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Un Disegno di Legge per potenziare la figura del Reumatologo “Più diagnosi precoce e riorganizzazione della presa in carico dei pazienti”

Un Disegno di Legge per potenziare la figura del Reumatologo “Più diagnosi precoce e riorganizzazione della presa in carico dei pazienti”

A Palazzo Madama la conferenza stampa di presentazione del ddl

Il sottosegretario Gemmato: “Oggi sono numerose le criticità che vengono riscontrate, tra cui grande disomogeneità di cura e alte spese”La senatrice Cantù: “Questa proposta arriva per offrire supporto a malati, specialisti e a chi si occupa dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri” Il presidente SIR Sebastiani: “In Italia oltre 5 milioni di persone soffrono di malattie reumatologiche, e di queste circa 734mila presentano forme severe e con impatto negativo sulla qualità di vita”

14 marzo 2023 – Valorizzazione del ruolo dello specialista, aumento della diagnosi precoce e riorganizzazione della presa in carico per dare risposta alle necessità dei 5,4 milioni di italiani colpiti dalle malattie reumatologiche. Sono questi i temi principali del Disegno di Legge n.946 in materia di “Riorganizzazione e potenziamento dei servizi sanitari in ambito reumatologico”, presentato oggi in Senato su proposta della senatrice Maria Cristina Cantù, vicepresidente della Commissione Sanità. Sono patologie in forte aumento e che colpiscono persone molto spesso in età lavorativa e con figli giovani, che impattano quindi severamente sulla qualità di vita e sui costi diretti e indiretti a carico della collettività. L’obiettivo è operare un rafforzamento dell’intero percorso di cura, dalla prevenzione al trattamento, con l’implementazione di una Rete reumatologica integrata ospedale-territorio. Un’attenzione particolare sarà dedicata a fibromialgia, lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica e artrite reumatoide, tra le patologie più diffuse e con maggiori ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti, sia per difficoltà diagnostica che per individuazione del corretto trattamento.

“La riorganizzazione della reumatologia è un tema di sanità pubblica particolarmente rilevante – afferma Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato per la Salute –. Dobbiamo fare in modo che i pazienti possano trovare risposta alle proprie domande e una corretta presa in carico sul territorio, senza doversi spostare e peggiorare così il ritardo diagnostico. È necessario potenziare e riordinare il Servizio Sanitario Nazionale con azioni dedicate alla prevenzione e alla promozione della salute. L’obiettivo auspicabile è la creazione di un anello di congiunzione tra ospedale e territorio, con una maggiore offerta di servizi sociali e sanitari che operino il più vicino possibile ai cittadini. Oggi sono numerose le criticità che vengono riscontrate, tra cui grande disomogeneità di cura e alte spese.”

“Questo Disegno di Legge arriva per offrire supporto a pazienti, specialisti e a chi si occupa dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri – spiega Maria Cristina Cantù, vicepresidente della commissione Sanità –. La nostra proposta prevede infatti la presa in carico dei malati attraverso un approccio integrato da parte del reumatologo di riferimento e del medico di medicina generale con garanzia di aggiornamento dei livelli essenziali delle prestazioni. L’obiettivo è quindi assicurare diagnosi rapide e cure specifiche, contando sul Sistema Sanitario Nazionale, attraverso la creazione di una Rete che garantisca l’uniformità dei protocolli terapeutici prioritarizzati in prevenzione e un monitoraggio costante sull’appropriatezza delle prestazioni.”

“In Italia oltre 5 milioni di persone soffrono di malattie reumatologiche, e di queste circa 734mila presentano forme severe e con impatto negativo sulla qualità di vita – sottolinea Gian Domenico Sebastiani, Presidente SIR, Società Italiana di Reumatologia –. Uno dei punti su cui è più importante intervenire è il ritardo diagnostico, che causa un peggioramento delle condizioni di salute, l’accumulo di danno irreversibile e di conseguenza notevoli disagi per i malati e elevati costi sociali legati all’invalidità e a percorsi diagnostici e terapeutici inappropriati. I trattamenti farmacologici attuali, infatti, sono in grado di ottenere l’obiettivo della remissione e di evitare danni irreversibili, e sono molto più efficaci quando vengono instaurati tempestivamente. Questo richiede una maggiore attenzione anche da parte dei medici di medicina generale, che spesso visitano per primi i loro assistiti e devono indirizzarli rapidamente allo specialista reumatologo territoriale. Occorre quindi un potenziamento dell’assistenza reumatologica negli ambulatori del territorio e nelle strutture ospedaliere, per ridurre i tempi di attesa e garantire ai malati assistenza anche nelle fasi più complesse della malattia. Tutto questo deve avvenire senza perdere di vista l’andamento statistico-epidemiologico delle patologie nella popolazione, per poter valutare in quale modo distribuire i servizi affinché coprano efficacemente il territorio. La SIR, da sempre la società scientifica maggiormente rappresentativa di tutte le componenti della reumatologia italiana, dai reumatologi territoriali a quelli universitari e ospedalieri – continua il Presidente – si può avvalere della stretta collaborazione tra queste tre anime presenti e dialoganti in SIR, e da questa collaborazione possono scaturire i risultati migliori per conseguire l’ambizioso obiettivo di migliorare l’assistenza alle persone affette dalle malattie reumatologiche. Il nostro obiettivo è trovare soluzioni ai problemi che i pazienti sperimentano ogni giorno, dalla gestione delle liste di attesa alla presa in carico territoriale e ospedaliera.”

“Le malattie reumatologiche sono più di 200, per questa ragione diagnosi e presa in carico richiedono grande attenzione e strumenti adeguati – aggiunge Carlomaurizio Montecucco, presidente della Fondazione Italiana per la Ricerca in Reumatologia FIRA ETS –. Come FIRA il nostro impegno è volto a mantenere un dialogo attivo con le Istituzioni perché la reumatologia sia sempre una priorità nell’agenda politica. La ricerca italiana, in particolare, è ai vertici a livello internazionale sia per numero che per qualità di pubblicazioni: un risultato di cui dobbiamo andare fieri, ma che ci deve spingere a raggiungere obiettivi più ambiziosi, con investimenti che ci permettano di offrire ai numerosi pazienti una qualità di vita sempre migliore.”

“Come SIR abbiamo svolto un lavoro dedicato alla riorganizzazione ospedaliera e territoriale, realizzando un ‘modello di rete’ declinato in tre livelli, territoriale, ospedaliero-spoke e ospedaliero-hub – dichiara Andrea Doria, direttore UOC di Reumatologia Azienda Ospedaliera-Università di Padova –. I sistemi sanitari necessitano di un adeguamento per poter garantire alti livelli di assistenza: il medico di famiglia deve essere in grado di riconoscere segni e sintomi per poter indirizzare il paziente dallo specialista, le unità operative di reumatologia devono garantire adeguati posti letto sia per il day hospital che per le degenze ordinarie ed essere in grado di gestire ogni patologia, con particolare attenzione alle malattie rare e ai casi gravi. È poi fondamentale che la figura del reumatologo sia presente in tutte le ASL, con una disponibilità di circa 30 ore a settimana ogni 100mila abitanti. Ogni Regione dovrebbe poi prevedere Unità Operative semplici, dipartimentali e complesse.”

“Uno dei nostri obiettivi prioritari è la diminuzione del divario tra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda diagnosi e presa in carico dei pazienti – dichiara Ennio Lubrano di Scorpaniello, direttore UO di Reumatologia Ospedale Cardarelli di Campobasso –. Questo ddl ci permetterebbe di monitorare l’andamento delle patologie reumatologiche anche attraverso l’istituzione della Rete Nazionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e le terapie all’Istituto Superiore di Sanità, uno strumento che si rivelerebbe estremamente importante per tutta la comunità scientifica. Ci permetterebbe di applicare protocolli terapeutici e riabilitativi uniformi su tutto il territorio italiano. Sarebbe inoltre possibile monitorare l’impatto dei diversi approcci di gestione, implementare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sensibilizzare riguardo la prevenzione primaria e in generale sviluppare e valorizzare tutto il comparto reumatologico nazionale.”

“In Italia, purtroppo, le disomogeneità nell’assistenza ospedaliera sono frequenti – aggiunge Giuseppe Provenzano, direttore UO di Reumatologia Ospedali Riuniti Villa Sofia di Palermo –. In particolare il problema si presenta nel momento in cui i pazienti più complessi o gravi hanno necessità di ricovero, perché i posti letto sono carenti e mal distribuiti. Anche a livello territoriale sono presenti criticità, con mancanza di risorse e insufficiente assistenza ai malati, che sono quindi costretti a lunghe ricerche per potersi rivolgere a strutture spesso lontane da casa, azione che non tutti hanno l’opportunità di compiere. In questo contesto è importante poi accendere i riflettori sulle difficoltà di accesso ai farmaci: troppo spesso le Regioni hanno differenti tempistiche per l’ottenimento dei trattamenti, con conseguenti discrepanze di presa in carico tra pazienti. L’istituzione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) dedicati alle patologie reumatologiche sarebbe un grande passo avanti nell’eliminazione di molte difficoltà.”

“Oggi la tecnologia è entrata con successo a far parte dei processi clinico-assistenziali e ospedalieri – sottolinea Enrico Tirri, direttore UO di Reumatologia Ospedale del Mare di Napoli –. L’implementazione dei sistemi di telemedicina per il miglioramento della continuità assistenziale ha un grande impatto, soprattutto nelle aree remote e sui pazienti fragili, spesso impossibilitati a spostarsi. Una delle conseguenze è la riduzione degli accessi inappropriati ai pronto soccorso, che sappiamo essere una forte criticità a livello nazionale. Come SIR, il nostro impegno è già rivolto allo sviluppo di questi sistemi, anche attraverso il supporto di AGENAS, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Un esempio virtuoso è la nostra piattaforma iARPLUS, in grado di offrire un ambulatorio reumatologico virtuale per poter svolgere le televisite in piena sicurezza informatica. Grazie a questo Disegno di Legge potremo avviare campagne di informazione volte a diffondere una maggiore conoscenza dei sintomi delle patologie e sensibilizzare all’importanza di rivolgersi allo specialista per favorire la diagnosi precoce e ridurre lo sviluppo di cronicità.”

“Per una presa in carico completa del paziente rimane fondamentale la piena collaborazione tra specialisti – conclude Roberto Caporali, direttore Unità Operativa di Reumatologia Clinica ASST Gaetano Pini CTO-Milano –. Ogni paziente ha le sue specificità e le numerose differenze tra le patologie rendono necessario un approccio integrato. La diagnosi precoce è importantissima in particolar modo per i pazienti con artrite reumatoide. Questa malattia costa ogni anno alla collettività oltre 3 miliardi di euro, tra spese dirette e indirette. La remissione è possibile nel 50% circa dei casi, ma perché avvenga è fondamentale la diagnosi precoce, che è rara, infatti molti malati attendono fino a 2 anni per poter dare un nome alla propria malattia. Per questa ragione, come SIR chiediamo l’approvazione di questo ddl per garantire maggiori risorse alla reumatologia.”

Intermedia

Ufficio stampa SIR

intermedia@intermedianews.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit, ad Alba presentato...

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Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit, ad Alba presentato l’Opening Tournament 2024

Dal 31 maggio al 2 giugno la cittadina piemontese aprirà la quarta edizione del circuito 3x3.

Alba, 19 marzo 2024. Si è svolta venerdì 15 marzo, presso la Sala del Consiglio Comunale di Alba, la conferenza stampa di presentazione dell'Opening Tournament dell'Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit 2024, il circuito dedicato all’attività 3×3 Open, maschile e femminile, organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro in collaborazione con Master Group Sport.

Non casuale la scelta della location che dal 31 maggio al 2 giugno vedrà la partenza della quarta edizione del circuito federale 3x3. La cittadina piemontese è infatti la sede storica del Gruppo Ferrero, che da ormai tre anni, con il proprio marchio Estathé, è title sponsor della manifestazione intrattenendo il pubblico di appassionati e semplici turisti con la sua irrefrenabile allegria e voglia di divertirsi, nonché rinfrescando tutti con il suo gusto unico ed inconfondibile.

L'Opening Tournament nella cittadina piemontese di Alba (31 mag-2 giu) darà il via ad un tour che toccherà 18 Regioni italiane, per un totale di circa 100 Tornei, e che porterà fino alle Estathé 3x3 Italia Finals che il 2-3 agosto assegneranno il titolo di Campioni d’Italia 3×3. I tornei del circuito sono stati suddivisi, in base al livello agonistico, in quattro fasce: Master, Top, Classic e Basic. Ogni Torneo permetterà ai ballers di acquisire punti validi per il ranking FIBA e costituirà una tappa per la qualificazione alle Finals.

Ad aprire la conferenza stampa il Sindaco del Comune di Alba, Carlo Bo: “L’anno scorso, quando ci è stata proposta questa opportunità, abbiamo colto con grande entusiasmo l’occasione di ospitare la tappa di apertura di questo prestigioso tour organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro insieme a Master Group Sport e Ferrero S.p.A. Ad Alba la pratica sportiva conta su oltre 70 associazioni attive in molteplici discipline, compresa la pallacanestro. Il Circuito 3x3 Italia 2024 è un importante evento nazionale che toccherà 18 regioni italiane su 20, coinvolgendo molte ragazze e ragazzi impegnati in questo sport. Per i numerosi giovani che parteciperanno alle competizioni del torneo in diverse città, sarà una bella occasione per conoscere l’Italia in generale e la nostra bella città in particolare, nei tre giorni di permanenza ad Alba. Cercheremo di ospitarli al meglio. Intanto ringrazio gli organizzatori e la Ferrero S.p.A. per aver scelto la nostra città per il via”.

“Sono veramente contento che proprio da Alba parta l’edizione 2024 dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit - le parole di Giovanni Petrucci, Presidente Federazione Italiana Pallacanestro - Ferrero è una grande azienda che un po’ fa parte anche della mia storia di Dirigente sportivo e che ha sempre investito nello sport. Il 3x3 è una disciplina che sta raggiungendo numeri eccezionali anche grazie al nostro advisor commerciale Master Group Sport, importante compagno di viaggio. Un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti e a tutti coloro che amano la pallacanestro. Grazie al Comune di Alba per l'ospitalità e a Ferrero che ci rende orgogliosi di essere italiani nel mondo”.

“Mi associo alle parole del Presidente Federale Petrucci nel ringraziare il Comune di Alba che ci ospita qui oggi e Ferrero per l’investimento e il supporto offerto in questi anni - il commento di Maurizio Bertea, Segretario Generale Federazione Italiana Pallacanestro -. Supporto che continua in maniera costruttiva e con grande entusiasmo anche per la stagione in arrivo. La novità di questi mesi è che la Federazione Italiana Pallacanestro, considerato il grande sviluppo dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit, individuerà tra gli atleti che si cimenteranno nelle tappe del circuito coloro che rappresenteranno il nostro Paese nelle manifestazioni internazionali. A dimostrazione di una crescita esponenziale del movimento non solo in termini numerici ma anche e soprattutto di qualità. Colgo l’occasione per augurare a tutti una grande estate di sport e divertimento”.

Presente alla conferenza stampa anche Rudi Cena, Vice Presidente del Comitato Regionale FIP Piemonte.

A seguire il commento di Antonio Santa Maria, Direttore Generale Master Group Sport: “Siamo ormai alle porte della quarta edizione dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit e siamo molto contenti che il circuito inizierà proprio qui da Alba dove oggi presentiamo ufficialmente l’Opening Tournament. Negli anni il circuito ha raccolto numeri sempre più straordinari abbracciando tutta Italia, frutto del grande lavoro di tutte le parti coinvolte. Il basket 3x3 è uno sport in costante e continua ascesa che riesce a coinvolgere un pubblico eterogeneo, dagli adulti ai bambini, dagli uomini alle donne e siamo molto felici di avere accanto a noi Ferrero che, con il suo marchio Estathé, è title sponsor dell’evento da ormai tre anni”.

Estathé condivide con la FIP i valori fondamentali di lealtà, rispetto e integrità, senza dimenticare il divertimento. Estathé sarà presente in tutte le iniziative e le tappe del circuito 2024: non solo basket, ma anche tanto intrattenimento con animazioni e giochi a premi per il pubblico presente e tanto Estathé fresco per dissetare tutti.

Tutti gli aggiornamenti sull’evento e sul circuito Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit 2024 saranno disponibili sul sito ufficiale 3x3italia.fip.it, sulla pagina Instagram 3x3italiaofficial e su quella Facebook 3×3 Italia. Hashtag ufficiali #3x3Italia e #3x3Estathé.

Per maggiori informazioni: 3x3italia.fip.it

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Settimo convegno internazionale dell’Aisg, tre giorni di...

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Settimo convegno internazionale dell’Aisg, tre giorni di confronto su novità e prospettive della cura del glaucoma

L’evento dell’Associazione italiana per lo studio del glaucoma ha riunito a Milano dal 14 al 16 marzo i maggiori esperti sul tema

Milano, 19 marzo 2024.Decine di esperti e ricercatori si sono ritrovati a Milano, all’auditorium Testori, per il settimo Congresso internazionale dell’Associazione italiana per lo studio del glaucoma (Aisg), che si è svolto dal 14 al 16 marzo, in occasione della settimana mondiale dedicata alla malattia del nervo ottico. La tre giorni organizzata dall’Aisg - società fondata nel 1984, che oggi conta 65 soci ordinari e 53 soci che desiderano diventarlo - è stata l’occasione per affrontare tutti gli aspetti legati alla ricerca, alla diagnostica e alla cura della patologia, che colpisce almeno 800 mila italiani.

“Il glaucoma è una malattia asintomatica, solo nella fase avanzata i pazienti la percepiscono come un elemento che influenza la loro vita quotidiana” spiega il professor Stefano Miglior, ordinario di Malattie dell'apparato visivo all’Università Bicocca di Milano e presidente di Aisg, sottolineando come la patologia colpisca “circa il due per cento degli italiani al di sopra dei 40 anni, con numeri crescenti al salire dell’età e frequenza molto alta tra le persone di più di 70 anni”.

Nello specifico, si tratta di una patologia che colpisce il nervo ottico, provocando una progressiva compromissione del campo visivo. Da qui la necessità di puntare sulla prevenzione, sottoponendosi a visite oculistiche periodiche. “Durante la visita si misura la pressione oculare e si valuta la papilla ottica, la parte dell’occhio che prima si deteriora quando c’è il glaucoma, in modo da capire se si è malati - aggiunge il professor Luca Rossetti, ordinario di Oculistica all’Università Statale di Milano e direttore della clinica oculistica dell’Asst Santi Paolo e Carlo – Dati epidemiologici ci dicono che la metà dei malati di glaucoma, non sa di esserlo. È quindi fondamentale lavorare per individuare queste persone, trattarle subito e seguirle nel tempo per evitare che diventino cieche”.

L’elemento fondamentale da considerare, anche se non l’unico, è la pressione oculare, che nella maggior parte dei casi sale in presenza di glaucoma. Il congresso è stato l’occasione per fare il punto sulle novità e le prospettive della conoscenza e della cura di una malattia sempre più presente nel nostro Paese, da quelle relative alla chirurgia, da utilizzare anche in chiave mininvasiva, a quelle legate alla ricerca. “L’obiettivo è sviluppare strumenti utili a prevenire i danni provocato dalla malattia: una volta scoperti i meccanismi alla base della malattia, sarà più facile andare a sviluppare molecole e farmaci per agire direttamente su ciò che non va a livello cellulare” aggiunge il dottor Francesco Oddone, responsabile dell’Unità operativa sul glaucoma dell’Irccs Fondazione Bietti dell’Ospedale britannico di Roma, sottolineando anche il contributo che può arrivare dall’intelligenza artificiale: “Può avere applicazioni sia nell’ambito della ricerca di base, per la gestione e l’interpretazione della miriade di dati raccolti, sia nell’applicazione clinica”.

https://www.aisgglaucoma.org/index.htm

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Arriva Riders, la piattaforma digitale che rivoluzionerà il...

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Arriva Riders, la piattaforma digitale che rivoluzionerà il mondo del Food Delivery

Roma, 19 marzo 2024. Prodotta dalla start up innovativa Apprendo, l’app va incontro alle esigenze di ristoratori e fattorini

Se sei un ristoratore nel cuore pulsante di Roma, ti sei sicuramente trovato a dover gestire l’eterno problema delle consegne a domicilio. O magari sei un rider alla ricerca di nuove opportunità lavorative.

Se ti rispecchi in una di queste due descrizioni, allora tieniti forte, perché stiamo per parlarti di una rivoluzione nel mondo del food delivery, ormai composto da fattorini che cercano flessibilità, autonomia e sicurezza, da clienti che chiedono efficienza e, soprattutto, da ristoratori in cerca di affidabilità senza dover rinunciare a quella parte di guadagno che le grandi piattaforme web trattengono a chi si affida ai loro servizi.

Nell’era digitale post-Covid, con una crescente domanda di consegna cibo, molti ristoranti hanno faticato a trovare il match perfetto con i rider. Ogni ristoratore sa quanto può essere difficile trovare fattorini affidabili. Le grandi piattaforme di consegna potrebbero sembrare una soluzione, ma spesso portano via una parte sostanziale dei ricavi. Con Riders il gioco cambia, i ristoratori avranno accesso ad una vasta community di riders, rendendo la ricerca di personale per le consegne un gioco da ragazzi, senza fee sulle consegne o costi nascosti.

Ed anche per i rider le cose diventano davvero interessanti. Potranno gestire il proprio lavoro in modo flessibile ed autonomo, grazie ad un’offerta di opportunità che permetterà loro di scegliere in base a ciò che si adatta meglio al proprio stile di vita ed ai mezzi di trasporto usati.

Stiamo parlando di un app mobile e web di matching sviluppata da Apprendo, start up innovativa che nell’ultimo anno si è affermata nel mondo del digitale grazie a una struttura dinamica e a una vision proiettata nel futuro. “Grazie a questo prodotto, possiamo rispondere alle esigenze di ristoratori e fattorini, facilitando il rapporto tra domanda e offerta e organizzando la professione in modo che diventi sempre più performante senza perdere il suo carattere agile e flessibile”, spiega Danilo Romei, amministratore dell’impresa digitale. “Per sviluppare questa app ci siamo semplicemente chiesti quali fossero le necessità e i bisogni delle due parti: sicuramente un ristoratore cerca affidabilità nei collaboratori che devono consegnare i prodotti della sua attività, mentre chi fa la consegna cerca opportunità di lavoro sempre migliori che consentano di mantenere autonomia e dinamismo. Riders risponde a queste esigenze, eliminando ogni approssimazione e favorendo una fondamentale fidelizzazione dei rapporti lavorativi”.

Nell’era in cui le grandi piattaforme di food delivery sembrano farla da padrone, ecco che arriva una piattaforma dove domanda e offerta possono gestire le proposte di lavoro in modo autonomo e senza pagare servizi aggiuntivi. “L’app funziona in modo molto semplice e intuitivo”, racconta il dirigente. “Il ristoratore dovrà solo pubblicare l’annuncio sulla piattaforma esprimendo le proprie necessità, come l’orario del turno, il numero di fattorini di cui ha bisogno, la posizione del ristorante e il raggio di consegna. A questo punto il rider potrà candidarsi all’annuncio che preferisce ed attendere di essere ingaggiato dal ristorante. In poche parole, si tratta di un Linkedin per il mondo del Food Delivery”.

Ma non è tutto. Grazie a un sistema di feedback, ristoratori e rider potranno contribuire a migliorare il servizio a ogni consegna e avranno anche la possibilità di stringere rapporti di collaborazione più duraturi identificandosi come “preferiti” sull’app. Inoltre, Riders può essere utilizzata tramite app e web app: in modo che sia chi lavora in un locale, tra comande e gestionali interni, sia chi sfreccia nel traffico della city, con la missione di consegnare un pasto nel più breve tempo possibile, possano vivere un’esperienza professionale che non aggiunge stress ma che, anzi, ottimizza i tempi di lavoro e apre a opportunità sempre nuove.

“Ci sono altri aspetti di questo revamping dell’applicazione che saranno svelati in un secondo momento”, conclude Romei. “Per ora ci limitiamo a dire che, dopo il lancio che stiamo facendo su Roma, intendiamo offrire la nostra app a tutto il territorio nazionale, perché Riders non è solo uno strumento di lavoro, ma una vera e propria evoluzione del mestiere stesso, uno sguardo avanti in tutte le direzioni, un enorme progresso in termini di efficienza, affidabilità, sicurezza e flessibilità”.

Non resta, dunque, che entrare a far parte di questa fantastica community e lasciarsi alle spalle piccole e grandi preoccupazioni per rimettere al centro della propria esperienza professionale il tempo, la qualità della vita, il valore umano.

Scarica la app dall’Apple Store o Play Store e inizia questo nuovo, lungo viaggio.

https://ridersapp.tech/

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