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Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

• Associazione pazienti, Società scientifiche e istituzioni fanno il punto sulla Nutrizione artificiale in Piemonte: insieme per la creazione di percorsi omogenei sull'intero territorio nazionale per l'ottimizzazione della nutrizione enterale e parenterale a domicilio.

• Lotta alla malnutrizione: il Piemonte ne ha fatto uno dei temi di lavoro prevalenti con l'avvio e la continua implementazione della Rete delle strutture operative di Dietetica e Nutrizione clinica. Per questo, il gruppo ONCA (Optimal Nutritional Care for All) ha scelto Torino per organizzare a giugno 2024 il Congresso internazionale.

Torino, 18 gennaio 2024 - La nutrizione artificiale è stata riconosciuta come uno strumento terapeutico insostituibile che migliora il decorso clinico e la prognosi di numerose malattie e ne riduce la morbilità e la mortalità. Le persone che necessitano di nutrizione artificiale, che può essere fornita tramite sondino naso-gastrico, naso-enterico, peg o alimentazione parenterale (intravenosa), hanno diritti specifici che devono essere riconosciuti per garantire loro benessere e dignità.

La Carta dei diritti delle persone in nutrizione artificiale rappresenta la mappatura dei bisogni dei pazienti in Italia e contempla il diritto ad una adeguata alimentazione, alla dignità e rispetto, all’autonomia e al consenso informato, alla libera scelta, all’educazione e formazione, alla diagnosi tempestiva, all’assistenza e alle cure di qualità, alla nutrizione artificiale domiciliare e alla partecipazione attiva. In Piemonte in parte ci sono già risposte nelle normative e nei PDTA ed è una regione virtuosa sulla nutrizione artificiale - è la prima e unica in Italia ad aver riconosciuto l’insufficienza intestinale come malattia rara e ad aver predisposto reti e centri adeguati alle esigenze di questi pazienti - però ci sono alcuni pazienti su cui ancora bisogna lavorare che si possono riassumere in un decalogo sulla nutrizione artificiale.

La Carta dei Diritti in nutrizione artificiale e il decalogo sulla nutrizione artificiale sono presentati oggi nel corso dell’evento “La carta dei diritti dei pazienti in nutrizione artificiale. Quando la nutrizione è la medicina”, organizzato da Motore Sanità e da A.N.N.A. - Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente, con il patrocinio di AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e ASL Città di Torino, con il contributo incondizionato di Sapio Life, Nestlè Health Science e Io Sano -Nutrire con cura.

La lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme (per eccesso, per difetto e per deficit di micronutrienti) è stata inserita da alcuni anni nell'agenda di agenzie e istituzioni sanitarie e non, nazionali e internazionali (FAO, OMS, Nazioni Unite, Ministero Salute, Assessorati regionali). La regione Piemonte, che già dalla fine degli anni '90 ha istituito un gruppo tecnico-consultivo su questi temi presso l'Assessorato, ne ha fatto uno dei temi di lavoro prevalenti con l'avvio e la continua implementazione di una rete clinica dedicata, la Rete delle Strutture Operative di Dietetica e Nutrizione Clinica. A riconoscimento di questo impegno, il gruppo ONCA (Optimal Nutritional Care for All), importante iniziativa europea promossa da European Nutrition for Health Alliance ed European Society of Parenteral and Enteral Nutrition, in atto da qualche anno con il coinvolgimento di 19 paesi europei, ha scelto Torino per organizzare il Congresso Internazionale 2024 nel prossimo mese di giugno.

In Italia ci sono 94 Centri per la Nutrizione artificiale, mediamente uno ogni 625.000 abitanti; secondo le stime sono decisamente pochi e mal distribuiti sul territorio nazionale sia tra regioni sia all’interno della stessa regione. Il primato positivo è in Piemonte che oggi ha il numero maggiore di unità e offre la migliore copertura per la popolazione. Con la Legge regionale n. 39 del 18 aprile 1985 "Norme per la sperimentazione della nutrizione parenterale a domicilio" il Piemonte ha avviato un percorso, oggi quasi quarantennale, di inquadramento normativo sulla nutrizione artificiale a domicilio (Nad). È stata attuata gradualmente una rete di strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica funzionale alla presa in carico dei pazienti e all'attuazione di un'assistenza nutrizionale di eccellenza, fino all'attuale configurazione di 15 strutture operative regionali, delle quali 13 attive sul paziente adulto e 2 dedicate all'età pediatrica.

Questi i dati piemontesi: la nutrizione parenterale domiciliare per insufficienza intestinale cronica benigna viene trattata per gli adulti presso la Città della Salute e della Scienza, unico centro di riferimento, e dall’OIRM per i pazienti pediatrici. Da inizio attività (1985) sono stati trattati circa 550 pazienti adulti; a dicembre 2023 sono stati 143 in trattamento attivo in regione; i totali afferenti al Centro erano 160 (comprese altre regioni), 184 complessivi in trattamento nell'anno solare; per quanto riguarda i pazienti pediatrici, da inizio attività (1989) sono stati trattati circa 130; a dicembre 2023 erano 28 in trattamento attivo in regione, di cui uno residente in altra regione.

La nutrizione parenterale domiciliare per pazienti oncologici registra circa 48.500 giornate di trattamento/anno pari a una media di 145 pazienti in trattamento al giorno, in carico ai 15 centri di riferimento regionali.

La nutrizione enterale per sonda (PEG, digiunostomie o, più raramente, sondini naso-gastrici) per disfragia post-patologie neurologiche vasacolari o degenerative, malnutrizione severa, esiti di patologie oncologiche (prevalentemente tumori otorinolaringoiatrici e gastro-intestinali), registra circa 547.000 giornate di trattamento/anno pari a una media di 1.500 pazienti in trattamento al giorno in carico ai 15 centri di riferimento regionali.

Infine, la nutrizione artificiale per OS con assunzione di ONS (Oral Nutritional Supplements, supplementi nutrizionali orali) e/o di addensanti di acqua e altri liquidi per disfagia e/o malnutrizione di varia origine conta circa 12.500 pazienti in trattamento in regione Piemonte giornalmente.

«Rispettare i desideri e i diritti dei pazienti in nutrizione artificiale è possibile, dipende dalle scelte dei decisori e dalla preparazione e umanità dei clinici – ha rimarcato Alessandra Rivella, Presidente ANNA -. La regione Piemonte può e deve continuare ad essere il faro: esistono infatti protocolli condivisi su tutto il territorio e tutte le ASL seguono lo stesso percorso, ma in questa partita resta fuori tutta l'area della prevenzione e della diagnosi. Abbiamo chiesto alla Regione che vengano inserite le figure delle Dietiste nella presa in carico del paziente cronico affinché il paziente abbia modo di essere valutato ed eventualmente inviato al servizio di Nutrizione clinica per compensare la malnutrizione. Esistono ancora grosse lacune sopratutto nel percorso nutrizionale legato ad alcune patologie, oncologia in primis, in quanto a parità di necessità il servizio attivato non rispetta le stesse caratteristiche di servizio (essenziale). Inoltre, una tra le azioni importanti per noi è l'ottimizzazione e il potenziamento dei servizi anche nei confronti dei pazienti che arrivano da altre regioni».

«Orgogliosi di ospitare questo prestigioso convegno, speriamo di contribuire con la nostra esperienza alla creazione di percorsi omogenei, sicuri e facilmente accessibili sull'intero territorio nazionale per l'ottimizzazione della nutrizione enterale e parenterale a domicilio – ha spiegato Andrea Pezzana, Direttore SC Nutrizione Clinica, ASL Città di Torino -. La nutrizione artificiale a domicilio, che deve essere necessariamente affidata a strutture con professionisti esperti e formati (medici specialisti, dietisti e infermieri), costituisce infatti uno strumento terapeutico-riabilitativo insostituibile per agevolare la deospedalizzazione e garantire la piena continuità tra ospedale e territorio, supportando la miglior qualità di vita possibile per i pazienti e per i loro caregiver e sollevando i servizi sanitari regionali dagli elevati costi di ospedalizzazioni prolungate».

Etta Finocchiaro, Responsabile ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica Regionale Piemonte e Valle D’Aosta, rimarca che «il Piemonte è stata la prima regione ad istituire le leggi regionali per regolamentare la nutrizione artificiale sia enterale che parenterale già alcuni decenni fa e nonostante siano stati fatti molti passi avanti da allora, bisogna lavorare per creare una governance che indichi regole e procedure per un modello di assistenza ideale che sia uniforme su tutto il territorio italiano. Le società scientifiche che si occupano di nutrizione clinica come SINPE e ADI hanno la funzione di costruire e diffondere un modello di assistenza per la nutrizione artificiale omogeneo per tutte le regioni italiane».

Marisa Sillano, Referente regionale ASAND - Associazione Scientifica dell’Alimentazione, Nutrizione e Dietetica – per il Piemonte, società che da sempre ha nel core della sua missione l’aggiornamento e la formazione dei Dietisti con specifica attenzione all’ambito della nutrizione artificiale, nonché la definizione di documenti di posizionamento e di consenso, l’implementazione e la traduzione di linee guida anche in collaborazione con analoghe società scientifiche nazionali e internazionali, ha posto l’attenzione sui percorsi di assistenza nutrizionale territoriali «nell’ambito dei quali un impegno particolare lo merita la nutrizione artificiale domiciliare seppur il Piemonte goda storicamente di un’organizzazione e una legislazione all’avanguardia. Nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale, tema che è emerso particolarmente urgente e importante durante la pandemia – ha rimarcato Sillano – è necessario dunque ripensare a percorsi di assistenza nutrizionale, nello specifico di nutrizione artificiale domiciliare».

Secondo Filippo Lintas, Presidente Home & Digital Care Confindustria Dispositivi Medici “per migliorare i servizi di assistenza domiciliare nell’ambito della nutrizione artificiale è necessario affiancare, al rinnovo generale delle procedure e all’applicazione della telemedicina, l’impegno sulla personalizzazione delle terapie domiciliari attraverso un servizio onnicomprensivo rispetto ai bisogni del paziente e caregiver”.

IL MODELLO DELLA CITTA’ DI TORINO

«Questo è un momento storico per la nutrizione clicnica artitificiale perché si è presa in considerazione l’idea fare una carta dei diritti per questi pazienti” ha spiegato Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino. “La Città di Torino riveste un ruolo centrale nell’ambito della nutrizione artificiale perché ha il Coordinamento della rete regionale, una rete molto ben strutturata, da tempo organizzata in Piemonte. Il modello della Città di Torino ci permette di seguire giornalmente dai 140 ai 180 pazienti ricoverati e alcune decine di pazienti al domicilio in nutrizione artificiale. Questo è un modello organizzativo che nasce da un percorso integrato e da una struttura complessa dedicata e da professionisti che lavorano in modalità multidisciplinare quindi dietisti, infermieri, medici. Riteniamo di essere assolutamente all’avanguardia rispetto ad un modello nazionale e continueremo su questa strada”.

L’IMPEGNO DELLA POLITICA

Secondo Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Sanità, assistenza; servizi sociali, politiche degli anziani Regione Piemonte «la nutrizione artificiale, richiede strumenti specializzati e una formazione adeguata per i pazienti e i caregiver. La distribuzione limitata di centri per la nutrizione artificiale in Italia sottolinea la necessità di migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza, specialmente per coloro che preferiscono cure domiciliari».

E sulle cure domiciliari è intervenuto Alberto Avetta, Consigliere IV Commissione Sanità Regione Piemonte: “La possibilità di curare a casa le persone rende molto più efficaci le terapie. In tutti i casi in cui non è necessaria l’ospedalizzazione è fondamentale che il Piemonte metta a disposizione dei pazienti che hanno necessità di nutrizione artificiale in tutte le sue modalità tecniche tutte le risorse affinché si possano curare a casa nel modo più ampio possibile. Crediamo che questo sia il modello di sanità che consente la maggiore efficacia”.

«C’è un lungo lavoro da compiere e una mentalità da cambiare, partendo dal presupposto che la nutrizione artificiale non è più soltanto una terapia di fine vita, ma sempre più spesso una necessità, permanente o momentanea, di pazienti con un’aspettativa di vita lunga, la cui qualità deve essere la migliore possibile” ha spiegato Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte. “Sono stati recentemente auditi in Consiglio Regionale, su mia richiesta, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente, delle cui richieste mi farò portavoce con un ordine del giorno già presentato per garantire a tutti i pazienti il diritto a cure adeguate, compatibili con uno stile di vita indipendente e uniformi per qualità sull'intero territorio».

“Il Piemonte è decisamente un’eccellenza sul campo della nutrizione artificiale, grazie al Centro specialistico che opera presso l’ospedale Molinette di Torino e ad altri centri, come quello presente a Novara - afferma Sara Zambaia, Consigliere regionale del Piemonte -. Grazie al lavoro svolto nella nostra regione negli anni, la cultura medica e di conseguenza la presa in carico dei pazienti è superiore rispetto ad altre regioni, dove la nutrizione artificiale viene ancora legata, erroneamente, al fine vita. Quel che occorre fare è potenziare ulteriormente i centri piemontesi esistenti e, soprattutto, essere il traino per creare una vera rete interregionale in modo tale che tutti i pazienti possano avere un accesso equo e uno stile di vita sostenibile”.

L’INCIDENZA ECONOMICA DELLE TERAPIE NUTRIZIONALI 

Circa l’incidenza economica delle terapie nutrizionali contro la malnutrizione, è intervenuto Giacomo Matteo Bruno, Responsabile Sviluppo Progetti CEFAT Centro Economia e valutazione del Farmaco e delle Tecnologie Sanitarie Università Pavia: «In un contesto globale dove la malnutrizione continua a rappresentare una sfida significativa, ricerche di letteratura condotte dal centro di ricerca meneghino S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, evidenziano l'impatto positivo delle terapie nutrizionali. Queste terapie non solo migliorano la salute individuale, ma si rivelano anche economicamente vantaggiose; per ogni euro investito in interventi nutrizionali, si registra un ritorno economico multiplo, grazie alla riduzione dei costi sanitari legati alla malnutrizione e all'aumento della produttività. Questo approccio olistico alla nutrizione sottolinea l'importanza di investimenti mirati e sostenibili per combattere la malnutrizione, con benefici a lungo termine per la salute pubblica e l'economia».

Ufficio stampa Motore Sanità

Laura Avalle - 320 098 1950

Liliana Carbone - 347 264 2114

comunicazione@motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Nelle tabaccherie di tutta Italia è possibile acquistare il...

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Prenderà avvio il 25 aprile 2024, per 29 giorni non consecutivi fino al 14 luglio, la sperimentazione relativa al contributo di accesso al centro storico di Venezia.

Venezia, 23 aprile 2024.L’istituzione del contributo di accesso a Venezia - prevista dalla Legge Nazionale n. 145 del 2018 – mira, tra le altre cose, a regolamentare il fenomeno escursionistico di Venezia, disincentivando le visite giornaliere non programmate, al fine di innalzare il livello qualitativo dell'esperienza di visita degli ospiti e migliorare la fruizione della città da parte dei diversi city-users.

Grazie all’accordo tra Vela spa - società del Gruppo AVM incaricata dal Comune di Venezia per le attività di comunicazione e vendita del contributo di accesso - e Servizi in Rete 2001 - società della Federazione Italiana Tabaccai - in tutte le oltre 30.000 tabaccherie PuntoLis in Italia si potrà acquistare comodamente e in anticipo il contributo di accesso a Venezia, in un’ottica di semplificazione dei servizi al cittadino.

Il contributo di accesso, al costo di 5 euro giornalieri, sarà richiesto ai visitatori che non ricadono nei casi di esclusione ed esenzione individuati dal Comune di Venezia, identificati solo a titolo esemplificativo come i visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture del Comune di Venezia o che non sono residenti in Veneto.

Le persone esenti dovranno invece registrarsi sul portale https://cda.ve.it.

Si rafforza così la partnership tra il Comune di Venezia, tramite la partecipata Vela spa, e la Federazione Tabaccai, già attiva da anni per la vendita dei biglietti di trasporto pubblico locale. Un servizio aggiuntivo che permetterà di acquistare il titolo su tutto il territorio nazionale, agevolando quindi le operazioni di pagamento. Nelle tabaccherie PuntoLis di tutta Italia saranno emessi i codici (QR code) da esibire in caso di controlli.

«Il lavoro svolto nel corso degli anni in tema di mobilità e servizi ai cittadini – dichiara il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Mario Antonelli – ha permesso alla nostra rete di raggiungere un ulteriore traguardo, consentendo di acquistare nelle tabaccherie il contributo richiesto ai visitatori per la salvaguardia di una città tanto bella e delicata».«È la prova che – aggiunge Antonelli – grazie alla rete delle tabaccherie si riescono a coniugare le esigenze delle Amministrazioni con quelle delle persone. Semplificare la vita dei cittadini, favorendoli nel disbrigo delle piccole incombenze, è per noi tabaccai un imperativo. A conferma – conclude il Presidente Nazionale FIT – dell’importanza del ruolo della nostra categoria, a fianco tanto delle istituzioni che della comunità».

«Con questo ulteriore accordo, la città di Venezia - tramite la società Vela - offre un servizio per tutte le categorie di utenti che visiteranno il centro storico, anche quelli che hanno minor consuetudine con i mezzi informatici e che potranno quindi prenotare e pagare in anticipo il contributo d’accesso in tutto il territorio nazionale», dice Alberto Bozzo direttore Sviluppo Mercati e Vendite di Vela SpA.

“Una “facilitazione” che si aggiunge al pagamento on line – tramite il sito internet dedicato – e a quello fisico negli sportelli Vela dislocati nell’area metropolitana di Venezia e, inoltre, dei partner o vettori convenzionati».

Federazione Italiana Tabaccai

fit@tabaccai.it

Ufficio Stampa

ufficiostampa@tabaccai.it

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Coppa Italia – Atalanta contro l’incubo Fiorentina:...

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Roma, 23 aprile 2024 – Protagoniste nelle coppe, tanto in Italia quanto in Europa. Atalanta e Fiorentina si sfidano, domani sera, nella seconda semifinale di Coppa Italia: gli esperti Sisal ritengono la Dea, che deve rimontare lo 0-1 del Franchi, favorita a 1,85 contro il 4,00 dei toscani mentre il pareggio è offerto a 3,75. Se l’ipotesi supplementari si gioca a 3,60, si sale fino a 7,25 per i calci di rigore. La Viola però è avanti nel passaggio turno, 1,65 contro il 2,25 dell’Atalanta che va a caccia della terza finale negli ultimi sei anni. I Bergamaschi vogliono anche esorcizzare un tabù: su 14 confronti nella competizione nazionale, i nerazzurri hanno battuto i toscani in appena due occasioni e solo nel 2019 sono riusciti ad avere la meglio in un confronto a eliminazione diretta. Ci si attende una sfida a viso aperto dove il Goal, a 1,65, appare probabile. Le marcature potrebbero arrivare in tanti modi: da un goal di testa, a 2,75, fino a una rete dalla panchina, in quota a 2,00. E una sostituzione nel primo tempo? È ipotesi da non sottovalutare visto che si gioca a 3,25.

Gianluca Scamacca non vuole interrompere il suo momento magico e prova a trascinare la sua Atalanta fino alla finale di Roma: un goal di testa del centravanti della Nazionale è in quota a 7,50. Cerca il terzo gol stagionale anche El Bilal Touré, dato a 4,00. La Fiorentina, dal canto suo, si affida non solo ad Andrea Belotti, nel tabellino dei marcatori a 3,50, ma al grande ex Jack Bonaventura: un goal o un assist del centrocampista viola è offerto a 3,15.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.

Sisal Italia S.p.A.

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The Open Ring: il magazine per uno stile di vita...

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Milano, 23 Aprile 2024. Nella società odierna il benessere dell’organismo e la salute in generale sono divenuti argomenti prioritari, con le persone che sono sempre più interessate a un’alimentazione corretta e a uno stile di vita sano, anche in virtù dell’avvento della pandemia da Covid19 del 2020 che ha aumentato la sensibilità nei confronti di questi temi.

In questo contesto, gli utenti cercano costantemente in rete informazioni e consigli utili per poter migliorare la propria quotidianità sotto tutti gli aspetti, individuando figure affidabili in grado di fornire un contributo concreto e professionale in un settore molto delicato come quello della salute personale.

Non è infatti difficile, purtroppo, interfacciarsi con interlocutori poco seri che, sfruttando la tendenza del momento, si sono lanciati in questo comparto, con il solo scopo di ottenere visibilità e vendere i propri prodotti, proponendo soluzioni “fantasiose” e “ricette magiche” che in molti casi, oltre a non portare a nessun beneficio, possono essere anche dannose.

Fortunatamente, esistono però realtà digitali che si configurano come un vero e proprio alleato per il proprio benessere e che, grazie alla loro esperienza maturata nel campo della salute e della medicina, offrono alla collettività il loro know-how e le loro conoscenze per diffondere la cultura del vivere sano e più a lungo, con indicazioni chiare e trasparenti che possono davvero fare la differenza nella vita di tutti i giorni.

Stiamo parlando di The Open Ring, il nuovo magazine online dedicato alla salute e alla longevità, con il chiaro obiettivo di allineare la qualità con le aspettative di vita.

Longevità e viver sano: la mission di The Open Ring

Come accennato in precedenza, navigando in rete, non è difficile imbattersi in influencer e media digitali che propongono con insistenza le soluzioni più bislacche per poter vivere in modo sano e più a lungo, con gli utenti che vengono affascinati dai toni sensazionalisti utilizzati con il solo scopo commerciale di vendere i propri prodotti o programmi da seguire.

Ma in un contesto così delicato come quello della medicina e del benessere, la professionalità e la competenza devono essere alla base della comunicazione, evitando il rischio di andare dietro alle tante fake news o informazioni poco corrette che purtroppo caratterizzano l’ambiente digitale.

Proprio per questo è nato The Open Ring, il magazine informativo dedicato alla salute e alla longevità, fondato dal dottor Federico Boldrin che dopo una carriera trentennale nel campo della sanità, ha deciso di mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze del settore al servizio degli utenti, così da offrire loro l’opportunità di informarsi completamente e correttamente sulle buone pratiche da seguire per vivere in modo sano e longevo, attraverso piccolo grandi accorgimenti quotidiani che risultano essere decisivi per la salute di ciascuno di noi.

Come si può leggere sul sito, la mission di The Open Ring è quella di ispirare le persone a vivere una vita consapevole, informandosi e approfondendo correttamente i fattori che possono influenzare positivamente la longevità e il benessere fisico e mentale. Il nome scelto non è banale: l’anello aperto simboleggia l’opportunità di intraprendere un viaggio di trasformazione personale. Serve come promemoria costante dell’importanza di dedicare tempo ed energia al proprio benessere, che si tratti di migliorare il movimento, l’alimentazione, la qualità del sonno, la gestione dello stress o altre sfide personali, seguendo un percorso, evitando scorciatoie, ed avendo come traguardo quotidiano l’eudemonia, ovvero quel concetto legato alla felicità personale come fine ultimo.

Cosa leggere su The Open Ring

Navigando il sito, vediamo come la pianificazione redazionale di The Open Ring rispetti pienamente la mission appena menzionata, offrendo agli utenti un’informazione a 360 gradi su come migliorare la propria salute e la longevità.

Il magazine è suddiviso infatti in cinque sezioni principali, all’interno delle quali poter leggere articoli, contenuti, studi e approfondimenti relativi alla alimentazione, attività fisica, gestione delle emozioni, sonno ed elementi esogeni (es. fumo, alcool etc.). Fattori che concorrono al nostro benessere quotidiano attraverso un approccio olistico che tiene conto di tutti gli aspetti determinanti per il nostro corpo e la nostra mente.

Inoltre, il dottor Federico Boldrin, oltre a offrire un’informazione competente e qualificata, propone ai propri lettori la possibilità di seguire il proprio programma, denominato “Longevity Coaching Program”, dalla durata semestrale, nel quale vengono presentate nuove possibilità nutrizionali e di stile di vita, frutto di una consulenza attenta e approfondita per ogni utente, perché ogni percorso deve essere personalizzato secondo le singole condizioni e esigenze personali, così da strutturare un percorso coerente e obiettivi raggiungibili, evitando scorciatoie o ricette miracolose, ma instaurando un rapporto di fiducia e impegno condiviso, basato sulla bio-individualità e sui bisogni unici del proprio corpo, evidenziando le aree che richiedono miglioramenti e ponendo in essere le attività volte a questo scopo.

In questo modo, le persone avranno la garanzia di affidarsi a un professionista serio e affidabile in grado di offrire loro non solo un’informazione trasparente ed esperta, ma anche un nuovo modo per prendersi cura di loro stessi in modo corretto e con conoscenza, coscienza e consapevolezza.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://theopenring.it/

Email: redazione@theopenring.it

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