Esteri
Elezioni Taiwan, urne aperte: Cina invia 8 jet e 6 navi...
Elezioni Taiwan, urne aperte: Cina invia 8 jet e 6 navi militari
Il neo eletto: "Popolo ha resistito a pressioni esterne". La reazione di Pechino: "Voto non cambia inevitabile percorso verso riunificazione". Biden: "Usa non sostengono indipendenza Taiwan"
William Lai è stato eletto presidente di Taiwan. Lai, vicepresidente di Taiwan e candidato del Partito Democratico Progressista, ha vinto le elezioni presidenziali con il 40,2 per cento dei voti. Il suo risultato conferma per la terza volta alla guida di Taiwan il Partito Democratico Progressista anti cinese.
''Abbiamo mostrato al mondo quanto abbiamo a cuore la democrazia'', le prime parole che Lai ha rivolto ai suoi sostenitori al quartier generale della campagna elettorale del Dpp dopo che le urne lo hanno incoronato presidente. ''Voglio ringraziare il popolo taiwanese per aver scritto un nuovo capitolo nella nostra democrazia. Questo è il nostro impegno incrollabile - ha affermato - Taiwan ha ottenuto una vittoria in nome delle democrazie".
Alle urne, ''il popolo taiwanese ha resistito con successo agli sforzi di forze esterne per influenzare le nostre elezioni. Solo il popolo di Taiwan ha il diritto di scegliere il proprio presidente - ha scandito - confidiamo in questo". Spiegando che studierà l'agenda politica dei suoi avversari, Lai ha aggiunto che si impegnerà a portare nel suo governo talenti provenienti da contesti politici diversi. Taiwan deve costruire un ambiente politico di cooperazione e comunicazione, ha sottolineato.
Il neo eletto presidente ha spiegato ai suoi sostenitori di essere "determinato a salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni da parte della Cina" e a mantenere lo status quo sulle due sponde dello Stretto. Al quartier generale del Dpp, Lai ha indicato come una responsabilità importante mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, aggiungendo che il suo governo ''userà il dialogo al posto del confronto'' nei suoi rapporti con la Cina.
Al secondo posto l'ex capo di polizia e sindaco di Nuova Taipei candidato per Kuomintang Hou Yu-ih che ha ammesso la sconfitta. "Grazie a tutti. Ho fatto del mio meglio, sono molto triste per non essere riuscito a effettuare un cambio di governo. Mi dispiace molto", ha detto Hou Yu-ih ai suoi sostenitori, congratulandosi con Lai. "Spero che tutti i partiti possano affrontare le sfide di Taiwan. Abbiamo bisogno di una Taiwan unita", ha aggiunto, ricordando che "abbiamo molte questioni e problemi, abbiamo bisogno di un governo che li risolva. E abbiamo bisogno di un governo che sia anche al servizio dei suoi giovani'', ha aggiunto assicurando che il suo partito ''andrà avanti, saremo più forti e faremo grandi passi in avanti".
Terzo l'ex sindaco Ko Wen-je del Partito popolare (Ttp). Anche Wen-je ha ammesso la sconfitta.
La reazione della Cina
La Cina ha commentato che le elezioni a Taiwan "non impediranno l'inevitabile percorso verso la riunificazione". "La nostra posizione sulla soluzione della questione di Taiwan e la realizzazione della riunificazione nazionale rimane coerente, e la nostra determinazione è ferma come una roccia", ha dichiarato Chen Binhua, portavoce dell'ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato. "Noi rispetteremo il Consenso del 1992 che incorpora il principio di un'unica Cina - ha aggiunto riferendosi all'accordo raggiunto da Pechino e Taipei 32 anni fa - e ci opponiamo fermamente ad attività separatiste che abbiano come obiettivo l'indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere".
La Cina ha inviato attorno all'isola otto jet e sei navi militari, come ha denunciato il ministero della Difesa di Taiwan. Anche due palloni spia cinesi sono stati inviati sullo Stretto di Taiwan, ha aggiunto. Pechino ha inoltre bloccato sulla piattaforma di social media Weibo l'hashtag 'elezioni in Taiwan', ha scritto Economic Times. Il blocco è stato disposto dopo che l'hashtag è diventato tra quelli di maggiore tendenza dopo l'apertura delle urne sull'isola.
La dichiarazione di Biden
Parlando con i giornalisti dell'esito del voto, il presidente americano, Joe Biden, ha ribadito: "Noi non sosteniamo l'indipendenza" di Taiwan.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è intervenuto su X: "Ci congratuliamo con William per la sua vittoria alle elezioni presidenziali di Taiwan. E ci congratuliamo con il popolo di Taiwan per aver partecipato a elezioni libere ed eque e per aver dimostrato la forza del loro sistema democratico".
"Gli Stati Uniti si impegnano a mantenere la pace e la stabilità tra le due sponde dello Stretto e la risoluzione pacifica delle divergenze, senza coercizioni e pressioni - ha sottolineato poi Blinken in una nota - La partnership tra il popolo americano e il popolo di Taiwan, radicata nei valori democratici, continua ad ampliarsi e ad approfondirsi attraverso i legami economici, culturali e interpersonali".
"Siamo ansiosi di lavorare con Lai e con i leader taiwanesi di tutte le parti per promuovere i nostri interessi e valori condivisi e per portare avanti le nostre relazioni non ufficiali di lunga data, coerentemente con la politica degli Stati Uniti per una sola Cina - ha aggiunto il segretario di Stato - Siamo fiduciosi che Taiwan continuerà ad essere un esempio per tutti coloro che lottano per la libertà, la democrazia e la prosperità".
Esteri
Usa, morto uomo che si è dato fuoco fuori da tribunale...
Prima di darsi fuoco, cospargendosi di un liquido infiammabile, l'uomo aveva lanciato alcuni opuscoli infarciti di teorie cospirazioniste
E' morto l'uomo che ieri si è dato fuoco fuori dal tribunale di New York dove è in corso da lunedì il processo contro Donald Trump. Lo ha reso noto la Nbc, a cui fonti della polizia hanno riferito che Maxwell Azzarello, un trentenne della Florida, "è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale". Prima di darsi fuoco, cospargendosi di un liquido infiammabile, l'uomo aveva lanciato alcuni opuscoli infarciti di teorie cospirazioniste.
Esteri
Ucraina, Russia: “Abbattuti 50 droni di Kiev”
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod
La Russia ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni ucraini lanciati contro diverse regioni del Paese. In un nota, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato: "La scorsa notte, i tentativi del regime di Kiev di effettuare una serie di attacchi terroristici utilizzando Uav contro obiettivi sul territorio della Federazione russa sono stati fermati. Cinquanta droni ucraini sono stati distrutti e intercettati dai sistemi di difesa aerea".
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod, 10 sulla regione di Bryansk, 8 sulla regione di Kursk, due sulla regione di Tula e uno ciascuno sulle regioni di Smolensk, Ryazan, Kaluga e Mosca.
Esteri
Raid aereo su base milizie filo Iran in Iraq, un morto e 8...
L'attacco contro la base Calso. Israele e Usa negano coinvolgimento. Milizie filo Iran: "Drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq"
E' di un morto e otto feriti il bilancio di un raid aereo avvenuto nella notte contro una base in Iraq che ospita milizie filoiraniane. Lo hanno riferito fonti della sicurezza di Baghdad, mentre una nota del gruppo Hashed al-Shaabi - alleanza di formazioni sciite ora integrate nell'esercito regolare - ha reso noto che l'attacco contro la base Calso ha provocato "perdite materiali", ma non è stato specificato il numero di vittime.
Gli attacchi aerei hanno ucciso un combattente Hashd Shaabi e ferito altri combattenti e soldati iracheni, oltre a provocare un vasto incendio negli obiettivi attaccati.
Usa e Israele negano coinvolgimento
Su X, il Comando centrale americano (Centcom) ha negato che ci siano gli Stati Uniti dietro l'esplosione alla base: "Non abbiamo condotto raid in Iraq oggi".
Anche fonti israeliane hanno negato alla Cnn il coinvolgimento di Tel Aviv nel raid aereo.
Milizie filo Iran, drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq
Le milizie filoiraniane in Iraq hanno rivendicato dal canto loro il lancio di un drone contro Eliat, in Israele, in risposta alle "violazioni israeliane della sovranità irachena e a suoi attacchi contro le basi delle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi), ha scritto su Ynet dopo il raid della scorsa notte contro la base Calso in Iraq.
Il governo iracheno non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito agli attacchi aerei, ma le Forze Hashd Shaabi hanno affermato in un breve comunicato che una squadra investigativa è arrivata sul posto e che maggiori dettagli saranno rivelati in seguito.
Nel frattempo, Abu Alaa al-Walai, segretario generale delle Brigate Sayyid al-Shuhada, sostenute dall'Iran, che fanno parte delle Forze Hashd Shaabi irachene, ha dichiarato in una dichiarazione online che "una risposta sarà data a chiunque sia dietro il peccaminoso attacco alla base Hashd Shaabi dopo aver completato le indagini".