Esteri
Elezioni Usa 2024, Trump vince primarie in New Hampshire:...
Elezioni Usa 2024, Trump vince primarie in New Hampshire: “Ora non posso più perdere”
L'ex presidente ottiene il 54% e attacca Haley chiedendole di ritirarsi. Ma lei non molla
"Quando vinci in Iowa e vinci in New Hampshire, nessuno ha mai perso, così noi non saremo i primi". Così Donald Trump ha espresso la certezza del fatto che la sua nuova vittoria la notte scorsa nel Granite State lo proietti verso la nomination, anche se il cammino delle primarie è appena iniziato.
Con un'affluenza definita da record, l'ex presidente si è imposto su Nikki Haley, unica avversaria rimasta in campo, con il 54,4% contro il 43,6% dell'ambasciatrice all'Onu, secondo risultati ancora non definitivi nello Stato dove la repubblicana aveva più chance di vincere dal momento che alle primarie potevano partecipare anche i repubblicani non registrati.
Secondo Trump, di fronte a risultati "così scarsi", Haley dovrebbe gettare la spugna. Poi l'attacco in cui le ha dato "dell'impostore" e l'accusa di vivere "in uno stato delirante" via social.
Mentre ha pronunciato il discorso della vittoria Trump ha avuto accanto a sé alcuni dei candidati alla nomination repubblicana che si sono ritirati ed hanno dato il loro endorsement al tycoon. Come Tim Scott, l'unico senatore repubblicano afroamericano: "Le primarie sono finite - ha detto l'esponente della South Carolina -è arrivato il momento che il partito si riunisca intorno al nostro candidato e prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Iniziamo a farlo questa notte!".
"Devi proprio odiarla", ha detto Trump, rivolto a Scott, riferendosi al fatto che Haley, quando era governatrice della South Carolina aveva per prima nominato il repubblicano senatore. Trump ha avuto parole di apprezzamento anche per Ron DeSantis, il governatore della Florida, che si è ritirato a sorpresa domenica.
Ed ha invece attaccato Chris Sununu, governatore repubblicano del New Hampshire, e sostenitori di Haley, accusandolo falsamente di aver permesso ad indipendenti e non iscritti repubblicani di votare alle primarie per svantaggiarlo, mentre questa è una regola da tempo applicata nello stato. "Hanno cercato di danneggiarmi in tutti i modi possibili", ha affermato.
Haley non molla
"Il New Hampshire è il primo stato della nazione, non l'ultimo a votare", ha affermato Haley, nel discorso in cui ha riconosciuto la sua nuova sconfitta, escludendo la possibilità di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca e ricordando che la vittoria di Donald Trump fa il gioco dei democratici. "Il segreto noto a tutti in politica è che i democratici vogliono a tutti i costi avere Trump come avversario", ha aggiunto la 52enne ex ambasciatrice all'Onu, mentre i suoi sostenitori urlavano "Trump è un perdente".
Haley così ha confermato che ora si sposterà in South Carolina, lo stato dove è stata governatrice, e dove si svolgerà la prossima tornata delle primarie il 24 febbraio.
"Questa corsa è lungi dall'essere finita: ci sono ancora decine di stati in cui andare e il prossimo è la mia cara South Carolina", ha detto ancora Haley parlando del suo Stato. Nel suo discorso, la repubblicana ha difeso la sua posizione ricordando come stia salendo progressivamente nei sondaggi, con una campagna iniziata al 2% e che ora le ha permesso di essere rimasta l'unica sfidante di Trump. Ed ha insistito nel dire che una nuova candidatura dell'ex presidente sarebbe negativa per i repubblicani: "Con Donald Trump, i repubblicani hanno perso quasi tutte le elezioni competitive, abbiamo perso il Senato, la Camera, la Casa Bianca, abbiamo perso nel 2018, nel 2020 e nel 2022".
Esteri
Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
Esteri
Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
Esteri
Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...
Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.