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Manageritalia: “Terziario nel terzo trimestre...
Manageritalia: “Terziario nel terzo trimestre rallenta in Italia a macchia di leopardo”
Il settore del terziario nel nostro Paese cresce a fatica e con molti rallentamenti, complici l’aumento dell’inflazione ed un clima di fiducia statica da parte delle imprese che non induce all’ottimismo. E' quanto emerge dall’Osservatorio del terziario di Manageritalia che, analizzando i dati del terzo trimestre 2023, fotografa una situazione quasi 'immobile' rispetto al trimestre precedente.
“Un trimestre di sostanziale stagnazione per quasi tutti i comparti del terziario, mentre cresce l’export. Abbiamo bisogno di un’azione politica ed economica che infonda fiducia alle imprese per aumentare, in un momento come questo, gli investimenti in innovazione e capitale umano” così commenta i dati Mario Mantovani, presidente di Manageritalia che prosegue: ”Tassi ancora alti e relativa contrazione dei consumi, affiancati da un leggero calo dell’inflazione reale ma non di quella percepita, contribuiscono in maniera significativa al clima d’incertezza e di relativa cautela negli investimenti da parte dei manager d’impresa”.
In particolare, il valore aggiunto dei servizi di mercato è rimasto invariato e il fatturato è cresciuto solo dello 0,9%. Anche la dinamica dei sottosettori del terziario, pur essendo differenziata, resta comunque modesta. Si distinguono solo il comparto alloggio e ristorazione, con una buona performance (+1,5% del fatturato), seguito dal commercio all’ingrosso (+1,2%), attività professionali (+1%), e noleggio e agenzie di viaggi (+0,6%). Situazione stagnante per trasporto e magazzinaggio, mentre si registra un lieve calo nei settori dell’informazione e della comunicazione.
Migliorano le performance dell’export di servizi (dati che si riferiscono al secondo trimestre 2023): +10,3% congiunturale che fa il paio con il 7% del peso sul pil. Sulla base degli indicatori Istat, a novembre 2023 il clima di fiducia delle imprese di servizi segna un andamento contrastante e disomogeneo che, tuttavia, nel complesso indicano una congiuntura stagnante e con diversi punti negativi. In ambito occupazionale, il terziario ha registrato nel terzo trimestre di quest’anno una leggera flessione (-0,2%) che però non sembra influire significativamente sulla complessiva tendenza positiva dell’occupazione che ha caratterizzato l’ultimo biennio. Il calo si riferisce al settore informazione e comunicazione, finanza e assicurazioni, attività professionali. Solo l’occupazione in ambito di commercio, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione ha registrato un lieve aumento dello 0,2%.
Seppure il tasso di inflazione nei mesi di ottobre e novembre abbia segnato una rapida discesa, il terziario ha seguito quest’andamento ma con un passo più rallentato e graduale. Il tasso tendenziale dei servizi, che nel secondo trimestre era pari al 4,5%, è sceso al 4,1% nel terzo trimestre e al 3,9% nella media ottobre-novembre. Tra i vari settori dei servizi, emergono per entità degli aumenti le attività artistiche e della cura personale (tasso di crescita 5,1% nella media ottobre-novembre).
Anche i dati sui costi e i margini dei servizi possono spiegare meglio le dinamiche delle spinte inflazionistiche. I costi di produzione dei servizi hanno mantenuto un ritmo di crescita elevato nel terzo trimestre 2023 sulla spinta del costo del lavoro, in particolare nei settori dei trasporti, turismo, commercio, informazione, comunicazione. Il settore manifatturiero ha segnato un aumento rilevante del costo del lavoro (+8%), in linea con i trimestri precedenti.
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Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta...
Al Museo Maxxi di Roma il secondo global meeting della prima piattaforma digitale europea
Un comparto in grande espansione a livello europeo, con 169 milioni di euro di fatturato nel 2023, 192 imprese attive e un parco auto di 3.456 unità. E per quanto riguarda l'Italia i dati parlano di 45 milioni di euro di fatturato con circa 1000 auto. I numeri che arrivano da Driverso’s Analysis Lab riguardano il mercato del car hiring d’alta gamma nel Continente e segnalano anche un costo medio per noleggio di 2.916 euro per 58.074 transazioni nell’anno.
La durata media dei contratti è stata di 5,4 giorni per 313.600 giornate complessive, con ricavi medi sul singolo veicolo pari a 49mila euro. Ma c’è soprattutto un’aspettativa di crescita rilevante: il fatturato del settore è atteso a 195 milioni di euro già alla fine di quest’anno, per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è enorme, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi in 1.380 miliardi di euro.
Circa 40 di queste aziende, che rappresentano il meglio dell’offerta del car hiring d’alta gamma e rispettano standard di qualità predefiniti, operano su Driverso, la prima piattaforma digitale europea, nata in Italia, per il noleggio auto premium. L’aggregatore online mette a disposizione centinaia di veicoli di tutti i marchi più prestigiosi, forniti dai player attivi su 10 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna, Svizzera).
Decine di aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati oggi nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.
Durante la giornata al Maxxi, sono intervenuti esperti del calibro di Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures e soprattutto ex direttore della piattaforma Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di ‘Tuscany Now and More’, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack.
Pierluigi Galassetti, co-founder con Saverio Castellaneta di Driverso, ha detto: “Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell’offerta turistica italiana e internazionale e agisce come un elemento in grado di caratterizzare e arricchire l’intera esperienza di viaggio. Questa proposta di mobilità è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi”. “Nell’ambito del settore lusso, fortemente in crescita
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Peste Suina, Martinelli (Assosuini): “Se crolla...
Il presidente dell'associazione: "Allevamenti e prosciutti sono sicuri, al mercato però non interessa"
"Il rischio grosso che stiamo correndo è di perdere un settore importante, un'eccellenza del made in Italy. La Cina già non importa i nostri prosciutti da due anni, com e anche la Corea e il Giappone. Adesso anche il Canada e se poi decideranno di fare la stessa cosa Stati Uniti, Francia e Germania che rappresentano i nostri principali mercati allora resteremo con i maiali negli allevamenti e i prosciutti nei prosciuttifici. Questo perchè il 30% dei prosciutti che si producono in Italia vengono esportati. Se crolla l'export sarà una catastrofe per i 4mila allevamenti italiani e per i trasformatori ma anche per tutto l'indotto". E' l'allarme che lancia, con Adnkronos/Labitalia, Elio Martinelli, presidente di Assosuini, dopo che il diffondersi della peste suina sui cinghiali anche nella zona del Parmense ha portato l'Ue a stabilire la zona di restrizione II a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma.
E per Martinelli "se crolla l'export le aziende non avranno alternativa che chiudere e se, guardiamo all'esempio della Germania che ha affrontato il problema prima di noi, adesso il Paese fa segnare un 20% in meno di allevamenti dopo la fine dell'emergenza". "Questo fa capire che una volta chiusa l'attività è difficile che questa riparta dopo la fine dell'emergenza", sottolinea.
Secondo il presidente di Assosuini "finora il contrasto alla peste suina nel selvatico si è fatto solo in teoria, basti pensare che dopo un anno e mezzo il commissario straordinario non è ancora operativo. Si dove agire come fatto in Sardegna, dove il virus è stato eradicato con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a partire dai cacciatori che sono stati la chiave per sconfiggere il problema. E invece ora abbiamo un virus che corre velocissimo in Italia dove si calcola che ci siano 1,5-2 milioni di cinghiali", sottolinea.
Ma nonostante il virus corra tra i cinghiali gli allevamenti italiani di suinbi sono al sicuro. "I nostri allevamenti di suini, grazie agli investimenti fatti dagli allevatori in materia di recinti e barriere e anche con i controlli che vengono fatti di continuo, sono super sicuri. Ricordiamo che la peste suina non si trasmette all'uomo ma colpisce cinghiali e suini, si propaga velocemente e porta nel 90% dei casi alla morte degli animali. Detto questo, i nostri prosciutti sono sicuri e super controllati ma questo non interessa al mercato che non intende rischiare", conclude Martinelli.
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Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Fondamentale dare...
Parla il responsabile scientifico della Commissione Metrologia agli "Stati generali delle ingegnerie digitali”
“La metrologia è la scienza della misura che si divide tra la metrologia scientifica, legale, industriale. In Italia è stata un po' trascurata ed è per questo che ci siamo riuniti una commissione. La prima commissione di metrologia è nata a Milano e vi collaborano persone da tutta Italia perché è fondamentale dare peso a questa scienza che sta dietro a tutte le cose”. A parlare è Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Metrologia dell'Ordine degli Ingegneri, dal palco degli "Stati generali delle ingegnerie digitali - Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico del capoluogo lombardo. Nel panel “Metrologia 4.0: verso una misurazione smart e intelligente” si è discusso di smart Metrology: “Se l'intelligenza artificiale si basa su numeri sbagliati perché non abbiamo conoscenza e competenza, stiamo perdendo il controllo delle nostre misure. Il controllo dei dati, il controllo delle misure, il controllo delle tolleranze dei nostri strumenti di misura è fondamentale- illustra Iannicelli - Abbiamo deciso di metterci insieme per cercare di far capire l'importanza e il presidio che deve essere fatto su tutto questo”, conclude.