Salute e Benessere
Salute, Morosetti (Fir): “Malattia renale cronica per...
Salute, Morosetti (Fir): “Malattia renale cronica per 5 milioni italiani, prevenzione è tutto”
Il 14 marzo la Giornata mondiale, in Italia oltre 250 iniziative tra visite, screening e luci sui monumenti
Screening nelle piazze e nelle palestre, nefrologie aperte da Mantova a Bari, monumenti illuminati, tra cui la Reggia di Caserta e la Mole Antonelliana: l'Italia si prepara a celebrare così, il 14 marzo, la Giornata mondiale del rene. Poco meno di 5 milioni di italiani convivono con la malattia renale cronica. “Nel nostro Paese la patologia interessa circa il 10% della popolazione, per questo motivo come Fondazione italiana del rene (Fir) da anni promuoviamo campagne di sensibilizzazione volte a favorire la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia renale che nel nostro Paese colpisce, senza distinzione, uomini e donne dopo i 55 anni di età. Intervenire per tempo significa infatti evitare la dialisi a cui sono costretti 65mila italiani in attesa di trapianto". Lo afferma all’Adnkronos Massimo Morosetti, presidente della Fir in vista della Giornata mondiale del rene 2024. Slogan dell’iniziativa in Italia, ‘Una buona salute dei reni per tutti’. Obiettivo: promuovere un accesso equo alle cure e una pratica terapeutica ottimale.
Oltre 250 le iniziative sostenute su tutto il territorio italiano dalla Fir e dalla Società italiana di nefrologia (Sin). Tra queste spicca ‘Porte aperte in nefrologia’. “Numerosi centri di Nefrologia e/o Dialisi di ospedali pubblici e strutture private accreditate aderiscono al progetto ‘Porte aperte in nefrologia’ – spiega Morosetti – effettuando gratuitamente e senza prenotazione visita medica, misurazione pressione arteriosa, esami delle urine e del sangue (creatinina), distribuendo materiali informativi e invitando i soggetti positivi allo screening a successivi controlli nefrologici. Le attività sono rivolte a tutti, dall’età pediatrica in poi”.
Prevenzione e diagnosi precoce saranno protagoniste anche in numerose piazze italiane con appositi gazebo. “Medici e infermieri saranno a disposizioni per visite e programmi di screening, ovviamente non verranno eseguiti esami di urine e del sangue", sottolinea il presidente della Fir che aggiunge: “le attività di prevenzione verranno eseguite anche nei centri di accoglienza locali, centri sportivi, palestre e Rsa. Coinvolgeremo le scuole, con incontri informativi, le farmacie e i medici di medicina generale con attività di sensibilizzazione e la distribuzione di opuscoli informativi dedicati al tema centrale della Giornata mondiale del rene 2024 e alla malattia renale cronica che, va ricordato, nelle fasi iniziali è asintomatica”.
Partendo da appropriati sistemi di diagnosi e terapia “è possibile prevenire l’insorgenza della malattia renale cronica e soprattutto scongiurare complicazioni, a beneficio della salute dei milioni di persone che ne sono affetti – rimarca Morosetti – Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione terapie farmacologiche che se applicate precocemente evitano la dialisi”.
Prevenire le malattie renali è possibile. Basta seguire le ‘8 regole d’oro’ della Fir: 1. Mantenersi attivi e in forma 2. Controllare periodicamente i livelli di zucchero nel sangue 3. Controllare periodicamente la pressione sanguigna 4. Seguire una dieta sana e bilanciata 5. Mantenere un adeguato e regolare apporto di liquidi 6. Non fumare 7. Assumere farmaci solo sotto stretto controllo medico 8. Tenere sotto controllo la funzione renale (azotemia, creatinina, esame urine), soprattutto se si è un soggetto a rischio (obesi, fumatori, diabetici, ipertesi, sedentari, con iperglicemia e familiarità con la malattia renale).
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Covid, Cartabellotta: “Parole Meloni alimentano...
Il presidente Gimbe: "Il ministro Schillaci dovrebbe fugare ogni dubbio per fermare questa pericolosa deriva anti-scientifica"
"Lo Stato, con la legge 210 del '92, prevede già l'indennizzo a favore di soggetti danneggiati da complicanze irreversibili correlate a vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue ed emoderivati infetti. E il comma 1bis, recentemente aggiunto, estende in maniera esplicita tale indennizzo a chi ha riportato una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica conseguente alla vaccinazione anti Sars-CoV-2. Le parole del presidente Meloni, se da un lato ribadiscono l'ovvio, dall'altro continuano ad alimentare sospetti sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid che hanno permesso al mondo intero di uscire dall'incubo della pandemia". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, intervenendo su quanto affermato dalla premier Giorgia Meloni che ha sottolineato la volontà del Governo di "andare in fondo" sugli effetti avversi dei vaccini anti-Covid, "capire e assumersi per lo Stato italiano le responsabilità che si deve assumere".
"I programmi di vaccino-vigilanza delle autorità regolatorie di tutto il mondo hanno documentato un profilo rischi/benefici straordinariamente favorevole, su quasi 6 miliardi di dosi somministrate", rimarca il presidente Gimbe, chiamando in causa il ministro della Salute Orazio Schillaci: "A mio avviso - dice - dovrebbe fugare pubblicamente ogni dubbio per fermare questa pericolosa deriva anti-scientifica che rischia di far perdere ai cittadini ulteriore fiducia nei vaccini, nella prevenzione e nel Servizio sanitario nazionale".
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Sanità, Siaarti: “Società scientifiche strategiche...
Giarratano: "Bene la Fism a ribadire suo ruolo per modificare la legge su colpa sanitaria"
"L'assemblea della Fism ha rivestito una particolare importanza anche perché ha documentato, in un incontro che ha visto insieme società scientifiche e istituzioni, il ruolo importante e strategico delle prime nell'incidere nei percorsi di riforma che sono in corso, per quanto riguarda sia la rete ospedaliera sia la rete territoriale. Un altro elemento molto importante che è stato oggetto di dibattito nell'assemblea Fism è stato il ruolo delle società scientifiche nella produzione di linee guida e quanto questo incida anche sul percorso di riforma della legge sulla colpa sanitaria. Colpa sanitaria che ha un peso importante anche nell'aumento della spesa pubblica sotto la voce di "medicina difensiva". Lo ha detto Antonino Giarratano, presidente della Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva), a Roma in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche - Verso gli Stati Generali Fism'.
Si è parlato molto anche delle "buone pratiche cliniche che la Siaarti produce da alcuni anni. Il progetto di produzione e revisione delle linee guida non ha raggiunto, infatti, lo scopo che si prefiggeva - rileva Giarratano - in forza del fatto che i loro costi e i loro tempi di elaborazione, mediamente 2 anni, non hanno consentito finora l'ampia produzione di linee di indirizzo e di standard clinico-organizzativi che invece sarebbe necessaria". Siaarti "è pronta ad affrontare la nuova visione, mettendo in campo le migliori risorse nella produzione di modelli organizzativi, standard strutturali e tecnologici e buone pratiche cliniche, collaborando con l'Istituto superiore di sanità la cui funzione di indirizzo è necessaria".
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Salute, Colivicchi (Anmco): “In Italia oltre 40% dei...
'Puntare su prevenzione cardiovascolare, ruolo centrale della Fism nella sanità pubblica'
"In Italia le malattie cardiovascolari si confermano la prima causa di morte e riguardano una percentuale altissima di pazienti: oltre il 40% dei decessi ancora oggi è dovuto a infarto o ictus. Quindi dobbiamo implementare al meglio le misure di prevenzione cardiovascolare. La riflessione comune delle società medico-scientifiche italiane consentirà certamente di affrontare questi problemi con maggiore incisività". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Furio Colivicchi, presidente di Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e vicepresidente della Fism, in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche - Verso gli Stati Generali Fism', a Roma.
"Siamo qui per il quarantesimo anniversario della fondazione della Fism, un evento straordinario che segna un passaggio importantissimo, la crescita del ruolo della Fism come Federazione delle società medico scientifiche all'interno del sistema generale della sanità pubblica italiana - sottolinea Colivicchi - Le società scientifiche hanno un ruolo centrale nello sviluppo delle evidenze cliniche e scientifiche per l'implementazione della pratica clinica delle migliori pratiche e possibili e per la tutela della salute dei cittadini italiani". Questo "momento di riflessione comune è un momento di particolare rilievo - evidenzia - anche perché consente di approfondire non solo i temi scientifici in generali, ma anche aspetti organizzativi e le criticità che attualmente sono presenti nel nostro Servizio sanitario nazionale".