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Tecnologia

Dai social network alle AI: 1 italiano su 3 li usa per...

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Dai social network alle AI: 1 italiano su 3 li usa per viaggiare

Nel 2023, la destinazione del prossimo viaggio si sceglie sui social e con l’aiuto delle intelligenze artificiali. Gli hashtag di TikTok e Instagram e i suggerimenti di ChatGPT sono ormai una preziosa fonte di ispirazione per chi non sa dove andare in vacanza e non solo.

GIUGNO 2023 – Social e AI alleati per le vacanze.InstagramTikTok e le intelligenze artificiali stanno cambiando radicalmente il modo di scegliere le destinazioni di viaggio. I dati parlano chiaro: un utente su 3 cerca ispirazione sui social network, mentre l’utilizzo dChatGPT per finalità di viaggio è aumentato del 3105%rispetto al 2022. 

È questa la fotografia scattata da Bluepillow, il primo metamotore di ricerca online in Italia che aggrega affitti di case vacanze, alloggi e di hotel da tutti i principali fornitori su Internet, che mette in evidenza il ruolo emergente dei socialdelle chatbot conversazionali nel settore travel.

Per comprendere la portata di questo fenomeno, è sufficiente osservare i dati relativi al solo hashtag #travel. Su Instagram sono presenti 688 milioni di post a tema viaggio, mentre i video su TikTok contano in totale ben 170,7 miliardi di visualizzazioni.

Non è un caso, dunque, se sempre più persone consultano i social network per avere consigli su località, alloggi e ristoranti. Se ne sta rendendo conto anche Google, che è a lavoro su una nuova funzione su mobile che punta a trasformare la pagina dei risultati di ricerca in un feed simile a quello di Instagram e TikTok, con foto e video.

Come emerge dallo studio di Bluepillow, anche le AIconversazionali vengono usate per ricevere suggerimenti su come organizzare le proprie vacanze e pianificare l’intero viaggio, tappa dopo tappa.

Svago e relax non sono gli unici driver motivazionali. Da un’analisi approfondita dei volumi di ricerca su Google, risulta evidente come vi sia una notevole crescita dell’utilizzo di ChatGPT da parte dei nomadi digitali per avere informazioni su dove viaggiare mentre lavorano da remoto. Un altro trend, il viaggio di lavoro di lunga durata che diventa stile di vita: dunque, social e AI alleati per le vacanze, e non solo.

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Curiosità

Diventare programmatore: ecco da dove puoi partire

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Se sei interessato a diventare un programmatore, hai scelto un percorso ricco di opportunità e sfide. La programmazione è diventata una competenza fondamentale in molte industrie, offrendo numerose possibilità di carriera e sviluppo personale. Tuttavia, iniziare può essere intimidatorio, soprattutto se non hai esperienza precedente nel campo della tecnologia. Fortunatamente, ci sono molti modi per iniziare e risorse disponibili per guidarti lungo il percorso. In questo articolo, esploreremo i primi passi per diventare un programmatore, fornendo consigli pratici e risorse utili.

Scopri le basi della programmazione

La prima cosa da fare quando si decide di diventare un programmatore è comprendere le basi della programmazione. La programmazione è essenzialmente il processo di creazione di istruzioni che un computer può eseguire per risolvere problemi e compiere determinate azioni. Queste istruzioni vengono scritte in linguaggi di programmazione, che possono variare notevolmente in complessità e scopo.

Scegli un linguaggio di programmazione

Il primo passo è scegliere un linguaggio di programmazione con cui iniziare. Alcuni dei linguaggi più popolari includono Python, Java, JavaScript, C++ e Ruby. Ognuno di essi ha le proprie caratteristiche e applicazioni, quindi è importante fare ricerche per capire quale potrebbe essere il migliore per te.

Utilizza risorse online gratuite

Fortunatamente, ci sono numerose risorse online gratuite disponibili per imparare a programmare. Siti web come Codecademy, freeCodeCamp, edX e Coursera offrono corsi di programmazione introduttivi in vari linguaggi. Questi corsi sono strutturati in modo da guidarti passo dopo passo attraverso i concetti fondamentali della programmazione, consentendoti di imparare a tuo ritmo.

Pratica, pratica, pratica

Una volta acquisite le basi della programmazione, è fondamentale mettere in pratica ciò che hai imparato. La pratica è essenziale per diventare un programmatore competente e sicuro. Ecco alcuni modi per farlo:

Lavora su progetti personali

Inizia a lavorare su progetti personali per applicare le tue conoscenze in situazioni reali. Puoi creare un sito web personale, sviluppare un’applicazione mobile o persino contribuire a progetti open source su piattaforme come GitHub. Lavorare su progetti ti aiuterà a consolidare le tue competenze e a imparare nuove tecniche.

Partecipa a hackathon e competizioni

Partecipare a hackathon e competizioni di programmazione è un ottimo modo per mettere alla prova le tue abilità e imparare dai tuoi pari. Questi eventi ti mettono di fronte a sfide stimolanti e ti consentono di collaborare con altri programmatori per risolvere problemi complessi.

Approfondisci le tue conoscenze

Una volta acquisite le competenze di base, è importante continuare a sviluppare le tue conoscenze e competenze. La tecnologia è in continua evoluzione, quindi è essenziale rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppi nel campo della programmazione.

Partecipa a corsi avanzati

Considera l’opportunità di partecipare a corsi avanzati o di specializzazione per approfondire le tue conoscenze in un determinato settore della programmazione. Ad esempio, potresti voler imparare lo sviluppo di app mobili, la sicurezza informatica o l’intelligenza artificiale.

Leggi libri e articoli

Leggere libri e articoli su argomenti di interesse può essere un modo efficace per approfondire le tue conoscenze. Esistono numerosi libri di programmazione che coprono una vasta gamma di argomenti, dai concetti di base alle tecniche avanzate. Inoltre, molti siti web e blog offrono articoli informativi su argomenti di attualità nel mondo della programmazione.

Considera gli aspetti fiscali

Mentre ti immergi nel mondo della programmazione e inizi a guadagnare reddito dalle tue attività, è importante tenere presente gli aspetti fiscali. Anche se potresti essere concentrato sulla scrittura di codice, comprendere la fiscalità può aiutarti a gestire meglio le tue finanze e massimizzare il tuo reddito.

Regime fiscale più adatto

Uno dei primi passi è determinare il regime fiscale più adatto alla tua situazione. Se stai lavorando come libero professionista o imprenditore individuale, hai due possibilità: il regime ordinario o il regime forfettario. Con il primo puoi scaricare tutte le spese legate alla tua attività e hai la stessa tassazione dei dipendenti mentre con il secondo è lo Stato italiano a stimare le tue spese e le scarichi tutte indipendentemente che tu le abbia sostenute o meno e paghi una flat tax al 15% o al 5%.

Deduzioni fiscali

Assicurati di essere a conoscenza delle deduzioni fiscali disponibili per i programmatori. Potresti essere in grado di dedurre le spese per l’acquisto di attrezzature informatiche, corsi di formazione, abbonamenti a riviste specializzate e altri costi correlati alla tua attività professionale.

Consulenza fiscale

Se hai dubbi o domande sulla fiscalità, considera la possibilità di consultare un esperto fiscale. Un consulente fiscale può aiutarti a ottimizzare la tua situazione fiscale, garantendo il rispetto delle normative e la massimizzazione delle tue detrazioni e crediti fiscali.

Diventare un programmatore è un viaggio emozionante che offre numerose opportunità di crescita personale e professionale. Con le risorse e le informazioni giuste, puoi iniziare il tuo percorso verso una carriera gratificante nel campo della tecnologia. Ricorda di dedicare tempo alla formazione, alla pratica e all’approfondimento delle tue conoscenze, e non trascurare gli aspetti fiscali della tua attività. Se hai bisogno di assistenza nella gestione dei tuoi affari fiscali, non esitare a contattare Fiscozen per una consulenza gratuita e senza impegno. I loro esperti qui per aiutarti a navigare nel complesso mondo della fiscalità per i programmatori.

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Attualità

Introduzione al Marketing Transmedia: Cos’è e Come...

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Grazie all’incessante cambiamento delle abitudini dei consumatori e dalla sempre crescente competizione nel panorama commerciale  il marketing transmedia si è affermato come un framework di riferimento per coinvolgere il pubblico e differenziarsi dalla massa.

Ma cosa significa esattamente marketing transmedia? E come può essere utilizzato in modo efficace dalle aziende per promuovere i propri prodotti e servizi? In questo articolo, esploreremo in dettaglio il concetto di marketing transmedia, analizzando i suoi principi fondamentali e fornendo consigli pratici su come implementarlo con successo nelle strategie di marketing digitale.

Definizione rapida di marketing transmedia

Il marketing transmedia va oltre la semplice diffusione di messaggi pubblicitari su diversi canali di comunicazione. È una forma d’arte che coinvolge gli utenti attraverso una narrazione coinvolgente e avvincente, portandoli a immergersi completamente nell’universo del brand. Con il marketing transmedia, le storie vengono raccontate attraverso una varietà di piattaforme e media, creando un’esperienza multi-sensoriale che si distingue per la sua originalità e creatività.

Il marketing transmedia rappresenta il futuro dello storytelling del brand, offrendo alle aziende l’opportunità di creare esperienze uniche e memorabili per i propri clienti. È tempo di esplorare questo affascinante mondo e scoprire il potenziale creativo che si cela dietro il marketing transmedia.

Principi fondamentali

Il marketing transmedia si basa su alcuni principi fondamentali che ne definiscono l’essenza e la strategia. Uno di questi principi è la necessità di estendere la narrazione attraverso diversi canali piuttosto che limitarsi a un singolo medium. Questo permette di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, aumentando le possibilità di coinvolgimento e interazione.

Un altro principio chiave è quello della continuità, che implica la coerenza e l’omogeneità della storia raccontata attraverso i vari canali. È importante che ogni elemento della narrazione si integri in modo armonioso, contribuendo alla costruzione di un’esperienza complessiva per l’utente. Inoltre, il concetto di immersione è fondamentale nel marketing transmedia, poiché si tratta di coinvolgere attivamente il pubblico e renderlo parte integrante della storia.

La costruzione del mondo è un altro aspetto cruciale del marketing transmedia, che si riferisce alla creazione di un universo narrativo ricco di dettagli e sfumature. Questo mondo immaginario fornisce lo sfondo per la narrazione e offre agli utenti una cornice in cui immergersi completamente. La serialità è un altro principio importante, che implica la suddivisione della storia in episodi o segmenti, ciascuno dei quali contribuisce a sviluppare la trama complessiva.

La subiettività è un concetto centrale nel marketing transmedia, poiché implica il coinvolgimento emotivo e personale dell’utente nella storia. Infine, il rendimento si riferisce alla valutazione dei risultati ottenuti attraverso la campagna di marketing transmedia, che può essere misurato in termini di coinvolgimento dell’utente, aumento delle vendite o miglioramento del riconoscimento del brand.

Canali Utilizzati nel Marketing Transmedia

Il marketing transmedia sfrutta una vasta gamma di canali e piattaforme per trasmettere la storia di un brand e coinvolgere il pubblico in modo interattivo e coinvolgente. Questi canali possono includere sia mezzi tradizionali come la televisione e la stampa, sia piattaforme digitali come i social media, i siti web e le app mobili.

Uno dei canali più utilizzati nel marketing transmedia è il social media, che offre un’ampia gamma di opzioni per la condivisione di contenuti e l’interazione con il pubblico. I social network come Facebook, X, Instagram e LinkedIn consentono alle aziende di pubblicare contenuti multimediali, interagire con i follower e creare discussioni intorno al proprio brand.

Altri canali digitali utilizzati nel marketing transmedia includono i siti web aziendali, che possono ospitare contenuti multimediali come video, immagini e articoli di blog, e le app mobili, che offrono un’esperienza interattiva e personalizzata agli utenti. Le piattaforme di streaming video come YouTube e Netflix sono anche popolari nel marketing transmedia, consentendo alle aziende di distribuire contenuti video di alta qualità e raggiungere un vasto pubblico online.

Oltre ai mezzi digitali, il marketing transmedia può anche sfruttare i mezzi tradizionali come la televisione, la radio e la stampa. Le pubblicità televisive e radiofoniche possono essere integrate con contenuti digitali per creare un’esperienza cross-mediale per il pubblico. Allo stesso modo, la stampa può essere utilizzata per diffondere contenuti multimediali come articoli, interviste e recensioni che incoraggiano l’interazione e l’engagement del pubblico.

In definitiva, il marketing transmedia sfrutta una varietà di canali e piattaforme per trasmettere un messaggio coerente e coinvolgente ai consumatori. Questa approccio multi-canale consente alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato e di creare esperienze uniche che si estendono oltre i confini dei singoli media. Nelle prossime sezioni, esamineremo alcuni consigli pratici su come utilizzare questi canali in modo efficace per creare una campagna di marketing transmedia di successo.

Ti piacerebbe approfondire o richiedere una consulenza? Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Andrea Gabrielli di Verbena Contents, qui trovi il sito con i contatti.

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Tecnologia

ltalian Tech Landscape: Software Italiani lancia il primo...

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Software Italiani presenta a Milano il 21 febbraio 2024 l’Italian Tech Landscape, il primo studio in Italia sulle soluzioni Made In Italy nell’ambito dei software

L’Italia ha il primo studio sul mondo dei software. Si chiama Italian Tech Landscape ed è un progetto nato dalla visione dell’imprenditore Max Brigida, fondatore dell’Ecosistema Software Italiani, con il patrocinio di Assosoftware, la collaborazione di Cerpem (il Centro Ricerche per il Mezzogiorno) e importanti player del settore della tecnologia come TeamSystem.Si tratta di uno step fondamentale per il panorama imprenditoriale italiano che già nel 2023 ha ottenuto un importante risultato: stando al primo Rapporto sullo Stato del Decennio digitale pubblicato dalla Commissione europea, il 70% delle aziende ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione, in linea con la media UE.

Questa iniziativa, da un lato, mira a promuovere il Made in Italynell’ambito delle soluzioni software, di cui l’Italia è ricca grazie alle numerose startup operanti nel settore, con il fine ultimo di incentivarne l’adozione. Dall’altro, si pone l’obiettivo di indagare e classificare le aziende attive nel panorama dei software in Italia.

Uno degli aspetti più interessanti dell’Italian Tech Landscaperiguarda proprio il gran numero di aree in cui operano questeaziende tecnologiche: sono più di 30 ed abbracciano settori che vanno dall’intelligenza artificiale all’e-commerce, dalla sicurezza informatica all’Internet of Things, dimostrando la capacitàdell’offerta software italiana di soddisfare una vasta gamma di esigenze e di potersi rivolgere a un gran numero di settori dimercato a livello internazionale.

Sull’importanza di questo studio è intervenuto Max Brigida, ideatore del progetto: Lo studio rivela il potenziale illimitato del settore software italiano e dimostra che l’Italia può competere a livello internazionale in termini di innovazione e tecnologia. Siamo fiduciosi che questa panoramica contribuirà a stimolare ulteriori sviluppi nel settore, attrarre investimenti e farci diventare la Silicon Valley Europea. Abbiamo tutto per poterlo fare e con questo studio vogliamo dimostrare la nostra forza tecnologica”.

La presentazione dell’Italian Tech Landscape avverrà a Milano il 21 febbraio 2024 dalle 10 alle 12 presso ONEGROUPDAY con un evento ad hoc che consentirà non solo di conoscere il report completo, destinato a diventare un punto di riferimento del settore, ma anche di instaurare collaborazioni significative tra imprese, investitori e rappresentanti istituzionali con il fine di potenziare e promuovere un’ulteriore evoluzione del settore software italiano. 

Per chiunque fosse interessato e volesse partecipare all’evento di presentazione, sarà possibile iscriversi tramite questo link (https://landing.softwareitaliani.com/2L779) per prenotare ilproprio posto (necessario per accedere; capienza massima 150 persone). Per maggiori informazioni sull’evento invece visitare il seguente link (https://www.softwareitaliani.com/italian-tech-landscape).

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