Connect with us

Cronaca

Covid oggi Italia, bollettino ultima settimana: 52.177...

Published

on

Covid oggi Italia, bollettino ultima settimana: 52.177 contagi e 291 morti

In aumento nuovi casi, decessi, ricoveri e incidenza

Tampone Covid (Afp)

Continuano ad aumentare i contagi e i morti Covid in Italia. Secondo il bollettino settimanale diffuso dal ministero della Salute, i nuovi casi di positività al virus sono 52.177 nella settimana 23-29 novembre, in salita del 16,1% rispetto ai 7 giorni precedenti quando erano stati 44.955. I decessi sono 291, in aumento del 23,8% rispetto alla settimana precedente quando erano 235.

Tasso di positività

In Italia il tasso di positività a Covid-19 registra un aumento nella settimana dal 23 al 29 novembre, salendo al 18,8%, con una variazione di +1,2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, quando era a quota 17,6%. Negli ultimi 7 giorni monitorati sono stati effettuati 277.938 tamponi, il 9% in più rispetto alla settimana precedente quando erano 254.920.

"I dati confermano sostanzialmente l'andamento previsto rispetto alla stagionalità. Rinnoviamo l'appello alle Regioni ad intensificare gli sforzi organizzativi e a predisporre Open day nei quali offrire libero accesso senza prenotazione per le vaccinazioni", afferma il direttore generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, commentando l'ultimo bollettino settimanale Covid-19.

Incidenza

L'incidenza dei casi Covid diagnosticati e segnalati in Italia nel periodo 23-29 novembre è pari a 89 casi per 100mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era a quota 76 su 100mila, secondo quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità.

A livello nazionale l'incidenza cresce del 17,1% rispetto alla settimana precedente. Il valore è in aumento in quasi tutte le regioni/province autonome. L'incidenza più elevata - si legge nel report - è stata riportata nel Veneto (183 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Sicilia (1 caso per 100mila abitanti). La fascia d'età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella over 90, anche se l'incidenza è in aumento in tutte le fasce d'età. L'età mediana alla diagnosi è di 58 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. La percentuale di reinfezioni è circa il 44%.

L'indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 21 novembre è pari a 1,09 (range 1,05-1,13), sostanzialmente stabile rispetto al valore del 14 novembre (Rt 1,12, range 1,08-1,17), e sopra la soglia epidemica.

Ricoveri

Cresce il numero di pazienti Covid ricoverati negli ospedali d'Italia. Al 29 novembre l'occupazione dei posti letto in area medica cresce al 9,2% (5.741 ricoverati), rispetto alla settimana precedente quando era al 7,7% (4.811 ricoverati). L'occupazione delle terapie intensive sale all'1,9% (170 ricoverati), dall'1,5% (137 ricoverati), stando a quanto emerge dal monitoraggio. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età - si legge nel report - presentando i valori più elevati nella fascia d'età over 90. Anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l'età.

Vaccinazioni

Sono 1.042.541 i vaccini anti-Covid aggiornati a XBB.1.5 somministrati in Italia dall'inizio della campagna autunno-inverno al 30 novembre 2023. E' l'ultimo dato riportato nella dashboard ufficiale che viene aggiornata sul portale del ministero della Salute. Negli ultimi 7 giorni considerati, dal 24 al 30 novembre, le iniezioni-scudo sono state 166.976, di nuovo in calo rispetto alla settimana precedente, quando erano state 195.377. Lombardia, Emilia Romagna e Toscana continuano ad essere le regioni in cui si concentra oltre il 60% del totale delle dosi somministrate nell'ambito della campagna, secondo quanto emerge dal report vaccini. Insieme, queste tre regioni totalizzano 643.657 richiami eseguiti.

La fascia d'età in cui sono stati somministrati più vaccini è quella degli over 80 (340.833 immunizzati), seguita dai 70-79enni (327.340) e dai 60-69enni (222.912). In coda la fascia 12-59 anni, con 151.325 vaccinazioni.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Depistaggio Borsellino: “Figli traditi da Stato in...

Published

on

L'avvocato Trizzino

(dall'inviata Elvira Terranova) - Subito dopo lo strage di Via D'Amelio i magistrati di Caltanissetta, sotto la guida del Procuratore Gianni Tinebra, "agirono con sconcertante superficialità" e "con incuria", "condotte che esprimono uno sfacelo di un sistema". Mentre i poliziotti "erano liberi di scorrazzare nella illegalità". "Dopo 32 anni siamo stanchi, questa vicenda ci sta distruggendo...". Parole dure, quelle dell'avvocato Fabio Trizzino, legale di parte civile della famiglia del giudice Paolo Borsellino, nel processo d'appello sul depistaggio sulla strage di Via D'Amelio. Alla sbarra tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, accusati di concorso in calunnia aggravata dall'avere favorito Cosa nostra. In primo grado era caduta l'aggravante mafiosa per due dei tre poliziotti imputati del processo. Prescritti i reati per Mario Bo e Fabrizio Mattei mentre Michele Ribaudo era stato assolto "perché il fatto non costituisce reato". La Procura generale di Caltanissetta ha chiesto, al termine della requisitoria, 11 anni e 10 mesi di carcere per Mario Bo e 9 anni e mezzo ciascuno per Mattei e Ribaudo. Davanti alla Corte d'Appello presieduta da Giovambattista Tona oggi è stato il turno delle parti civili. Cinquantotto in tutto. Dai sette innocenti condannati ingiustamente all'ergastolo per la strage Borsellino ai parenti degli agenti di scorta, ai familiari del giudice Borsellino.

"Il danno subito dai figli del giudice Paolo Borsellino è un danno da verità negata e l'impossibilità di elaborare un lutto", "Sono stati traditi da uno Stato in cui credevano", dice l'avvocato Vincenzo Greco che rappresenta la famiglia Borsellino. Il nome del magistrato viene citato all'inizio dell'intervento anche del genero di Borsellino, l'avvocato Fabio Trizzino. "Vorrei dare voce in questa sede al dottor Paolo Borsellino oltre che alle parti che rappresento. Perché tra i tanti frutti avvelenati di quello che è stato definito uno dei più gravi depistaggi della storia italiana, vi è la verità della menzogna", dice senza nascondere la sua emozione. "Agevolata dalla sconcertante superficialità di tutti i magistrati della Procura allora guidata da Giovanni Tinebra". Trizzino rappresenta i figli del giudice, Lucia - sua moglie -Manfredi e Fiammetta.

"Questi magistrati hanno abdicato alla loro funzione di controllo e di vigilanza sull'operato degli investigatori lasciati liberi di scorrazzare nel campo della illegalità. Facendo macerie dei protocolli investigativi, della legge e della dignità delle persone che hanno sfortunatamente incrociato il loro percorso", dice l'avvocato Trizzino. "E mi riferisco a coloro che hanno fatto il carcere ingiustamente ma anche a quei poveri disgraziati di tre collaboratori", dice il legale. "Le condotte dei pubblici ministeri si collocano al di fuori dell'errore fisiologico ma semmai esprimono il corto circuito di un sistema, lo sfacelo di un sistema, con effetti devastanti sul piano dell'immagine di un ordine giudiziario che non meritava tutto questo. E di cui il dottor Borsellino era uno dei più importanti esponenti. Quello stesso ordine giudiziario che però ha mostrato di raccogliere l'eredità morale di Paolo Borsellino. Perché deve essere chiaro che la quasi totalità dei magistrati di questo paese lavora in silenzio. Non avendo il tempo di scrivere libri e parlare in pubblico. E nei confronti di questi magistrati la nostra fede rimane incrollabile", ha aggiunto l'avvocato.

I legali, 'scarantinizzazione delle indagini da parte dei magistrati'

Nella sua lunga arringa difensiva, l'avvocato Trizzino ha ripercorso i momenti successivi all'attentato di via D'Amelio, fino alla "scarantinizzazione delle indagini", come la definiscono gli avvocati di parte civile. Fu proprio Vincenzo Scarantino, il falso collaboratore, ad accusare ingiustamente i sette innocenti. "Sarà stato psicolabile ma non era cretino", dice l'avvocata Rosalba Di Gregorio, che rappresenta tre dei sette innocenti, Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina e Tanino Murana. "Si è deciso di 'scarantinizzare' le indagini. Perché quel depistaggio non si può spiegare solo con qualcosa che riguarda Cosa Nostra. Come puoi pensare che lo Stato non reagisse? Ci si concentrava su Vincenzo Scarantino sui suoi sbalzi d'umore e non su elementi", dice Trizzino. Che poi torna a parlare dell'ex 007 Bruno Contrada, accusato in un primo momento, da più parti, di essere sul luogo della strage. "Il dottore Bruno Contrada non era in via D'Amelio. Ma è stato il classico agnello sacrificale da mettere sull'altare", ha detto.

E sui tre imputati - oggi l'unico presente è Fabrizio Mattei - ha detto: "Io ho compassione per il momento attuale ma non per il comportamento di allora". E ricorda un aneddoto raccontato da Lucia Borsellino in aula. Quando fu rinvenuta la borsa del giudice Borsellino e lei chiese che fine avesse fatto l'agenda rossa "Arnaldo La Barbera rispose alla madre Agnese Piraino Leto: 'Signora, faccia curare sua figlia". "E' assurdo", ha sottolineato Trizzino. "Tu, anziché approfondire le dichiarazioni di una persona che appartiene a una famiglia distrutta, dici 'perché non la fate curare?". E più volte ha ribadito quanti punti oscuri ci siano ancora sulla strage di via D'Amelio: "Ancora oggi a distanza di ben 32 anni non sappiamo, al netto dell'agenda rossa, quali fascicoli, quali carte avesse nella borsa il dottore Paolo Borsellino". "Non sappiamo cosa è avvenuto nell'ufficio del giudice dopo la strage. Non sappiamo quali fascicoli ci fossero sulla sua scrivania. Non sappiamo, ad esempio, se ci fossero dei fascicoli sugli appalti perché non abbiamo mai visto un verbale di sequestro dei documenti. Eppure Borsellino era uno che lavorava tanto". Non solo.

"Il giudice Borsellino viene ucciso alle 16.58. Sappiamo che i sigilli sono stati apposti alle 23.28 del 19 luglio 1992". L'avvocata Di Gregorio, nel suo intervento, ha ribadito più volte che "il depistaggio sulla strage di via d'Amelio continua ancora oggi". "Nell'agenda grigia che oggi abbiamo, dopo il 23 maggio, giorno in cui è morto il giudice Giovanni Falcone, il giudice Borsellino inizia ad annotare non solo le spese personali, ma anche appuntamenti lavorativi". "Mi ha fatto impressione la minaccia di Bo che avrebbe mandato Scarantino in un carcere peggiore di Pianosa dopo la sua ritrattazione", ha aggiunto "Non si notizia il servizio centrale di protezione il fatto che Scarantino chiamò Mediaset per ritrattare la sua collaborazione".

La sentenza d'appello forse il 4 giugno

La legale ha parlato anche delle carte rinvenute solo poco tempo fa. "Le carte del poliziotto Zerilli sui sopralluoghi di Scarantino apparse stranamente dopo 30 anni. E' veramente strano. Noi avvocati non ne possiamo più di queste strane apparizioni, dopo anni, di documenti che la procura della Repubblica neanche aveva. Tutto questo ancora oggi appare strano". I legali di parte civile hanno parlato anche dei mandanti esterni alla strage di via D'Amelio. Come spiega l'avvocata Di Gregorio: "In Cosa nostra tutti parlavano del mandante esterno ma nessuno sapeva chi fosse. Sappiamo anche che Riina fece un patto con questa entità esterna. Che le due stragi del '92 siano stragi di mafia è indiscutibile. E' chiaro. Ma chi è questa mafia che agisce? Fu una nuova mafia diversamente composta con due componenti: una istituzionale e una mafiosa stragista. Quindi agiscono insieme. Dall'ideazione fino all'esecuzione. Il dottore Arnaldo La Barbera fece il lavoro che ha fatto per depistare le indagini e lo fa perché consapevole della presenza di una nuova forma associativa".

I legali di parte civile non nascondono ulteriori critiche ai magistrati che si occuparono delle indagini subito dopo la strage Borsellino: "Se fossi garbata come lo è stato il Procuratore generale direi che i magistrati che fecero le indagini sulla strage di via D'Amelio sono stati 'distrattini', ma siccome non sono garbata non dico niente... Diciamo che c'è stata una certa incuria nelle indagini...", ha spiegato l'avvocata Di Gregorio.

Che poi ha attaccato: "La nostra toga, nei processi precedenti, è stata profondamente offesa, anche da testi qualificati". "Ringrazio il collegio - ha esordito l'avvocata Di Gregorio - perché la serenità con cui è stato condotto il secondo grado di giudizio per noi, che siamo stati abituati a udienze più turbolenti, come il processo Borsellino, ci ha dato la serenità del secondo grado. Vi ringrazio anche per la conoscenza degli atti". "La sentenza di primo grado mi ha deluso perché dopo avere fatto un'analisi precisa in alcuni punti, ha concluso dimenticando certe premesse che aveva fatto", prosegue la legale di pare civile. "Abbiamo vissuto i vecchi processi e chiaramente non siamo tecnicamente parte offesa, ma siamo parte offesa. La nostra toga è stata profondamente offesa e da parte di testi qualificati - dice ancora la legale - prendo una teste a caso, la dottoressa Anna Palma (ex pm dell'inchiesta sulla strage di via D'Amelio ndr), sentita in questo processo nel controesame, ci ha accusato di essere stati nei vecchi processi difensori di imputati. Continuando a non ammettere il depistaggio". Adesso la parola passerà alla difesa dei tre imputati, che sarà impegnata per le prossime due udienze, il 30 aprile e il 7 maggio. La sentenza potrebbe essere emessa il 4 giugno.

Continue Reading

Cronaca

A Cotronei il primo appuntamento di “Sila...

Published

on

Con la partecipazione del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone, del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso

Il presidente dell'Iss Rocco Bellantone

Sabato 27 aprile nella sala consiliare del Comune di Cotronei (Kr) e la successiva domenica 28 all’Hotel del Lago, nella vicina località Trepidò, si terrà, a partire dalle ore 9,30, il convegno nazionale “Ecosistema, biodiversità, salute e ben-essere: le potenzialità del territorio silano”, organizzato dal Comune di Cotronei e dal Centro studi Kos, con la partecipazione del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone, del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di altre autorità pubbliche e di scienziati ed esperti che si confronteranno, in questo primo appuntamento del progetto “Sila scienza”, sulle particolarità ambientali dell’area silana, sul nesso tra salubrità dell’ambiente e benessere della persona, sulla geodiversità dell’altopiano silano, su come mettere in luce le risorse agroalimentari del territorio, sui prodotti del sottobosco, sulle caratteristiche dell’olivicoltura locale in relazione alla salute, sulla valorizzazione del paesaggio storico-culturale in Sila e sui vantaggi dell’economia circolare. Il 28 aprile sono previste un’escursione guidata nell’ecosistema del Parco nazionale della Sila e sessioni di approfondimento su ambiente, biodiversità e filiere agroalimentari.

"La natura è vita e la vita si giova della natura - afferma il sindaco di Cotronei, Antonio Ammirati, che spiega il senso e la prospettiva dell’iniziativa - Conoscere le potenzialità del territorio silano attraverso la lente della scienza significa – precisa Ammirati – consolidare e promuovere una cultura dello sviluppo sostenibile che racconti e valorizzi il territorio a livello nazionale e internazionale. La Sila è straordinaria per la sua acqua e la sua aria, per la qualità dell’ambiente lontano dall’inquinamento e per il suo ecosistema, che preserva e alimenta la vita. Con il grande contributo degli scienziati, presentiamo le credenziali del nostro territorio, che è modello di riferimento e luogo attrattivo per la sua capacità di garantire il benessere psicofisico della persona umana. Invito tutti – conclude il sindaco di Cotronei – a immergersi nella bellezza e ricchezza di queste due intense giornate di natura, sapere e cultura".

Continue Reading

Cronaca

‘Salva la tua lingua locale’, premiati studenti...

Published

on

Tre le composizioni vincitrici della nona edizione del concorso letterario nazionale

'Salva la tua lingua locale', premiati studenti vincitori concorso Pro Loco e Ali

Una poesia in dialetto molisano, una storia illustrata in dialetto villettese e una canzone in dialetto lizzanese sono le tre composizioni vincitrici della nona edizione del concorso letterario nazionale “Salva la tua lingua locale” sezione scuola ideato da Unpli-Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e ALI - Autonomie Locali Italiane del Lazio e premiate questa mattina nel corso della cerimonia al Museo delle Civiltà a Roma.

Il concorso nasce dalla volontà congiunta del Ministero dell’Istruzione e del Merito e di Unpli in collaborazione con ALI - Autonomie Locali Italiane Lazio e l’Associazione EIP Italia, di riavvicinare i giovani alla forma di comunicazione verbale più antica, espressiva e genuina della propria comunità di appartenenza: il dialetto.

Per la sezione poesia, Fabiola Gianfrancesco di Bojano (CB) ha conquistato il primo posto, scrivendo delle rime evocative dedicate alla riscoperta dell’antico mestiere del ciabattino, che aggiusta le scarpe usurate dal cammino. Per la sezione prosa, a vincere il premio è stato un calendario illustrato della scuola “A. Testone” di Villette (VCO) che ripercorre i mesi dell’anno attraverso leggende e antichi proverbi popolari. Una classe della scuola “A. Manzoni” di Lizzano (TA) si è infine aggiudicata la sezione musica con una canzone dalle sonorità originali, che racconta la vita dei ragazzi di Lizzano, in una sorta di revival del romanzo I ragazzi della Via Pal.

L’iniziativa si colloca in un piano più ampio di riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, da intendere come “l’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e i saperi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale” (Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale).

A testimoniare il grande interesse verso questo progetto sono i numeri: negli anni hanno partecipato circa 490 Istituti. Quest’anno i numeri non sono stati da meno: si registra infatti la partecipazione di circa 100 Istituti, con oltre 650 elaborati di ragazzi delle scuole primarie e secondarie che si sono cimentati nella scrittura di testi in prosa, in musica e in poesia in dialetto. Come ogni anno, gli scritti dei primi tre classificati per ogni sezione, sono stati pubblicati nell’antologia, edita da Unpli.

Antonino La Spina, Presidente nazionale UNPLI, dichiara: “Scrivere un testo in dialetto non è solo un esercizio linguistico e creativo, ma anche un modo per far appropriare i ragazzi di un linguaggio molto diverso da quello che utilizzano per comunicare tra loro oggi, più stringato e intriso di forestierismi. Far diventare il dialetto la lingua dei ragazzi equivale a riportarlo nel presente tramite le loro parole e i loro racconti e allo stesso tempo arricchire il loro vocabolario di altri suoni e immagini per veicolare pensieri ed emozioni.

Riguardo ai contenuti delle storie, la narrazione si è spesso concentrata su episodi e fatti storici del paese di provenienza, grazie ad un lavoro di ricerca svolto dalle Pro Loco e dagli insegnanti, che ha fatto riscoprire ai ragazzi preziosi frammenti di storia e di vita delle loro comunità; ma non sono mancati componimenti dalle tematiche più attuali, come la violenza di genere. Un segno che la sensibilizzazione e l’educazione ai valori del rispetto e dell’uguaglianza possono passare attraverso moltissime forme espressive, anche quelle che riteniamo-erroneamente-più anacronistiche.”

"Nel percorso di formazione personale, in particolar modo dei giovani, i dialetti possono apportare un contributo fondamentale" - ha dichiarato la Direttrice di ALI Lazio, Giulia Tempesta. "Per questo, è importante continuare a tramandare le lingue locali alle nuove generazioni e garantire che una parte del nostro patrimonio culturale immateriale non vada disperso. Il Premio sezione Scuola, grazie al prezioso contributo di EIP Associazione Scuola Strumento di Pace e dei docenti, sta perseguendo egregiamente questa missione".

Presenti alla cerimonia anche Bruno Manzi, Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Roma Capitale, Anna Paola Tantucci, Presidente EIP Italia, Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Patrimonio Culturale Immateriale e i presidenti delle Pro Loco del territorio di riferimento dei premiati.

Sezione poesia. Prima classificata Fabiola Gianfrancesco dell’ITE-IISS “G. Lombardo Radice” di Bojano (CB) per il componimento “Lu maestr d’ l’cammna’” (dialetto molisano), seconda classificata Classe IV della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Majano (UD) per il componimento “Il Nestri Paradis” (lingua friulana) e terza classificata Beatrice Gadoni dell’IIS “Via dei Papareschi” di Roma per il componimento “So’ Na Persona” (dialetto romanesco).

Sezione prosa. Prima classificata la Pluriclasse dell’IC “A. Testore” di Villette (VCO) per il componimento “Taquin dai Villett” (dialetto villettese), seconda classificata Sofia Giannone dell’ IC Statale “Francesco Giorgio” di Licata (AG) per il componimento “U viaggiu du sturzu” (dialetto licatese) e Agnese Sferruzza dell’ICS “F. Morvillo” di Monreale (PA) per il componimento “Stidda” (dialetto siciliano) e terza classificata Classe III SU della Scuola primaria “A. Gigante” di G. Porto - Tornimparte (AQ) per il componimento “La matematica dde jeri e de oji” e I e II Liceo Classico “Maria Luigia” del Convitto Nazionale di Parma per il componimento “La fola ad l’omen ad Pan ad pevor”.

Sezione musica. Prima classificata Classe II C Scuola Secondaria di primo grado "A. Manzoni” di Lizzano (TA), per il brano “Nui di Lizzanu” (dialetto lizzanese – salentino) con la musica di Fabrizio Martino, seconde classificate Classi I A, II A, III A della Scuola Secondaria di primo grado “San Pio da Pietrelcina” di Pesco Sannita (BN) per il brano “Lu Prucessu” (dialetto di Pesco Sannita) con la musica di Orazio Fioretti e terza classificata Classe II A Scuola Secondaria di primo grado IC “L. Vanvitelli” di Airola (BN), per il brano “Sient dduje fatt” (dialetto beneventano della “Valle Caudina”).

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora1 ora ago

Israele-Gaza, fosse comuni a Khan Yunis: Onu chiede...

Nell'area recuperati 283 cadaveri. Le forze di difesa israeliane respingono le accuse Le Nazioni Unite hanno chiesto che venga condotta...

Economia2 ore ago

Roberto Napoletano nuovo direttore de ‘Il...

Guiderà la testata dal prossimo 4 maggio A decorrere dal prossimo 4 maggio, Roberto Napoletano sarà il direttore del quotidiano...

Salute e Benessere2 ore ago

Emergenza regionale, Picco (Asl To): “Fondamentali...

"Stiamo realizzando una elisuperficie vicino al San Giovanni Bosco, ospedale hub di Torino" "Abbiamo l'emergenza a cuore e quindi siamo...

Cronaca2 ore ago

Depistaggio Borsellino: “Figli traditi da Stato in...

(dall'inviata Elvira Terranova) - Subito dopo lo strage di Via D'Amelio i magistrati di Caltanissetta, sotto la guida del Procuratore...

Sport2 ore ago

Roma, le ultime su Lukaku e N’Dicka

Giovedì il recupero contro l'Udinese Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per la sconfitta rimediata contro il Bologna. La...

Economia2 ore ago

Confindustria-Deloitte, investimenti e convergenza...

Energia, ambiente e clima priorità Più investimenti, più collaborazione tra pubblico e privato e più convergenza tra politiche industriali dei...

Economia2 ore ago

Trasporti, Grimaldi: “Grazie a Salvini per aver...

"Rinnova impegno governo per trasporti e logistica" “Ringrazio davvero il Ministro Matteo Salvini per essere intervenuto oggi al nostro Consiglio...

Economia2 ore ago

Movimprese, 1° trim. in chiaroscuro, tra nuove iscrizioni e...

Continua, dopo la frattura pandemica, il percorso di recupero della normalità all’anagrafe delle imprese italiane. Tra gennaio e marzo il...

Demografica3 ore ago

“Chi vuole fare figli non è libero di farli”, a maggio gli...

“Oggi in Italia chi non vuole fare figli è libero di non farli, ma non è libero invece chi vuole...

Ultima ora3 ore ago

Celine Dion e la sua malattia rara: “Spero in una...

"Avevo due scelte, o ci lavoravo duro o staccavo la spina ed era finita. Il mio obiettivo è rivedere la...

Salute e Benessere3 ore ago

Medicina, Balagna (Siaarti): “Creare sinergia tra noi...

"Nel trattamento definitivo del paziente anestesista rianimatore ha ruolo di team leader" "Nel percorso del paziente, dal momento del sintomo,...

Esteri3 ore ago

Nuove minacce dell’Iran a Israele – Ascolta

Nuova minaccia contro Israele da parte del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, lanciata durante un intervento all'università di Lahore in Pakistan...

Ultima ora3 ore ago

Iran, nuova minaccia a Israele: “Se ci attacca non ne...

Il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato...

Esteri3 ore ago

Iran minaccia Israele: “Se ci attacca non ne rimarrà...

Il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato...

Economia3 ore ago

Patto stabilità, Beghin (M5S): “Meloni svende...

Con la riforma del patto di stabilità negoziata nel Consiglio Ue e approvata oggi dal Parlamento Europeo il governo di...

Economia3 ore ago

Salone del Mobile, Attuoni: “Aumento richiesta di design a...

“Una volta la nautica sembrava essere un mondo che doveva essere molto più funzionale, ma nell’ultimo decennio si è aggiunta...

Economia3 ore ago

Salone del Mobile, Stella: “Nautica e design coniugano...

“Questo incontro è per noi importante perché vuole celebrare quello che è un legame forte e una sinergia forte tra...

Economia3 ore ago

Salone del Mobile, Sabetta: “Anche i più grandi architetti...

“I più grandi architetti e designer internazionali ormai lavorano stabilmente con i grandi produttori nautici, portando l’eccellenza dell’arredamento delle aziende...

Salute e Benessere3 ore ago

Medicina, Bignami (Siaarti): “Per affrontare...

"Dal Congresso nazionale Ace giovani colleghi anestesisti e rianimatori imparano buone pratiche cliniche e azioni sul campo" "L'emergenza è una...

Economia3 ore ago

Salone del Mobile, Bocchietto: “Design e nautica due mondi...

Quello della nautica e quello del design “sono due mondi che viaggiano paralleli e che in quest’occasione si incontrano. Hanno...