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Elezioni Abruzzo, exit poll: Marsilio 48,7-52,7%,...
Elezioni Abruzzo, exit poll: Marsilio 48,7-52,7%, D’Amico 47,3-51,3%
In base ai dati parziali, vantaggio ampio su D'Amico. Il governatore: "Meloni è andata a dormire tranquilla e felice"
Marco Marsilio, vicinissimo al bis per la guida dell'Abruzzo, annuncia di fatto la vittoria e la conquista del secondo mandato da governatore dopo le elezioni regionali 2024.
Dopo la chiusura delle urne, con le proiezioni che arrivano dopo due exit poll, la forbice con l'ex rettore Luciano D'Amico viaggia sugli 8-9 punti (55 per il meloniano, 45 per l'esponente del campo largo). In base alla settima proiezione del sondaggista Antonio Noto (copertura 55%), in esclusiva su 'Rete8', il candidato di centrodestra è al 54,1% mentre lo sfidante appoggiato dal centrosinistra, è al 45,9%. La coalizione a sostegno di Marsilio è al 56% mentre quella a sostegno di D'Amico è al 44%.
Quando sono state scrutinate 444 sezioni su 1.634, Marsilio è al 53,57% mentre D'Amico è al 46,43%.
A livello di liste, in base all'ottava proiezione il primo partito si conferma Fratelli d'Italia con il 24,9%. Seguono il Partito Democratico con il 18,4%, Forza Italia al 13,4%, la Lega all'8,4%, la lista Abruzzo Insieme-D'Amico Presidente al 7,9%, il Movimento Cinque Stelle al 7,1%, la lista Marsilio Presidente al 5,4%, Azione -D'Amico al 4,1%. Alleanza Verdi- Sinistra è al 3,7%, D'Amico presidente - Riformisti civici al 2,8%, Noi Moderati al 2,5%, Udc-Dc all'1,4%.
Marsilio: "Non c'è stato testa a testa"
"Qualcuno ci ha sottovalutato e a mezzanotte ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito se non nei sogni di chi ha provato a raccontare un altro Abruzzo, non quello che hanno scelto gli elettori", dice Marsilio al suo arrivo al comitato elettorale a Pescara, accolto dal coro "C'è solo un presidente".
"Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l'onore di guidare la regione per altri 5 anni. Mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata riconfermata per un secondo mandato. E' stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro", aggiunge. "Se ho sentito Meloni? E' andata a dormire tranquilla e felice", risponde ai cronisti.
"Abbiamo chiesto altri 5 anni per continuare a crescere e completare l'opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo. Esprimo il mio profondo ringraziamento al popolo abruzzese per questo immenso privilegio che mi concede. Questa è la missione della mia vita: restituire alla terra dei miei padri la forza, la dignità, il ruolo che merita", afferma ancora.
"Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia, sparse a piene mani. Hanno vinto i fatti e il principio di realtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote. Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro e ha dimostrato di non avere nessuna nostalgia di un triste passato che si è gettato alle spalle già 5 anni fa", prosegue. "Il campo largo non è il futuro dell'Abruzzo, perché era il suo triste passato, e non sarà il futuro dell'Italia. Il mio impegno sarà ancora più intenso", aggiunge il governatore. "Possiamo annà a ballà", scherza poco prima delle 3 del mattino.
Festa centrodestra
Nel comitato di Marsilio a Pescara entusiasmo sin dai primi exit poll. Il sindaco forzista Carlo Masci parla di "dato positivo per Marsilio e per la coalizione di centrodestra, la cosa non può che farci piacere". Il leghista Francesco De Santis, portavoce in regione si sbilancia subito: "Penso che la partita sia chiusa". "Appare in maniera evidente come gli abruzzesi abbiano preferito un governo unito di centrodestra rispetto a un campo largo probabilmente un po' confusionario", dice Guerino Testa, deputato di Fdi. Sul voto abruzzese rompe gli indugi la ministra Daniela Santanchè, che si limita a un "e vai", su X.
"E' un risultato che ci riempie di gioia perché è la dimostrazione che questo centrodestra unito sa governare, sa essere apprezzato dalla gente. Purtroppo c'è stata una campagna denigratoria negli ultimi giorni che non ha fatto bene al sistema della politica, ma i cittadini abruzzesi non hanno tenuto conto di tutto questo", afferma il coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano. "Sono lieto che Marsilio faccia il presidente della giunta regionale, ha fatto bene, fermarlo sarebbe stato un errore clamoroso. Aggiungo che il mio partito qui raggiunge livelli davvero altissimi, perché sembra che abbiamo superato abbondantemente il 14%", osserva l'esponente azzurro.
Centrosinistra battuto
Nessun commento ufficiale a Pescara dal comitato elettorale di Luciano D'Amico, con il punto rinviato alla conferenza stampa di lunedì mattina. Dal Pd interviene Stefania Pezzopane, ex senatrice e consigliera comunale del Pd a l'Aquila che pare mettere le mani avanti: "comunque sia il centrosinistra è ripartito. E' importante quello che abbiamo fatto, può essere un messaggio che mandiamo all'Italia". Dato definitivo è quello dell'affluenza alle urne che è in lieve calo. Il dato definitivo è del 52,2%, contro il 53,11% del 2019. Una flessione che nelle analisi a ridosso del voto avrebbe favorito proprio il centrodestra.
Affluenza
Alle 23 l'affluenza definitiva (1.634 sezioni su 1.634) è stata del 52,2%, secondo i dati del sistema Eligendo del Viminale. Un dato in lieve calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, quando aveva votato il 53,11% degli elettori.
Sport
Udinese-Roma si giocherà il 25 aprile
Il match è stato sospeso domenica 14 aprile per il malore a Ndicka
Udinese-Roma si concluderà giovedì 25 aprile. A quanto si apprende è quanto ha deciso la Lega calcio di Serie A respingendo la richiesta della Roma di giocare a maggio. La gara del Bluenergy Stadium, valida per la 32esima giornata di campionato, era stata interrotta al 71' del secondo tempo dopo il malore accusato da Evan Ndicka e la conseguente sospensione della partita. Sono stati decisivi i voti di Empoli, Verona e Atalanta nella scelta della data. La Roma, poi, dovrà giocare a Napoli contro la squadra di Calzona il 28 aprile prima della semifinale d'andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen in programma allo Stadio Olimpico il 2 maggio.
Ultima ora
Trump a processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale...
L'uomo che sostava nell'area designata per le proteste è stato completamente avvolto dalle fiamme. Soccorso, è stato portato via in barella
Un uomo si è dato fuoco davanti al tribunale di Manhattan dove si sta svolgendo il processo a Trump. Lo riporta la Cnn, precisando che la notizia è arrivata mentre veniva completata la selezione dei 12 giurati, e i 6 sostituti, che dovranno giudicare l'ex presidente.
Secondo quanto riferisce un testimone citato da Nbcnews, l'uomo si è dato fuoco nell'area designata per le proteste fuori dal tribunale dove si sta svolgendo il primo processo penale contro un ex presidente. Video online mostrano questa persona completamente avvolta dalle fiamme mentre la polizia sta tentando di spegnerle. Sono poi intervenuti i mezzi di soccorso che hanno portato via l'uomo in barella.
Cronaca
Milano. Gentilino scuola materna ‘modello’ a...
Flash mob, petizione online per il Comune, e appelli speciali di anziane che la frequentarono negli anni '40
Banchi e sedie vuote, come non dovrebbero mai essere in una scuola, palloncini colorati per attirare l'attenzione, e cartelli, striscioni, disegni: "Vive il quartiere se vive Gentilino", "La scuola è il nostro futuro". E' partita da una piccola e colorata installazione la mobilitazione delle famiglie del quartiere Navigli di Milano per salvare la scuola dell'infanzia di via Gentilino, che rischia di chiudere. Un flash mob promosso da mamme e papà, con il sostegno della Social Street San Gottardo, Meda e Montegani e dei genitori in bicicletta del movimento Massa Marmocchi che, con il consueto accompagnamento musicale, hanno fatto tappa davanti alla scuola materna. Una processione di adulti e bambini, sulle due ruote, con gli zaini coperti da messaggi-appelli per il Comune di Milano: "Scuola Gentilino aperta". Canti e applausi, tutti fermi davanti all'ingresso, la strada affollata per una decina di minuti, qualcuno si commuove.
Per decenni lo storico istituto eletto a 'modello' di didattica dallo stesso Comune (meta di visite per condividere con gli operatori del settore educativo le buone prassi adottate) ha visto crescere generazioni di milanesi e rappresentato un punto di riferimento per coppie di giovani 'expat' e i loro bimbi nei momenti iniziali di solitudine, quando si costruisce una nuova vita lontano dagli affetti. Molti di quei bambini oggi sono i nonni di piccoli allievi che continuano ogni mattina a percorrere il vialetto che porta alla scuola materna Gentilino. "Un'oasi felice", l'hanno definita, ora a rischio. L'anno prossimo la struttura accoglierà un solo bambino, le restanti domande sono state respinte.
Motivo indicato da Palazzo Marino in una comunicazione ufficiale alle famiglie, giunta solo a graduatorie ufficializzate e in risposta a richieste di chiarimento: "L'immobile che ospita la scuola dell'infanzia di via Gentilino non è di proprietà del Comune" ma di una Onlus "e il contratto d'affitto non è rinnovabile. L'Amministrazione ha già comunicato la disponibilità all'acquisto di tale struttura", ma sull'esito dell'interlocuzione "non ci sono ancora certezze". Da qui deriverebbe la decisione di Palazzo Marino che ha sollevato la preoccupazione delle famiglie e suscitato la mobilitazione del quartiere. Un fulmine a ciel sereno, visto che si era svolto anche il regolare Open day, che ha spinto i genitori a mobilitarsi in diversi modi, e su più canali, dai social alla distribuzione dei volantini nei negozi del quartiere per chiedere ulteriore sostegno.
Ieri è partita anche una petizione sulla piattaforma 'Change.org' che in poche ore superato le mille firme, oggi la manifestazione. Mentre continuano gli attestati di solidarietà postati via social. E le testimonianze, come quella della signora Antonia, "una vecchia frequentatrice dell'asilo in via Gentilino".
Correva l'anno "1946", racconta in un video girato da Fabio Calarco, fondatore della social street e genitore di uno dei bambini della scuola. Allora "avevo 3 anni e mia madre lavorava", ripercorre Antonia, che ha poi continuato gli studi nella scuola elementare della stessa via. "E' una scuola molto antica, questa, un monumento culturale della zona. E bisogna conservarla". Storie speciali, di affetto per i piccoli allievi. Storie come quella, raccontata da alcune mamme, di nonna Marta, che tutti i giorni si affaccia alla finestra della sua casa vicino alla scuola per salutare i bimbi della materna e regalare loro qualche biscotto.
L'auspicio? "Che Gentilino rimanga così com'è e vada avanti ancora per tanti altri anni", dice Antonia nel video. L'impegno dei genitori non si conclude qui, spiegano i promotori delle iniziative. Nei prossimi giorni si continuerà a chiedere all'amministrazione comunale il massimo impegno per scongiurare la chiusura della scuola dell'infanzia, anche in occasioni più ufficiali.