Cronaca
Covid e vaccini, Bassetti: “Protocollo novax per...
Covid e vaccini, Bassetti: “Protocollo novax per disintossicarsi? Picco cialtronaggine”
L'infettivologo: "Sono schifato da come un medico o altro sanitario si possa approfittare dell'ignoranza della gente"
"Il protocollo per disintossicarsi dai vaccini" contro il Covid, una sorta di guida al detox post iniezione. "Quando l'ho visto non ci volevo credere. Pensavo a uno scherzo. E invece è tutto vero. Questo è il più alto grado di cialtronaggine mai raggiunto dai novax". A segnalarlo su Facebook è Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, postando le immagini del vademecum 'Disintossicazione da sieri genici' in cui si elenca una lunga lista di "esami che possono essere utili", si legge. "Sono schifato - scrive Bassetti - da come un medico o altro sanitario si possa approfittare dell'ignoranza della gente".
Bassetti contro no vax: "Boom di polmoniti è colpa loro"
"Altro che danni da vaccino, volete sapere i danni fatti dai no vax?". Uno è la "diffusione di polmoniti da Mycoplasma pneumoniae resistente ad azitromicina", antibiotico usato "con leggerezza e senza alcuna evidenza nella cura del Covid", aveva detto nei giorni scorsi Bassetti chiamando in causa le responsabilità di "un certo mondo", quello delle "cure domiciliari", il "novaxismo".
I suoi effetti? "Eccone alcuni", elenca su X: "Perdita di copertura vaccinale nei bambini per morbillo, parotite, rosolia, polio, eccetera; disinformazione sul vaccino Covid, con una copertura insufficiente nella popolazione fragile e anziana; tossicità cardiaca da idrossiclorochina usata senza alcuna evidenza nel trattamento del Covid; tossicità midollare da ivermectina usata contro ogni evidenza nel Covid; aumento della resistenza antibiotica ad azitromicina nei principali batteri respiratori", micoplasma compreso. "Potrei continuare, ma mi pare abbastanza", ha chiosato il primario del Policlinico San Martino di Genova.
Bassetti è tornato sul tema anche con un video su Facebook. In merito alle "polmoniti che hanno riguardato la Cina - ha sottolineato - adesso si apprende che anche in Francia e in Vietnam c'è stato un aumento di polmoniti nei bambini e queste polmoniti sembrano essere legate al Mycoplasma pneumoniae, un batterio che noi conosciamo da tempo e che causa tipicamente la polmonite nei bambini, negli adolescenti, ma anche nei giovani adulti". Provoca "una forma di polmonite che può anche essere impegnativa e grave, ma per la quale abbiamo delle terapie. Purtroppo", però, ha precisato il medico, "apprendiamo che molti dei micoplasmi che in Francia hanno colpito questi bambini sono resistenti all'azitromicina. Quante volte vi ho detto durante il Covid che gli antibiotici non andavano utilizzati nella cura" di Sars-CoV-2, che è un virus e non un batterio?
"Ebbene, averli utilizzate troppo e male, come è stato fatto da molti senza seguire le evidenze scientifiche - ha rimarcato Bassetti - ha permesso di rendere più forti i batteri. In questo caso abbiamo reso più forte un batterio come il Mycoplasma pneumoniae su cui, ahimè, nei bambini gli unici antibiotici che si possono utilizzare sono proprio l'azitromicina e in generale i macrolidi. Questi sono i danni fatti da un certo mondo - cure domiciliari, no vax, no vaxismo - e purtroppo questa è la situazione. Però io direi che possiamo stare tranquilli - ha rassicurato in conclusione l'infettivologo - perché il Mycoplasma pneumoniae è un microrganismo che conosciamo e troveremo sicuramente altre armi con cui affrontarlo".
Cronaca
Briatore e il tumore al cuore: malattia rara, spesso...
Queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo
Il tumore benigno al cuore che ha colpito Flavio Briatore, operato all'ospedale San Raffaele di Milano, è una patologia rara (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo), spesso individuata per caso. E' lo stesso Briatore a sottolineare in un video su Instagram come la scoperta sia avvenuta grazie a un controllo di routine, evidenziando l'importanza della "prevenzione" e dei "check-up al cuore". Il manager è stato operato il 19 marzo da Francesco Maisano, cardiochirurgo del San Raffaele. Si è trattato di un intervento mini-invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea.
Una caratteristica tipica dei tumori benigni è che possono crescere, ma non invadere i tessuti circostanti e gli altri organi. I tumori maligni, invece, hanno esattamente questa capacità. Inoltre, queste cellule tumorali possono diffondersi in altre regioni del corpo e formare metastasi.
"Tra le forme benigne - spiegano gli specialisti del Centro cardiologico Monzino di Milano sul sito dell'Irccs - il mixoma è il più diffuso e rappresenta da solo più della metà dei tumori benigni che possono colpire il muscolo cardiaco. Localizzata in genere nell'atrio sinistro del cuore, la massa tumorale non è destinata a generare metastasi. La presenza del mixoma può manifestarsi con affanno, vertigini, sincopi o improvvise alterazioni dello stato di coscienza, ma molto più spesso il mixoma è asintomatico. Capita così, non di rado, di scoprirlo in maniera occasionale durante una visita medica sportiva o effettuata dal medico del lavoro. In ogni caso, una volta fatta la diagnosi, la soluzione terapeutica è unica e corrisponde all'asportazione chirurgica della massa tumorale".
Cronaca
Scontro tra tre auto sulla Pontina Vecchia: morta una bimba...
Feriti altri tre bambini. In codice rosso anche un uomo coinvolto nell'incidente
Una bambina di 8 anni è morta in un incidente avvenuto fra tre macchine alle 15.45 in via Pontina Vecchia all'incrocio con via della Pescarella, ad Ardea. Altri tre bimbi tra gli 8 e i 10 anni sono rimasti feriti e trasportati in ospedale. Un adulto è stato elitrasportato, invece, al San Camillo in codice rosso. Sul posto i vigili del fuoco di Pomezia, gli agenti della Polizia Locale e il 118.
Cronaca
Zuncheddu risarcito con 30mila euro: detenuto da innocente...
Il difensore all'Adnkronos: "Beniamino è stato per oltre 10 anni in due metri quadri con un bagno senza porta né acqua calda". L'ex allevatore è ancora in attesa, però, dell'indennizzo per l'ingiusta detenzione
Il tribunale di Sorveglianza di Cagliari ha riconosciuto un risarcimento da parte dello Stato di circa 30mila euro a favore dell’ex ergastolano Beniamino Zuncheddu, l'ex allevatore che dopo aver trascorso 33 anni in carcere è stato assolto e rimesso in libertà lo scorso gennaio al termine del processo di revisione che si è tenuto a Roma. Zuncheddu, che si era sempre proclamato innocente, era accusato di essere l'autore della strage di Sinnai dell'8 gennaio del 1991 in cui furono uccisi tre pastori. L'ex allevatore sarà risarcito in particolare per aver trascorso oltre dieci anni di detenzione in celle piccole e sovraffollate, dopo la richiesta fatta dal suo difensore, l'avvocato Mauro Trogu, nel 2016.
"Il dato sconcertante è che con questo provvedimento si riconosce che Beniamino è stato per 10 anni in celle con circa due metri quadri a disposizione, con il bagno non separato da porte e senza acqua calda, con compagni di cella che dormivano in terra" afferma all'Adnkronos l'avvocato Trogu. Quanto al risarcimento per l’ingiusta detenzione, durata 33 anni, il legale di Zuncheddu sta aspettando il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione per poter inoltrare la richiesta.