“Con Galli a Forte dei Marmi la cena dei catastrofisti? No. Io e Galli non siamo pessimisti, siamo solo prudenti”. Così Andrea Crisanti, professore di Microbiologia e Microbiologia Clinica all’Università di Padova, ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1.
“Pessimista dà un senso negativo – dice il microbiologo – mentre noi siamo nella scala della prudenza, più o meno sulla stessa linea”. Troppo prudenti sulle riaperture di marzo come ha ammesso Galli? “Sicuramente. Ma non avevamo al tempo nessun argomento per prevedere l’esito positivo. Del resto – ribadisce provocatoriamente Crisanti – se alla funivia del Montarone non fosse successo niente, avrebbero fatto bene a togliere i freni? Questa è la domanda da porsi. E comunque – aggiunge – questo mese non è successo nulla ma ci sono già 7mila morti, ricordiamocelo. Aprire bisogna aprire – conclude – ma in sicurezza e con prudenza. Tutta l’opera di un medico è quella di minimizzare i rischi del paziente e la stessa cosa vale anche per la collettività”.
Quanto al dibattivo sul numero dei posti a tavola nei ristoranti, Crisanti sostiene che “non esiste un numero esatto, è soltanto una questione di buon senso”. “Penso che quando avremo raggiunto il 70-75% dei vaccinati – afferma il microbiologo – potremo togliere quasi tutte le restrizioni”.

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