Connect with us

Ultima ora

Diritto di recesso, acquisto online o in negozio: cosa c’è da sapere

Published

on

Il diritto di recesso relativo ad un acquisto online o in negozio consente al consumatore di sciogliere in modo unilaterale un contratto senza addurre particolari motivazioni e, per tale motivo, è spesso chiamato anche diritto di ripensamento. Si tratta di una facoltà eccezionale, che deroga alle regole generali, ed è posta a tutela della parte contraente che si trova in una posizione di debolezza rispetto all’altra. Proprio per tale ragione il diritto di recesso disciplinato dal codice del consumo è esercitabile solo in casi particolari, predeterminati dalla legge ricorda Studio Cataldi.

Quando è previsto il diritto di recesso

Il diritto di recesso unilaterale disciplinato dal codice del consumo, come accennato, non può essere esercitato con riferimento a qualsiasi contratto ma solo in due specifiche ipotesi:

se il contratto viene concluso a distanza (es. acquisti via internet, a mezzo televendite)

se il contratto viene concluso al di fuori del negozio (es. acquisti effettuati per strada, vendita a domicilio, etc.)

La norma di riferimento è l’art. 52 del Codice del Consumo, il quale dispone:

“1. Fatte salve le eccezioni di cui all’articolo 59, il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere costi diversi da quelli previsti all’articolo 56, comma 2, e all’articolo 57.

2. Fatto salvo l’articolo 53, il periodo di recesso di cui al comma 1 termina dopo quattordici giorni a partire:

a) nel caso dei contratti di servizi, dal giorno della conclusione del contratto;

b) nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni o:

1) nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;

2) nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;

3) nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico del primo bene;

c) nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità, quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, dal giorno della conclusione del contratto.

3. Le parti del contratto possono adempiere ai loro obblighi contrattuali durante il periodo di recesso. Tuttavia, nel caso di contratti negoziati fuori dei locali commerciali, il professionista non può accettare, a titolo di corrispettivo, effetti cambiari che abbiano una scadenza inferiore a quindici giorni dalla conclusione del contratto per i contratti di servizi o dall’acquisizione del possesso fisico dei beni per i contratti di vendita e non può presentarli allo sconto prima di tale termine”.

Diritto di recesso nel codice civile: differenze

Il diritto di recesso regolamentato dal codice del consumo, va però tenuto distinto dal diritto di recesso unilaterale previsto dal codice civile.

Quest’ultimo, infatti, va espressamente pattuito tra le parti contrattuali e trova la sua disciplina nell’articolo 1373, in forza del quale: “1. Se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finché il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione. 2. Nei contratti a esecuzione continuata o periodica, tale facoltà può essere esercitata anche successivamente, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione. 3. Qualora sia stata stipulata la prestazione di un corrispettivo per il recesso, questo ha effetto quando la prestazione è eseguita. 4. È salvo in ogni caso il patto contrario”.

Diritto di recesso negli acquisti in negozio

Il Codice del consumo si preoccupa di disciplinare il diritto di ripensamento in relazione ai contratti disciplinati fuori dai contratti commerciali. Questo non significa che chi acquista in negozio non possa esercitare tale diritto. A cambiare, ovviamente, sono le regole. Chi infatti dovesse acquistare in un negozio fisico un prodotto che si rivela difettoso o danneggiato potrà denunciare questa situazione al venditore nel termine di due mesi dalla scoperta del difetto e in ogni caso non oltre i due anni.

Le opzioni a disposizione del consumatore prevedono la richiesta al venditore di provvedere alla riparazione del prodotto acquistato o alla sua sostituzione.

Qualora però ad acquistare il bene sia un professionista, costui è tenuto a denunciare il vizio nel termine di otto giorni.

Diritto di recesso tutela solo il consumatore

Il diritto di recesso oggetto di analisi è previsto a tutela del consumatore perché nei contratti che vengono stipulati fuori dai locali commerciali o a distanza, l’acquirente non può controllare la merce che acquista. In casi come questi chi acquista è quindi considerato dall’ordinamento, come anticipato, la parte debole del contratto.

Lo stesso stipula infatti un contratto accettando le condizioni e termini contrattuali applicate dal venditore, senza un confronto diretto. Proprio in ragione di tale posizione deteriore il legislatore riconosce al consumatore acquirente il diritto di avere il rimborso o di restituire il prodotto dopo il previsto periodo di ripensamento.

Come si esercita il diritto di recesso

Le modalità tramite le quali il consumatore può esercitare il diritto di recesso sono quelle di cui all’articolo 54 del codice del consumo, che gli consente, alternativamente, di:

a) utilizzare il modulo tipo di recesso di cui all’allegato I, parte B, del codice stesso,

b) presentare una qualsiasi altra dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto.

In ogni caso, la comunicazione relativa all’esercizio del diritto di recesso deve essere inviata prima della scadenza del periodo di recesso.

In alternativa, il professionista può offrire al consumatore l’opzione di compilare e inviare elettronicamente il modulo di recesso tipo riportato all’allegato I, parte B, o una qualsiasi altra dichiarazione esplicita sul sito web del professionista, comunicandogli poi senza indugio la conferma di ricevimento su supporto durevole.

L’onere di provare di aver correttamente esercitato il diritto di recesso incombe sul consumatore.

Quando esercitare il diritto di recesso

Il termine entro il quale esercitare il diritto di recesso da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali, ai sensi dell’articolo 52 del codice del consumo, è di quattordici giorni decorrenti, in caso di contratti di servizi, dalla conclusione del contratto o, in caso di contratti di vendita, dall’acquisto da parte del consumatore del possesso fisico dei beni (o, nelle ipotesi particolari contemplate dallo stesso articolo 52, dell’ultimo bene, dell’ultimo lotto o prezzo, del primo bene, o dalla conclusione del contratto).

In caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità (che non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata), di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, il termine di quattordici giorni decorre dal giorno della conclusione del contratto.

Costi del diritto di recesso

L’esercizio del diritto di recesso non comporta costi e il consumatore dovrà essere rimborsato di tutti i pagamenti eseguiti in occasione della vendita, senza possibilità per il professionista di applicare delle penalità.

In particolare, il prezzo della vendita va rimborsato entro quattordici giorni dalla ricezione, da parte del venditore, della comunicazione di recesso. Chiaramente il consumatore, dal canto suo, dovrà restituire il prodotto acquistato, che va rispedito entro quattordici giorni. La spesa per la spedizione è di norma a suo carico, come vedremo in dettaglio.

Rimborso del prezzo da parte del venditore

Una volta che il consumatore ha esercitato il proprio diritto di recesso comunicando tale volontà nei termini, il venditore ha 14 giorni di tempo per procedere al rimborso del prezzo pagato, senza indebito ritardo.

Il rimborso deve essere eseguito procedendo all’accredito della somma nelle stesse modalità a cui ha fatto ricorso il consumatore per procedere al pagamento a mano che il consumatore non abbia convenuto diversamente e a mano che non debba sostenere dei costi.

Il venditore, ai sensi di quanto previsto dall’art. 56 ultimo comma del Codice del Consumo, può anche attendere ad effettuare il rimborso fino al momento in cui il cui il consumatore non provvede alla restituzione dei beni acquistato o abbia dato prova di averli spediti. Regola che non vale se il venditore si è offerto di ritirare i beni.

Restituzione dei beni da parte del consumatore

A fronte dell’obbligo del venditore di restituire quanto pagato al consumatore, quest’ultimo, in base a quanto previsto dall’art. 57, deve ovviamente, come appena visto, restituire i beni acquistati al venditore nel termine di 14 giorni. Termine che, in base a quanto sancisce l’art. 56 del Codice del Consumo, si intende rispettato se i beni vengono consegnati al corriere o all’ufficio postale appunto nei 14 giorni che decorrono, lo precisiamo, dal momento in cui il consumatore ha comunicato al venditore la sua volontà di recedere dal contratto.

Per quanto riguarda poi i costi di restituzione, in base a quanto stabilito da una disposizione del comma 1 dell’art. 57 ” Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a carico del consumatore.

Nel caso di contratti negoziati fuori dei locali commerciali in cui i beni sono stati consegnati al domicilio del consumatore al momento della conclusione del contratto, il professionista ritira i beni a sue spese qualora i beni, per loro natura, non possano essere normalmente restituiti a mezzo posta”.

Conseguenze del diritto di recesso

Il diritto di recesso mette fine agli obblighi delle parti, che ai sensi dell’art. 55 del Codice del Consumo sono, in via alternativa, i seguenti:

eseguire il contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali;

concludere un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali nei casi in cui un’offerta sia stata fatta dal consumatore.

Quando non spetta il diritto di recesso

In alcuni casi specificamente individuati dal codice del consumo (art. 59) il diritto di recesso è escluso.

Si tratta delle seguenti ipotesi:

contratti di servizi dopo la completa prestazione del servizio, se l’esecuzione è iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con l’accettazione della perdita del diritto di recesso a seguito della piena esecuzione del contratto da parte del professionista;

fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni nel mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso;

fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;

fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;

fornitura di beni sigillati che non si prestano a essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;

fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;

fornitura di bevande alcoliche, il cui prezzo sia stato concordato al momento della conclusione del contratto di vendita, la cui consegna possa avvenire solo dopo trenta giorni e il cui valore effettivo dipenda da fluttuazioni sul mercato che non possono essere controllate dal professionista;

contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell’effettuazione di lavori urgenti di riparazione o manutenzione;

fornitura di registrazioni audio o video sigillate o di software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna;

fornitura di giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;

contratti conclusi in occasione di un’asta pubblica;

fornitura di alloggi per fini non residenziali, trasporto di beni, servizi di noleggio di autovetture, servizi di catering o servizi riguardanti le attività del tempo libero qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici;

fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l’esecuzione è iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.

Pacco aperto e diritto di recesso

Non rientra tra i casi di esclusione dal diritto di recesso l’apertura del pacco contenente i prodotti acquistati a distanza. Le ragioni sono più che comprensibili.

Precludere al consumatore l’apertura del pacco significa privarlo del diritto di controllare l’integrità e il funzionamento corretto dei beni acquistati.

Anzi, il recesso è efficace anche se il prodotto non viene restituito nel suo imballaggio. La giurisprudenza europea ha confermato questa possibilità riconoscendo addirittura il diritto di recesso anche se l’imballaggio va distrutto.

Diritto di recesso nei contratti del Codice del Consumo

Il Codice del Consumo non si limita a disciplinare il diritto di recesso analizzato finora:

all’art. 67-duodecies disciplina il diritto di recesso dei contratti che hanno ad oggetto la commercializzazione a distanza dei servizi finanziari ai consumatori;

all’art. 74 invece è contenuta la disciplina del recesso dai contratti di multiproprietà, da quelli relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, dai contratti di rivendita e di scambio.

Sbircia la Notizia Magazine unisce le forze con la Adnkronos, l'agenzia di stampa numero uno in Italia, per fornire ai propri lettori un'informazione sempre aggiornata e di alta affidabilità.

Continue Reading

Sport

Automobilismo, 1000 Miglia:a giugno edizione 2024, brand sempre più internazionale

Published

on

Un marchio fra epica e innovazione

Automobilismo, 1000 Miglia:a giugno edizione 2024, brand sempre più internazionale

Oltre la corsa un brand. Un brand che assume in sé diversi valori e significati, insiti dai tempi della gara di velocità. A proposito di origini, 1000 Miglia ribadisce da sempre il profondo legame con Brescia, che dopotutto è La Città della 1000 Miglia. Anzi, in occasione dell’anno della Capitale Italiana della Cultura questo legame si è stretto ancora più forte con il concerto firmato 1000 Miglia al Teatro Grande e il dono alla città delle sculture di Sabine Marcelis, designer di fama mondiale.

D’altro canto, il percorso di internazionalizzazione del marchio sta procedendo a gonfie vele: alla quarta edizione del 1000 Miglia Warm Up Usa seguirà la 1000 Miglia Experience UAE negli Emirati Arabi, senza dimenticare la Festa Mille Miglia in Giappone e il 1000 Miglia Warm Up CH. Sono ancora in via di definizione i progetti che porterebbero il 1000 Miglia Style in ulteriori paesi: l’obbiettivo è di offrire una Brand Experience unica ed esclusiva dal sapore Made in Italy, ispirata alla 1000 Miglia e all’Italia senza esserne una copia. Sono nati inoltre dei progetti per la valorizzazione del territorio che generano un apprendimento circolare fra 1000 Miglia, le comunità e i luoghi come L’Italia della 1000 Miglia, I Luoghi della 1000 Miglia e un evento quale Sorrento Roads improntato alla scoperta delle eccellenze campane.

In quest’ottica, la grande novità del 2024 sarà legata a Coppa delle Alpi, col progetto de Il Grande Viaggio Alpino. In programma dal 28 aprile al 4 Maggio, la Coppa delle Alpi 2024 attraverserà da Est a Ovest i confini di 6 paesi. La gara sarà affiancata da una riflessione finalizzata a rappresentare le trasformazioni che attraversano il territorio alpino. 10 delle 40 vetture partecipanti ospiteranno delle figure di riferimento sui temi intorno ai quali ruoteranno gli interventi, i contributi e i contenuti che prenderanno forma lungo il percorso: Agricoltura, Artigianato, Cultura, Energia e Turismo.

Per 1000 Miglia 2024 sono stati confermati i cinque giorni di gara nel mese di Giugno. La vocazione della Freccia Rossa all’innovazione e allo sviluppo porterà, oltre alle auto a mobilità alternativa della 1000 Miglia Green, l’auto a guida autonoma sviluppata dal Politecnico di Milano che, dopo il test del 2023, si prefigge di completare l’intero tracciato della corsa in tale modalità di guida.

Continue Reading

Ultima ora

Automobilismo, 1000 Miglia:a giugno edizione 2024, brand sempre più internazionale

Published

on

Un marchio fra epica e innovazione

Automobilismo, 1000 Miglia:a giugno edizione 2024, brand sempre più internazionale

Oltre la corsa un brand. Un brand che assume in sé diversi valori e significati, insiti dai tempi della gara di velocità. A proposito di origini, 1000 Miglia ribadisce da sempre il profondo legame con Brescia, che dopotutto è La Città della 1000 Miglia. Anzi, in occasione dell’anno della Capitale Italiana della Cultura questo legame si è stretto ancora più forte con il concerto firmato 1000 Miglia al Teatro Grande e il dono alla città delle sculture di Sabine Marcelis, designer di fama mondiale.

D’altro canto, il percorso di internazionalizzazione del marchio sta procedendo a gonfie vele: alla quarta edizione del 1000 Miglia Warm Up Usa seguirà la 1000 Miglia Experience UAE negli Emirati Arabi, senza dimenticare la Festa Mille Miglia in Giappone e il 1000 Miglia Warm Up CH. Sono ancora in via di definizione i progetti che porterebbero il 1000 Miglia Style in ulteriori paesi: l’obbiettivo è di offrire una Brand Experience unica ed esclusiva dal sapore Made in Italy, ispirata alla 1000 Miglia e all’Italia senza esserne una copia. Sono nati inoltre dei progetti per la valorizzazione del territorio che generano un apprendimento circolare fra 1000 Miglia, le comunità e i luoghi come L’Italia della 1000 Miglia, I Luoghi della 1000 Miglia e un evento quale Sorrento Roads improntato alla scoperta delle eccellenze campane.

In quest’ottica, la grande novità del 2024 sarà legata a Coppa delle Alpi, col progetto de Il Grande Viaggio Alpino. In programma dal 28 aprile al 4 Maggio, la Coppa delle Alpi 2024 attraverserà da Est a Ovest i confini di 6 paesi. La gara sarà affiancata da una riflessione finalizzata a rappresentare le trasformazioni che attraversano il territorio alpino. 10 delle 40 vetture partecipanti ospiteranno delle figure di riferimento sui temi intorno ai quali ruoteranno gli interventi, i contributi e i contenuti che prenderanno forma lungo il percorso: Agricoltura, Artigianato, Cultura, Energia e Turismo.

Per 1000 Miglia 2024 sono stati confermati i cinque giorni di gara nel mese di Giugno. La vocazione della Freccia Rossa all’innovazione e allo sviluppo porterà, oltre alle auto a mobilità alternativa della 1000 Miglia Green, l’auto a guida autonoma sviluppata dal Politecnico di Milano che, dopo il test del 2023, si prefigge di completare l’intero tracciato della corsa in tale modalità di guida.

Continue Reading

Cronaca

Taxi, Barillari: “A Termini dopo attesa infinita ho scattato foto”

Published

on

Il re dei paparazzi all'Adnkronos

(di Enzo Bonaiuto) – “Situazione tragica, con la gente sempre più incavolata e con tantissimi turisti con i quali come capitale facciamo una figura di m…”. Non usa mezzi termini Rino Barillari, il ‘re dei paparazzi’ intervistato dalla Adnkronos, nel ‘fotografare’ il livello del servizio taxi a Roma. “Basta l’ultimo esempio: l’altra volta ero a Termini, c’erano centinaia di persone in attesa e non sto esagerando. Alla fine, passata un’ora e un quarto, mi sono staccato dalla fila, ho rinunciato a prendere il taxi e ho cominciato a scattare foto: l’unica cosa che potevo fare…”, racconta il celebre fotografo romano.

“Ormai è diventato difficile persino chiamarlo, il taxi: stai lì le mezz’ore intere ad ascoltare la musichetta e la segreteria telefonica e poi la telefonata si interrompe e tu resti lì come un… vabbé, non voglio dire altre parolacce! – si ‘autocensura’ Barillari -. E poi, ci mettono un sacco di tempo ad arrivare anche quando la postazione taxi risulta vicina, sbagliano strada apposta per fare itinerari più lunghi e far scorrere il tassametro. Così, è inevitabile che le strade di Roma si riempiano di gente che va anche in due o in tre sul monopattino…”.

Continue Reading

Ultima ora

Taxi, Barillari: “A Termini dopo attesa infinita ho scattato foto”

Published

on

Il re dei paparazzi all'Adnkronos

(di Enzo Bonaiuto) – “Situazione tragica, con la gente sempre più incavolata e con tantissimi turisti con i quali come capitale facciamo una figura di m…”. Non usa mezzi termini Rino Barillari, il ‘re dei paparazzi’ intervistato dalla Adnkronos, nel ‘fotografare’ il livello del servizio taxi a Roma. “Basta l’ultimo esempio: l’altra volta ero a Termini, c’erano centinaia di persone in attesa e non sto esagerando. Alla fine, passata un’ora e un quarto, mi sono staccato dalla fila, ho rinunciato a prendere il taxi e ho cominciato a scattare foto: l’unica cosa che potevo fare…”, racconta il celebre fotografo romano.

“Ormai è diventato difficile persino chiamarlo, il taxi: stai lì le mezz’ore intere ad ascoltare la musichetta e la segreteria telefonica e poi la telefonata si interrompe e tu resti lì come un… vabbé, non voglio dire altre parolacce! – si ‘autocensura’ Barillari -. E poi, ci mettono un sacco di tempo ad arrivare anche quando la postazione taxi risulta vicina, sbagliano strada apposta per fare itinerari più lunghi e far scorrere il tassametro. Così, è inevitabile che le strade di Roma si riempiano di gente che va anche in due o in tre sul monopattino…”.

Continue Reading

Sport

Atalanta-Juve, Allegri: “Non siamo favoriti per scudetto”

Published

on

Bianconeri a Bergamo senza Vlahovic e Milik

Massimiliano Allegri


Guai a dire a Massimiliano Allegri che la Juventus, senza impegni infrasettimanali nelle coppe, sia favorita per lo scudetto. Il tecnico bianconero, alla vigilia del match sul campo dell’Atalanta in cui dovrà fare a meno di Vlahovic e Milik, respinge il pronostico di Stefano Pioli, allenatore del Milan.

“Pioli dice che siamo la favorita per lo scudetto? Guardare la classifica è poco importante adesso, anche se rimanere nelle prime quattro aumenta autostima e fa lavorare in maniera più tranquilla. Il nostro obiettivo è stare tra le prime quattro, col desiderio di fare grandi cose. Stiamo crescendo”, dice Allegri. “Parlare di queste cose non serve a nulla, non è un’equazione matematica che chi non gioca le coppe è favorita in campionato. Lo dimostrano i numeri delle scorse annate”, aggiunge Allegri. “Dobbiamo avere continuità e viaggiare a velocità di crociera, come dico sempre. Innanzitutto dobbiamo crearci il nostro vantaggio accumulando punti per l’obiettivo della qualificazione in Champions ma senza rinunciare al sogno più grande”.

“Purtroppo Vlahovic domani non ci sarà per il solito problema alla schiena. Ieri si è fermato e oggi aveva parecchio dolore quindi meglio fermarlo. Non ci sarà nemmeno Milik che dopo la partita di martedì ha avuto qualche piccolo fastidio al polpaccio. Avremo Mancini con noi, ragazzo della Next Gen. Kean torna e gioca dal 1′ insieme a Chiesa”, dice Allegri annunciando parte della formazione.

Continue Reading

Ultima ora

Atalanta-Juve, Allegri: “Non siamo favoriti per scudetto”

Published

on

Bianconeri a Bergamo senza Vlahovic e Milik

Massimiliano Allegri

Guai a dire a Massimiliano Allegri che la Juventus, senza impegni infrasettimanali nelle coppe, sia favorita per lo scudetto. Il tecnico bianconero, alla vigilia del match sul campo dell’Atalanta in cui dovrà fare a meno di Vlahovic e Milik, respinge il pronostico di Stefano Pioli, allenatore del Milan.

“Pioli dice che siamo la favorita per lo scudetto? Guardare la classifica è poco importante adesso, anche se rimanere nelle prime quattro aumenta autostima e fa lavorare in maniera più tranquilla. Il nostro obiettivo è stare tra le prime quattro, col desiderio di fare grandi cose. Stiamo crescendo”, dice Allegri. “Parlare di queste cose non serve a nulla, non è un’equazione matematica che chi non gioca le coppe è favorita in campionato. Lo dimostrano i numeri delle scorse annate”, aggiunge Allegri.

“Purtroppo Vlahovic domani non ci sarà per il solito problema alla schiena. Ieri si è fermato e oggi aveva parecchio dolore quindi meglio fermarlo. Non ci sarà nemmeno Milik che dopo la partita di martedì ha avuto qualche piccolo fastidio al polpaccio. Avremo Mancini con noi, ragazzo della Next Gen. Kean torna e gioca dal 1′ insieme a Chiesa”, dice Allegri annunciando parte della formazione.

Continue Reading

Sport

Calcio, Capua: “Ora riqualificare gli stadi”

Published

on

"Il vero problema del mondo dello sport è che gli impianti si trovano in uno stato di degrado. Come mai nell'antichità si facevano luoghi così belli come quello in cui ci troviamo oggi a Paestum?"

“In questo momento in Italia il vero problema per il mondo dello sport è il fatto che gli stadi si trovino in uno stato di degrado”. Lo dichiara Giuseppe Capua, presidente della commissione antidoping della Federcalcio a margine della terza e ultima giornata della V edizione di “‘SudeFuturi’, energie al sud tra storia e innovazione. Risorse, ostacoli e opportunità”. Il meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia prima nell’ottocentesca Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate, poi al parco archeologico di Paestum, rappresenta un importante momento di confronto sui possibili futuri del Mezzogiorno, e vede la partecipazione come media partnership del gruppo Pubbliemme–Diemmecom–LaC Network–ViaCondotti21, la collaborazione di AdnKronos e della Fondazione Pio Alferano, il patrocinio dei Comuni di Castellabate, Capaccio Paestum e del Parco nazionale del Cilento.

“Come mai nell’antichità si facevano luoghi così belli come quello in cui ci troviamo oggi a Paestum e, invece, adesso è così difficile dare soddisfazione al pubblico quando entra dentro uno stadio? Noi dobbiamo fare delle azioni di promozione – sottolinea Capua – non solo per quel che riguarda il calcio ma per tutto il mondo dello sport, e se non abbiamo gli ambienti adatti, cioè gli stadi, risulta molto difficile. Il governo Meloni credo abbia preso in carico questo problema tant’è vero che il ministro vuole creare dei commissari che si occupano di questo. Chiedo, quindi, al governo di impegnarsi nella riqualificazione degli impianti perché è fondamentale per la crescita dei giovani”.

Continue Reading

Lavoro

Cultura, Banca Ifis inaugura a Mestre il ‘Parco

Published

on

Cultura, Banca Ifis inaugura a Mestre il 'Parco

Banca Ifis celebra i 40 anni dalla propria fondazione donando al territorio in cui è storicamente radicata un nuovo spazio pensato per la fruizione dell’arte e della scultura contemporanea: il “Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis”, l’esposizione permanente di sculture monumentali nata per volontà del Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, e ospitata all’interno della cinquecentesca Villa Fürstenberg a Mestre (Ve), oggi sede della Banca.

“Abbiamo deciso di celebrare i nostri 40anni con una iniziativa, inedita e dal forte valore culturale, a favore di questo territorio al quale siamo profondamente legati. Il Parco Internazionale di Scultura sarà un luogo in continua evoluzione e aperto al pubblico: un esempio del nostro modo di fare banca improntato all’economia sociale, capace di coniugare la generazione di profitto con la creazione di valore per le nostre comunità. Una sintesi, da sempre nel nostro DNA, che continuerò a portare avanti nel solco di una tradizione famigliare fatta di valori solidi e visione di lungo periodo, con uno sguardo puntato sul futuro. In questo momento speciale, rinnoviamo il nostro impegno ad essere Banca a servizio delle piccole e medie imprese e a sostegno dell’economia del nostro Paese” ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

Curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, e inaugurato alla presenza dei vertici della Banca e dei rappresentanti delle Istituzioni – tra i quali Vittorio Sgarbi, Sottosegretario alla Cultura, e Luca Zaia, Governatore del Veneto – il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis sarà aperto al pubblico a partire dalla primavera 2024. Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis Il Parco Internazionale di Scultura è ospitato all’interno degli oltre 22 ettari di giardino di particolare pregio naturalistico e di biodiversità che circondano Villa Fürstenberg, con la sua architettura che richiama lo stile palladiano. Nello spazio espositivo sono presenti, a oggi, dodici opere plastiche di dieci maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert.

Il percorso espositivo parte dall’ingresso della Villa, dove è stata posizionata la grande scultura di Igor Mitoraj dal titolo “Teseo screpolato” (2011) e prosegue nelle aree verdi del parco monumentale, portando il visitatore a una profonda immersione nel costante dialogo tra arte e natura, che è alla base dello stesso progetto espositivo. Gli spazi del Parco Internazionale di Scultura vogliono anche essere un laboratorio a cielo aperto per il Padiglione Italia della Biennale che vedrà ogni anno l’inserimento di nuove sculture, anche monumentali, al fine di continuare a stimolare il rapporto tra arte e giardino che ne caratterizza la sua essenza. Lo spazio espositivo è accompagnato anche dal volume “La Natura della Scultura contemporanea – Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni” con la storia della Villa e delle opere, edito da Skira e curato da Cesare Biasini Selvaggi e Giulia Abate. Il volume ripercorre attraverso saggi e un ricco apparato iconografico il ruolo e l’importanza della scultura nelle pratiche artistiche contemporanee, il suo rapporto con la natura e il territorio, con l’ambiente costruito e la sfera pubblica.

Si parte dal contributo di Cesare Biasini Selvaggi che, attraverso le opere della collezione di Banca Ifis, mette in evidenza quanto sia eterogeneo il linguaggio della scultura, che si usi il marmo o qualunque altro materiale o medium volto a plasmare la forma. Per proseguire, tra gli altri, con Architettura, arte e Parchi di scultura, nuovi valori e prospettive del Collettivo Fosbury (curatori Padiglione Italia Biennale Architettura), con lo studio Illuminare la scultura e i parchi d’arte dell’architetto Alberto Pasetti, con Fotografare la scultura di Andrea Garuti: la fotografia, per sua natura votata a disegnare con la luce e a lavorare sulla profondità di campo, offre un’ulteriore visione e interpretazione plastica dell’opera scultorea, che va oltre la semplice documentazione. Conclude Il collezionismo corporate e il ruolo dell’arte nelle aziende italiane di Chiara Paolino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Continue Reading

Spettacolo

Rai: variazioni programmi tv di oggi

Published

on

Rai: variazioni programmi tv di oggi

Queste le variazioni Rai dei programmi tv di domani:

RAI 1

11:25 Linea verde Explora – Piemonte (anziché la puntata prevista)

14:00 Linea Blu Discovery “Mazara del Vallo – Riposto (anziché la puntata prevista)

RAI 2

13:30 TG2 Week End

14:00 Ciclismo: Il Giro dell’Emilia Ciclismo su strada Telecronaca Stefano Rizzato. Commento tecnico Giada Borgato

16:20 Dreams Road (Il Tv Movie Darrow & Darrow delle h.

14:00 e Top – Tutto quanto fa tendenza delle h. 15:30 non andranno in onda)

RAI3

10:45:00 Geo

12:55:00 Geo

00:25 Documentario Grazia Deledda, la rivoluzionaria 1^ Visione Assoluta

02:30 (anziché 02:00) L’uomo leopardo

Continue Reading

Cronaca

Roma, Pippo Baudo: “C’è una dittatura dei tassisti”

Published

on

"Vogliono essere dominatori assoluti della Capitale"

(di Enzo Bonaiuto) – “Una situazione indegna di una capitale europea e di una delle città più famose e visitate del mondo”. Pippo Baudo, intervistato dalla AdnKronos, si unisce alla protesta montante di romani, turisti e vip sul livello scadente del servizio taxi a Roma.

“C’è una vera e propria dittatura dei tassisti – accusa il popolare conduttore catanese che vive a Roma – Vogliono essere i dominatori assoluti della città! Non passano, non rispondono al telefono con i call center che sembrano fantasmi, per avere la certezza di un taxi bisogna chiamare almeno due ore prima, sono pochi e vogliono restare in pochi. Davvero una situazione intollerabile”, conclude Pippo Baudo.

Continue Reading

Articoli recenti

Post popolari

Il contenuto di questa pagina è protetto.