Il tribunale della Famiglia di Tel Aviv, che ha deciso per il ritorno di Eitan Biran in Italia dalla zia materna, ha emesso “una sentenza giusta, che rispecchia anche le decisioni del giudice italiano”. Lo afferma Milo Hasbani, presidente della Comunità ebraica di Milano, contattato dall’Adnkronos. “Non avevo dubbi che la giustizia israeliana avrebbe emesso una sentenza di questo tipo”. Ora per Hasbani, ricucire lo strappo fra le famiglie, come chiesto dal tribunale di Tel Aviv, “è assolutamente necessario per il bene del bambino. Come comunità ebraica da maggio ci siamo sempre messi a disposizione di entrambe le famiglie, senza distinzioni. Abbiamo sempre parlato con tutte e due le famiglie. Bisogna riprendere i rapporti anche per il bene del ragazzo”.
Secondo il presidente della Comunità ebraica di Milano, il ricorso annunciato dalla famiglia paterna che ha portato Eitan in Israele “potrebbe complicare le cose e i rapporti. Dobbiamo solo sperare che il tempo faccia il suo percorso e che si trovi un modo per portare avanti i rapporti”. E perché anche la famiglia paterna possa continuare a vedere il bambino “bisogna risolvere i problemi” fra le due famiglie.
E la Comunità ebraica di Milano è pronta a fare da ponte fra le parti. “Non ce l’hanno mai chiesto -spiega Hasbani- ma se lo facessero, la comunità ebraica è sempre disponibile tramite il rabbinato e la presidenza. Quello che possiamo fare per trovare una soluzione senz’altro si farà”.

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