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Elezioni Sardegna, deputata Fdi: “Todde non ha vinto, partito chieda riconteggio”
Barbara Polo: "Come deputata di Fdi del Nord della Sardegna chiederò ai vertici del partito che si richieda il riconteggio, dopodiché starò a ciò che verrà deciso"
"Quella di Todde non si può definire una vittoria". In Sardegna c'è chi non si 'arrende' dopo le elezioni. Dopo il successo, risicato, di Alessandra Todde e del 'campo progressista' alle regionali nell'Isola, a livello locale in Fratelli d'Italia si sta facendo strada la possibilità di chiedere ufficialmente un riconteggio delle schede. Intervistata dall'Adnkronos, è la deputata sarda Barbara Polo, coordinatrice provinciale di Fdi a Sassari, a farsi portavoce di una richiesta che - spiega la parlamentare - "sta arrivando dal territorio, dai nostri ma anche da altri gruppi": "Auspico e spero che il mio partito chieda il riconteggio delle schede. Il nostro candidato, Paolo Truzzu, ha detto che non c'è intenzione di farlo. Ma io come deputata di Fdi del Nord della Sardegna chiederò ai vertici del partito che si richieda il riconteggio, dopodiché starò a ciò che verrà deciso".
La premier Giorgia Meloni ha telefonato a Todde per congratularsi del risultato, ma per Polo "quella non si può definire una vittoria. Un riconteggio, per onestà, dovrebbe essere fatto" alla luce dello scarto esiguo che ha decretato il successo della candidata sostenuta da M5S e Pd.
La richiesta di un riconteggio arriva "da consiglieri, non solo del mio partito. Esponenti del territorio - spiega ancora Polo - che hanno voluto che mi facessi carico di questa richiesta". La 'missiva' sarà consegnata a Giovanni Donzelli: "E' lui la persona a cui facciamo riferimento. Chiaramente Giorgia Meloni verrà consultata".
Sul voto disgiunto che ha penalizzato il candidato del centrodestra, la deputata infine osserva: "Sicuramente c'è stato, è evidente. Ma queste sono valutazioni che si faranno con calma: dobbiamo capire cosa è avvenuto all'interno di questa maggioranza. Molti hanno deciso di votare la Todde. Penso che questo voto disgiunto debba essere analizzato molto profondamente".
(di Antonio Atte)
Spettacolo
Arnold Schwarzenegger dopo l’intervento al cuore:...
L'attore 76enne rassicura i fan sul suo stato di salute e anche sulla serie Tv di Netflix
Nonostante il recente intervento chirurgico al cuore, Arnold Schwarzenegger, è "pronto a girare" la seconda stagione di 'Fubar' già da aprile. All'inizio del mese l'attore ha subito un intervento al cuore per mettere un pacemaker e, intervenendo al podcast 'Arnold's Pump Club', aveva scherzato: "Sono diventato un po' più una macchina".
La star di Terminator, 76 anni, su Instragram ha, quindi, rassicurato i fan sul suo stato di salute e anche sulla produzione della serie targata Netflix che non subirà interruzioni: "Ho ricevuto tanti messaggi gentili da tutto il mondo, ma molte persone mi hanno chiesto se il mio pacemaker causerà problemi con la seconda stagione di Fubar". E aggiunge: "Assolutamente no".
"Sarò pronto per girare già ad aprile", assicura. L'attore di Hollywood nella serie ‘Fubar’, disponibile su Netflix, interpreta il ruolo di Luke Brunner, un agente della Cia prossimo al pensionamento, che a causa di un segreto di famiglia, è costretto a tornare sul campo per un ultimo lavoro.
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Terremoto in Grecia, scossa magnitudo 5.7 nel Peloponneso
Il terremoto è stato registrato vicino alle isole Strofadi ed è stato avvertito fino ad Atene e Creta
Un terremoto di magnitudo 5.7 ha scosso oggi il Peloponneso occidentale, nel sud della Grecia poco dopo le 9 ora locale. Il terremoto è stato registrato vicino alle isole Strofadi ed è stato avvertito fino ad Atene e Creta. Al momento non si hanno notizie di feriti o danni.
"È troppo presto per dire se questo sia il terremoto principale", ha affermato il sismologo Gerasimos Papadopoulos alla tv pubblica Ert. Efthymios Lekkas, presidente dell'Organizzazione per la pianificazione e la protezione dai terremoti (Oasp) ha precisato che il sisma desta grande preoccupazione perché è stato registrato in un'area marina con una grande profondità focale. "Tuttavia, si tratta di un terremoto che non sembra avere alcun impatto sulle infrastrutture edilizie e sulle persone", ha osservato.
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‘Sandokan’ si è pentito, il boss dei Casalesi...
Detenuto al regime del carcere duro dal 1998, Francesco Schiavone avrebbe avviato i primi colloqui da alcune settimane con l'Antimafia. Ai familiari offerto il programma di protezione
A confermare l'avvio della collaborazione con la giustizia del boss "Sandokan" Francesco Schiavone sono anche la Direzione Nazionale Antimafia e la Direzione distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, che da alcune settimane hanno avviato i primi colloqui con l'ormai ex boss del clan dei Casalesi, oggi 70enne, detenuto al regime del carcere duro dal 1998, quando l'11 luglio fu catturato in un bunker a Casal di Principe, in provincia di Caserta.
A riportare la notizia del pentimento era stato il quotidiano Cronache di Napoli. Secondo quanto si apprende, ai familiari di Schiavone - originario di Casal di Principe - è stato offerto di entrare nel programma di protezione riservato ai familiari dei collaboratori di giustizia, come avvenuto già nel 2018, quando a pentirsi fu il figlio Nicola Schiavone. Ergastolano, detenuto da anni al 41 bis, Francesco Schiavone è in carcere ininterrottamente da 26 anni. Da principale imputato, è stato condannato nel maxi processo Spartacus.