Cronaca
Chiesa, il prete biker che evangelizza sulla Triumph:...
Chiesa, il prete biker che evangelizza sulla Triumph: “in sella porto anche mia mamma”
Don Filippo Cappelli domenica benedirà le moto e sta lavorando al Giubileo dei motociclisti
In sella con il casco e l’abito talare. Se non proprio con la stola, con il collarino. Don Filippo Cappelli, parroco di Budrio di Longiano nella diocesi di Cesena, è un prete con la grande passione per le moto che domenica benedirà le due ruote e poi con il club da lui fondato guiderà la comitiva di biker con la sua potentissima Triumph per le colline romagnole. Dietro a lui, ben salda in sella, la mamma di 76 anni. “Porto sempre mia madre in moto con me. Anche lo scorso anno - racconta all’Adnkronos il prete-biker - raggiungemmo Piazza San Pietro per l’Angelus del Papa che poi diede la benedizione al nostro club“.
Don Filippo, arrivando la prima volta nella parrocchia di Budrio, non passò inosservato: un ingresso decisamente irrituale per un prete,a bordo di una Harley Davidson, e dietro, ben salda in sella, una signora il cui volto era coperto dal casco. “Tutti a chiedersi chi fosse la donna col prete - riavvolge il nastro dei ricordi don Filippo -. Una signora molto giovanile, tutti increduli: ma era mamma. E da allora quando la porto in moto indossa un giubbotto con la mia foto e la scritta ‘Niente paura sono la mamma del don’”.
“Tutto nasce dall’amore per la Chiesa. - racconta don Filippo -. E se prima giravo in moto da solo ora siamo sempre in duecento”. Il sacerdote biker ha fondato il club parrocchiale ‘Duc in altum’ con il simbolo del Christos . “Ho due moto e presto diventeranno tre. Una Harley Davidson che mi ha regalato mio papà, tenente dei Carabinieri a cavallo. Quando chiesi di andare a cavallo mi regalò la prima motocicletta dicendomi:’ Cosi’ di cavalli ne avrai un po’ di più. - racconta -. Poi ho una Triumph 2500 di cilindrata. La uso per portare mia mamma perché è molto più maneggevole”. Il parco moto del don si arricchirà di un Trike in vista del Giubileo dei motociclisti.
Intanto domenica ci sarà la benedizione delle moto nella parrocchia di S. Maria di Cleofa: appuntamento alle 7.30 al bar della parrocchia di Budrio di Longiano coi motociclisti. Alle 8.30 la messa con i caschi sotto all’altare e la benedizione. Poi tutti al campo di calcio con la benedizione moto per moto . Quindi il tour nelle colline romagnole. Don Filippo, che oltre a quella di Budrio, gestisce altre due parrocchie e fa anche l’insegnante, osserva: “Se non si da’ passione alla vita e’ finita. Benedire le due ruote e’ benedire la vita”.
Il sacerdote-biker descrive il mondo che incontra grazie alla sua grande passione : “E’ un porto di entrata. L’importante è l’incontro : io arrivo col colletto da prete, qualcuno arriva con le borchie da punk. Tra noi ci sono cristiani e atei. Sono tutti coinvolti”. Tutti coinvolti nei moto- tour a tutto gas come pure nei momenti di solidarietà. Come in occasione dell’alluvione dello scorso anno che devastò la Romagna. “I motociclisti hanno portato tante donazioni in parrocchia: aiuti dagli ‘Angeli dell’inferno’ che hanno contribuito al bene”. Ora don Filippo pensa al Giubileo del 2025: “ Con la federazione motociclistica italiana si sta organizzando il Giubileo del motociclista. Per quel giorno, visto che il viaggio sarà lungo, mi piacerebbe trovare un Trike, anche usato, così mia mamma coi suoi 76 anni starà più comoda in sella. io farò da aprifila davanti e dietro tutti gli altri biker. Attraverseremo la Porta Santa. Sarà un giorno dedicato ai motociclisti e spero riceveremo un saluto speciale dal Papa”.
Cronaca
Milano, preso a calci e pugni in faccia per strappargli...
In manette tre giovani, un italiano, un serbo e un brasiliano. Vittima il titolare di una tabaccheria in centro città
Hanno colpito un uomo con calci e pugni in faccia e gli hanno strappato dal polso un orologio Rolex modello Daytona, del valore di circa 50mila euro. Per questo la polizia di Stato, coordinata dalla procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta dei pubblici ministeri del VII dipartimento, a carico di tre giovani, un italiano, un serbo e un brasiliano, gravemente indiziati della rapina aggravata e delle lesioni aggravate commesse ai danni del titolare di una tabaccheria in centro città.
L’attività di indagine condotta dai poliziotti della squadra mobile della questura di Milano ha avuto origine a seguito della violenta rapina commessa l'8 marzo scorso in via Paolo da Cannobio: mentre era nei pressi della propria tabaccheria, il titolare 59enne è stato raggiunto da tre giovani che lo hanno aggredito con calci e pugni al volto, facendolo cadere con violenza a terra. I tre hanno continuato a colpirlo con calci al viso poi gli hanno strappato l'orologio dal polso. L’uomo, a seguito dell’aggressione, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Milano, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico-facciale e fratture multiple al viso, con una prima prognosi di 30 giorni.
Cronaca
Scuola, precariato, autonomia, contratti le emergenze da...
"Precariato, dimensionamento, autonomia differenziata, contratto, ricercatori, sostegno sono tutte emergenze della scuola che vanno affrontate il più presto possibile e la manifestazione di oggi 'Scegliamo il Futuro' vuole essere critica dove serve, ma anche costruttiva per il bene della scuola del nostro Paese: è un percorso che nasce da lontano, stiamo incontrando migliaia di persone che ci stanno arricchendo molto, per rafforzare quella consapevolezza che ciò che conta è la meta, l'obiettivo finale, la salvaguardia della scuola". Lo ha detto all'Adnkronos Giuseppe D'Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua che ha presentato oggi, al Teatro Italia di Roma, il suo manifesto programmatico, Composto da otto punti chiave che mirano al miglioramento della condizione del settore della conoscenza italiano.
"Direi che nella scuola regna una certa confusione. - sottolinea D'Aprile - Abbiamo dimostrato che i percorsi concorsuali sono fallimentari. Dal 2015 al 2024 hanno raddoppiato il precariato, addirittura i nuovi concorsi vanno a scalzare le persone vincitrici dei precedenti concorsi: così non va bene, è necessario rimodulare e ricominciare da capo. La ricetta è trasformare l'organico di fatto in organico di diritto, stabilizzare il personale precario assumendo anche della prima fascia delle graduatorie Gps, e poi ripartire da capo".
"La scuola italiana è il fiore all'occhiello delle scuole europee ed è necessario valorizzare dal punto di vista sociale ed economico il personale, non solo per tutelare le persone che lavorano dentro la scuola tutti i giorni e la fanno funzionare con dedizione e responsabilità, ma soprattutto per tutelare le persone che rappresentano il futuro di questo paese, cioè gli alunni. Con questi presupposti allora la scuola funzionerà meglio di come funziona oggi", ha concluso D'Aprile.
Cronaca
Bimbo ucciso dai pitbull, veterinario: “Non ci sono...
Federico Coccìa all'Adnkronos Salute: "Il proprietario li ha abbandonati a loro stessi, non li ha curati, non conoscono il limite tra il bene e il male, tra un carezza e una aggressione"
"Se nel caso drammatico del piccolo sbranato a Eboli da due pitbull si attaccano i cani vuol dire che c'è molta ignoranza e mancanza di conoscenza su questi animali. Ci sono dei cani di taglia grande, media e piccola: se ti morde il primo ti fa molto male e puoi rischiare anche la vita, se ti mode il secondo o il terzo no. Quindi, non ci sono razze pericolose ma c'è la pessima gestione dei cani. Sono addolorato per quanto accaduto a questo bimbo di 13 mesi ma la responsabilità è unicamente del proprietario che si è macchiato di malagestione, non dando hanno regole e misure ai pitbull che sono stati messi in un giardino a fare la guardia. E inoltre non li ha curati, questi cani non conoscono il limite tra il bene e il male, tra un carezza e una aggressione ad un bambino. Sono stati lasciati a loro stessi: una gravissima responsabilità". Così all'Adnkronos Salute Federico Coccìa, veterinario a Roma, interviene su quanto accaduto a Campolongo (Salerno) dove un bambino di 13 mesi è stato azzannato da due pitbull ed è morto per le ferite subite.
Secondo l'esperto, "due cani di quella taglia e potenza vanno poi assicurati all'interno di un area ben delimitata e che non possano uscire da quello spazio", ma "soprattutto dobbiamo smetterla di considerare questi animali come 'da guardia' per un giardino o un terrazzo, non sono guardie ma amici e componenti della famiglia - avverte - vanno educati con regole e dobbiamo passare del tempo con loro, amarli e non chiuderli in un recinto per ringhiare e far paura agli estranei"