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Superbonus, per le spese 2022 la detrazione in 10 anni da...
Superbonus, per le spese 2022 la detrazione in 10 anni da quest’anno
L’Agenzia delle Entrate, a tal proposito, ha reso noto come si compila il 730/2024
Per chi ha scelto di fruire della detrazione in 10 anni sulle spese del superbonus 110% effettuate nel 2022, il beneficio inizia da quest’anno. La possibilità di allungare i tempi di godimento dell’agevolazione fiscale richiedeva che il contribuente “saltasse” un anno e non indicasse la spesa nella dichiarazione dei redditi 2023 (che era, poi quella di competenza).
Per consentire ai soggetti con poca capienza fiscale di poter beneficiare interamente della detrazione per gli interventi agevolabili con il superbonus 110%, ricorda Money.it, si è previsto lo scorso anno, di consentire la detrazione in 10 anni anziché in quattro con riferimento agli oneri sostenuti nel 2022.
Il problema principale era, ed è, rappresentato dal fatto che gli interventi realizzati con il superbonus al 110% hanno richiesto una spesa abbastanza importante e spettando una detrazione sul totale della spesa maggiorato del 10%, non tutti i contribuenti avevano la giusta capienza fiscale per poter beneficiare dell’intera detrazione nei quattro anni previsti dalla misura originariamente. Proprio per questo motivo è stata prevista anche la possibilità di poter spalmare lo sconto fiscale in un decennio (come accade normalmente anche alle spese per gli interventi edili realizzati con il bonus ristrutturazione, con l’ecobonus o con il bonus mobili).
La scelta era a discrezione del contribuente che poteva:
●inserire gli oneri sostenuti nel 2022 nel 730/2023 e portarli in detrazione in 4 anni, come originariamente previsto dal superbonus;
●scegliere la detrazione in 10 anni per gli oneri 2022, attendere un anno in più e inserirli nel 730/2024, senza indicare la spesa nella dichiarazione del 2023.
Chi non ha inserito l’onere nel 730 dello scorso anno per poter fruire della detrazione in 10 anni, inizia a godere dell’agevolazione spettante per le spese sostenute nel 2022 proprio con la dichiarazione dei redditi 2024. L’Agenzia delle Entrate, a tal proposito, ha reso noto come si compila il 730/2024 indicando le detrazioni per il superbonus in 10 anni.
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Cagliari, tenta di uccidere la ex con uno scontro frontale:...
L'uomo, già denunciato dalla donna per stalking, la stava seguendo in auto
Ha tentato di uccidere la ex causando un frontale con la sua auto. Lo scontro con due persone ferite sembrava solo l'ennesimo incidente stradale sulle strade della Sardegna, ma non era così. Lo scontro sulla statale 126 a Carbonia non era casuale, perché la donna che i vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere aveva denunciato per stalking l'altro conducente coinvolto.
Lo scontro non sarebbe stato quindi fortuito ma volontario. Secondo una ricostruzione degli inquirenti l'uomo stava seguendo l'auto della donna quando, approfittando di una sua manovra, le è andato contro di proposito. Ci sarebbero anche dei filmati che documentano la volontarietà del gesto. In nottata è scattato il fermo e adesso il 50enne Alessio Z. è piantonato in ospedale con l'accusa di tentato omicidio.
Economia
Completato nuovo vertice Enit, Elena Nembrini direttore...
Elena Nembrini, commercialista e revisore dei conti bergamasca, è stata nominata direttore generale della nuova spa Enit (Ente nazionale italiani per il turismo italiano), società interamente controllata dal Ministero dell'Economia. Con questa nomina e l’assegnazione delle relative deleghe, si è completato il nuovo assetto di vertice di Enit spa voluto dal ministero del Turismo.
Elena Nembrini ha ricoperto e ricopre incarichi di consigliere d'amministrazione e membro del collegio sindacale in primari gruppi italiani privati e pubblici e in società quotate. Tra queste figurano anche società di primo piano del settore turistico e dei trasporti: Nembrini ha infatti ricoperto l'incarico di sindaco di NH Italia, primaria società del settore alberghiero, di consigliere d'amministrazione di Is Molas e ISM Investimenti (gruppo turistico/immobiliare della famiglia Colaninno) ed è stata membro del collegio sindacale di Trenitalia.
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Attacco in Iran, gli Usa dietro la rinuncia di Israele:...
Secondo fonti egiziane Washington avrebbe accettato il piano israeliano per un’azione militare a Rafah
Gli Stati Uniti avrebbero accettato il piano israeliano per un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in cambio della rinuncia da parte dello stato ebraico a sferrare un attacco di ampia portata in Iran per rappresaglia contro il raid iraniano a Israele. A scriverne - citando funzionari egiziani - è la pubblicazione qatarina Al-Araby Al-Jadeed.
"L'amministrazione americana ha mostrato di accettare il piano precedentemente presentato dal governo di occupazione per quanto riguarda l'operazione militare a Rafah, in cambio della rinuncia a un attacco su larga scala contro l'Iran", scrive Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, secondo il quale sarebbero in corso i preparativi per consentire all'Egitto di far fronte a qualsiasi possibile impatto della prevista operazione.
Nyt, Israele ha calcolato male risposta Iran ad attacco Damasco
Inoltre, secondo quanto scrive il New York Times citando diversi funzionari americani coinvolti in discussioni ad alto livello e un alto funzionario israeliano, Tel Aviv ha calcolato male la risposta che l'Iran avrebbe dato all'attacco che ha distrutto il consolato di Teheran a Damasco. E questo errore di calcolo potrebbe causare la tanto temuta escalation nella regione. ''Gli israeliani hanno commesso un grave errore di calcolo pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza'', afferma il quotidiano.
Il New York Times scrive che i funzionari statunitensi erano arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell’attacco israeliano a Damasco e per il fatto che non era stato comunicato loro il suo significato. Due funzionari israeliani hanno riferito al New York Times che i piani per l'attacco erano iniziati due mesi prima che fosse portato a termine e che è stato approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo.