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Elezioni Russia 2024, Putin vuole il plebiscito: “I...
Elezioni Russia 2024, Putin vuole il plebiscito: “I patrioti votano”
Il presidente rimarrà al potere almeno fino al 2030, riflettori puntati sull'affluenza
La Russia al voto per le elezioni presidenziali, in programma fino a domenica 17 marzo, che incoroneranno Vladimir Putin. I seggi si sono aperti per primi nelle zone dell'estremo oriente del paese, in Kamchatka e Chukotka, dove è iniziato il prevedibile plebiscito che aggiungeranno un altro capitolo all'era di Putin. Il presidente è arrivato al Cremlino più di 24 anni fa, il 31 dicembre del 1999, e ci rimarrà almeno fino al 2030. Se vorrà e sarà in grado di proseguire, avrà l'ulteriore possibilità di rimanere al vertice del paese fino al 2036.
Quanti voti può prendere Putin
Hanno diritto al voto 112,3 milioni di persone in Russia, 1,9 milioni all'estero e 12mila al centro spaziale di Baikonour, in Kazakistan. Le prime elezioni 'moderne' della storia della Russia, con l'impiego di software per geo localizzare gli aventi diritto al voto e per controllare che alcune categorie di elettori facciano il proprio 'dovere, sono spalmate su 3 giorni: l'obiettivo è portare alle urne almeno il 70% degli elettori potenziali e garantire a Putin un consenso superiore all'80%. Per centrare il traguardo, si punta anche sul voto elettronico e si chiamano in cabina anche gli elettori acquisiti nei territori occupati dell'Ucraina, dove già si esprime la preferenza, e in Transnistria.
Si vota anche all'estero, nelle rappresentanze diplomatiche. In Italia ci saranno 4 seggi elettorali (in Ambasciata a Roma e nei Consolati di Milano, Genova e Palermo), aperti però solo lunedì 18 marzo: potranno votare tutti i cittadini russi che si troveranno in Italia, turisti compresi.
Ci sono anche altri candidati
Putin, in gara come indipendente, è accompagnato da altri 3 candidati. Lo sfidano, si fa per dire, il comunista Nikolay Kharitonov, Vladislav Davankov, del Partito dei nuovi popolari e Leonid Slutsky, del partito Liberal democratico. Esclusi dalla corsa gli unici due candidati apertamente contrari alla guerra in Ucraina, Boris Nadezhdin e Ekaterina Duntsova.
Putin, che nelle ultime settimane è stato ancor più presente in eventi di ogni tipo, si rivolge agli elettori con un appello intriso di patriottismo: bisogna andare a votare in un momento "difficile" per il Paese. Se la vittoria è scontata, il vero test è rappresentato dall'affluenza. "Capite bene che periodo difficile sta attraversando il nostro Paese, che sfide complesse dobbiamo affrontare quasi su tutti i fronti. Abbiamo bisogno di essere uniti e di avere fiducia in noi stessi per continuare a rispondere a tali sfide con dignità e per superare le difficoltà con successo", dice il presidente.
"Lasciatemi dire le cose come stanno: partecipare alle elezioni oggi è una dimostrazione di patriottismo", aggiunge toccando un tasto storicamente efficace. "Votano anche i nostri combattenti al fronte. Dimostrando coraggio ed eroismo, difendono la madre patria e, partecipando alle elezioni danno un esempio a noi tutti".
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Iran, fonti Usa: “improbabile” attacco Israele...
Lo riferisce AbcNews. I preparativi di un attacco sarebbero stati avviati e sospesi già due volte
È improbabile che Israele effettui un attacco contro l'Iran prima della fine delle celebrazioni della Pasqua ebraica, che iniziano nella serata di lunedì 22 aprile e si concluderanno nella serata del 30. A riportare la notizia, attribuendola ad un alto funzionario statunitense, è AbcNews. La stessa fonte citata dall'emittente parla di uno stato di massima allerta in Iran per il rischio di un attacco.
Preparati della risposta israeliana avviati e sospesi due volte
Sempre secondo quanto riferito ad AbcNews da tre fonti israeliane, Tel Aviv ha avviato, quindi interrotto i preparativi per l'attacco di rappresaglia contro l'Iran in almeno due occasioni nelle notti della scorsa settimana.
Il gabinetto di guerra israeliano ha valutato una serie di risposte, dall'attacco ai 'proxy' iraniani nella regione, ma non sul suolo iraniano, a un potenziale attacco informatico, hanno riferito le stesse fonti ad Abc.
Fonti Egitto: "Sì da Usa ad attacco Rafah in cambio di rinuncia ad apio attacco Iran
Intanto secondo quanto scrive la pubblicazione qatarina Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, gli Stati Uniti avrebbero accettato il piano israeliano per un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in cambio della rinuncia da parte dello stato ebraico a sferrare un attacco di ampia portata in Iran per rappresaglia contro l'attacco iraniano a Israele.
"L'amministrazione americana ha mostrato di accettare il piano precedentemente presentato dal governo di occupazione per quanto riguarda l'operazione militare a Rafah, in cambio della rinuncia a un attacco su larga scala contro l'Iran", scrive Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, secondo il quale sarebbero in corso i preparativi per consentire all'Egitto di far fronte a qualsiasi possibile impatto della prevista operazione.
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Scholz in Cina, l’esperta tedesca: “Non ottiene...
"Durante la visita del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina non sono stati fatti passi avanti in nessuna area sostanziale di interesse europeo, né sull'Ucraina, né sulla pressante questione delle sovraccapacità cinesi che sfidano il mercato dell'Ue. Tuttavia, è emersa una dichiarazione congiunta sul dialogo e la collaborazione nel campo della guida automatizzata e dei veicoli connessi". Lo dice Janka Oertel, direttrice del Programma Asia di Ecfr, European Council on Foreign Relations.
"La dichiarazione congiunta mette a repentaglio gli sforzi in atto nell'UE per raggiungere una posizione collettiva sul nesso tra tecnologie verdi, dati e sicurezza nazionale. Arriva pochi giorni dopo il discorso della vicepresidente esecutiva della Commissione Vestager a Princeton, che ha chiesto una nuova iniziativa del G7 sui criteri di affidabilità per le tecnologie critiche in ambito "green", e sulla scia di intense discussioni oltreoceano. L'Advanced Notice on Proposed Rule-Making (ANPRM) del governo statunitense sull'aspetto della sicurezza nazionale dei veicoli connessi sta definendo il tono del prossimo approccio statunitense al tema", prosegue l'esperta.
"È un segnale irritante che la Germania sembra non essere in sintonia con i suoi partner e alleati quando si tratta dei rischi di cybersicurezza provenienti dalla Cina. La continua dipendenza dall'infrastruttura 5G è solo un esempio: i veicoli connessi sembrano essere il prossimo assolo. La dichiarazione sembra un ritorno di fiamma all'accordo No-Spy dell'era Obama nel 2015, che non ebbe molto successo, per non dire altro. Da allora le cose sono cambiate radicalmente, ma non in meglio. L'industria automobilistica tedesca ha interesse a facilitare il trasferimento dei dati dai veicoli connessi in Cina e c'è un sincero desiderio di trovare un terreno comune. Se questo sia effettivamente possibile è molto discutibile", conclude Oertel.
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Italia-Tunisia, Saied incontra Meloni: “Slancio...
"Volontà di ampliare i legami di cooperazione e partenariato tra i due Paesi amici"
L'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rappresentato "un'occasione attraverso la quale il presidente della Repubblica ha ribadito l'orgoglio della Tunisia per le sue forti relazioni storiche con l'Italia". Lo riferisce una nota della presidenza tunisina diffusa dopo l'incontro di oggi a Tunisi del presidente Kais Saied con la Meloni. Durante l'incontro, Saied ha sottolineato "la volontà di ampliare i legami di cooperazione e partenariato tra i due Paesi amici".