Connect with us

Esteri

Robert Kennedy Jr., nipote di JFK outsider nella corsa alla...

Published

on

Robert Kennedy Jr., nipote di JFK outsider nella corsa alla Casa Bianca – Ascolta

(Afp)

E’ stato definito l’outsider, il terzo incomodo, delle presidenziali americane. Robert Francis Kennedy Jr., il nipote di JFK, è il possibile ago della bilancia tra Joe Biden e Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Stormy Daniels, la pornostar che accusa Trump –...

Published

on

(Afp)

Si è aperto a New York il processo che vede imputato il candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, nonché ex inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, chiamato a rispondere di 34 capi di imputazione per la vicenda dei 130mila dollari versati alla porno star Stormy Daniels per pagare il suo silenzio, prima delle elezioni del 2016, sulla sua relazione extraconiugale con il tycoon. Accuse seccamente respinte da Trump

Continue Reading

Esteri

Attacco Iran, nella notte del raid prove di alleanza tra...

Published

on

Contro la minaccia di Teheran, la cooperazione militare come "formidabile dimostrazione di difesa collettiva": l'analisi del Wall Street Journal

I missili iraniani in un cartellone a Teheran - Afp

Un'alleanza forgiata in poco tempo, ma che - a conti fatti - si è rivelata essere una "formidabile dimostrazione di difesa collettiva". Così il Wall Street Journal definisce la collaborazione tra Israele e Paesi arabi andata in scena nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando l'Iran ha deciso di rispondere dal suo territorio al raid contro il suo consolato a Damasco, lanciando ondate di droni e missili contro lo Stato ebraico. Alleanza che è stata il culmine di anni di sforzi degli Stati Uniti per abbattere le barriere politiche e tecniche che ostacolavano la cooperazione militare tra Israele e i governi arabo-sunniti nel tentativo di contrastare la comune minaccia iraniana.

Ma gli sforzi guidati dagli Stati Uniti per proteggere Israele nei giorni e nelle ore precedenti l'attacco iraniano hanno dovuto superare numerosi ostacoli, compresi i timori dei Paesi del Golfo di essere visti come alleati di Israele in un momento in cui le relazioni sono tese, per usare un eufemismo, a causa della guerra a Gaza.

Le forze statunitensi ed israeliane hanno intercetto la maggior parte degli oltre 300 droni e missili lanciati verso Israele. Ma sono stati in grado di farlo, scrive il Wsj, anche perché i Paesi arabi hanno trasmesso silenziosamente informazioni sui piani di attacco di Teheran, hanno aperto il loro spazio aereo agli aerei da guerra, hanno condiviso informazioni sul tracciamento radar e, come nel caso della Giordania, hanno dato una mano con i propri caccia.

Il progetto Usa, una 'Nato' in versione mediorientale

Il progetto americano - una sorta di versione mediorientale della Nato, ma meno formale - per costruire un sistema di difesa aerea integrato per la regione risale a decenni fa. Dopo anni di false partenze e progressi minimi, l'iniziativa ha preso slancio dopo gli accordi di Abramo del 2020 mediati dall'amministrazione Trump, che hanno portato all'instaurazione di rapporti ufficiali tra Israele da una parte e gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein dall'altra.

Due anni dopo, il Pentagono ha spostato Israele dal Comando Europeo al Comando Centrale, che comprende il resto del Medio Oriente, una mossa che ha consentito una maggiore cooperazione militare con i governi arabi sotto l'egida degli Stati Uniti. "Il passaggio di Israele a Centcom è stato un punto di svolta", rendendo più semplice condividere l'intelligence e fornire un allarme tempestivo tra i Paesi, ha affermato l'analista del Washington Institute, Dana Stroul.

Nel marzo 2022, il generale della Marina Frank McKenzie, allora massimo comandante degli Stati Uniti nella regione, convocò un incontro segreto tra alti funzionari militari di Israele e dei Paesi arabi sulle crescenti capacità missilistiche e di droni dell'Iran. I colloqui, che si tennero a Sharm El Sheikh, in Egitto, hanno visto per la prima volta ufficiali israeliani e arabi intorno a un tavolo sotto gli auspici militari statunitensi per discutere del contrasto all'Iran.

L'aiuto dei Paesi arabi a Tel Aviv

Due giorni prima del raid di sabato scorso, le autorità iraniane hanno informato le controparti dell'Arabia Saudita e di altri Paesi del Golfo sui tempi del loro attacco su larga scala contro Israele in modo che quegli stessi Stati potessero salvaguardare il proprio spazio aereo. L'informazione è stata trasmessa tempestivamente agli Stati Uniti, dando a Washington e Tel Aviv un'informazione che si è rivelata cruciale.

Con un attacco iraniano quasi certo, la Casa Bianca ha ordinato al Pentagono di riposizionare le risorse aeree e di difesa missilistica nella regione e ha preso l'iniziativa di coordinare le misure difensive tra Israele e i governi arabi, secondo un alto funzionario israeliano. "La sfida era portare tutti questi Paesi attorno a Israele" in un momento in cui lo Stato ebraico è isolato nella regione - ha aggiunto -. Era una questione diplomatica". I Paesi arabi hanno offerto il loro aiuto perché hanno visto i benefici della cooperazione con gli Stati Uniti e Israele, a patto di mantenere un basso profilo, ha detto Yasmine Farouk del Carnegie Endowment for International Peace. "I Paesi del Golfo - ha spiegato - sanno che non hanno ancora lo stesso livello di sostegno che Israele riceve dagli Stati Uniti e vedono ciò che hanno fatto come un modo per ottenerlo in futuro".

Non è chiaro se il conflitto tra Israele e Iran metterà ulteriormente a dura prova i legami relativamente nuovi tra Israele e alcuni Stati arabi, evidenzia il Nyt, secondo cui sebbene la guerra a Gaza questi rapporti li abbia raffreddati, sembra che nessuno dei governi arabi che hanno recentemente stretto legami con Israele sia pronto ad abbandonarli del tutto o, come nel caso dell'Arabia Saudita, ad escluderli definitivamente.

"Riad ha ammesso suo coinvolgimento in difesa Israele"

E proprio l'Arabia Saudita avrebbe ammesso il suo coinvolgimento nella difesa di Israele contro l'attacco iraniano di sabato sera. Media ebraici citano una fonte della famiglia reale saudita, secondo cui le forze di Riad hanno partecipato all'operazione grazie alla quale sono stati intercettati i droni e i missili iraniani lanciati contro Israele. Operazione che ha coinvolto Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Giordania, mentre dagli Emirati sarebbero arrivate informazioni di intelligence sui piani di Teheran.

Emirati Arabi "non hanno partecipato a intercettazione missili e droni"

Gli Emirati Arabi Uniti non hanno quindi partecipato all'intercettazione dei missili e dei droni iraniani, ha reso noto un funzionario israeliano al Times of Israel. La stessa notizia è stata confermata all'Adnkronos da fonti emiratine, secondo le quali Abu Dhabi non ha alcuna volontà di entrare in contrapposizione con gli iraniani. Secondo la fonte israeliana, le notizie di un'ampia partecipazione araba alla difesa dello Stato ebraico sono esagerate.

Continue Reading

Esteri

Israele-Iran, per Tel Aviv risposta inevitabile. Teheran...

Published

on

Cosa sta succedendo dopo l'attacco di sabato scorso

Aereo da guerra israeliano - Fotogramma /Ipa

Israele si prepara a rispondere all'Iran, una decisione arrivata subito dopo il gabinetto di guerra di ieri e caldeggiata dai vertici di governo ed esercito che non vedono "altra scelta" e alcuna alternativa dopo l'attacco di sabato scorso al Paese con oltre 300 missili e droni. Una risposta che tuttavia non sarà "di pancia" ma studiata con "saggezza", ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che tuttavia non detta i tempi. Per il primo ministro, infatti, l'attesa dell'attacco - che per i media israeliani ed internazionali sarebbe comunque "imminente" - dovrà mettere "sotto stress" Teheran esattamente come l'Iran ha fatto con lo Stato ebraico.

Ma "qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima" avverte, a quanto riporta Iran Observer, il portavoce delle forze armate iraniane. Che, rivolgendosi ai leader occidentali, ha aggiunto che Teheran non cerca di ampliare il conflitto ma che "taglierà ogni mano" che oltrepasserà i limiti.

A quanto riferisce l'agenzia Irna, il vice ministro degli Esteri iraniano per gli affari politici Ali Bagheri Kani in un'intervista ha osservato che Israele ha commesso un errore strategico con l'attacco alla sezione consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, aggiungendo che "se il regime sionista sarà sufficientemente razionale, non ripeterà un simile errore perché l’Iran darà una risposta più dura, più rapida e più urgente". La risposta che riceveranno, ha aggiunto, "non sarà misurata in giorni e ore, ma in secondi".

Tel Aviv tra pressione internazionale e rischio isolamento: come rispondere?

Ma quale sarà la reazione dello Stato ebraico? Come ricorda la Cnn, Israele deve da un lato bilanciare la pressione internazionale per mostrare moderazione e, dall’altro, cercare una risposta adeguata a un attacco senza precedenti. E Netanyahu deve anche valutare l’appello della sua coalizione di destra per una forte reazione rispetto al rischio di un ulteriore isolamento con l'estensione della guerra senza il sostegno internazionale.

Secondo gli analisti interpellati dall'emittente Usa, Israele ha poche opzioni e ciascuna di queste opzioni un alto prezzo da pagare, soprattutto perché il Paese è già coinvolto in una brutale guerra che dura da sei mesi con Hamas nella Striscia di Gaza e si sta confrontando con vari militanti sostenuti dall’Iran nella regione.

Un attacco diretto all’Iran costituirebbe quindi un altro precedente. Sebbene si ritenga che Israele abbia condotto operazioni segrete in Iran nel corso degli anni, spesso prendendo di mira individui o strutture considerate una minaccia alla sua sicurezza, non ha infatti mai lanciato un attacco militare diretto sul territorio iraniano.

Quindi, mentre "tutti sono d'accordo che Israele debba rispondere" all'attacco dell'Iran, "la domanda è come e quando", ha spiegato al Washington Post un funzionario israeliano.

Secondo la fonte, il primo ministro israeliano avrebbe intanto chiesto alle forze di difesa (Idf) di fornirgli una lista di target, con l'obiettivo di Tel Aviv di "mandare un messaggio" a Teheran, ma senza causare vittime. Tra le opzioni sul tavolo del governo, evidenzia la fonte, c'è un raid contro una struttura a Teheran o un attacco informatico.

Secondo Channel 12, al termine della riunione di gabinetto di ieri, Israele non solo "ha deciso di rispondere all'Iran", ma l'Aeronautica avrebbe anche "completato i preparativi per l'attacco", riporta l'emittente.

Il gabinetto di guerra, composto da Benjamin Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant, dall'ex ministro della Difesa Benny Gantz e da diversi altri consulenti, si era già riunito domenica sera. Secondo fonti della Cnn, oltre a una potenziale risposta militare, si valuterebbero anche opzioni diplomatiche per isolare ulteriormente l'Iran.

Secondo le fonti, Gantz spingerebbe per una risposta veloce, convinto che più si aspetta più sarà difficile raccogliere il sostegno internazionale per questo attacco, mentre a frenare sarebbe invece il premier Netanyahu, convinto che si debba rispondere "con saggezza e non di pancia".

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo1 ora ago

Ascolti tv, ‘Il Clandestino’ su Rai1 vince la...

Canale 5 con 'L’Isola dei Famosi' si piazza secondo, al terzo posto Rai2 con 'Stasera tutto è possibile' In leggero...

Spettacolo2 ore ago

Amadeus, ad Rai Sergio: “Impossibile contrastare...

La risposta su Facebook ad alcuni commenti al vetriolo: "Nessuna grande fuga dalla Rai" “Impossibile contrastare una scelta di vita”....

Economia2 ore ago

Trasporti: Lancione (ASSTRA), “Aziende chiamate a un grosso...

“Le risorse del Fondo Nazionale Trasporti non sono sufficienti a garantire transizione ecologica e digitale perché le aziende sono chiamate...

Economia2 ore ago

Trasporti: Poledrini (ARST), “Vantaggi ambientali nella...

“I nuovi territori devono cogliere la sfida di adottare nuove tecnologie. Certamente vi sono i vantaggi di tipo ambientale. Questo...

Ultima ora2 ore ago

Scala, Fortunato Ortombina nuovo sovrintendente

Da settembre 2024: affiancherà l’attuale numero uno del Piermarini, Dominque Meyer il cui incarico è stato rinnovato fino ad agosto...

Lavoro2 ore ago

Università, Lum School of Management e Iéseg insieme per un...

Si tratta di un percorso unico nello scenario accademico italiano e internazionale per contenuto, metodologia di apprendimento e per una...

Immediapress2 ore ago

“Marguerite è stata qui”. Il 17 aprile all’Università...

16 aprile 2024. L’Università degli Studi eCampus mercoledì 17 aprile alle 18.30 presenterà, nell’ambito della sua rassegna editoriale, il libro...

Sport2 ore ago

Serie A: sette gli squalificati della 33esima giornata

Napoli con problemi in difesa, Thiaw invece salterà il derby di Milano Sono sette i calciatori che salteranno la 33esima giornata di...

Sport2 ore ago

Felipe Anderson sceglie il Palmeiras, contratto fino al 31...

Il club brasiliano annuncia l'ingaggio del quasi ex Lazio, il giocatore ha firmato un pre-contratto e inizierà a luglio Il...

Immediapress2 ore ago

Cosa inserire nel menù dei bambini? Semplice, il salmone...

Sano e appetitoso, grazie alla presenza di Omega 3 diventa un alimento davvero eccezionale per tutte le fasi della crescita...

Immediapress3 ore ago

Luca Bonicalza, Cinema Rigenerato: il Bestseller su come...

Milano, 16.04.2024 – Chi lavora nel mondo dello spettacolo sa bene l’importanza che hanno le attrezzature che vengono comunemente usate...

Ultima ora3 ore ago

Fiorello: “Io e Amadeus amici ma diversi, tipo lui va...

Lo showman: "Partita telefonata da Palazzo Chigi: 'Fiorello deve restare'. Ma io ho già un contratto col mio divano dal...

Economia3 ore ago

Made in Italy, Eli Lilly vince il premio Leonardo...

Il premio Leonardo International 2024 va all’azienda farmaceutica multinazionale Eli Lilly. Uno dei massimi riconoscimenti dell’imprenditorialità italiana è stato consegnato...

Economia3 ore ago

Amazon: risultati importanti contro la contraffazione online

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e Amazon, uniti nella lotta alla contraffazione online, hanno presentato a Novara...

Ultima ora3 ore ago

Ucraina, Aiea: “Sicurezza Zaporizhzhia a rischio con...

Grossi: "Un incidente nucleare potrebbe ancora verificarsi, anche se tutti i suoi reattori sono ora in fase di spegnimento". Kiev:...

Economia3 ore ago

Nobile (Agid): “Italia ed Europa verso una strategia...

"In linea con lo sviluppo delle nuove tecnologie” “L’Italia e l’Europa devono correre verso l’attuazione di una strategia per la...

Ultima ora4 ore ago

Il viaggio dei migranti, se ne parla in un incontro con i...

Il racconto agli studenti dell'esperienza drammatica di chi è arrivato in Italia Sadam, Musa e Ebrahima sono alcuni dei migranti...

Salute e Benessere4 ore ago

Milk protagonista al Nutrimi Forum di nutrizione pratica

Main sponsor della manifestazione è stato candidato al premio ‘Nutrigold’ All’appuntamento annuale di riferimento per i professionisti della Salute e...

Sport4 ore ago

Atp Barcellona, Nadal sfida l’azzurro Cobolli: dove...

Oggi in campo anche l'azzurro Matteo Arnaldi nel match contro l'argentino Sebastian Baez L'ex numero uno al mondo Rafa Nadal...

Economia4 ore ago

Orlandini (Aixia): “Sensibilizzare tutte le fasce di...

"Sarebbe utile creare filiere di trasferimento tecnologico dotate di meccanismi che colleghino le esigenze di mercato, aziendali e dei cittadini"...