Cultura
Un galà da sogno senza precedenti apre la stagione alla...
Un galà da sogno senza precedenti apre la stagione alla Scala di Milano
Una serata da sogno eseguita da alcuni tra i più straordinari artisti del nostro tempo, ha segnato in maniera inedita, l’apertura della stagione della veneranda Scala di Milano. Questo affascinante gala trasmesso mondovisione aveva come tema: “A riveder le stelle“.
“A riveder le stelle“, sottolinea il tenore peruviano Juan Diego Flórez, uno degli headliner di questo concerto, “significa che l’opera non può cessare di esistere, la cultura non può cessare di esistere, continua e, che le persone hanno bisogno di cultura per sentirsi meglio, per essere migliori e per guardare al futuro“. Poi menziona quella sera in particolare: “È così commovente, siamo come una grande famiglia, è incredibile“.
Il tenore francese Benjamin Bernheim, un altro partecipante, confida quello che ha provato sul palco: “È la sensazione di essere parte di qualcosa di straordinario“.
“È così simbolico per me e, credo, per tutti noi artisti”, aggiunge Sonya Yoncheva tra gli ospiti di questo galà.
Il soprano bulgaro ricorda l’aria che ha eseguito per l’occasione: “Ho sempre voluto cantare ‘La Mamma Morta’ di Andrea Chénier e vi svelo un segreto, questo galà è il primo in cui interpreto quest’aria. Evoca la morte, ma anche amore e amore, è più forte di ogni cosa, più forte della vita“, afferma prima di aggiungere: “Questo messaggio, questo è davvero qualcosa in cui credo“.
Un luogo “magico” e “intenso”
Il tenore Plácido Domingo, presente anche lui sul palco, ricorda: “Feci il mio debutto, immaginate, 51 anni fa alla Scala ! E’ magico perché dappertutto in questo luogo si pensa a chi l’abbia frequentato prima di noi: Rossini, Donizetti, Verdi…” si entusiasma il tenore.
Benjamin Bernheim indica da parte sua: “Il mio primo ricordo alla Scala, è stato qualcosa di molto, molto intenso. Ho sentito il peso di tutta la storia della Scala di Milano quando arrivai sul palco e quando vidi il pubblico, questa magnifica sala“, ricorda emozionato.
“La nostra storia da preservare”
“Non dimentichiamo che quello che facciamo non è un lavoro“, insiste Sonya Yoncheva. “Abbiamo uno dei patrimoni più belli di tutti i tempi: non è solo arte, è la nostra storia e dobbiamo preservarla“, specifica fiera.
Juan Diego Flórez conclude con determinazione: “Voglio mandare un messaggio di speranza al mondo della musica: continuerò a combattere, a cantare e ad aprire questa magnifica arte al mondo“.
“Se non ci fosse stato il Teatro, non avrei saputo fare altro. Il Teatro è tutta la mia vita. Pensate che a casa barcollo, m’ingobbisco, mi annoio, ma in teatro ritrovo il passo. È un’altra storia. In scena si guarisce. E poi sapete che vi dico: gli attori vivono più a lungo, perché vivendo anche le vite degli altri, le aggiungono alle loro.” (Carlo Giuffré)
Attualità
Claudia Conte di nuovo in libreria con un nuovo libro: La...
Ad annunciarlo la stessa conduttrice e opinionista tv, volto noto di Rai, Canale 5 e La7 nonché attivista per i diritti umani in un post sul suo seguitissimo canale Instagram (claudiaconte.it 318.000 follower).
“Vi presento LA VOCE DI ISIDE, la mia nuova creatura letteraria. Uno strumento per confrontarmi con le nuove generazioni sulle questioni sociali più pressanti e attuali: il disagio giovanile, la violenza, le disuguaglianze di genere, il rapporto genitori e figli e la bellezza del volontariato.”
Queste le parole che accompagnano la foto di Claudia con il libro tra le mani. Una copertina accattivante e simbolica che fa venire il desiderio di leggere il libro e la prefazione scritta da Maurizio De Giovanni (scrittore napoletano che ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi).
Dopo “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi”, storia dedicata a Falcone e Borsellino e tutte le vittime di mafia, il quarto libro di Claudia Conte e’ dedicato e rivolto ai giovani e affronta temi di attualità che mettono in evidenza la sua attività a tutela dei diritti umani e delle donne.
Chi è la protagonista? E’ un romanzo autobiografico? La protagonista è Iside, una diciottenne che attraverso il volontariato presso casa-famiglie mamma-bambino, cura il proprio disagio esistenziale. Ricordiamo che Claudia conduce su Rai Isoradio “Cambiare si può. Storie di successo al femminile” ed è molto attiva nel campo della legalità. Figlia di poliziotto, non fa mancare mai il suo sostegno alla Polizia e alle forze dell’ordine.
Claudia Conte, come rivela la rivista americana Forbes, si conferma “tra le più giovani e visionarie rappresentanti del panorama culturale italiano”.
E’ possibile acquistare il libro qui
https://www.mondadoristore.it/La-voce-di-Iside-Claudia-Conte/eai979128084454/
Cultura
“Agdam delenda est”, in 150 foto di Fabrizio...
Presentato al Palazzo dell'Informazione Adnkronos il volume del direttore creativo di Artcloud Network International
"Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh" è il titolo del libro fotografico di Fabrizio Conti che raccoglie oltre 150 scatti attraverso i quali l'autore racconta per immagini la lontana e martoriata regione del Caucaso meridionale. Una terra sconosciuta, situata nel territorio dell’Azerbaijan ai confini con l’Armenia, da sempre contesa e teatro di un lunghissimo conflitto tra i due stati. Il libro è stato presentato oggi a Roma, al Palazzo dell’Informazione AdnKronos.
Nel 2021 Fabrizio Conti, direttore creativo di Artcloud Network International, azienda italiana che opera nel settore dei Beni culturali, viene invitato dal Governo Azero a partecipare all’imponente opera di ricostruzione della regione del Karabakh, avviata appena dopo la fine del trentennale conflitto con l’Armenia. A Conti viene chiesto di concepire musei di ultimissima generazione, densi di tecnologia, per salvaguardare la memoria - e virtualmente ricostruire- ciò che era, un tempo, il Karabakh. "Agdam delenda est" - titolo che rimanda inequivocabilmente alla leggendaria e proverbiale frase 'Carthago delenda est' - raffigura e testimonia l’insensatezza dei popoli in guerra che per affermare la propria superiorità mirano ad annientare il nemico, cancellandone l’identità, la cultura, la storia. Una strategia di guerra - ancora oggi utilizzata – che trae origini dai tempi del dominio romano, quando Catone, con sole tre parole esplicitò lo scopo degli eserciti romani: cancellare definitivamente Cartagine affinché non potesse essere più abitata.
"Agdam delenda est" è un viaggio per immagini nell’anima del Karabakh. Un viaggio nel silenzio di un luogo fantasma fra le trincee abbandonate e i resti di ciò che un tempo fu un luogo abitato. Un viaggio nei ricordi della gente, alla ricerca di un passato che non c’è più. "E’ il mio viaggio, fra coprifuochi e ricoveri di fortuna, in un luogo surreale dove i cellulari funzionano a singhiozzo, l'acqua è gelida e a tavola si beve solo vodka", racconta Conti. "Agdam delenda est" - aggiunge l’autore - è la mia esperienza personale, in una terra che non conoscevo, che mi ha travolto, appassionato e arricchito. Senza questi scatti - sottolinea - non avrei potuto raccontare le emozioni provate, attraversando questo luogo, di cui è rimasto poco, ma in cui ancora ad ogni passo si respira il suo passato e una potente voglia di rinascita dimenticare. Ho voluto fermare il mio sguardo attraverso le immagini - conclude - per fissare la memoria di un luogo, di un conflitto dimenticato ma terribile e insensato come tutte le guerre".
Cultura
Musa tv n. 17 del 24 aprile 2024
Il regista e scrittore Antonio Centomani parla all’Adnkronos di ‘Il Mercante di Seta Nera’ Oscio ‘Il Santone’ torna in tv per la seconda stagione, e stavolta è una donna La fiction basata sul personaggio di Federico Palmaroli da venerdì 19 aprile su Raiplay