Cronaca
Covid di nuovo in aumento in Italia, ipotesi open day...
Covid di nuovo in aumento in Italia, ipotesi open day vaccino
Martedì Cabina regia straordinaria su vaccinazioni. Da Bassetti ad Andreoni, cosa pensano gli esperti degli open day
I contagi covid in Italia aumentano mentre la campagna vaccini stenta a decollare, tra le proteste dei cittadini e dei medici di famiglia che non trovano le dosi. Immediata la risposta della direzione della Prevenzione del ministero della Salute che ha convocato le Regioni, domani - a quanto apprende l'Adnkronos Salute - per una Cabina di regia straordinaria sul tema delle vaccinazioni e sull'ipotesi di open day nazionali per rilanciarle in modo più robusto. Si vuole anche capire perché le vaccinazioni anti-Covid non stiano procedendo in modo uniforme nei vari territori.
Vaccino anti-covid e open day, cosa ne pensano gli esperti
Ma cosa ne pensano gli esperti? "Condivido l'idea, che mi pare ottima, del direttore della Prevenzione Francesco Vaia di tornare a fare gli open day vaccinali per il Covid, anche per semplificare le procedure. Mi risulta che ci siano persone, anche anziane, che risiedono in regioni diverse dalla propria che non si possono vaccinare per le anagrafiche diverse. Io credo che sia una buona idea rimettere gli open day anche riattivando gli hub delle regioni. La percentuale di vaccinati over 80 è veramente bassa, facciamo presto". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.
"Oggi la parte del sistema a 'soffrire' di più il crescere dei contagi Covid non sono le terapie intensive ma i ricoveri ordinari", fa notare Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. L'idea di fare gli Open day vaccinali o strategie simili quindi "potrebbe avvicinare la vaccinazione agli anziani e ai fragili che ancora non si sono immunizzati. Dopo i 75 anni le infezioni di tipo respiratorio importanti, se non sei vaccinato, sia contro il Covid che l'antinfluenzale, possono dare problemi e anche il ricovero".
"Chiariamo una cosa: se non c'è la certezza di avere avuto la malattia Covid, quindi un tampone positivo, il vaccino andrebbe fatto - spiega Ciccozzi - Se invece c'è la certezza si possono aspettare i 4 mesi, ma nel dubbio, e considerando il caso di una persona con età avanzata, meglio fare l'immunizzazione. Non ci sono problemi dal punto di vista immunologico".
"L'adesione alla vaccinazione" anti-Covid in Italia "è veramente scadente ed è triste che sia così". Come pure il fatto che "in alcune regioni, sentivo oggi nel Lazio ma credo anche in altre, non ci sono vaccini o comunque si registrano difficoltà di accesso alla vaccinazione e quindi anche chi desidera vaccinarsi sta avendo difficoltà a farlo. Ben vengano dunque iniziative come gli Open day vaccinali", dichiara all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco. "Il Covid è in crescita", avverte. E "se è vero che nella stragrande maggioranza dei casi non è grave, nell'anziano, nel soggetto a rischio, nell'anziano a rischio che magari non si è vaccinato o si è stancato di vaccinarsi, può arrivare ancora a uccidere. Abbiamo sfiorato i 300 morti la scorsa settimana", ricorda il docente dell'università Statale di Milano.
"Ben vengano gli Open day", afferma commentando la linea di Vaia. Pregliasco auspica però "anche una comunicazione istituzionale e modalità ulteriori di offerta. Per esempio - sottolinea il medico, direttore sanitario dell'Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano - in Lombardia si è detto agli ospedali di cogliere l'occasione del ricovero per effettuare la vaccinazione. E' poi necessario efficientare la distribuzione dei vaccini".
"Avevamo già detto, ai tempi del precedente ministro" della Salute, "che la comunicazione sul Covid e la confusione sui vaccini avrebbe creato sfiducia nei cittadini. Ed ecco il risultato: la gente, dopo tutto quello che ha sentito sui vaccini, affermato e smentito, e su quanto è stato nascosto ingiustamente, ora ha un atteggiamento di totale rifiuto. Non crede più in questi vaccini, cosa che invece non sarebbe avvenuta se la comunicazione fosse stata chiara e trasparente". Parola di Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano.
"Purtroppo ci si trova ora a dover pensare nuovamente a degli Open day vaccinali", sottolinea l'esperta, "non perché siamo nella situazione Covid dei primi Open day, ma per cercare di avvicinare la gente e far capire a cosa serve la vaccinazione. Mi auguro che gli anziani e i fragili possano presto decidere di vaccinarsi ed essere vaccinati, perché il ministero - rimarca Gismondo - ha deciso molto saggiamente di non obbligare più nessuno, ma di informare correttamente. Speriamo - chiosa la specialista - che si riescano a mitigare gli errori della gestione precedente".
"Riattivare gli open day per la vaccinazione anti-Covid sembra un'ottima idea, abbiamo una difficoltà a vaccinare le persone: sono più di 18 milioni le persone fragili che necessitano della vaccinazione per il Covid in Italia. Trovare i sistemi che rendano più fruibile e più semplice la vaccinazione è un qualcosa su cui dobbiamo ragionare, stiamo vedendo una certa difficoltà a vaccinare questi pazienti e quindi l'esperienza passata degli open day potrebbe essere sicuramente un'iniziativa intelligente da mettere in atto". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma.
Medici famiglia: "Sì a Open day vaccinale, disponibili a collaborare"
"L'Open day vaccinale per potenziare la campagna anti-Covid può essere una buona idea, ma è necessario coinvolgere i medici di famiglia che possono aiutare i loro pazienti a vincere la 'stanchezza vaccinale' che limita l'adesione. Senza questo, una giornata dedicata all'immunizzazione contro il Covid può raggiungere solo quel 25% di popolazione già convinta a farla, ma che ha avuto poche opportunità per le difficoltà organizzative e di distribuzione delle dosi, che ci sono state durante la campagna". A dirlo all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito all'ipotesi di un Open day vaccinale che dovrebbe essere valutata domani in una Cabina di regia straordinaria sulle vaccinazioni Covid al ministero della Salute.
Per Scotti, inoltre, per potenziare davvero la campagna vaccinale anti-Covid è necessario "dare più vaccini ai medici di famiglia che, fino ad ora, non sempre ne hanno avuti in un numero coerente rispetto alla domanda e, comunque, non nei tempi giusti per consentire di vaccinare insieme all'antinfluenzale, cosa che avrebbe evitato di duplicare l'attività vaccinale, soprattuto in questo momento dell'anno in cui il lavoro negli ambulatori di medicina generale è molto intenso. Molti di noi hanno già vaccinato contro l'influenza senza avere dosi anti-Covid. Questo vuol dire che servirà richiamare tutti i pazienti, già immunizzati per l'influenza, per i quali il vaccino contro Sars-CoV-2 è indicato".
Con più vaccini disponibili, invece, "un medico di famiglia può somministrare il vaccino anti Covid al 40-50% dei pazienti che si vaccinano contro l'influenza - sottolinea il leader Fimmg - e questo grazie al rapporto fiduciario con il proprio paziente e alla possibilità di informarlo personalmente. In quest'ottica, se si deciderà di organizzare Open day vaccinali noi siamo disponibili".
Cronaca
Assalto Cgil, Cassazione: Appello bis per nove imputati
I giudici hanno annullato con rinvio le sentenze della Corte di Appello di Roma, che avevano confermato le condanne degli imputati per devastazione
Appello bis per nove imputati nel processo con rito abbreviato per l’assalto alla sede della Cgil avvenuto nel corso della manifestazione “no green pass” del 9 ottobre del 2021 a Roma. I giudici della Prima Sezione Penale della Cassazione hanno annullato con rinvio le sentenze della Corte di Appello di Roma, che avevano confermato le condanne degli imputati per devastazione. Tra questi Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova, Mirko Passerini e Claudio Toia, appartenente al gruppo ultras juventino 'Antichi valori' e considerato dagli inquirenti vicino al movimento di estrema destra.
“L’annullamento è stato determinato da carenze di motivazione di entrambe le sentenze in ordine alla ricostruzione dei fatti sotto il profilo del turbamento dell’ordine pubblico, oggetto giuridico della fattispecie”, si spiega in una nota della Suprema Corte.
Cronaca
Cospito, Cassazione conferma condanna a 23 anni per...
Difesa Cospito: "Rammarico per condanna estremamente severa". Confermata la pena a 17 anni e 9 mesi per Anna Beniamino
La Cassazione ha confermato le condanne a 23 anni per Alfredo Cospito e a 17 anni e 9 mesi per Anna Beniamino. Diventa così definitiva la sentenza emessa lo scorso 26 giugno dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino nei confronti dei due anarchici imputati per l’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano del 2006.
I supremi giudici della sesta sezione penale in particolare, accogliendo quanto chiesto oggi dal sostituto procuratore generale Perla Lori, hanno rigettato il ricorso della procura generale di Torino, che per Cospito, detenuto a Sassari in regime di 41bis, sollecitava la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 12 mesi e per Beniamino a 27 anni e un mese, e dichiarato inammissibili i ricorsi delle difese.
Per Alfredo Cospito e Anna Beniamino, difesi rispettivamente dagli avvocati Flavio Rossi Albertini e Caterina Calia, la Corte d’Assise d’Appello di Torino nel rideterminare le pene aveva riconosciuto ad entrambi le circostanze attenuanti previste dall’articolo 311 del codice penale e ritenuto le attenuanti generiche, già applicate, prevalenti sulla recidiva. Il 18 aprile dello scorso anno la Corte Costituzionale, interpellata nel dicembre 2022 dai giudici torinesi sull’eccezione di legittimità riguardante la ‘lieve entità’, si era espressa a favore del bilanciamento tra attenuanti e aggravanti.
La difesa di Cospito
“La decisione della Corte di Cassazione conferma quanto sostenuto dalle difese nel corso del giudizio di rinvio, ovvero che la pena dell'ergastolo con un anno di isolamento diurno invocato dalla procura generale di Torino rappresentava una richiesta sproporzionata e non sorretta da alcuna valida ragione giuridica. Rimane comunque il rammarico per una condanna estremamente severa”, ha dichiarato l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Cospito.
Oggi, davanti alla Cassazione, si è svolto un presidio dei movimenti anarchici: esposti striscioni con scritto ‘fuori Alfredo dal 41 bis, ‘con Alfredo Cospito per la solidarietà internazionale’, ‘il carcere uccide’.
Cronaca
Furti d’auto, cosa c’è dietro i dati: il 29 aprile online...
In collaborazione con LoJack Italia. La prevenzione e il recupero dei veicoli, una partita guidata dalla tecnologia
Quanti sono, dove sono più frequenti, quali sono le tecniche più avanzate, quanti veicoli si riescono a ritrovare. Leggere e interpretare i dati sui furti di auto aiuta a comprendere quanto possano incidere la prevenzione e le azioni per il recupero. È una partita che si gioca, oltre che sul piano della sicurezza e dell’azione delle forze di polizia, con il contributo della tecnologia, delle soluzioni innovative e della gestione dei dati. Con un approccio che coinvolge le Istituzioni, le aziende specializzate in antifurti e sistemi di recupero, le case automobilistiche e le società di noleggio.
Ne parlano, durante un confronto organizzato dall’Adnkronos, che sarà online il 29 aprile:
- Deborha Montenero, Direttore della Terza Divisione del Servizio Polizia Stradale
- Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE
- Paolo Ghinolfi, già Fondatore/CEO di Arval Italia - BNP Paribas Group, Fondatore/AD di SIFÀ e già Presidente di ANIASA (Confindustria)
- Maurizio Iperti, Presidente LoJack Emea e AD LoJack Italia
- Modera Fabio Insenga, vicedirettore Adnkronos