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Mattarella premia 30 ‘eroi quotidiani’: ecco...

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Mattarella premia 30 ‘eroi quotidiani’: ecco chi sono

Il 20 marzo la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito

Sergio Mattarella - Fotogramma

Trenta 'eroi della vita quotidiana' premiati dal Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, come ogni anno ha conferito, motu proprio, le onorificenze al Merito della Repubblica italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di una vita come volontario, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Il Capo dello Stato ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

Chi sono i premiati e perché

Mattia Abbate - Cronista per i disabili dopo aver denunciato i disservizi in uno stadio. É la storia di Mattia Abbate, 35 anni, Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica, "per il suo impegno volto ad offrire un aiuto concreto a chi vive situazioni di disabilità”. Affetto da malattia rara, distrofia muscolare di Duchenne (dmd), ha scritto alla redazione di un giornale per denunciare i disservizi di uno stadio che impedivano l’accesso dei disabili. Colpita dal suo stile, la direzione del quotidiano gli ha proposto di curare una rubrica sul mondo delle disabilità.

Mattia Aguzzi - Una passeggiata per le vie di Torino trasformata in un salvataggio di una bambina precipitata da un balcone, nell'estate dello scorso anno. Mattia Aguzzi, 37 anni, ha ottenuto dal Presidente Sergio Mattarella l'onorificenza di Cavaliere “per aver salvato una bambina precipitata da un palazzo rischiando per la propria incolumità fisica”. Mentre camminava per il centro di Torino, accortosi della situazione di grave pericolo di una bambina appesa alle grate di un balcone di un piano alto di un edificio, senza esitare, si è preparato per prendere la bambina al volo salvandole la vita.

Simone Baldini - Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica "per l’immediata disponibilità offerta alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna”. Simone Baldini, 42 anni, costretto sulla sedia a rotelle, è un atleta paralimpico e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'ha scelto come rappresentante del contributo offerto da tanti volontari accorsi da tutta Italia per spalare le strade dal fango nelle città romagnole colpite dall’alluvione.

Licia Baldi - La scuola come miglior percorso rieducativo in carcere. Licia Baldi, 88 anni, nominata Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana "per il suo costante impegno in attività educative e di assistenza ai detenuti nella Casa di reclusione di Porto Azzurro”. Offre da anni la sua esperienza di insegnante nel carcere del territorio e ha contribuito fattivamente alla realizzazione del plesso scolastico all’interno della stesso istituto.

Lucia Bevilacqua e Salvatore Pilato - Lucia Bevilacqua, 65 anni e il marito Salvatore Pilato 64 anni, gestiscono la cooperativa La Melagrana che si occupa di fornire ai ragazzi diversamente abili competenze idonee per un inserimento nel mondo del lavoro. Diventano Ufficiali dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per il loro impegno volto ad offrire opportunità di lavoro e di inclusione sociale a persone diversamente abili".

Vincenzo Bordo - Vincenzo Bordo, 67 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per le azioni di solidarietà intraprese, da più di trenta anni, accanto alle persone più povere di Seul”. Perfettamente integrato fra la popolazione coreana svolge attività di aiuto alle persone in difficoltà. Ha fondato la “Casa di Anna” che ospita, assiste e nutre i poveri e i senzatetto della periferia della città.

Antonio Bodini - Ufficiale al Merito della Repubblica "“Per aver contributo ad ideare il baskin, disciplina sportiva ispirata al basket che consente a persone con diverse abilità di giocare insieme”. É la storia di Antonio Bodini, 64 anni, tra gli artefici di questo nuovo e particolare sport.

Marco Caprai - Marco Caprai, 60 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Amministratore delegato di un’importante azienda vitivinicola ha dato la possibilità ad oltre duecento persone richiedenti asilo, di trovare un impiego presso la cantina della sua attività.

Giuseppina Casarin - Giuseppina Casarin, 65 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per facilitare, attraverso il canto, i rapporti tra persone appartenenti a diverse culture”. Con il suo coro 'Voci dal Mondo' riesce a facilitare le relazioni tra persone di vari Paesi, divenendo così un esempio di inclusione sociale.

Maria Gallia - Maria Eleonora Teresa Galia, 53 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per la tenacia e la costanza con la quale, nel ricordo della figlia, aiuta i bambini malati rallegrandoli con giocattoli e finanziando investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano”, continuando così con tenacia ad esaudire il desiderio della figlia Giulia, che prima di morire ha chiesto di donare giocattoli e di aiutare i bambini meno fortunati di lei.

Dario Chierici - Dario Cherici, 80 anni, ma l’età non lo ha scoraggiato e ha prestato soccorso, insieme a tanti altri volontari, alle popolazioni della provincia di Prato colpite dall’alluvione. Per questo Sergio Mattarella lo ha nominato commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Francesco Giannelli Savastano - Francesco Giannelli Savastano, 74 anni, Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ha fondato un’associazione con lo scopo di ospitare gratuitamente bambini con patologie e le loro famiglie, facilitandoli nel raggiungere l’ospedale ove effettuare le cure lontano dalle loro case.

Marina Clerici - Marina Clerici, 68 anni, nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, "per aver dato impulso ad un’attività familiare volta all’ accoglienza e all’ospitalità di persone con malattie o con difficoltà di carattere psico–sociale”. Le figlie di Marina hanno ora ampliato le finalità dell’associazione offrendo nella proprietà soggiorni alle famiglie in difficoltà, facendole vivere in un ambiente immerso nella natura.

Nicola Di Lena - Nicola Di Lena, 42 anni, diventa Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per aver avviato un’attività imprenditoriale etica volta ad includere persone con differenti disabilità. Dopo una brillante esperienza di chef in un ristorante stellato ha deciso di rientrare nella sua terra dove ha fondato una pasticceria che offre lavoro a persone vittime di violenza o con disabilità.

Marta Delle Piane e Gabriele Bona - Per Marta Delle Piane, 35 anni, Cavaliere, e Gabriele Bona, 64 anni, Ufficiale, un riconoscimento “per la loro attività di sostegno e di promozione a favore della ricerca scientifica sulle malattie reumatiche infantili e il sostegno offerto ai bambini malati ricoverati e alle loro famiglie. Con l’associazione per le malattie reumatiche infantili (Amri) sostengono la ricerca scientifica collaborando al lavoro svolto dalla Clinica pediatrica e reumatologia dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova.

Marta Grelli - Marta Grelli, 26 anni, nominata Cavaliere per aver ideato una piattaforma informatica che offre l’opportunità a persone diversamente abili di poter viaggiare in modo consapevole conoscendo i posti più adatti alle loro esigenze.

Pietro Literio - Pietro Literio, 54 anni, ottiene il riconoscimento di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per favorire e promuovere gratuitamente la prevenzione e la cura della salute nel suo territorio, coinvolgendo professionisti che dedicano come volontari, il loro tempo e la loro esperienza. In particolare ha realizzato un ambulatorio che offre gratuitamente visite mediche e screening.

Leonardo Lotto - Paralizzato dopo un tuffo in mare in Australia, Leonardo Lotto, 25 anni, laureato alla Bocconi, nel dicembre scorso ha colpito tutti con un discorso, diventato poi virale in rete e trasformato in un vero e proprio messaggio motivazionale, pronunciato dal palco del Master in International business administration a Londra, ottenuto dieci mesi dopo l'incidente. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto nominarlo Cavaliere, perchè con il suo messaggio ha "raccontato il suo necessario cambio di vita e l’importanza del valore della libertà e di chi ha lottato per garantirla".

Michele Mele - Michele Mele, 32 anni, nominato Cavaliere, ricercatore presso l’Università del Sannio si occupa nella sua attività delle problematiche delle persone ipovedenti e individua nuovi strumenti per facilitarne la quotidianità.

Giovanni Neri - Giovanni Neri, 80 anni, nominato Commendatore “per l’impegno e la professionalità mostrata nell’offrire la sua esperienza di medico a giovani ricercatori che si occupano di malattie oncologiche”. Dedica infatti il suo tempo per sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica, impegnandosi anche per accrescere la cultura della solidarietà e della condivisione negli adolescenti andando nelle scuole.

Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco - Antonio Piccolo, 74 anni, e Carlo Sagliocco, 71 anni, nominati Commendatori perchè da molti anni gestiscono una scuola calcio nel quartiere Scampia di Napoli, dove offrono ai ragazzi la possibilità di condividere il gioco e iniziative sociali e culturali.

Nicolina Parisi - Nicolina Parisi, 82 anni, da oggi Commendatore, per testimoniare "lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio di Cutro”. Ha infatti subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti.

Marco Randon - Marco Randon, 64 anni, nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, per essere stato sempre al fianco di popolazioni colpite da calamità naturali preparando e distribuendo pane, focacce e prodotti da forno.

Sarah Sclauzero - Sarah Sclauzero, 51 anni, nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per affrontare con competenza il tema dell’aiuto alle persone vittime di violenza”. Con altre donne ha fondato il centro antiviolenza Aps “Me.Dea”, Onlus con la finalità di formare le persone alla non violenza in tutte le sue manifestazioni.

Gianni Stinziani - Gianni Stinziani, 54 anni, nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per la sua determinazione nel voler creare una rete nel territorio per aiutare chi vive la gestione quotidiana dei figli con spettro autistico”. In particolare, con l’associazione da lui fondata nel 2015 “Il mondo e noi” realizza diversi progetti volti a rafforzare la solidarietà, l’inclusione e la riabilitazione delle persone con spettro autistico.

Stefano Ungaretti - Stefano Ungaretti, 42 anni, dopo la morte del fratello, ha deciso di fondare un’associazione attraverso la quale intende sia sensibilizzare le persone al mondo del primo soccorso, sia dotare centri sportivi e aziende di defibrillatori automatici. Nominato Cavaliere per il suo impegno.

Paola Maria Tricomi - Paola Maria Tricomi, 32 anni, fin dall’inizio del suo percorso universitario, confrontandosi con i responsabili delle università, si è impegnata con determinazione per poter garantire alle persone con disabilità il diritto allo studio, abbattendo i vari impedimenti ed ostacoli. Per lei la nomina a Cavaliere.

La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 20 marzo alle 16.30.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Politica

Europee, sondaggio: Fratelli d’Italia si conferma...

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Movimento 5 Stelle scende al 16,8% dopo aver perso lo 0,8% dall'ultima rilevazione

Giorgia Meloni - (Fotogramma)

Fratelli d'Italia si conferma saldamente primo partito nel Paese con il 27,2% dei consensi, in aumento dello 0,3% rispetto alla scorsa rilevazione dell'8 aprile. Lo dice un sondaggio del 24 aprile realizzato da Euromedia Research per Porta a Porta in vista delle prossime elezioni europee. Al secondo posto troviamo il Partito democratico con il 20,3% (+0,6%) seguito dal Movimento 5 Stelle che scende al 16,8% dopo aver perso lo 0,8% dall'ultimo sondaggio. Nelle successive posizioni Euromedia Research colloca gli altri due principali partiti dello schieramento di centrodestra: Forza Italia e Lega Salvini premier, rispettivamente all'8,7 e all'8,5%. La lista Stati uniti d'Europa viene data al 4,4%, mentre Alleanza Verdi Sinistra-Europa Verde-Sinistra italiana al 4%. Sotto la soglia di sbarramento del 4% necessaria per l'ingresso nell'Europarlamento ci sono Azione (3,8%), la lista Libertà di Cateno De Luca (2,5%), Pace terra dignità (2%), altri partiti (1,8%). Gli indecisi o astenuti sono il 38,5%.

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Politica

Europee, Salvini conferma candidatura generale Vannacci:...

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"Tra 44 giorni si sceglierà tra Ue o colonia sino-islamica", ha detto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini alla presentazione del suo libro a Milano

Il generale Vannacci  - (Fotogramma)

“Sono contento che il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega alle prossime elezioni europee”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini intervenendo alla presentazione del suo libro ‘Controvento. L’Italia che non si arrende’, a Milano, ufficializzando la candidatura di Roberto Vannacci alle elezioni europee.

“Tra 44 giorni c’è un referendum sul futuro dell’Europa; si sceglierà se l’Europa esisterà ancora o se quella che lasceremo ai nostri figli sarà una colonia sino-islamica”, ha aggiunto il vicepremier.

Parlando del suo rapporto con Giorgia Meloni, Salvini ha poi ribadito che "più ci conosciamo e più il rapporto diventa personale; non siamo stati quasi mai in guerra, dal momento che i rapporti erano quasi sempre alternativi e competitivi. E da un anno e mezzo, da quando cioè siamo al governo insieme, abbiamo entrambi caratteri tosti, ma sicuramente abbiamo capito che nostro dovere è mantenere la parola con gli italiani e dunque nostro impegno sarà quello di portare a termine la legislatura, il nostro governo durerà 5 anni”. “E poi -aggiunge- il mio successo è il suo successo e viceversa. Fuori da Palazzo Chigi, poi, quando siamo a cena insieme o in viaggio, giochiamo anche lunghe partite a Burraco. Anzi, più che altro sua sorella e la mia compagna, che si ricorda le carte che hai in mano. E allora -conclude- questo per dire che più ci danno per finiti e più ci allungano la vita”.

Salvino ha poi rivelato di fare "sempre più fatica a dire ‘ho piena fiducia in magistratura libera e indipendente’. Detto questo, la cosa peggiore che potrebbe capitarmi è di essere condannato. Mi dispiacerà per i miei figli e per Francesca, spero di riuscire almeno a inaugurare prima il Ponte sullo Stretto o almeno le Olimpiadi di Milano-Cortina. Scherzi a parte, penso che finché non ci sarà una riforma seria e una magistratura libera da correnti politiche, nessun italiano può dirsi tranquillo a casa sua”.

“Per qualche grande ex giudice o pm -afferma Salvini- ci sono solo colpevoli in attesa di essere scoperti, che è una cosa culturalmente folle. Per me invece, chiunque, fino a prova contraria, è un presunto innocente e io lo tratto da persona perbene. Anche perché se parto dal pregiudizio che in questa sala ci sono centinaia di presunti colpevoli e prima o poi li becco, non rendo un buon servizio al mio Paese”.

In ogni caso, riflette, “tornando indietro rifarei la stesa cosa, consapevole che poi un pezzo di Parlamento ha portato a processo una parte politica, che è un precedente pericolosissimo. Perché un domani, chiunque trovi un magistrato consenziente potrà mandare a processo un ministro. Allora -conclude- io dico che la politica deve ritrovare l’orgoglio e l’indipendenza di fare buona politica”.

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Politica

25 aprile, Meloni: “Con fine fascismo poste basi...

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La presidente del Consiglio Meloni all'Altare della Patria a Roma con il capo dello Stato: "Con fine fascismo poste basi democrazia. Salvini: "Sempre onorato senza sbandierarlo, questo governo antifascista"

Il presidente Mattarella a Civitella in Val di Chiana - (Quirinale)

"Senza memoria, non c’è futuro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile, celebrando l'anniversario della Liberazione a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. "Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'", ha affermato il capo dello Stato.

"All’infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l’innegabile, provando a smentire l’accaduto, cercando di definire false le notizie dell’eccidio e irridendo i testimoni. Occorre – oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c’è futuro".

"Con queste barbare uccisioni, nella loro strategia di morte, i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata attorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perché non si unissero ai partigiani, di operare vendette nei confronti di un popolo, considerato inferiore da alleato e, dopo l’armistizio, traditore. Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all’onore militare e, ancor di più, ai principi di umanità", ha affermato.

"Nessuna ragione, militare o di qualunque altro genere, può infatti essere invocata per giustificare l’uccisione di ostaggi e di prigionieri inermi. I nazifascisti - ha ricordato il capo dello Stato - ne erano ben consapevoli: i corpi dei partigiani combattenti, catturati, torturati, uccisi, dovevano rimanere esposti per giorni, come sinistro monito per la popolazione. Ma le stragi di civili cercavano di tenerle nascoste e occultate, le vittime sepolte o bruciate. Non si sa se per un senso intimo di vergogna e disonore o per evitare d’incorrere nei rigori di una futura giustizia, o, ancora, per non destare ulteriori sentimenti di rivolta tra gli italiani".

"Una lunga di scia di sangue ha accompagnato il cammino dell’Italia verso la Liberazione - ha sottolineato quindi il capo dello Stato - Il sangue dei martiri che hanno pagato con la loro vita le conseguenze terribili di una guerra ingiusta e sciagurata, combattuta a fianco di Hitler nella convinzione che la grandezza e l’influenza dell’Italia si sarebbero dispiegate in un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul dominio della razza, sulla sopraffazione o, addirittura, sullo sterminio di altri popoli. Una aspirazione bruta, ignobile, ma anche vana. Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l’Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto…'" .

"Generazioni di giovani italiani, educati, fin da bambini, al culto infausto della guerra e dell’obbedienza cieca e assoluta, erano stati mandati, in nome di una pretesa superiorità nazionale, ad aggredire con le armi nazioni vicine: le 'patrie degli altri' come le chiamava don Lorenzo Milani - ha detto ancora Mattarella - Nella disastrosa ritirata di Russia, sui campi di El Alamein, nelle brutali repressioni compiute in Grecia, nei Balcani, in Etiopia, nelle deportazioni degli ebrei verso i campi di sterminio, nel sostegno ai nazisti nella repressione della popolazione civile, si consumò la rottura tra il popolo italiano e il fascismo. Si verificò -scrisse ancora Salvatorelli- 'una crisi morale profonda, una disaffezione completa rispetto al regime, un crollo disastroso dell’idolo Mussolini'. Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani".

In mattinata Mattarella accompagnato dai presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto, e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, in occasione della Festa della Liberazione.

Meloni: "Con fine fascismo poste basi democrazia"

"Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio". Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Continueremo a lavorare - aggiunge- per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!".

Salvini: "Sempre onorato senza doverlo sbandierare"

“Io ho sempre onorato Il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo”. Queste le parole del vice premier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini arrivando al Sacrario dei Caduti di Milano per la deposizione delle corone di alloro in occasione delle celebrazioni per la giornata della liberazione insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Non ho detto che sarei venuto qui fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi”, ha spiegato. Del resto “vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco - ha concluso - io spero che in un giorno troppo lontano, il 25 aprile sarà una giornata di unità nazionale”.

“Questo è un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente”, ha aggiunto sottolineando: “Ma poi qualcuno ha nostalgia del fascismo? Spero di no”.

Schlein: "Giusto rinnovare impegno lotta per difesa nostra Costituzione"

“Il 25 aprile è la festa della Liberazione e di tutta la Repubblica, la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la democrazia e per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo milanese per le celebrazioni del 25 aprile. “Questa - aggiunge Schlein - è una giornata in cui va rinnovato l’impegno della lotta per la difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti".

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