Cronaca
Elezioni Presidenziali Statunitensi: ultimi giorni di...
Elezioni Presidenziali Statunitensi: ultimi giorni di Campagna prima delle Elezioni
Sapremo tra pochi giorni se Donald Trump rimane alla Casa Bianca. Joe Biden è ancora in testa nelle intenzioni di voto, ma i due candidati sono ancora testa a testa nei famosi Stati chiave, dove si svolgono le elezioni.
È davvero il traguardo
Fra pochi giorni, esattamente il prossimo martedì 3 novembre, sarà l’ultimo giorno utile delle votazioni per le Elezioni Presidenziali Americane del 2020, in questo giorno sarà eletto il 46-simo Presidente USA.
Ma ricordiamo come si svolgono le votazioni.
Il procedimento è molto particolare, si tratta di un suffragio semidiretto: il Presidente è incaricato da un Collegio Elettorale di 538 Grandi Elettori a loro volta eletti, in maniera diretta, il martedì successivo al primo lunedì di novembre dell’ultimo anno del mandato del Presidente in carica.
In base alla propria popolazione, ogni singolo Stato appartenente alla Federazione elegge un numero di Delegati pari al numero di Rappresentati dello Stato stesso nel Congresso.
Per essere incaricato, il Candidato deve avere la maggioranza assoluta ottenendo così un mandato di quattro anni.
Naturalmente, per poter essere candidabile ed eventualmente eleggibile, chi si presenta alla Elezioni deve essere Cittadino Statunitense per nascita, risiedente dal almeno 14 anni ed avere almeno 35 anni compiuti.
Ma, in attesa delle Elezioni quante cose possono succedere in questi giorni?
Quattro anni fa, infatti, nel 2016, le lacune si sono ridotte negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’affare di posta elettronica di Hillary Clinton.
Durante i suoi quattro anni di mandato da Segretario di Stato americano, Hillary Clinton ha irregolarmente usato per i suoi affari di lavoro sempre e soltanto il suo indirizzo personale di posta elettronica. Ciò ha impedito alle autorità federali statunitensi di acquisire i registri delle sue comunicazioni professionali, come da prassi per chi ricopre incarichi pubblici e quindi avrebbe in questo modo violato la legge. Hillary Clinton non ha mai nemmeno avuto un indirizzo email governativo durante i quattro anni al dipartimento di Stato ed i suoi assistenti e collaboratori non hanno fatto nulla perché le sue email venissero conservate come prevede la legge in materia, il Federal Records Act. La casella di posta elettronica era registrata su un dominio, “clintonemail.com”, registrato, guarda caso, poco prima di prendere servizio come Segretario di Stato.
Comunque, per ora, almeno per il momento, Joe Biden resta ben davanti ai sondaggi nazionali, intorno ai sette/otto punti. Ma potrebbero esserci dei cambiamenti, specialmente negli Stati chiave.
Record di presenze
Ad esempio, al momento, Donald Trump è tornato in cima alle urne in Ohio. Al contrario, in Texas, una roccaforte repubblicana tradizionale, Joe Biden è leggermente in vantaggio.
Domenica 25 ottobre, durante un famoso programma televisivo, è uscito dal set perché riteneva le domande troppo aggressive. Quello che va ricordato è l’affluenza record, ora quasi 60 milioni di americani hanno già votato, questo è inaudito e dovrebbe piuttosto avvantaggiare i Democratici.
Cronaca
Brindisi, esplosione in casa a Carovigno: morto un uomo
A esplodere potrebbe essere stata la bombola di una stufa
Un uomo è morto in seguito a una esplosione che si è verificata questa mattina in una abitazione di Carovigno, in provincia di Brindisi. Esplosione avvenuta poco dopo le 6.30 in un edificio di via Salvatore Digirolamo.
L'abitazione è stata letteralmente sventrata. La prima chiamata ai vigili fuoco è giunta alle 6.44. Sul posto anche il servizio 118 e i carabinieri. A esplodere potrebbe essere stata la bombola di una stufa.
Cronaca
Moda, nel centenario della nascita Roma si...
Alessandro Onorato, 'Se Roma è capitale della moda, dell'arte, della cultura è anche grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro'. La figlia, 'mio padre un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo'.
Omaggio nella capitale, il 3 e il 4 maggio, a Renato Balestra, il grande couturier scomparso il 26 novembre 2022, nel centenario della nascita. La città, ed in particolare i luoghi del cuore che ha 'abitato' nel corso della sua lunga esistenza, Piazza del Campidoglio, la Scalinata di Trinità dei Monti e Porta Pinciana in via Veneto, saranno illuminati e 'rivestiti' con il classico Blu Balestra, colore icona dei suoi abiti, delle sue creazioni e delle sue sfilate, una sorta di marchio di fabbrica, personalissimo.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a Renato Balestra nel giorno del centenario della sua nascita - annuncia Alessandro Onorato, assessore Moda, Sport, Turismo e Grandi Eventi del Campidoglio - L'amore del maestro con Roma è stato lungo e intenso. Si sono piaciuti fin da subito e si sono valorizzati a vicenda. Questa città l'ha accolto a braccia aperte e si è lasciata incantare dalla sua creatività. Se Roma è la capitale della moda, dell'arte e della cultura è anche grazie alle intuizioni e al lavoro di Balestra, che dagli anni Cinquanta ha portato in alto il nome della città, rendendola attraente per artisti, modelli e attori".
"Ha rappresentato e rappresenta ancora la qualità dell’artigianato made in Italy, un patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo valorizzare ogni giorno - continua Onorato - L’esempio di Balestra deve indirizzare tanti giovani a inseguire il proprio sogno. Siamo contenti di avergli reso omaggio con il sindaco Gualtieri. Prima di annunciare la notizia dei monumenti illuminati abbiamo consegnato alla famiglia Balestra, alle figlie Fabiana, Federica e alla nipote Sofia, una targa celebrativa di Roma Capitale”
"Renato Balestra è stato un pioniere della moda italiana nel mondo, capace di conquistare sin dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso il jet set internazionale con il suo stile elegante e raffinato - spiega Federica Balestra - Un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo. La sua fantasia e le sue emozioni si riflettono nelle sue creazioni trasformandole in opere d’arte e sogni da indossare. Con il blu sempre nel cuore, negli occhi e nei suoi abiti indimenticabili".
Cronaca
Pestaggi al carcere minorile Beccaria, pm: “Sistema...
Secondo i magistrati a favorire le gli abusi il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti"
Nell'istituto minorile Beccaria di Milano c'era "un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati" appartenenti alla polizia Penitenziaria "ai danni dei detenuti per la maggior parte minorenni". Ne sono convinte le magistrate - la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e i pm Cecilia Vassena e Rosaria Stagnaro - che hanno firmato la richiesta di misura cautelare per 21 agenti, 13 finiti dietro le sbarre e 8 sospesi dal servizio per reati che vanno dai maltrattamenti e alle lesioni aggravate fino alla tortura.
Un sistema "consolidato, nel corso degli anni", che coinvolgeva gli agenti in turno di servizio "e il resto del personale fuori servizio, convocato specificamente per la partecipazione ai pestaggi". Presunte violenze che hanno avuto come "principale fondamento" il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti", un presunto 'aiuto' che "ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti".
Si parla di una diffusione "sistematica della violenza" che ha determinato nei detenuti "la maturazione di un concetto di 'normalità' della stessa" come dimostrano i loro racconti e i rudimentali metodi di prevenzione rispetto ai pestaggi come la scelta di insaponare il corpo per sfuggire alla presa o di indossare molti strati di abiti per attutire i colpi.
Al via gli interrogatori degli agenti indagati
Oggi sono iniziati i primi interrogatori degli indagati. Sei gli agenti del Beccaria sentiti in carcere dal gip di Milano Stefania Donadeo. Gli agenti, detenuti a Bollate, alcuni difesi dallo stesso legale, potrebbero decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ad accuse molto pesanti. Gli interrogatori proseguiranno nel pomeriggio, mentre gli altri sette arrestati saranno sentiti nei prossimi giorni.
Le intercettazioni degli agenti
Nell'inchiesta sono riportate diverse intercettazioni telefoniche che, a dire della procura di Milano, rappresentano un grave indizio contro gli indagati. In una conversazione, risalente allo scorso 9 marzo, riportata nella richiesta di misura cautelare, uno degli agenti sospeso confida a un collega, rispetto a un pestaggio di cui è accusato uno degli arrestati: "Le immagini sono veramente disastrose, non sono a favore di Giovanni. (...) Nelle immagini non si vede che gli sputa sangue addosso (il minorenne, ndr), ma si vede ben altro e quello che si vede è veramente grave. Non solo schiaffi, schiaffi, calci, pugni...quello a terra. Perciò ti dico che non è un bel vedere diciamo, dai".
All'aggressione sarebbero stati presenti altri tre agenti, ma le immagini sembrerebbero restituire solo la violenza di uno. "E' caduto per terra gli ha dato due calci, due pugni e l'ha distrutto! Si vede chiaramente", dice l'agente che confessa: "Le immagini le ho viste solo io stamattina".