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Diabete: la Rete diabetologica piemontese è tra le più forti in Italia. Le nuove sfide: potenziare la prevenzione, facilitare l’accesso ai nuovi farmaci e avvicinare la cura al paziente attraverso le nuove tecnologie

Diabete: la Rete diabetologica piemontese è tra le più forti in Italia. Le nuove sfide: potenziare la prevenzione, facilitare l’accesso ai nuovi farmaci e avvicinare la cura al paziente attraverso le nuove tecnologie

I clinici: “E’ importante potenziarel'assistenza specialistica sul territorio, con gruppi interdisciplinari che lavorano nella fase acuta dentro l’ospedale e sul territorio”.

L’appello di AMD Piemonte e Valle d’Aosta: “Serve promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sulla prevenzione dell'obesità e del diabete. La cultura della prevenzione deve essere proposta anche come investimento in salute”. 

Torino, 27 novembre 2023– Secondo AMD-Associazione Medici Diabetologi il diabete mellito in Italia ha raggiunto una prevalenza stimata oltre il 6%, vale a dire circa 4 milioni di soggetti affetti, prevalenza che non tiene però conto del sommerso/non diagnosticato che potrebbe far schizzare il dato ben oltre il 7%. L’impatto della malattia dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul servizio sanitario nazionale e sui servizi regionali è molto importante: la spesa, desunta dai flussi amministrativi, indica circa 3.000 euro per paziente (il doppio che per i soggetti non diabetici); oltre l’80% dei costi è attribuibile ai ricoveri e alla gestione delle complicanze e comorbilità, mentre solo la restante parte coinvolge le prestazioni ambulatoriali, i farmaci e i dispositivi per il diabete. A questo vanno aggiunti anche i costi indiretti che rendono ancora più complicata la gestione di questa condizione clinica.

In Piemonte le persone che soffrono di diabete sono 320mila (dato del Registro Regionale Diabete), il 5% della popolazione, un dato è in crescita: di questi, il 91% soffre di diabete di tipo 2, il 5% di diabete di tipo 1, il restante sono forme di diabete secondarie ad altre patologie.A Torino sono 60.000 i pazienti diabetici.La Rete Diabelologica piemontese è tra le più forti, in particolare è una rete che riguarda gli adulti e i bambini, e ora è pronta per affrontare nuove sfide:potenziare la prevenzione, facilitare l’accesso aifarmaci innovativi e avvicinare la cura al paziente attraverso le nuove tecnologie.

Se ne parla all’evento “La pandemia diabete T2, dai modelli organizzativi alle criticità gestionali, alle nuove opportunuità di cura”, organizzato da Motore Sanità, con la collaborazione scientifica di AMD, con il patrocinio di FAND Associazione Italiana Diabetici ODV, Federfarma Piemonte e FIMMG Federazione Italiana Medici di Famiglia Sezione Provinciale di Torino, per fare il punto sul questa malattia in Piemonte.

La prevalenza di diabete rilevata nel 2022 in Piemonte è stata addirittura superiore a quella nazionale, con una percentuale che si assesta intorno al 7%, circa 300 mila persone affetta. Ma è anche vero che Il tasso di ospedalizzazione per diabete non complicato e diabete con complicanze è nettamente inferiore in confronto al dato nazionale, e stessa cosa si rileva per il tasso standardizzato di mortalità per diabete, un po' più elevato negli uomini rispetto alle donne. Questo significa che, in Piemonte, la diabetologia sta lavorando bene ma, comunque, c’è ancora tanto da lavorare e migliorare”ha spiegato Enrico Pergolizzi, Presidente AMD-Associazione Medici Diabetologi Piemonte e Valle d’Aosta. “L’obiettivo delle società scientifiche diabetologiche, AMD e SID in prima linea, è quello di potenziare e razionalizzare l’assistenza alle persone con diabete per garantire il pieno accesso alle cure e ai trattamenti in maniera omogena, per evitare le complicanze della malattia e assicurare una elevata qualità di vita. Ma un punto fondamentale è quello di promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sulla prevenzione dell'obesità e del diabete, centrate sull’educazione a comportamenti alimentari salutari e sull’incentivazione dell'attività fisica. La cultura della prevenzione deve essere proposta anche come investimento in salute, perché solo così è possibile ridurre il rischio di sviluppare queste malattie croniche che hanno un altissimo impatto sociosanitario ed economico”.

Secondo Salvatore Oleandri, Direttore SC Endocrinologia e Malattie Metaboliche ASL Città di Torino, è importante promuovere le campagne vaccinali per il Covid, e non solo, e potenziare sempre di più l'assistenza specialistica sul territorio, con gruppi interdisciplinari che lavorano sia nella faseacuta dentro l’ospedale, sia sul territorio.

“La pandemia ci ha insegnato che, nel momento in cui la medicina del territorio - la specialistica e la medicina di famiglia - vengono sostenute e rinforzate, si riesce a gestire la patologia sul territorio e a governare anche il suo ingresso in acuto in ospedale e anche la sua dimissione sul territorio. In questo momento – ha puntualizzato il professore Oleandri - gli spazi sul territorio dedicati alla specialistica non sono appropriati, lo vediamo dalle lunghe liste di attesa e dalla difficoltà che stiamo avendo in tutta Italia a recuperare i volumi prestazionali che avevamo prima del Covid, però, grazie al Pnrr si sta andando verso il potenziamento della medicina del territorio”.

Salvatore Oleandri ha ricordato inoltre che la campagna vaccinale messa in campo dal 2020 in poi, ha determinato gli effetti voluti: “la mortalità molto alta registrata durante la fase pandemica, soprattutto nella popolazione fragile di diabete, è tornata finalmente, almeno in Piemonte, a Torino, ai livellipre-pandemici, intorno al 2,5-3%, scendendo dal 6%, al 4%, al 3% progressivamente dal 2021 a oggi”.

Carlo Bruno Giorda, S.C. Diabetologia ASL Torino 5 ha messo in evidenza punti di forza e criticità: “La diabetologia sta vivendo una rivoluzione epocale e i due driver di questa rivoluzione sono l’innovazione farmacologica, che sta dando dei risultati impensabili, e la tecnologia. Ma esistono anche dei punti deboli: le tecnologie attualmente non sono riportate nel PDTA del diabete e poi serve migliorare la digitalizzazione, sopratttutto lo scambio dei dati con la medicina generale che è ferma ad un modello del 2010, già solo mettere in condivisione l’utilizzo dei farmaci e non solo gli esami sarebbe un passo avanti”.

Rendiamoci conto che questa patologia, che rappresenta la cronicità numero uno, riserva sfide anche nuove che ogni volta si affacciano – ha dichiarato Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Sanità, Regione Piemonte -.Recentemente, per esempio, un farmaco salvavita spray ipoglicemizzante per pazienti insulino-dipendenti, spesso pediatrici, non risulta più rimborsabile per mancato accordo in AIFA e le regioni vengono chiamate a trovare soluzioni. Alcune regioni si sono portate avanti e mi auguro che questo potrà essere fatto anche con la regione Piemonte, anche perché si tratta di un farmaco di un certo costo. Importante è la stretta connessione con gli specialisti: la patologia del diabete è quella dove meglio si estrinseca la collaborazione del medico di famiglia con lo specialista. Credo che sia il paradigma per tante altre criticità questo modello. Si segue con attenzione tutto quello che riguarda questa patologia perché, quando il diabete non è controllato, porta a una serie di conseguenze responsabili, tra le alte cose, di costi sociali molto forti”.

LE ESPERIENZE SUL TERRITORIO

L’Asl Città di Torino è in prima fila nella costituzione di nuovi modelli di presa in carico totale multidisciplinare del paziente. “Stiamo cercando di sperimentare nuove modalità di integrazione del paziente diabetico innestate su una rete solidissima" ha spiegato Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino e Azienda Zero. “Nell’ambito dei controlli della retina siamo riusciti a fare una gestione integrata con gli oculisti all’interno dell’ospedale Oftalmico,dove è presente la sede principale di Diabetologia,e i pazienti fanno i controllidella retina contestualmente alla visita diabetologica. Inoltre abbiamo sperimentato il sistema di vaccinazione all’interno del PDTA del paziente diabetico, quindi non solo gli viene proposta la vaccianzione e offerta la prenotazione ma viene offerta l’intera prestazione.Infine, in Azienda Zero abbiamo ricostituito la rete diabetologica dandogli una dimensione più regionale e questo potrà sicuramente fare ottenere ulteriori miglioramenti nella direzione che ci siamo preposti”.

Paola Gennari, Responsabile della S.S.D. Malattie endocrine e Diabetologia dell'ASL TO3 ha presentato la situazione in questo territorio: “I pazienti con diabete tipo 2 nella TO3 sono circa 35.000, di cui circa 10.000 nell’area pinerolese, su una popolazione di circa 600.000 abitanti, ripartiti in 109 comuni. La difficoltà maggiore è, quindi, la vastità del territorio, non sempre facilmente raggiungibile. Grande importanza deve essere data ai PDSTA, come quello del diabete, strumento che permette al paziente un percorso clinico-assistenziale adeguato. L’ intensificazione della terapia è uno strumento efficace nella prevenzione delle complicanze a lungo termine e determina una riduzione dei costi legati alla gestione delle complicanze stesse. Per la sostenibilità del sistema, occorre dare sempre più spazio alla Telemedicina, considerando non solo il risparmio di costi diretti, ma anche di quelli indiretti”.

"I dati epidemiologici dicono che il diabete di tipo II è il principale problema della sanità territoriale, mettendo alla prova sia gli interventi clinici sia quelli organizzativi – ha sottolineato Carlo Romano, Direttore Distretto Nord Ovest e Coordinatore Area Territoriale Nord -. I Distretti sono direttamente impegnati sia dal punto di vista della loro funzione di tutela che da quello della garanzia dell'erogazione di prestazioni, e in Piemonte il PSDTA del diabete, attraverso la modalità della Gestione integrata, ha portato a documentati miglioramenti nell'assistenza".

LA MEDICINA GENERALE: AFFRONTARE IL DIABETE CON UNA MEDICINA DI POPOLAZIONE E DI INIZIATIVA

“In Piemonte è attivo il sistema di Gestione integrata del diabete mellito, questa modalità ha consentito di affrontare al meglio il periodo di pandemia Covid-19: infatti il paziente diabetico è stato quello che di meno ha subito il periodo di chiusura dei servizi, in quanto il sistema di integrazione dei servizi ha sopperito adeguatamente. Anche ora che il servizio sanitario regionale è in crisi con tempi di attesa lunghissimi, se non impossibili, per l’ottenimento delle prestazioni specialistiche, la branca diabelologia è quella che meno risente di questo fenomeno – ha spiegato Andrea Pizzini, Consiglio Direttivo FIMMG Torino e Segretario della Scuola Piemontese di Medicina Generale Massimo Ferrua, Torino -. Come medici di famiglia ci auspichiamo che anche altre patologie croniche (come la BPCO, lo scompenso cardiaco, l’osteoporosi, ecc…) possano essere affrontate con il medesimo approccio: con una medicina attiva, di popolazione e di iniziativa”.

I PAZIENTI: MIGLIORARE L’UTILIZZO DEI NUOVI FARMACI

Enrico Ferrario, Coordinatore di Assemblea Vinovo, Cittadinanzattiva Piemonte ci ha tenuto a sottolienare che “le scoperte recenti dell’eziologia e fisiopatologia del diabete hanno portato a nuovi farmaci, alcuni già utilizzati altri ancora sperimentali, che, aggiunti a farmaci storici come la Metformina e al controllo dietetico possono migliorare molto il quadro metabolico del paziente, ma il loro utilizzo presenta alcune difficoltà: non sempre adeguata conoscenza da parte dei medici di medicina generale e degli stessi specialisti; costi elevati; gravi problemi di carenza”.

Giulietta Miele, Presidente FAND Torino, si è infine soffermata sulla tecnologia a disposizione, “ovvero i nuovi device che aiutano il malato a monitorare in continuo il valore della glicemia, normalmente applicato sulla parte alta del braccio e che dovrebbe permettere un buon compenso glicemico; inoltre speriamo venga presto abbinato ad un microinfusore automatico che inietta direttamente l’insulina necessaria, oggi esiste un sistema manuale, tramite un apparecchio consente di iniettare la quantità giusta di insulina, anch’essa suggerita dal PDM stesso. Devo dire che c’è ancora da discutere in merito alla precisione della misurazione, perché va bene interpretare la tendenza della freccia atta alla misura, ma quando supera il 20% dichiarato ed il paziente è in ipoglicemia, la situazione diventa grave, sarebbe quindi consigliabile una rivisitazione dell’apparecchio”.

Si ringrazia Menarini Group e Guidotti per il contributo incondizionato.

Ufficio stampa Motore Sanità

Laura Avalle - 320 098 1950

Liliana Carbone - 347 264 2114

comunicazione@motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Orologi di lusso: la nuova dipendenza del XXI secolo...

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Paolo Cattin

Milano, 29 marzo 2024 - In un'epoca contrassegnata da rapidi cambiamenti e dalla crescente ricerca di beni che definiscano non solo lo status sociale ma anche l'intima percezione del sé, il mercato degli orologi di lusso emerge come un fenomeno rivelatore di tendenze profonde e inaspettate.

Paolo Cattin, riconosciuto unanimemente come uno dei massimi esperti di orologi a livello internazionale, ci guida attraverso questa trasformazione che va ben oltre il semplice concetto di tempo.

L'orologio di lusso o da collezione, per Cattin è diventato ben più di un accessorio o un investimento: è una vera e propria dichiarazione d'identità, un'ancora in un mare di incertezze globali. Come una droga, crea dipendenza emotiva, creando legami profondi tra individuo e oggetto, non solo di possesso, ma di identità e appartenenza.

Queste parole catturano l'essenza di un movimento che sta definendo l'era contemporanea: l'ascesa di un nuovo tipo di consumo che intreccia inscindibilmente emozione, prestigio e finanza.

Il mercato degli orologi di lusso ha assistito recentemente a un vigoroso rilancio, spinto da una novità significativa: l'adeguamento dei prezzi a livelli più accessibili. Questo fenomeno ha catalizzato un interesse senza precedenti, riflettendo un cambio di paradigma nel modo in cui i consumatori percepiscono l'orologio.

Non più solo simbolo di eleganza senza tempo, ma investimento tangibile, l'orologio diventa espressione di una saggezza finanziaria che si sposa con l’estetica.

Ma Cattin va oltre, identificando una tendenza ancor più significativa: gli orologi di lusso sono diventati, in un certo senso, il nuovo oggetto di desiderio del nostro secolo. C'è una sorta di fascino che si sviluppa tra l'individuo e questi oggetti, simile all'attrazione che esercitano le sostanze stupefacenti. C'è una dipendenza emotiva che si sviluppa, non solo di possesso, è un legame, una questione di identità e appartenenza.

Questa prospettiva apre una finestra su un fenomeno di vasta portata, che va interpretato con un approccio più leggero. Il desiderio per questi orologi di lusso rivela un bisogno umano fondamentale di appartenenza e di riconoscimento, in un mondo dove l'autenticità è sempre più rara e preziosa.

Inoltre, l'approccio dei consumatori agli orologi di lusso testimonia una crescente consapevolezza dell'importanza di pratiche sostenibili. "Acquistare un orologio di lusso o da collezione, anche usato, sceglierlo non solo per la sua bellezza ma anche per la storia che porta con sé, è un atto di rispetto verso l'ambiente e verso le generazioni future”, sottolinea Cattin.

Paolo Cattin conclude con una riflessione che invita alla meditazione,l'orologio di lusso o da collezione è un promemoria che il tempo è il nostro bene più prezioso. Come lo spendiamo, e con chi, definisce chi siamo.

In questa epoca di rapidi mutamenti, il mercato degli orologi di lusso si conferma non solo un settore in crescita ma un vero e proprio trend culturale collettivo e in un'epoca in cui le dipendenze assumono molteplici forme, dagli stimoli digitali alle vere e proprie sostanze stupefacenti, l'orologio di lusso si inserisce come una nuova, affascinante e insidiosa tentazione, trasformando il tempo stesso in un oggetto di desiderio e di dipendenza.

Per informazioni:

https://www.instagram.com/paolocattin

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I sistemi di sicurezza del gioco online: la tecnologia che...

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sistemi-sicurezza-gioco-online

Milano, 28/03/2024 - Rivoluzione tecnologica sembrerebbe una delle espressioni più inflazionate. Eppure, quello che sta accadendo nella maggior parte dei settori è proprio questo: un restyling in favore delle tecnologie emergenti, che vengono applicate sempre di più e con grande successo in una moltitudine di mercati. Il mercato del gambling è uno di questi.

Un settore in continua evoluzione come quello dell’industria dei casinò online non può non ridefinire il proprio modus operandi per rendere più dinamica e coinvolgente l’esperienza di gioco degli utenti. Le modalità di gioco vengono trasformate, anche nell’ottica di garantire maggiore sicurezza ai giocatori. E tutto ciò non sarebbe possibile senza i progressi tecnologici che hanno investito – nel senso positivo del termine – il settore dei casinò online e delle scommesse online.

Tech e gioco online

Le innovazioni apportate dall’evoluzione della tecnologia permettono di offrire ai giocatori esperienze di gioco più immersive, realistiche e coinvolgenti e che solo i migliori bookmakers analizzati da Farantube.com e in possesso della licenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli permettono di vivere. Ecco le più incisive e produttive.

Realtà virtuale e aumentata

Fra le più grandi responsabili della rivoluzione del settore del gaming e del gambling ci sono la realtà virtuale e la realtà aumentata, due tecnologie che hanno apportato grande innovazione con la creazione di mondi 3D immersivi, primi fra tutti. Gli utenti hanno la possibilità di vivere esperienze molto simili al reale, come se si trovassero davvero dentro a un casinò.

L’esperienza di gioco è totalmente rivoluzionata, perché gli spazi dei casinò virtuali in cui navigano i giocatori diventano veri luoghi di socializzazione con altri utenti, con cui condividere il gioco in maniera dinamica e interattiva.

Anche se attualmente VR e AR sono due tecnologie con ancora dei limiti in termini economici (servono cuffie VR costose e hardware potenti), i progressi in campo tech permetteranno di consentire l’accessibilità a sempre più utenti.

Intelligenza artificiale

In ascesa è anche la famosa intelligenza artificiale, uno dei più importanti progressi tecnologici di quest’epoca. Applicati ai casinò online, gli algoritmi di intelligenza artificiale permettono di analizzare il comportamento di gioco e le preferenze dei giocatori, in modo da far vivere loro delle esperienze di gioco del tutto personalizzate. Migliorare la personalizzazione e l’esperienza è, infatti, un grande punto a favore di questa tecnologia, perché per giocare bene bisogna sentirsi a proprio agio, e per sentirsi così un giocatore ha bisogno di consigli e opzioni di gioco personalizzate.

Anche nella questione dell’assistenza clienti l’intelligenza artificiale si è rivelata maestra, perché con l’implementazione di chatbot e assistenti virtuali IA, il servizio clienti è diventato più immediato ed efficiente e tenderà a migliorarsi sempre di più, con grandi vantaggi nell’esperienza complessiva dell’utente.

Blockchain e criptovalute

Ma il potenziale delle innovazioni tech non poteva che essere impiegato in favore della sicurezza e della trasparenza. Vengono introdotte, così, la tecnologia blockchain e le criptovalute come metodo di pagamento, due modalità che offrono elevati livelli di sicurezza e trasparenza nelle transazioni finanziarie dei siti gambling.

Tra l’altro, su alcuni tipi di casinò, chiamati proprio casinò crypto, vengono utilizzate esclusivamente le criptovalute per le transazioni, uno strumento che offre ai giocatori un livello di anonimato più alto, con commissioni di transazione più basse e tempi di prelievo più rapidi, delle caratteristiche a cui è difficile rinunciare nel mondo del gioco online.

Internet delle cose

Il settore del gambling è stato raggiunto dall’Internet delle cose, meglio conosciuto come IoT, che permette di raccogliere informazioni sui comportamenti e sulle preferenze di gioco degli utenti di cui servirsene per migliorare il design e l’esperienza di gioco in generale.

Una grande opportunità per creare un gioco sempre più personalizzato, anche se, di contro, l’IoT appare ancora poco rigido per quanto riguarda la salvaguardia delle informazioni dei giocatori che si registrano presso casinò online che ricorrono all’IoT, intendendo la sicurezza dei dati e la protezione della privacy.

Gioco mobile

I dispositivi mobili hanno cambiato per sempre le abitudini delle persone. Anche nel caso della diffusione del gioco mobile, il settore del gioco online ha conosciuto una rivoluzione. Le tante applicazioni di casinò mobile e i siti web ottimizzati per device mobili danno la possibilità agli utenti di giocare in maniera flessibile e accessibile da qualsiasi luogo e propongono una selezione di giochi diversificata, garantendo una navigazione fluida e metodi di pagamento sicuri.

Grafica e design innovativo

I giocatori ormai vanno alla ricerca di esperienze di gioco più realistiche. Per questo i siti di gambling più all’avanguardia si sono muniti di una grafica avanzata e più simile al reale e un design di gioco immersivo, attraverso l’integrazione di immagini in HD, animazioni 3D ed effetti sonori autentici.

Dal canto loro, gli sviluppatori di giochi ricoprono un ruolo fondamentale in questa fase di crescita, perché devono tenersi costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie e sui metodi di progettazione più innovativi per creare giochi dal grande impatto visivo e dal sicuro coinvolgimento.

Gioco online e sicurezza informatica

Come già accennato, garantire la sicurezza informatica è una delle principali priorità di qualsiasi operatore del settore del gaming e del gambling. Nei loro portali di gioco, infatti, vengono raccolti e gestiti i dati sensibili degli utenti, personali e finanziari, pertanto il settore ha l’obbligo di adottare misure di sicurezza più efficaci per la protezione dei dati e delle transazioni finanziarie dei giocatori, come la crittografia end-to-end, i firewall e i server sicuri.

Ma anche di adottare misure di contrasto alle minacce informatiche, prevedendo degli aggiornamenti a cadenza regolare dei protocolli di sicurezza e delle nuove minacce della cybersicurezza.

Gioco online responsabile

Di pari passo all’integrazione delle nuove tecnologie che permettono ai giocatori di vivere un’esperienza di gioco più sicura, procede la necessità e la responsabilità, da parte degli operatori del settore del gioco online, di adottare tutte le misure necessarie a promuovere il gioco responsabile. Al gioco possono accedere soltanto i maggiorenni, dunque bisogna prevenire il gioco minorile e l’accesso al gioco da parte di giocatori più fragili che hanno o possono sviluppare comportamenti problematici. Gli operatori devono garantire pratiche di gioco corrette e limitare qualsiasi rischio di sfociare nel gioco patologico.

L’impatto del tech sull’industria del gioco online

Ognuna di queste tecnologie innovative è necessaria a stabilire dei nuovi modelli di business e delle strategie operative più mirate dei portali di gioco online. Per trasformare l’esperienza dei giocatori, infatti, i casinò online devono esplorare nuovi orizzonti, raggiungere nuovi mercati, offrire tipologie di giochi sempre diverse e interessanti e operare nel modo più efficiente e sicuro possibile. Solo così si potrà dire che la tecnologia applicata al mondo del gambling avrà fatto un buon lavoro.

Per informazioni:

e-mail: info@farantube.com

Instagram: https://www.instagram.com/farantubesport/

Facebook: https://www.facebook.com/farantubeIT/

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Beatrice Lion, 28 anni, dopo 7 anni in azienda dichiarata...

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Beatrice Lion

Singapore 28/03/2024 – True Global Ventures è orgogliosa di annunciare la nomina di Beatrice Lion come nuova Amministratrice Delegata del suo gestore di fondi a Singapore. Questo traguardo è una testimonianza del notevole percorso di Beatrice, iniziato quando aveva 21 anni. La sua dedizione all'azienda come General Partner l’ha portata a essere membro del consiglio/osservatore in 4 società del portafoglio di True Global Ventures.

La collaborazione di Beatrice con True Global Ventures è iniziata nel 2017, quando è entrata a far parte di Innovator Founders Capital (IFC) 1,2,3, precedentemente nota come True Global Ventures 1,2,3. Il suo ruolo si è concentrato principalmente sullo sviluppo commerciale delle società del portafoglio e ha portato a risultati importanti tra cui quattro uscite di successo nel portafoglio di IFC, dimostrando la sua capacità visione strategica e competenza nell'esecuzione.

Nel 2018, sotto la guida di Beatrice, True Global Ventures ha richiesto e ottenuto la licenza di gestore di fondi di venture capital (VCFM), segnando un significativo balzo in avanti nel percorso dell'azienda e avviando il suo primo fondo regolamentato con Limited Partners (LP) esterni, un passo oltre ai fondi solo per partner. Questo periodo è stato caratterizzato da ampi sforzi educativi e da un lavoro innovativo nell'investire nell'equità della Blockchain e dell'IA, riflettendo la capacità di Beatrice di navigare attraverso paesaggi di raccolta fondi impegnativi.

Gli sforzi di Beatrice sono culminati nella coordinazione della chiusura di 113 milioni di USD per il TGV 4 Plus Base Fund nel 2021, seguita da una notevole prima chiusura di un Opportunity Fund da 146 milioni di USD a giugno 2022, segnando un notevole aumento dell'efficacia nella raccolta fondi sotto la sua guida.

Riflettendo sulla sua permanenza di quasi sette anni con True Global Ventures, Beatrice è stata determinante in vari segmenti della gestione del fondo di venture capital, comprese le exit strategies, la raccolta fondi, deal-sourcing e valore aggiunto, in particolare nei primi 18 mesi critici dell'investimento.

L'azienda dà il benvenuto anche a Frank Desvignes e Kelly Choo, come Direttori Esecutivi che sono ora a tempo pieno. Questo rafforza il team di leadership e l'impegno dei fondi verso l'innovazione, la crescita e le prestazioni. Dušan Stojanović ha ufficialmente ceduto il suo ruolo esecutivo in IFC 1,2,3 a Julian Marland, che ora si concentrerà a tempo pieno su IFC. Dušan ha anche rassegnato le dimissioni da tutti i comitati di investimento in IFC in modo da poter dedicare ancora più tempo a True Global Ventures 4 Plus (TGV 4) e True Global Ventures Opportunity Fund (TGV 5) come Direttore Esecutivo.

Insieme agli altri partner, Beatrice è pronta a guidare True Global Ventures verso nuove vette, spinta da una visione di un 2024 emozionante e trasformativo.

Beatrice Lion ha commentato: "Sono entusiasta di assumere il ruolo di CEO di True Global Ventures Fund manager. Questo viaggio, dall'essere un tecnofilo entusiasta delle nuove tecnologie a guidare un Venture Capital lungimirante, è stato incredibile. Sono grata per la fiducia, gli insegnamenti e l’opportunità di avere un impatto significativo insieme a un team dedicato. Ecco un futuro ricco di innovazione, crescita e successo."

Informazioni su True Global Ventures:

True Global Ventures è una società di venture capital di equità tecnologica globale con 2 fondi attivamente in fase di investimento: TGV 4 Plus Fund (Early Stage) e TGV Opportunity Fund (Late Stage) che investono in Serial Entrepreneurs. TGV è stato fondato da un gruppo di Serial Entrepreneurs con un solido track record di investimenti del proprio denaro, insieme a Limited Partners, in venture tech gestite da Serial Entrepreneurs. Le società del portafoglio sfruttano Blockchain e l'Intelligenza Artificiale (IA) come vantaggi competitivi per guidare il cambiamento con prodotti comprovati. TGV è presente in 20 città, tra cui Singapore, Hong Kong, Dubai, Londra, Stoccolma, Parigi, New York e San Francisco.

Contatti

Visita il sito web di TGV su https://www.tgv4plus.com/, e segui su LinkedIn e Twitter.

Per richieste dei media: info@trueglobalventures.com

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