Cronaca
Le slot machine restano le preferite tra gli italiani
In collaborazione con: We Digitize
I casinò online stanno segnando un’epoca poiché negli ultimi anni sono stati i protagonisti del sorpasso del gioco online rispetto a quello fisico. Tra i protagonisti di questo successo vi sono le senza alcun dubbio le slot machine online. Non è un caso, infatti, che i provider stiano registrando un vero e proprio boom di richieste e che i casinò online si rivolgano a un numero crescente di produttori di giochi, che includono anche molte giovani start up.
Ma quali sono le motivazioni che rendono, numeri alla mano, le slot il gioco preferito dagli italiani?
Semplicità di gioco e divertimento
Le slot machine sono un gioco molto semplice. Infatti, essere non richiedono particolari abilità o strategie complesse, poiché si basano principalmente sulla fortuna e sul caso. Ed è proprio questa
semplicità ad attrarre molti giocatori, che vogliono semplicemente godersi l'esperienza del gioco senza dover imparare regole complesse o strategie di gioco elaborate.
Un altro fattore, non meno importante, è il divertimento. Le slot machine offrono un'esperienza di gioco coinvolgente e emozionante. La possibilità di vincere premi in denaro, spesso accompagnata da luci, suoni e animazioni coinvolgenti, crea un'atmosfera di adrenalina e divertimento che affascina molti giocatori.
Il divertimento non sarebbe possibile se non vi fosse il lavoro dei provider, che nei loro “studios” lavorano costantemente alla produzione di una vasta gamma di temi e stili, che vanno dalle classiche slot con simboli frutta alle slot ispirate a film, serie TV, personaggi famosi e altro ancora. Questa varietà permette ai giocatori di scegliere il tema che preferiscono, rendendo l'esperienza di gioco più coinvolgente e personalizzata.
Non è un caso, quindi, che il numero dei provider stia aumentando sensibilmente nei migliori casinò online in Italia, che tra le librerie di slot offrono sempre più giochi prodotti da provider start up, oltre a quelli prodotti dai grandi brand del settore.
La sicurezza: un tema mai banale
Uno dei fattori che contribuisce al successo delle slot machine online a dispetto delle slot machine fisiche, è la sicurezza. Infatti, le slot online dei casinò con licenza ADM sono sottoposti a rigidi controlli e devono rispettare precisi standard sulla trasparenza, l’equità e la casualità. Infatti, vi sono società terze indipendenti che analizzano il corretto funzionamento degli RNG (Generatori di Numeri Casuali) che sono alla base dei giochi di fortuna automatici.
I casinò online si pongono quindi come un modello di funzionamento dei controlli nel settore, che vede nelle sale da gioco fisiche ancora delle criticità. Il gioco alle slot online, quindi, si dimostra molto più equo di quello fisico poiché offre maggiori garanzie di monitoraggio, oltre a payout mediamente molto più alti.
Non ce lo nascondiamo: si gioca per vincere
Inutile cercare di nasconderlo. Se le slot machine hanno tanto successo in Italia è perché tanti giocatori cercano la fortuna. Le slot machine possono offrire vincite significative, anche con una puntata relativamente bassa. Questa prospettiva di potenziali vincite attrae i giocatori, che sperano di ottenere un jackpot o altre ricompense interessanti.
Promozioni per i nuovi clienti, ma non solo
Un altro fattore a rappresentare una forte attrattiva per i giocatori italiani è quello delle promozioni offerte ai nuovi iscritti, ma in alcuni casi anche ai clienti già attivi. Molti casinò online offrono bonus, promozioni e programmi fedeltà ed alcuni di loro addirittura offrono promozioni specifiche pensate per i giocatori di slot machine.
Questi incentivi contribuiscono ad aumentare l'interesse dei giocatori verso le slot machine online, che i dati danno in aumento anno dopo anno, a prescindere dal boom registrato nel periodo del lockdown e che ha coinvolto l’intero settore del gioco e non soltanto i casinò online.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.