Economia
Federmanager, online il nuovo numero di Progetto manager
Tra gli scenari che si aprono all’orizzonte nel 2024 anche la nuova era spaziale che punta a riportare gli esseri umani sulla Luna
E' online il primo numero dell’anno di Progetto manager. Tra gli scenari che si aprono all’orizzonte nel 2024 anche la nuova era spaziale che punta a riportare gli esseri umani sulla Luna. "Potrebbero rivelarsi preziose - scrive nel suo articolo Umberto Guidoni, astronauta, astrofisico e scrittore - le cosiddette 'terre rare', elementi scarsi sulla Terra ma relativamente più abbondanti sul nostro satellite. Si tratta di metalli come il neodimio o il lantanio, ormai indispensabili per molti dispositivi 'hi-tech' come microchip, batterie e magneti superconduttori. Molte compagnie potrebbero essere interessate ad estrarli dalla superficie lunare, soprattutto se non vogliono dipendere dalla Cina, che detiene un terzo delle riserve terrestri. Lo sfruttamento delle risorse del nostro satellite darebbe inizio a una vera e propria economia lunare che, in seguito, potrebbe riguardare anche le telecomunicazioni, la produzione di energia e la realizzazione di infrastrutture sulla Luna".
Le due sponde dell’Atlantico sono chiamate alle urne per scegliere visioni e politiche da seguire, una analisi sulle elezioni europee e le presidenziali americane di Roberto Menotti, vicedirettore di Aspenia: "C’è comunque almeno un elemento comune tra Stati Uniti e Unione europea: la grande sfida posta da un assetto globale che certo non è stabile e vede molti conflitti violenti, oltre a un’esplicita rivendicazione di vari attori che contestano il mondo occidentale, e che richiede invece un alto grado di coordinamento e cooperazione internazionale per gestire la complicata transizione verso modelli produttivi ambientalmente sostenibili".
"In sostanza - spiega - sia gli Usa che la Ue devono riconoscere che l’interdipendenza globale non si può evitare né ignorare: la chiusura a riccio non è un’opzione realistica né vantaggiosa. Neppure per i sistemi politici occidentali, che su scala mondiale restano quelli con la migliore tutela dei diritti civili e con le economie più tecnologicamente avanzate".
E ancora una riflessione di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, sulle necessità energetiche e sul nucleare. Guido Stratta, founder dell’Accademia della gentilezza e promulgatore della 'leadership gentile', propone un nuovo modello per guidare i team aziendali oltre la crisi. Di 'leadership come servizio' per rilanciare l’impegno e la funzione sociale delle aziende e dei manager, argomenta Federico Mioni, direttore di Federmanager academy. L’articolo di Valentina Neri mette a confronto due donne manager, appartenenti a due diverse generazioni, su alcuni temi chiave del futuro quale il benessere in azienda, la transizione ecologica e altro. Alessio Fiaschi di The European House Ambrosetti e Federico Sacchi, manager, consulente e imprenditore, esaminano invece la cultura organizzativa di una azienda in cui operano cinque generazioni diverse.
Mentre l’editoriale del presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, analizza lo scenario occupazionale in Italia di cui ampiamente si discute nel libro 'Il buon lavoro' scritto insieme a Manuela Perrone, e uscito recentemente nelle librerie. Per risolvere il rebus pensioni serve un impegno complessivo: dalle istituzioni ai privati, tutti sono chiamati a fare la propria parte, questo è il tema trattato da Mario Cardoni, direttore generale Federmanager, nella rubrica Il Punto.
Progetto Manager è la testata online di Federmanager, l’organizzazione rappresentativa dei manager delle industrie italiane produttrici di beni e servizi, e raggiunge un pubblico di oltre 60 mila lettori tra manager associati e altri stakeholder della Federazione. Si tratta di un mensile di informazione, con approfondimenti, interviste e analisi sul mondo del management, dell’economia, del lavoro e non solo. I contenuti sono rilanciati attraverso il sito e le piattaforme social, raccogliendo per ogni numero un buon engagement e nuovi target d’interesse.
Economia
Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)
Continua il trend positivo di crescita per l’azienda, che, con i suoi quattro marchi, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo
Caffè Moak, azienda di caffè nata a Modica nel 1967, continua il trend positivo di crescita chiudendo il 2023 con 25 milioni di euro di fatturato, un aumento del 36,82% rispetto all’anno precedente. Un traguardo raggiunto grazie all’attenzione data alla qualità del prodotto e dei servizi, agli investimenti in ambito produttivo, logistico, marketing e comunicazione, oltre all’ampliamento del portafoglio prodotti che vanta diverse tipologie di miscele, anche monorigine, valorizzate da un merchandising iconico.
L’azienda nasce dall’intraprendenza di Giovanni Spadola che ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo: il caffè. Una storia di passione iniziata in un piccolo laboratorio di Modica, nella Sicilia degli anni Settanta, dove l’obiettivo primario è sempre stato di garantire una qualità elevata della materia prima, selezionando i migliori chicchi provenienti direttamente dall’America meridionale, dall’India e dall’Africa.
Da metà anni Novanta, ha fatto ingresso in azienda la seconda generazione Spadola, Alessandro - primogenito e oggi ceo del gruppo - insieme ad Annalisa - oggi direttore Marketing & Comunicazione - traghettandola verso un’espansione considerevole sul territorio italiano e verso il raggiungimento di mercati esteri. Uno sviluppo scandito da diversi investimenti atti a modificare assetti organizzativi, a partire dall’introduzione di un sistema tecnologico integrato Erp (Sap), per garantire controllo e stabilità dei dati, passando poi alla formazione delle competenze e arrivando quindi a definire modelli di business in grado di supportare i molteplici cambiamenti del mercato.
A livello nazionale, le acquisizioni di Mokafè (Alba) e di Caffè Circi (Roma), nel 2022, hanno portato l’azienda ad un capillare potenziamento sul mercato piemontese e laziale: oltre che in termini di fatturato e di volume anche di visibilità del marchio Moak, dovuto alla distribuzione tramite i canali di vendita Circi. Per il consolidamento della marca nei mercati esteri, in particolare degli Emirati Arabi, è stata creata una NewCo a Dubai: la Caffè Moak Trading Llc, con la volontà, però, di mantenere concentrata in una sola sede a Modica l’attività produttiva, di logistica, le funzioni amministrative e di controllo.
Oggi l’azienda, con i suoi quattro marchi, Moak, Marsalì, Circi e Mokafè, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo e vanta 4 sedi all’estero in Germania, Grecia, Malta e Stati Uniti. Particolarmente focalizzata nel settore ho.re.ca., Caffè Moak Spa possiede una capacità produttiva di 60 tonnellate giornaliere, accuratamente controllate dal laboratorio chimico interno che, da più di 20 anni, analizza la qualità dalla materia prima al prodotto finito, migliorando così tutti i processi produttivi e qualitativi. Il caffè è un’arte racchiusa in una tazzina che necessita di esperienza e di cura: è così che l’azienda investe quotidianamente, oltre che sul prodotto, anche sulla formazione professionale, predisponendo corsi specifici, presso la sede di Modica, e diverse aule in tutta Italia e all’estero.
Economia
Trasporti, Costa (Arriva Italia): “Carenza di autisti...
L’amministratore delegato di Arriva Italia al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi”: “Fenomeno di portata europea”
"Credo che la sfida principale sia la carenza di autisti, è un fenomeno di portata europea. Per quanto riguarda la nostra realtà stiamo parlando di una mancanza del 10% della forza lavoro ed è un trend che non tende a migliorare”. Lo ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia, intervenuto al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi” organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia. Arriva Italia vanta “Una presenza estremamente importante in Lombardia dove copre diverse province e un volume di popolazione di circa 3 milioni di abitanti”, ha illustrato Costa che ha aggiunto: “Parliamo di oltre 900 dipendenti delle province di Brescia, Bergamo, Lecco, Cremona e Como, dove oltre ai 500 dipendenti impegnati, siamo partner con Fnm”.
Per fronteggiare la mancanza di autisti, l’a.d. ha illustrato alcune iniziative messe a terra da Arriva Italia: “Abbiamo attivato delle Academy che consentono alle persone di prendere la patente attraverso un percorso formativo e aprono alla possibilità di un lavoro. Abbiamo anche stretto un interessante accordo col Ministero della Difesa per reclutare e formare ex militari in congedo. È una sfida decisamente rilevante, ma l'impegno che tutte le nostre aree, i nostri ispettori stanno mettendo è davvero encomiabile”.
Guardando invece al futuro, per Costa “il tema più significativo” che tocca da vicino la Regione è “il percorso di revisione della legge 6” rispetto al quale per l’ad è necessario rendere attrattivi gli investimenti fornendo certezze contrattuali sulla disponibilità delle “risorse in termini di tempistica”.
Economia
Trasporti, Caradonna (Ferrovienord)”Idrogeno grande...
"Sarà la prima realtà funzionante in Italia"
"La grossa sfida è l'idrogeno. Stiamo parlando di treni che stanno già facendo addirittura collaudi, stiamo parlando di cantieri che si stanno aprendo, cantieri conclusi, come il deposito di Rovato e altri che stanno partendo. Un lavoro ambizioso e molto complicato che ci dovrà vedere impegnati tutti. Al di là dell’aspetto ecologico, ci troveremo davanti alla prima realtà funzionante in Italia". Sono le parole di Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord, intervenuto al convegno 'I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi' organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia.
L’idrogeno rappresenta la 'grossa sfida' del futuro, come ha detto il presidente di Ferrovie Nord, ma volgendo lo sguardo ai risultati ottenuti Caradonna ha fatto sapere: "Ci stiamo concentrando soprattutto sul recupero, ad esempio, delle stazioni periferiche che soprattutto in alcune realtà sono è parte del paese. Abbiamo sulla rete 154 stazioni, il tentativo è anche quello di ridare vita a queste realtà rendendole ambienti assolutamente frequentabili e utilizzabili al di fuori dell'utilizzo standard delle stazioni", ha concluso.