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Feyenoord-Roma 1-1 in andata playoff Europa League
Lukaku in gol per i giallorossi, tra una settimana il ritorno
Feyenoord e Roma pareggiano per 1-1 il match d'andata del playoff di Europa League, disputato allo stadio 'De Kuip' di Rotterdam. Al vantaggio degli olandesi con Paixao al 46', replica Lukaku al 22' della ripresa. Il ritorno si giocherà tra sette giorni allo stadio Olimpico di Roma.
La partita
Parte forte la Roma e all'8' ci prova Bove con un tiro da fuori area deviato in angolo dal portiere. Due minuti dopo giallorossi a un passo dal vantaggio. Dybala ispira per Pellegrini, lanciato in porta centralmente: il capitano giallorosso prova a dribblare il portiere avversario in uscita, ma Wellenreuther lo neutralizza. Al quarto d'ora Lukaku guadagna di mestiere un buon calcio di punizione dal limite, defilato sulla sinistra e l'ammonizione di Beelen. La punizione di Pellegrini trova la barriera e finisce in corner. Al 17' di nuovo Roma pericolosa: ancora Dybala che ispira con un cross dalla destra per Lukaku, colpo di testa del belga e Wellenreuther para.
Al 21' si fanno pericolosi i padroni di casa con Paixao che porta palla centralmente e poi calcia dal centro destra dell'area: palla larga di pochissimo. Al 35' secondo cartellino giallo per gli olandesi: lo prende Minteh per un fallo su Zalewski. Al 40' gran botta di destro di Paredes da posizione centrale, da circa 25 metri. Tiro violento e grande riflesso di Wellenreuther che tocca e manda sulla traversa, salvando la sua porta. Al 45' angolo per la Roma dalla sinistra e palla per Lukaku a centro area: il suo colpo di testa è troppo centrale e viene parato. Nel recupero della prima frazione passa in vantaggio il Feyenoord. Hartman è libero di crossare dalla sinistra: il pallone trova Paixao, troppo libero a centro area, palla schiacciata di testa in rete e 1-0.
In avvio di ripresa il primo giallo per i capitolini, lo prende Llorente per una trattenuta su Ueda al limite dell'area. La seguente punizione è respinta dalla barriera. Nella prima parte della ripresa i ritmi sono abbastanza blandi con i padroni di casa che fanno circolare palla nella loro metà campo. Al 22' però alla prima occasione della ripresa la Roma pareggia. Spinazzola sfonda sulla sinistra e mette al centro: impatto di testa per Lukaku che manda il pallone sul secondo palo scavalcando il portiere avversario: 1-1. Per Lukaku si tratta del 26° gol in Europa League, che gli permette di agganciare Aritz Aduriz al 3° posto dei migliori marcatori dal 2009/10, ovvero da quando il torneo ha assunto l'attuale denominazione. Davanti al belga solo Radamel Falcao e Pierre-Emerick Aubameyang, entrambi a quota 30.
Dopo il pareggio giallorossola partita vive una lunga fase di stallo, spezzettata dalle tante sostituzioni e con entrambe le formazioni che preferiscono non prendere rischi. Al 40' giallo per il diffidato Bove, che salterà il ritorno dell'Olimpico. Subito dopo De Rossi lo toglie e inserisce Cristante; fuori anche Dybala e dentro Baldanzi. Al 44' occasione per i padroni di casa con Gimenez tira con il destro dalla destra dell'area: conclusione forte in diagonale, ma Svilar è pronto e para. Nel secondo minuto di recupero grande occasione del Feyenoord. Ivanusec calcia in porta su punizione, pur da posizione defilata sulla fascia destra. Il suo tiro coglie in pieno il primo palo col portiere giallorosso immobile che stava per far sorprendere.
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Coppa Italia, oggi semifinale ritorno Lazio-Juve: orario e...
Il match alle 21 allo Stadio Olimpico
Si gioca oggi, martedì 23 aprile 2024, la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Il match, in programma allo Stadio Olimpico di Roma dalle 21, sarà visibile in esclusiva in chiaro su Canale 5, oltre che in streaming su Mediaset Infinity e su SportMediaset.it.
L’andata è terminata 2-0 per i bianconeri. Da una parte c’è chi vede, a portata di mano, la finale numero 22 della sua storia in Coppa Italia. Dall'altra chi, al contrario, sogna una rimonta che sarebbe epica per poi giocarsi il titolo nel proprio stadio. Ciro Immobile, non al meglio, vuole fare un regalo ai suoi tifosi magari stappando la partita come primo marcatore. Al suo fianco agirà nuovamente Luis Alberto, match winner con il Genoa venerdì scorso. Massimiliano Allegri si affida ancora una volta alla coppia delle meraviglie, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, già decisivi allo Stadium.
"Troveremo una Lazio che vorrà fare la partita con grande aggressività. Sta cambiando rispetto alla Lazio di Sarri. Bisogna fare una grande partita, ma non bisogna avere paura. Tutto questo va vissuto con grande voglia e il desiderio di arrivare in finale. Bisogna dare il massimo, poi se saranno più bravi gli altri li applaudiremo", ha affermato il tecnico della Juventus Allegri, alla vigilia del match. "Siamo partiti con l'obiettivo della Champions e la Coppa Italia. Domani (oggi, ndr) capiremo se saremo stati bravi a centrare la finale. Poi in campionato è ancora lunga perché abbiamo tanti scontri diretti", ha aggiunto.
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Milan, Pioli non molla la panchina dopo k.o. derby
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo"
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo". Stefano Pioli non molla. L'allenatore del Milan si aggrappa alla panchina rossonera dopo la sconfitta nel derby che ha regalato lo scudetto all'Inter. "E' una sconfitta pesante, ho provato per quanto possibile possibile a rinfrancare i miei giocatori perché dobbiamo finire bene il campionato. Purtroppo ancora una volta non siamo riusciti nemmeno a pareggiare nel derby", dice a Dazn.
"Nel primo tempo loro ci hanno fatto male sul calcio d'angolo del gol, abbiamo creato qualcosa con Rafa poi il raddoppio ci ha complicato ancora di più la partita -prosegue Pioli a Dazn-. La squadra ha lottato ma è mancata anche un pizzico di fortuna perché le situazioni le abbiamo create. L'Inter ha fatto un campionato eccezionale, sono 3-4 anno che ha la rosa più forte mentre noi siamo mancati nella continuità di prestazioni ad alto livello. Questa è la realtà, sia noi che le altre dobbiamo fare dei passi in avanti se questa Inter è così forte".
"Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo. Io sto bene, la squadra ha dei margini di miglioramento. Ora dobbiamo finire bene il campionato e poi a bocce ferme faremo tutte le valutazioni", conclude il tecnico rossonero.
Dalla società, parla l'ad Giorgio Furlani. "Innanzitutto facciamo i complimenti all'Inter. Avremo voluto essere noi e siamo già al lavoro per la prossima stagione. Mancano 5 partite, vogliamo rimanere secondi e abbiamo la testa a questa gare", dice. "Noi facciamo la squadra per vincere, questo era l'obiettivo l'estate scorsa. Abbiamo fatto una grande rivoluzione la scorsa estate, quest'anno sarà un lavoro più leggero e ci riproveremo. L'obiettivo è sempre vincere", aggiunge Furlani che chiude parlando del futuro di Pioli. "L'allenatore del Milan è lui, siamo concentrati nel finire bene la stagione. Le persone che riportano a Jerry Cardinale sono Jeff, Moncada, Zlatan e io. Ne parleremo a fine stagione".
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Djokovic: “Voglio giocare a Roma e punto...
Il campione serbo: "Spero di poter giocare almeno un'altra partita con Rafa Nadal"
Roland Garros, Wimbledon, le Olimpiadi. Prima, anche gli Internazionali d'Italia. Novak Djokovic fissa gli obiettivi della sua stagione, che ha appena subito uno stop con il forfait a Madrid. 'Nole' si è detto dispiaciuto poi di essersi ritirato dal Mutua Madrid Open, anche se spera di continuare "con capacità" a giocare anche nel 2025 perché sembra "giovane" e con "tanta voglia". "Sto preparando il mio corpo soprattutto per il Roland Garros, Wimbledon, i Giochi Olimpici e gli Us Open, che per me è il blocco più importante di tornei", ha detto il campione serbo ai Laureus Awards, nella capitale spagnola, dove è stato premiato come migliore sportivo. "Ho intenzione di giocare il Masters 1000 di Roma. Quest'anno l'inizio è stato un po' diverso e sto ancora cercando di trovare il livello di tennis perfetto e spero che arrivi al Roland Garros", ha aggiunto il vincitore di 24 tornei del Grande Slam.
Djokovic vede "possibile" vincere l'oro olimpico a Parigi, l'unico titolo che manca al suo palmares da record. "Devi sempre credere che tutto è possibile. I Giochi sono l'evento sportivo più antico e prestigioso e spero di essere lì in forma e in grado di giocare il mio miglior tennis, perché chissà se avrò un'altra possibilità di essere alle Olimpiadi. Ho detto che volevo giocare almeno fino a Los Angeles 2028, ma non si sa mai", ha spiegato Nole. Dopo la rottura con Goran Ivanisevic, Djokovic sta "considerando" l'ipotesi di non avere un nuovo allenatore. "Non ho fretta di prendere una decisione, dopo aver giocato per più di 20 anni e aver avuto squadre e allenatori diversi, sono in una fase in cui mi permetto di considerare questa opzione", ha ammesso.
Djokovic ha segnato un'epoca con altri big assoluti della racchetta. Ora, nel circuito, è rimasto solo lui a difendere la vecchia generazione. Rafa Nadal è alle prese con un complicato rientro dopo un lungo stop per problemi fisici. "Provo molto rispetto per una leggenda come lui, con il quale spero di poter giocare almeno un'altra volta prima che si ritiri. Ho molto rispetto per Rafa, è una brava persona e una leggenda del nostro sport, è il mio rivale più importante. In Australia ho detto che speravo di poterlo vedere in uno o due tornei e spero di riuscirci", ha detto Djokovic. "Potrò giocare con lui almeno una volta", ha dichiarato Djokovic. Il numero uno del mondo ha riconosciuto che "al momento" non è possibile fare "un pronostico" sullo spagnolo, ma ha sottolineato che "è incredibile tutto quello che è riuscito a fare come atleta. Senza dimenticare la sua fondazione, con cui ha ispirato molti giovani in Spagna e nel mondo", ha affermato Nole.
Djokovic ha ricevuto a Madrid il suo quinto Laureus. "È un onore vincere questo prestigioso premio. Quando è stata fondata Laureus, la sua premessa e missione era che lo sport avesse il potere di cambiare il mondo e questo premio è totalmente diverso da tutti gli altri che ho ricevuto nella mia carriera. È scelto da campioni che capiscono cosa devi fare per padroneggiare la tua arte e raggiungere alti livelli in questo sport", ha confessato.