

Ultima ora
Da Altroconsumo aiuti ai cittadini dell’Emilia-Romagna
Aperto uno sportello telefonico gratuito e straordinario per aiutare chi vive in quelle zone a beneficiare di aiuti e ristori previsti dal Governo
Altroconsumo sostiene i cittadini dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione: da ieri è infatti aperto uno sportello telefonico gratuito e straordinario destinato a tutti coloro che vivono nelle zone colpite dall’alluvione per dare supporto, informazioni e assistenza ai cittadini che vogliono usufruire delle misure previste dal Governo di fronte alla situazione di emergenza.
Tra i provvedimenti più importanti, la popolazione colpita potrà infatti richiedere la sospensione delle rate del mutuo e delle bollette e accedere ai ristori decisi dall’Esecutivo. I legali ed esperti dell’Organizzazione saranno a disposizione dei cittadini, nella fase emergenziale, anche per fornire informazioni e consigli su come muoversi se si hanno cartelle esattoriali in scadenza o i lavori del 110% da ultimare. Lo sportello è gratuito e aperto a tutti (anche a chi non è socio di Altroconsumo) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 al numero 02.6961572.
Sport
Fiorentina-West Ham 1-2, viola k.o. in finale Conference League

Gli inglesi trionfano con un gol al 90esimo
Il West Ham batte la Fiorentina per 2-1 nella finale di Conference League e si aggiudica il trofeo. Gli inglesi sbloccano il risultato al 62′ con il rigore trasformato da Benrahma, dopo un fallo di mano di Biraghi rilevato dal Var. La Fiorentina pareggia al 67′ con uno splendido diagonale di Bonaventura. Quando i supplementari sembrano inevitabili, il West Ham trova il 2-1 con Bowen: imbucata di Paqueta, la difesa viola non riesce a far scattare il fuorigioco e al 90′ Bowen davanti a Terracciano non sbaglia.
La Fiorentina, alla seconda finale persa in pochi giorni dopo la sconfitta in Coppa Italia, recrimina per il gol annullato allo scadere del primo tempo per il millimetrico fuorigioco di Jovic. Da segnalare, nella prima frazione, il lancio di un oggetto che colpisce Biraghi alla testa: il capitano viola, ferito al capo, rimane in campo con una vistosa fasciatura.
Sport
E’ morto Iron Sheik, il cattivo del wrestling e avversario di Hulk Hogan

L'ex lottatore aveva 81 anni
E’ morto The Iron Sheik, addio al ‘nemico’ storico di Hulk Hogan nel wrestling degli anni ’80. Hossein Khosrow Ali Vaziri, wrestler di origine iraniana, è morto all’età di 81 anni. Lo ‘sceicco di ferro’ per anni è stato uno dei personaggi di spicco della Wwf, la federazione da cui è nata l’attuale Wwe, conquistando anche il titolo di campione del mondo.
The Iron Sheik, in un quadro internazionale caratterizzato dai rapporti tesi tra Usa e Iran, rappresentava uno dei ‘cattivi’ dello show che lo contrapponeva spesso a Hulk Hogan. I due si affrontarono in particolare all’inizio del 1984 al Madison Square Garden di New York: Hogan si impose davanti a 20mila spettatori conquistando per la prima volta il titolo di campione del mondo. Prima di sbarcare negli Usa, Waziri aveva fatto parte del servizio di sicurezza dell’ex scià Mohammad Reza Pahlavi e aveva sfiorato la partecipazioni alle Olimpiadi 1968 nella lotta libera. Ai Giochi sarebbe arrivato nel 1972 come assistente allenatore della nazionale Usa. Nel 2005 la Wwe lo ha omaggiato inserendolo nella Hall of Fame del wrestling.
Ultima ora
Concorsi pubblici, arrivano nuove regole

Via libera del Consiglio dei ministri a nuove norme. Lo schema di decreto fissa il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale

Via libera del Consiglio dei ministri a nuove norme e regole per i concorsi pubblici. La nuova disciplina dei concorsi si inserisce tra gli interventi del Pnrr per la semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative. “Con il provvedimento approvato oggi – commenta il ministro Paolo Zangrillo – tracciamo la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza. Un intervento che ci permette di affrontare le oltre 170mila assunzioni previste per il 2023 con maggiore forza, fiducia e consapevolezza di aver messo a sistema un meccanismo innovativo e all’avanguardia. La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati, una garanzia per le amministrazioni”.
Lo schema di decreto fissa il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale. La pubblicazione dei bandi avviene attraverso il portale del reclutamento inPa e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Particolare attenzione alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione. Previste tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento.
“Mettiamo a terra importanti passi sulla digitalizzazione dei nostri processi per una pubblica amministrazione attrattiva ed efficiente”, conclude il ministro Zangrillo.
Cronaca
L’Arcivescovo di Palermo Lorefice ricorda don Puglisi

A 30 anni dall’omicidio di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, l’arcivesdovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, ricorderà la figura del religioso nel corso di un incontro a ‘Una Marina di libri’, a Villa Filippina a Palermo. Nel corso di un colloquio con la giornalista Adnkronos Elvira Terranova, che si terrà a partire dalle 18.30 nello spazio Elenk’art, l’arcivescovo Lorefice parlerà della figura di don Puglisi, che nel 2013 è stato proclamato Beato. Si discuterà della Palermo di quegli anni e della lotta alla mafia condotta da don Puglisi, ucciso nel giorno del suo 56esimo compleanno.
Politica
Violenza sulle donne, dal cartellino giallo al braccialetto elettronico: le nuove misure

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl. C'è l'obbligo di rispettare la distanza minima di avvicinamento di 500 metri dalla vittima

Rafforzamento delle misure cautelari, e quindi l’ammonimento, braccialetto elettronico applicato di norma, obbligo di rispettare la distanza minima di avvicinamento di 500 metri dalla vittima e ampliamento delle fattispecie di reato per cui si possono applicare le misure precauzionali, tra cui anche revenge porn e sfregio del viso con l’acido. Sono alcune delle misure contenute nel ddl contro la violenza sulle donne approvato dal Consiglio dei ministri che tra gli obiettivi ha anche quello di velocizzare i tempi per l’applicazione delle misure cautelari, con termini stringenti per pubblici ministeri e giudici, e di dare priorità alla trattazione di processi in materia di violenza di genere e domestica e di rendere specializzati i pm cercando di assegnare sempre agli stessi i fascicoli riguardanti la violenza sulle donne.
Il ddl, composto da 15 articoli, punta soprattutto alla prevenzione per evitare che i cosidetti ‘reati spia’ possano poi degenerare in fatti più gravi. Si tratta di imporre il cosiddetto cartellino giallo all’uomo violento, come lo ha definito la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella. E infatti l’inasprimento riguarda soprattutto chi è già stato destinatario dell’ammonimento e ricade nella stessa condotta, i cosiddetti recidivi.
All’articolo 1 il ddl prevede un ”rafforzamento delle misure in tema di ammonimento e di informazione alle vittime”. In particolare le pene per i reati di percosse, lesioni personali, violenza privata, minacce gravi, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio e danneggiamento sono aumentate ”se il fatto è commesso, nell’ambito di violenza domestica, da soggetto già ammonito…anche se la persona offesa è diversa da quella per la cui tutela è stato già adottato l’ammonimento”.
L’articolo 5, che contiene le disposizioni in materia di attribuzioni del procuratore della Repubblica, prevede che ”in caso di delega, l’individuazione avviene specificamente sempre per la cura degli affari in materia di violenza di genere e domestica” proprio per ”favorire la specializzazione nella trattazione dei processi in materia di violenza di genere e violenza domestica”.
In caso di omicidio o tentato omicidio e di altri reati ”commessi in danno del coniuge, anche separato o divorziato, della parte dell’unione civile o del convivente o di persona che è legata o è stata legata da relazione affettiva ovvero di prossimi congiunti”, secondo quanto previsto dall’articolo 6, il pm valuta, ”senza ritardo e comunque entro 30 giorni dall’iscrizione del nominativo della persona nel registro delle notizie di reato, la sussistenza dei presupposti di applicazione delle misure cautelari”. Anche i giudici avranno termini stringenti per la decisione sulle misure cautelari.
L’articolo 9 disciplina l’arresto in flagranza differita prevedendo che anche i video e le foto possano essere utilizzati per far scattare l’arresto in flagranza differita nei casi di maltrattamenti in famiglia, reato disciplinato dall’articolo 572 del codice penale, o dello stalking (612 bis).
”Si considera comunque in stato di flagranza – si legge all’articolo 9 del ddl – colui il quale, sulla base di documentazione video fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le quarantotto ore dal fatto”.
Nell’articolo 10 è trattato il rafforzamento delle misure cautelari e dell’uso del braccialetto elettronico. Mentre prima il braccialetto elettronico veniva applicato solo su richiesta del magistrato ora sarà applicato di norma salvo che il magistrato dica che non ce n’è bisogno, e comunque con il consenso della persona interessata. In particolare si prevede l’utilizzo del braccialetto elettronico con la prescrizione di ”mantenere una determinata distanza comunque non inferiore a 500 metri dalla casa familiare e da altri luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa, salvo che la frequentazione sia necessaria per motivi di lavoro”.
In questo caso il giudice ”prescrive le relative modalità e può imporre limitazioni”. Inoltre ”con lo stesso provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento il giudice prevede l’applicazione, anche congiunta, di una misura più grave qualora l’imputato neghi il consenso all’adozione” del braccialetto elettronico.
Sport
Il premio Pietro Calabrese a Luigi Carraro


“Serietà, professionalità e competenza ma anche determinazione, coraggio e inventiva sono i principi che hanno guidato il grande giornalista Pietro Calabrese nel corso della sua straordinaria carriera e che hanno contraddistinto i percorsi di ognuno dei personaggi che mercoledì 7 giugno a Soriano nel Cimino hanno ricevuto l’ambito premio, giunto alla XII edizione, intitolato proprio al maestro di giornalismo e non solo”. Lo scrive la Federpadel internazionale in una nota. “Donne e uomini che hanno collezionato successi e record nel mondo dei media, della cultura, dello spettacolo e dello sport, guadagnandosi un posto nel cuore degli italiani e scrivendo pagine importanti della storia del nostro Paese. Tra questi, il presidente della Fip Luigi Carraro, premiato per l’impegno con il quale lavora per diffondere lo sport e in particolare il padel nel mondo, con un occhio particolarmente attento ai più giovani e alla pratica amatoriale”.
Emozionato il numero uno della Fip, che ha ricevuto il Premio Calabrese da Jacopo Volpi, direttore di Raisport: “innanzitutto voglio ricordare Pietro Calabrese, che oltre ad essere stato un grande giornalista, aveva la straordinaria caratteristica di credere nei giovani e nel loro entusiasmo. Li stimolava, dedicava loro del tempo e lo ha fatto anche con me. E non si può certo dimenticare come abbia ‘allenato’ una vera e propria squadra di giovani talenti che oggi rappresentano l’élite del giornalismo italiano. Pietro Calabrese aveva un sorriso meraviglioso, contagioso come il padel, uno sport divertente e pieno di passione”.
Jacopo Volpi ha poi ripercorso il momento di straordinaria crescita del nostro sport: “abbiamo fatto tanta strada, una squadra di persone piene di entusiasmo e questo premio ha un valore enorme, perché indica che siamo nella giusta direzione e rappresenta uno stimolo a fare meglio”.
Infine, uno sguardo al futuro per un appuntamento storico: “tra dieci giorni saremo per la prima volta e con grande orgoglio tra i protagonisti degli European Games 2023, i Giochi olimpici europei, dove saranno in palio le medaglie nel maschile, femminile e misto, quest’ultimo evento davvero straordinario. Poi a metà luglio – prosegue Carraro – organizzeremo al Foro Italico, con la Fitp, la seconda edizione del Bnl Italy Major Premier Padel, appuntamento storico e più ricco perchè per la prima volta sarà un torneo ‘combined’ e cioè con tabellone sia maschile che femminile”. Premiati, tra gli altri, il produttore e regista Enrico Vanzina, l’attrice Serena Autieri, il direttore sportivo del Napoli dello scudetto Cristiano Giuntoli, i giornalisti Luca Valdiserri, Gaia Tortora, Alessandro Antinelli, Gabriella Simoni, inviata di guerra, e premio alla memoria per Giampiero Galeazzi.
Cultura
Premio Strega, Rosella Postorino guida la Cinquina dei finalisti

La scrittrice prima con 217 voti, seguono Ada d'Adamo (199), Maria Grazia Calandrone (183), Andrea Canobbio (175) e Romana Petri (167)

Una Cinquina quasi tutta al femminile per il Premio Strega 2023, con un’autrice che parte favorita: è Rosella Postorino, in gara con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli), presentata da Nicola Lagioia, forte di 217 voti e del successo conquistato cinque anni fa con il romanzo “Le assaggiatrici” con cui ha vinto il Campiello e sette altri premi e traduzioni in una trentina di lingue. Al secondo posto Ada D’Adamo con “Come d’aria” (Elliot), presentata da Elena Stancanelli, con 199 voti, libro che può già vantare la conquista del Premio Strega Giovani, che è stato il più votato da una giuria di ragazzi tra i 16 e i 18 anni di 91 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero: l’autrice è morta lo scorso 1° aprile a 55 anni, subito dopo aver saputo di essere nella dozzina dei finalisti, ma come da regolamento, l’opera è rimasta in gara. Lo Strega vanta già due precedenti in tal senso e tutte e due fortunati perchè risultati vincitori postumi: Giuseppe Tomasi di Lampedusa con “Il Gattopardo” nel 1959 e Maria Teresa Di Lascia con “Passaggio in ombra” nel 1995.
La cinquina della LXXVII edizione si completa con Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Einaudi), con 183 voti, presentata da Franco Buffoni; Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo), con 175 voti, presentato da Elisabetta Rasy; Romana Petri con “Rubare la notte “(Mondadori), presentata da Teresa Ciabatti, con 167 voti.
La proclamazione è avvenuta questa sera al Teatro Romano di Benevento, durante un evento condotto da Stefano Coletta, che ha intervistato i dodici candidati e candidate in diretta streaming su RaiPlay e seguito lo spoglio dei voti. Mario Desiati, presidente di seggio e vincitore della precedente edizione, ha proclamato i cinque finalisti.
L’elezione del libro vincitore si svolgerà̀ giovedì̀ 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre, per la conduzione di Geppi Cucciari.
Hanno espresso le proprie preferenze, tra voti singoli e voti collettivi, 596 votanti su 660 (pari al 90,3% degli aventi diritto): a quelli dei 400 Amici della domenica si aggiungono come di consueto 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti italiani di cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.
Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: Igiaba Scego, “Cassandra a Mogadiscio” (Bompiani), 158 voti; Silvia Ballestra, “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), 145 voti; Andrea Tarabbia, “Il continente bianco” (Bollati Boringhieri) 136 voti; Gian Marco Griffi, “Ferrovie del Messico” (Laurana Editore), 135 voti; Maddalena Vaglio Tanet, “Tornare dal bosco” (Marsilio), 117 voti; Carmen Verde, “Una minima infelicità” (Neri Pozza), 89 voti; Vincenzo Latronico, “Le perfezioni” (Bompiani), 67 voti.
La cinquina della LXXVII edizione incontrerà il pubblico in 16 tappe in tutta Italia, di cui come sempre una all’estero presso un Istituto Italiano di Cultura, il 20 giugno a Berlino. Le tappe dello Strega Tour, di Napoli, Benevento, Firenze, Modena, Salò, Parma e Rimini saranno seguite dal camper di ‘Ticket to Read’, che realizzerà una nuova serie podcast a cura di Margherita Schirmacher ed Enrico Orlandi per raccontare il viaggio dei finalisti, in progetto in collaborazione con Chausson Italia.
La serata di Benevento è stata organizzata dalla Città di Benevento con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega, che promuovono il Premio con il contributo di Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Bper Banca e Tirreno Power, media partner Rai, sponsor tecnici IBS.it e Sygla.
(di Paolo Martini)
Cultura
Premio Strega 2023, Rosella Postorino guida la Cinquina dei finalisti

La scrittrice prima con 217 voti, seguono Ada d'Adamo (199), Maria Grazia Calandrone (183), Andrea Canobbio (175) e Romana Petri (167). L'elezione del libro vincitore si svolgerà̀ il 6 luglio

Una Cinquina quasi tutta al femminile per il Premio Strega 2023, con un’autrice che parte favorita: è Rosella Postorino, in gara con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli), presentata da Nicola Lagioia, forte di 217 voti e del successo conquistato cinque anni fa con il romanzo “Le assaggiatrici” con cui ha vinto il Campiello e sette altri premi e traduzioni in una trentina di lingue. Al secondo posto Ada D’Adamo con “Come d’aria” (Elliot), presentata da Elena Stancanelli, con 199 voti, libro che può già vantare la conquista del Premio Strega Giovani, che è stato il più votato da una giuria di ragazzi tra i 16 e i 18 anni di 91 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero: l’autrice è morta lo scorso 1° aprile a 55 anni, subito dopo aver saputo di essere nella dozzina dei finalisti, ma come da regolamento, l’opera è rimasta in gara. Lo Strega vanta già due precedenti in tal senso e tutte e due fortunati perché risultati vincitori postumi: Giuseppe Tomasi di Lampedusa con “Il Gattopardo” nel 1959 e Maria Teresa Di Lascia con “Passaggio in ombra” nel 1995.
La cinquina della LXXVII edizione si completa con Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Einaudi), con 183 voti, presentata da Franco Buffoni; Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo), con 175 voti, presentato da Elisabetta Rasy; Romana Petri con “Rubare la notte “(Mondadori), presentata da Teresa Ciabatti, con 167 voti.
La proclamazione è avvenuta questa sera al Teatro Romano di Benevento, durante un evento condotto da Stefano Coletta, che ha intervistato i dodici candidati e candidate in diretta streaming su RaiPlay e seguito lo spoglio dei voti. Mario Desiati, presidente di seggio e vincitore della precedente edizione, ha proclamato i cinque finalisti.
L’elezione del libro vincitore si svolgerà̀ giovedì 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e sarà̀ trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre, per la conduzione di Geppi Cucciari.
Hanno espresso le proprie preferenze, tra voti singoli e voti collettivi, 596 votanti su 660 (pari al 90,3% degli aventi diritto): a quelli dei 400 Amici della domenica si aggiungono come di consueto 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti italiani di cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.
Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: Igiaba Scego, “Cassandra a Mogadiscio” (Bompiani), 158 voti; Silvia Ballestra, “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), 145 voti; Andrea Tarabbia, “Il continente bianco” (Bollati Boringhieri) 136 voti; Gian Marco Griffi, “Ferrovie del Messico” (Laurana Editore), 135 voti; Maddalena Vaglio Tanet, “Tornare dal bosco” (Marsilio), 117 voti; Carmen Verde, “Una minima infelicità” (Neri Pozza), 89 voti; Vincenzo Latronico, “Le perfezioni” (Bompiani), 67 voti.
La cinquina della LXXVII edizione incontrerà il pubblico in 16 tappe in tutta Italia, di cui come sempre una all’estero presso un Istituto Italiano di Cultura, il 20 giugno a Berlino. Le tappe dello Strega Tour, di Napoli, Benevento, Firenze, Modena, Salò, Parma e Rimini saranno seguite dal camper di ‘Ticket to Read’, che realizzerà una nuova serie podcast a cura di Margherita Schirmacher ed Enrico Orlandi per raccontare il viaggio dei finalisti, in progetto in collaborazione con Chausson Italia.
La serata di Benevento è stata organizzata dalla Città di Benevento con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega, che promuovono il Premio con il contributo di Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Bper Banca e Tirreno Power, media partner Rai, sponsor tecnici IBS.it e Sygla.
(di Paolo Martini)
Spettacolo
Hotel de Russie celebra Nijinsky, suite dedicata a grande danzatore russo

All'icona dei Ballets Russes di Diaghilev consacrati 172 mq di spazi interni e 240 mq di terrazza con vista mozzafiato sui tetti delle capitale e sul Pincio

Inaugurata a Roma, all’Hotel de Russie la suite Nijinsky dedicata ad uno dei danzatori mito della danza del 900 stella dei Ballets Russes di Diaghilev. La Suite Nijinsky si sviluppa in 172 mq di spazi interni, ospita due camere da letto e offre 240 mq di terrazza privata con vista giardino monumentale, Villa Borghese, Pincio e tetti di Roma. Gli spazi della suite sono stati completamente ripensati e sono oggi il risultato di un importante restyling volto a rendere l’ambiente più spazioso e confortevole, dando l’opportunità agli ospiti di sentirsi come se avessero il proprio appartamento a Roma.
Le nuove stanze hanno acquisito maggiore luminosità e sono molto più propense a evocare un senso di appartenenza legato al luogo. Gli arredi scelti e selezionati sono un eclettico mix di oggetti vintage di design italiano e custom tutti provenienti dall’Italia e in stretta relazione con la cultura romana e con il periodo del palazzo che ospita la suite. I materiali e le trame, così come le forme, hanno tutte una fortissima connessione con l’artigianalità tipica del design italiano, contribuendo a creare una sensazione di accoglienza elegante, mai troppo invadente, e tipica dei progetti di Olga Polizzi, deputy chairman e director of design dei Rocco Forte Hotels
Racconta la sua visione della Suite Nijinsky, Olga Polizzi che da sempre cura minuziosamente in prima persona ogni dettaglio progettuale e stilistico. “Amo creare un senso di appartenenza, quell’ home feeling che è da sempre parola chiave di tutti i progetti del gruppo Rocco Forte Hotels – spiega- utilizzando un linguaggio visivo che richiama la città dove ci troviamo. Ecco quindi che la suite rispecchia una casa nobiliare romana. Statue originali all’ingresso, colori rossi intensi alle pareti, tipici delle case romane accanto ad una collezione di piatti e di oggetti d’arte dell’ 800, periodo di Valadier. E poi – aggiunge – una carta da parati con una rappresentazione di un tipico giardino italiano, un pavimento cabochon in cotto in strettissima connessione con il palazzo e con la città di Roma”.
“La città di Roma sta vivendo una rinascita del turismo e della clientela internazionale e l’Hotel de Russie – spiega una nota dell’hotel – in pronta risposta con il mercato, sta finalizzando un ampio progetto di rinnovamento degli ambienti comuni e delle camere, fondato su una fusione tra storico e moderno con l’obiettivo di raggiungere una ristrutturazione completa dell’inventario dell’Hotel”.
Ristrutturazione iniziata nel 2020 con il restauro del giardino monumentale, che ha riportato alla luce l’assetto originale ideato da Giuseppe Valadier, seguito dal rinnovamento del ristorante Le Jardin, restaurato e decorato interamente dall’artista immersivo Gio Bressana, e dello Stravinskij Bar, rinnovato nel design e arricchito da mosaici nello sfondo. Dal 2022 il progetto di restyling ha coinvolto la lobby, le camere e le suite dell’hotel, ponendo particolare attenzione alla riorganizzazione degli ambienti, all’illuminazione e alle aree destinate a guardaroba e bagni, con l’intento di ridefinire il design e ottimizzarne la funzionalità in relazione anche ai lunghi soggiorni degli ospiti dell’Hotel de Russie.
Spettacolo
Rome Cavalieri Hilton, un compleanno che parte dalla Dolce Vita

Nel 1963 fece da apripista ad un’ospitalità cosmopolita pensata per una clientela internazionale che vedevano nella capitale una meta ambita e una città da visitare e amare. Per celebrare i 60 anni cene stellate con Heinz Beck alla Pergola e una serata di gala in piscina ispirata ai meravigliosi anni 60

Festeggia 60 anni il Rome Cavalieri Hilton, uno dei luoghi più amati della capitale, con un turismo e una clientela, soprattutto internazionale, fidelizzata da anni e da generazioni. Inaugurato da Conrad Hilton, il Rome Cavalieri, all’epoca noto come Rome Cavalieri Hilton, ha aperto le sue porte a viaggiatori provenienti da tutto il mondo, proprio 60 anni fa, nel giugno 1963, facendo da apripista ad un’ospitalità cosmopolita pensata per tutti coloro che vedevano in Roma una meta ambita e una città da visitare e amare.
L’edificio, rispettando i criteri di contemporaneità dell’epoca, è un esempio di architettura modulare anni ‘60, su un progetto firmato dall’archistar del momento Ugo Luccichenti e al quale ha partecipato, senza però comparire, anche Nervi per la parte riguardante il calcolo del cemento armato. L’interior decoration fu affidata ad un altro celebre progettista, Franco Albini, che realizzò un albergo lussuoso, rispettando al tempo stesso i canoni di linearità e minimalismo in voga in quel momento. Collocato sulla sommità della collina di Monte Mario, offre da decenni la più bella e suggestiva vista sulla Città Eterna.
Da allora il Rome Cavalieri non ha mai smesso di essere una pietra miliare del turismo, contribuendo in maniera determinante alla creazione di una capitale in grado di accogliere al meglio anche i viaggiatori di fascia alta. L’hotel, pur mantenendo la struttura originaria, si è con il tempo arricchito di una collezione d’arte privata unica al mondo, di un ristorante – La Pergola, tutt’oggi unico 3 Stelle Michelin di Roma, di una selezione di raffinate suite e di un centro congressuale tra i più avanzati in un hotel di lusso in Europa. Ha ospitato celebrità internazionali, capi di Stato, delegazioni ufficiali e summit riservatissimi. Teatro di importanti eventi mondiali, è stato scelto come quartier generale di manifestazioni sportive, è assurto agli oneri del movie system facendo da location a numerosi film di vari autori e nazionalità, ha visto nascere al suo interno amori tra celebrities che si sono poi felicemente sposate.
Alcuni nomi? Serena Williams, Julia Roberts, Leonardo Di Caprio, l’attuale re di Norvegia e la regina Sonja. L’elenco degli avvenimenti di questi 60 anni è veramente lungo e ricco, perché il Rome Cavalieri ha avuto la straordinaria capacità di rinnovarsi, restando sempre al passo con i tempi, e mantenendo in modo costante la sua leadership nel mondo dell’ospitalità di lusso. A tutt’oggi l’albergo è sinonimo di eccellenza dei servizi, bellezza degli spazi e altissima professionalità del team, e resta all’avanguardia anche sulle tematiche attuali più importanti prima tra tutte la sostenibilità, con il conseguimento dell’ambita certificazione Green Key, ottenuta per il quinto anno consecutivo.
Alessandro Cabella, managing director del Rome Cavalieri svela in anteprima alcune novità legate all’anniversario: “Molte sono le iniziative e i festeggiamenti previsti per questo 60esimo anniversario. Tra queste, sono lieto di annunciare una cena stellata di Heinz Beck a La Pergola, preparata a sei mani in collaborazione con altri due chef stellati, a 10 portate per 60 ospiti, e una serata di gala a bordo piscina in tema anni ‘60 rivisitati nel mood contemporaneo. Inoltre - spiega ancora – in occasione di questo compleanno, sono state realizzate alcune grafiche speciali, ispirate ai meravigliosi anni ‘60, che accompagneranno ogni reparto dell’albergo con un visual allegro ed elegante per tutta la durata dell’anniversario”.
“Un anno intenso di appuntamenti per le celebrazioni di questo importante anniversario – annuncia Alessandro Cabella – che vedrà l’albergo attivo su più fronti, per festeggiare come dovuto questo affascinante, opulento, iconico protagonista dell’ospitalità capitolina e internazionale”.
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