo. Per contrastare uno dei fenomeni di inquinamento più importanti del Pianeta il giovane irlandese ha messo a punto una soluzione liquida magnetica (ferrofluido) che si lega alle particelle di microplastiche presenti nelle acque marine e le separa dall’acqua, agevolando in tal modo la loro rimozione.
La seconda finalista è Filipa de Sousa Roucha, ingegnere informatico e ricercatrice portoghese di 27 anni che ha messo a punto una soluzione innovativa per migliorare l’apprendimento dei bambini ipovedenti. La sua invenzione è rappresentata da un software basato su icone 3D da utilizzare per l’alfabetizzazione digitale che utilizza comandi con funzioni vocali o movimenti direzionali simili a quelli “drag and drop” utilizzati in molti giochi per computer. L’invenzione della giovane portoghese denominata “Block-based Accessible Tangible Programming Systems” (BATS) apre la strada a nuove opportunità di inclusione e riduzione delle disuguaglianze nell’apprendimento e nella formazione dei giovani con disabilità.
Il terzo finalista è il 22enne Richard Turere, originario del Kenya. Per cercare di preservare l’ecosistema delle popolazioni del suo Paese, dedite principalmente all’allevamento del bestiame, ha messo a punto un sistema che aiuta a salvare i capi di bestiame dagli attacchi dei predatori. Il sistema si chiama Lion Lights e utilizza sequenze di luci alimentate da energie rinnovabili, per dissuadere leoni e altri predatori dall’avvicinarsi al bestiame. Oltre a proteggere bovini e ovini, l’innovazione riduce il numero di leoni uccisi dagli allevatori nel tentativo di difendere il loro bestiame. Il sistema, in continua evoluzione, è già stato adottato da diversi stati africani, in alcune aree dell’India e dell’America Latina.
Sostenibilità
Rovagnati, 45mila studenti protagonisti del progetto Stammi Bene

Per promuovere il benessere, che coinvolge corpo e mente, passando per una corretta alimentazione ed un equilibrio emotivo

Si conclude con oltre 45mila studenti, 2.048 classi, 601 docenti e 10 scuole vincitrici il progetto Stammi Bene, l’iniziativa di responsabilità sociale lanciata da Rovagnati con il brand Snello e in collaborazione con l’agenzia d&f perpromuovere un approccio al benessere pratico e multidimensionale, che coinvolge corpo e mente, passando per una corretta alimentazione e un equilibrio emotivo.
Asst Rhodense Ospedale Salvini di Arese (MI); Cesenatico 2 Sala di Cesenatico (FC); Difesa Grande di Termoli (CB); Duca D’aosta di Bari (BA); Istituto Santa Marta di Ventimiglia (IM); Largo Pasubio di Pontinia (LT); Maddalena Di Canossa di Fidenza (PR); Pollica di Pollica (SA); Solanas – Cabras Di Cabras (OR); Trenta – Morelli di Casali Del Manco (CS): sono le 10 scuole primarie premiate da Rovagnati con un duplice meccanismo di estrazione e di selezione. Tra di loro le classi che hanno dimostrato particolare originalità nell’interpretare i consigli delle testimonial del progetto, le professioniste Federica Cuni, chinesiologa, Alice Degl’Innocenti, esperta di coaching, Elena Aprile, dietista, Deborah Auteri, logopedista.
Alunne e alunni hanno sviluppato, sotto la guida degli insegnanti, dei veri e propri ‘Intervalli di benessere’, pause dedicate a esercizi e attività fruibili attraverso la Lim, utili a recuperare energia e concentrazione e a imparare un nuovo approccio olistico al benessere. A ciascuna di queste scuole è stato assegnato un buono da 500 euro per l’acquisto di materiale didattico-sportivo, a sostegno delle loro attività quotidiane. Il contest didattico rappresenta per Rovagnati il primo passo di un progetto molto più ampio e trasversale, il cui fulcro è un dialogo educativo (rivolto non solo ai bambini) sullo ‘stare bene nella pratica’ a livello fisico, mentale, alimentare, sociale.
“Il nostro percorso di Qualità Responsabile si è arricchito di un nuovo progetto di grande valore – spiega Gabriele Rusconi, Managing Director and Board Member di Rovagnati – Abbiamo deciso di coinvolgere le scuole primarie perché parlare di benessere con i bambini, che hanno un lungo cammino davanti a sé, è un modo per sensibilizzarli a gestire al meglio la propria vita, facendo proprie delle abitudini, alimentari e non solo, di comprovato beneficio. Questo impegno ci fa stare bene come Azienda, come Persone e come Genitori”.
“Una sfida importante, parlare di benessere agli studenti – afferma Stefano Braga, Ceo di d&f, agenzia specializzata nell’ideazione e realizzazione di strategie di comunicazione che si basano sul valore della relazione con le scuole – Abbiamo risposto con Stammi Bene, un concept che pone l’accento sul benessere vissuto per davvero e soprattutto un progetto di comunicazione che punta a creare relazione con il contesto scolastico, passando dalle parole ai fatti, grazie a quattro video tutorial pronti da usare in classe. Un’idea di benessere ‘senza teoria aggiunta’, che trova nel lato esperienziale e nel momento vissuto tutto il suo valore”.
“Come chinesiologa, mi occupo di movimento a 360° e trasmetto da sempre l’importanza di uno stile di vita equilibrato. Partecipare come testimonial del Benessere Fisico al progetto Rovagnati Stammi Bene è stato come concretizzare ciò per cui lavoro ogni giorno e con il video tutorial ‘La lezione in azione’ ho guidato i bambini a vivere una pausa ginnica in classe che li aiutasse a ricaricarsi”, dice Federica
Cuni, Chinesiologa clinica, personal trainer e wellness coach.
“Il benessere per me riguarda l’equilibrio tra corpo, mente e la nostra natura profonda. Per il progetto Rovagnati Stammi Bene mi sono occupata del Benessere Mentale e attraverso la video-esperienza ‘Il superpotere del respiro’ ho accompagnato i bambini a conoscere lo strumento più potente per ascoltarsi, tornare a sé stesso e provare benessere: la respirazione”, dichiara Alice Degl’Innocenti, coach olistica, specializzata in Hatha Yoga.
“Come dietista, mi piace parlare di equilibrio nutrizionale e sana alimentazione non come restrizione e sacrificio, ma come opportunità di benessere. Il cibo è un’esperienza soggettiva, porta con sé piacere, ricordi, tradizioni e condivisione, ed è proprio questo che attraverso la video-esperienza ‘Il gusto in gioco’ ho cercato di evidenziare da testimonial del Benessere Alimentare del progetto Rovagnati Stammi Bene”, afferma Elena Aprile, dietista e lifestyle coach.
“Per Rovagnati Stammi Bene, come testimonial del Benessere Sociale, sono contenta di aver contribuito al benessere dei bambini nelle scuole con la video-esperienza ‘I segreti del linguaggio’, attraverso cui ho cercato di trasmettere ai più piccoli quanto la comunicazione non si basi solo sull’uso delle parole, ma anche su competenze non verbali, di cui fa parte anche la Lingua Italiana dei Segni (Lis)”, dice Deborah Auteri, logopedista e istruttrice certificata Babysigns. La prossima tappa di Stammi Bene sarà Il Festival dello Sport, in programma a Trento dal 12 al 15 ottobre 2023. Rovagnati, insieme a esperti e appassionati, sarà tra i protagonisti del ‘Villaggio Active’ della Gazzetta dello Sport, con attività dedicate alla linea Snello, pensate per le famiglie e le scuole, workshop sui temi del benessere e della sana e corretta alimentazione.
Sostenibilità
Barbaro, ‘Italia promuove risoluzione con al centro azione Un Habitat amministrazioni locali’

Consentirà al programma di promuovere buone pratiche e mettere a disposizione la propria competenza tecnica a livello anche locale
“Il coinvolgimento delle Regioni, province autonome e città metropolitane nell’identificazione e nel perseguimento dei programmi legati alle politiche di sostenibilità è la strada a nostro avviso maestra da percorrere per riuscire ad arrivare ai traguardi dell’Agenda 2030. È per questo che l’Italia si è fatta promotrice insieme con il Brasile, Egitto, Malesia, Spagna, Portogallo e Botswuana della risoluzione ‘Localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile’”. Ad affermarlo, nel corso dell’intervento introduttivo dell’Italia a Un Habitat, è il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
La risoluzione laddove approvata consentirà a Un Habitat di promuovere buone pratiche e mettere a disposizione la propria competenza tecnica a livello anche locale. “La sfida è legata alla nascita di una vera e propria comunità di pratica globale”, conclude Barbaro.
Sostenibilità
Barbaro, ‘in Italia passi decisi verso sostenibilità politiche urbane’

Il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica nel corso del bilaterale tra Italia e Un Habitat, programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani con sede a Nairobi

“L’Italia sta muovendo passi decisi verso la sostenibilità nelle politiche urbane. Nove città pilota italiane – Bologna, Bergamo, Firenze, Prato, Padova, Parma, Milano, Roma e Torino – sono state selezionate e finanziate dalla Commissione Europea nella missione ‘100 città climaticamente neutre e intelligenti’ e portate oggi come esempio all’Assemblea di Un Habitat. Il ministero che rappresento intende guardare nell’immediato a Roma, dove si svolgeranno eventi importanti, come il Giubileo. La Capitale può e deve diventare un terreno sperimentale strategico per studiare questo tipo di manifestazioni in termini di sostenibilità”. Così Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, nel corso del bilaterale tra Italia e Un Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani con sede a Nairobi e che riunisce 193 Paesi nel Mondo.
Barbaro ha ricordato come sia importantissima la partita legata alle città che “rappresentano i luoghi nei quali vive oltre la metà della popolazione mondiale, una cifra che dovrebbe aumentare al 70% entro il 2050, rendendo l’urbanizzazione uno dei mega trend del 21esimo secolo”.
Il bilaterale, svoltosi alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Kenya Roberto Natali e con Shipra Narang Suri, direttore del dipartimento Pratiche urbane di Un Habitat, precede l’intervento italiano di apertura dei lavori dell’Assemblea alla presenza del presidente del Kenya William Ruto, di numerosi capi di Stato e di Governo – si legge in una nota – Un Habitat, riconoscendo il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale sui temi di sostenibilità legata alle città, ha avanzato richiesta al nostro Paese, di dare vita a un programma specifico sulla rigenerazione urbana. La Seconda Sessione Un Habitat 2023, la prima si era svolta nel 2019, è incentrata sulle soluzioni che le città possono condividere per affrontare la tripla crisi ambientale legata a clima, biodiversità e inquinamento che affligge il pianeta con sempre maggiore urgenza ed evidenza.
Sostenibilità
Da Santander le prime panchine realizzate con carte di credito riciclate

Sono già 130 le panchine donate da Banco Santander ai municipi di Valencia, Malaga e Santander e realizzate con plastica riciclata ottenuta da carte di credito e bancomat ritirati dalla circolazione. Lo comunica il colosso bancario spagnolo che da un anno ha messo a disposizione dei propri clienti la possibilità di riconsegnare le proprie carte scadute o danneggiate per sottoporle a un processo di riciclaggio con la trasformazione della plastica in elementi di arredo urbano. Ad oggi Santander ha già riciclato più di 680.000 carte scadute o danneggiate in una iniziativa che fa parte del suo impegno per l’economia circolare e per ridurre il suo impatto ambientale.
Banco Santander si è posto l’obiettivo di realizzare entro il 2025 tutte le sue carte con materiali sostenibili in tutti i paesi in cui opera, come già avviene dal 2021 in Spagna, Portogallo, Polonia e Regno Unito. Nella sola Spagna, quest’anno Santander risparmierà più di 22 tonnellate di plastica monouso e 360 tonnellate di CO2 equivalente emettendo più di 4,5 milioni di carte con materiali sostenibili.
Sostenibilità
Eventi climatici estremi, +135% nei primi cinque mesi 2023

I nuovi dati dell'Osservatorio Città Clima di Legambiente, 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022

Trend in crescita in Italia per gli eventi climatici estremi. Solo in Italia dall’inizio 2023 sono aumentati del 135% rispetto a quelli di inizio 2022. In particolare, nella Penisola, da gennaio a maggio, si sono registrati 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022. Gli allagamenti da piogge intense sono la tipologia che si è verificata con più frequenza con 30 eventi contro i 16 dei primi 5 mesi del 2022, segnando così un +87,5%. Inoltre, da inizio anno sono sei le regioni più colpite da eventi climatici estremi: Emilia-Romagna (36), Sicilia (15), Piemonte (10), Lazio (8), Lombardia (8), Toscana (8). È quanto denuncia Legambiente che oggi, in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente, diffonde i nuovi dati del suo Osservatorio Città Clima.
“Per aiutare l’ambiente e contrastare la crisi climatica in atto, servono politiche climatiche più ambiziose accompagnate da interventi concreti sia a livello nazionale sia a livello europeo. Da un lato l’Italia deve accelerare il passo approvando il Piano di adattamento climatico di cui il nostro Paese è ancora sprovvisto e prevedendo risorse adeguate; aggiornando entro fine giugno il Pniec; approvando una legge contro il consumo di suolo che l’Italia attende da 11 anni. Tre azioni prioritarie su cui l’Italia ad oggi è in forte ritardo”, avverte l’associazione.
A livello europeo, per Legambiente, “è importante che si definisca subito un Patto di solidarietà per il clima, come proposto dal Segretario Generale dell’Onu Guterres, tra Paesi industrializzati, emergenti ed in via di sviluppo per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale. Con l’impegno dei Paesi industrializzati di sostenere finanziariamente l’azione climatica dei Paesi più poveri ed anticipare al 2040 il raggiungimento di zero emissioni nette”.
“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio Città Clima sugli eventi climatici estremi parla chiaro – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – bisogna invertire al più presto la rotta. L’alluvione che ha colpito nelle scorse settimane l’Emilia-Romagna e le Marche, ma anche le violente piogge che si sono abbattute in questi ultimi giorni in Sardegna e in altre regioni d’Italia sono l’ennesima dimostrazione di quanto la crisi climatica stia accelerando il passo causando ingenti danni all’ambiente, all’economia del Paese, e perdite di vite umane. Al governo Meloni chiediamo un’assunzione di responsabilità perché per affrontare il tema della crisi climatica serve una decisa volontà politica con interventi concreti non più rimandabili per riparare gli errori del passato come ad esempio tombare i fiumi, costruire in aree non idonee o in prossimità dei corsi d’acqua…”
“Ora – continua – bisogna voltare pagina e i primi strumenti per farlo sono proprio il piano di adattamento al clima e le risorse per attuarlo, l’aggiornamento del Pniec, una legge contro il consumo di suolo. Senza dimenticare che il Paese ha bisogno di più politiche territoriali di prevenzione e campagne informative di convivenza con il rischio. Solo così si potrà evitare che l’ultima tragedia sia la penultima e che il Paese rincorra sempre l’emergenza”.
Sostenibilità
Tutela ambientale, per 9 bambini su 10 è fondamentale

I dati della survey 'Diari dell’acqua' promossa da ScuolAttiva Onlus e Gruppo Sanpellegrino

Il cambiamento climatico e le sue ricadute sono un tema di stringente attualità, che sta particolarmente a cuore alle giovani generazioni. Lo stesso vale per l’acqua e per il ruolo che ricopre nella vita delle persone che è una tematica di particolare rilievo per i bambini, soprattutto tra i 6 e gli 11 anni, che sono stati protagonisti del progetto educativo ‘A Scuola di acqua: sete di futuro’ ideato e promosso da ScuolAttiva Onlus grazie al sostegno del Gruppo Sanpellegrino e con il contributo scientifico del Comitato Italiano per il World Food Programme che ha coinvolto circa 800 bambini in 16 Regioni.
I docenti intervistati nei ‘Diari dell’Acqua’, survey realizzata nelle scuole primarie che hanno aderito al progetto, hanno sottolineato come, per il 43,8% dei bambini, l’argomento più importante e interessante proposto dal percorso educativo a cui hanno partecipato è stato il ‘Cambiamento climatico’. Dall’indagine sono emersi alcuni spunti interessanti che sottolineano come avere cura del pianeta sia una preoccupazione di primo piano per molti giovani che temono di dover vivere una realtà climatica molto più complicata di quella dei propri genitori o dei propri nonni.
“Consapevoli di quanto sia importante il ruolo svolto dall’acqua nella vita delle persone, come Sanpellegrino lavoriamo da anni con l’obiettivo sviluppare la conoscenza dei temi legati all’idratazione e ai comportamenti sostenibili. Il progetto A Scuola di Acqua: Sete di Futuro si inserisce nel percorso di sostenibilità del nostro Gruppo, che ha tra i suoi obiettivi principali la tutela delle risorse idriche anche attraverso la tutela delle fonti e la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività – dichiara Prisca Peroni, External Communication Manager di Sanpellegrino – A Scuola di Acqua: Sete di Futuro è un progetto dall’alto valore educativo che, con il coinvolgimento di oltre 395mila alunni in 9 anni, sta generando un impatto positivo attraverso la sensibilizzazione e l’educazione delle future generazioni sul corretto utilizzo della risorsa acqua, fondamentale per la salute del Pianeta e delle persone”.
Nella survey condotta sugli studenti, è emerso che il 91% ha sottolineato l’importanza della tutela ambientale, mentre l’85,4% è attento a non sprecare acqua e cibo (la percentuale è aumentata del 27% dopo la partecipazione al progetto educativo). L’80% dei bambini fa la raccolta differenziata e non butta i rifiuti per terra. Un ulteriore dato particolarmente significativo è che il numero degli alunni che va a scuola a piedi o in bicicletta è passato, dopo aver preso parte al percorso educativo, dal 59,4% al 74,2%. Il 100% dei bambini e delle bambine intervistati ricicla anche la plastica e la carta.
“La cosa più bella è vedere come questi bambini siano ricettivi rispetto ai percorsi educativi che proponiamo. Le percentuali di incremento di attenzione ai temi della sostenibilità, del riciclo e dell’impatto ambientale nell’attività quotidiana dimostra quanto questi temi siano già importanti per gli studenti e quanto faccia la differenza dare loro più informazioni e consapevolezza – spiega Simona Frassone, presidente di ScuolAttiva Onlus – Il percorso educativo costruito con Sanpellegrino è alla sua nona annualità. A dimostrazione di quanto il tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale siano centrali oggi. È per noi, infine, motivo di grande orgoglio e onore aver avuto il supporto e il coinvolgimento di una realtà prestigiosa come il World Food Programme Italia, che ha partecipato alla costruzione dei materiali didattici”.
Sono stati intervistati anche 1.579 docenti secondo cui, il modo migliore per costruire una maggiore consapevolezza rispetto ai cambiamenti climatici è la necessità di organizzare progetti educativi ed incontri con esperti per incidere positivamente sulla comprensione del fenomeno e l’indirizzo verso buone pratiche. Riveste assoluta importanza l’utilizzo di materiali didattici integrativi, che riscontra il favore del 57% dei docenti. Il 47% invece ha invece sottolineato quanto la strutturazione di momenti di coinvolgimento attivo degli alunni con attività pratiche e laboratoriali costituisca un elemento essenziale per spronare i ragazzi. “Per il Wfp Italia l’emergenza climatica è di prioritaria importanza tra tutte le condizioni emergenziali nelle quali il Wfp è chiamato ad intervenire – sottolinea Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente di World Food Programme Italia – Per questo abbiamo partecipato, anche operativamente contribuendo ai contenuti didattici, a questo percorso educativo di ScuolAttiva e Sanpellegrino: le nuove generazioni sono fondamentali per la costruzione del mondo di domani”.
Sostenibilità
Engineering al Seafuture 2023 con le sue soluzioni per l’ambiente subacqueo

L'ottava edizione della convention si tiene alla Base Navale di La Spezia

Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e Pa, partecipa alla 8° edizione di Seafuture. La convention di business e confronto tecnico-scientifico, organizzata da Italian Blue Growth srl in collaborazione con la Marina Militare e insieme alle eccellenze dell’industria navale, Enti e Governi, si tiene nella Base Navale di La Spezia e coinvolge i principali player dell’economia del mare, le Pmi, gli esponenti del mondo accademico e della ricerca, i cluster tecnologici marini e marittimi.
Per Dario Buttitta, Executive Vice President Pa&Healthcare di Engineering, “oggi l’economia globale così come il benessere e la sicurezza delle persone dipendono sempre di più da un funzionamento efficiente delle infrastrutture critiche sottomarine. Questo è ancora più vero in un Paese come l’Italia, che nel mare ha una delle sue risorse più strategiche. In tale contesto, le nuove tecnologie sono driver indispensabili per garantire efficienza, difesa e resilienza in ambito underwater. Grazie a un expertise di oltre 20 anni nel dominio marittimo e sottomarino e alle nostre comprovate competenze in tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale, in Engineering creiamo soluzioni digitali per esplorare, monitorare e gestire l’ambiente subacqueo, contribuendo a migliorarne la conoscenza e la consapevolezza attraverso l’uso dei dati, e a garantire la sicurezza di tutti”.
Engineering, tra i primi player tecnologici a prendere parte alle attività del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea istituito con la recente Legge di Bilancio 2023 per creare una stretta collaborazione tra Marina Militare e industrie del settore, sarà presente nello stand D42 della Exhibition di Seafuture per presentare e far conoscere alcune delle sue soluzioni realizzate in ambito Underwater: Water Space Management, il sistema a supporto delle operazioni subacquee della Marina Militare; Echo System, la piattaforma per classificare gli oggetti rilevati in mare aperto, attraverso l’analisi del segnale acustico acquisito con sensori sonar; Cidoimo, la piattaforma di supporto alle decisioni per la classificazione di target, antropici e non, rilevati in mare aperto attraverso tecniche innovative di Ai applicate ai segnali acustici ed agli spettri frequenziali; Biss, la soluzione, basata su algoritmi innovativi, in grado di identificare e tracciare un oggetto sottomarino in ambienti critici (acque profonde, basse, torbide), utilizzando sensori sonar bi-statici; Recon Uv, il sistema per la ricognizione subacquea e la bonifica del tratto di mare antistante una spiaggia di sbarco, in grado di supportare il personale in attività ad alto rischio.
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