Salute e Benessere
Pnrr, Ordini medici: “Investire risorse anche su...
Pnrr, Ordini medici: “Investire risorse anche su professionisti, non solo su strutture”
Anelli: "Sul territorio il medico non deve più essere lasciato solo ma affiancato dalle altre figure e competenze professionali"
"Quello degli specialisti è, all'interno del nostro Servizio sanitario nazionale, un ruolo fondamentale in diversi ambiti: nella ricerca, nell'appropriatezza, nella clinica. Un ruolo che va svolto all'interno del tracciato definito dalla scienza: ringrazio Loreto Gesualdo, presidente della Fism, per il prezioso lavoro delle società scientifiche, per l'apporto che danno alla ricerca, all'aggiornamento professionale, alle attività di informazione, alla definizione di linee guida. Già da tempo, dopo la pandemia, si è iniziata una politica di investimenti sul Servizio sanitario nazionale. Il Pnrr prevede, tuttavia, soprattutto finanziamenti destinati alle strutture. Oggi è il momento di investire sui professionisti". Lo ha detto Flippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), nel suo intervento in ooccasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche - Verso gli Stati Generali Fism', a Roma.
"Apprezziamo perciò - ha aggiunto Anelli - l'impegno del ministro della Salute Orazio Schillaci che, sin dall'inizio del suo mandato, si è speso in questa direzione. Apprezziamo il suo impegno a eliminare, dopo vent'anni, il tetto di spesa per il personale sanitario, a valorizzare gli specializzandi, a valutare misure di defiscalizzazione. Allo stesso modo, valutiamo con favore il piano che il Governo sta predisponendo per abbattere le liste di attesa".
Quello "che occorre ora", e "che i medici si aspettano", ha sottolineato il presidente Fnomceo, "è un piano straordinario che valorizzi e favorisca il lavoro dei professionisti, negli ospedali come sul territorio. Territorio dove il medico non deve più essere lasciato solo, ma affiancato dalle altre figure e competenze professionali, in una collaborazione sinergica volta a fornire la migliore assistenza ai cittadini".
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Medicina, Balagna (Siaarti): “Creare sinergia tra noi...
"Nel trattamento definitivo del paziente anestesista rianimatore ha ruolo di team leader"
"Nel percorso del paziente, dal momento del sintomo, quindi nella fase preospedaliera, fino al trattamento definitivo, l'anestesista rianimatore ha un ruolo di team leader. Oggi più che mai ci rendiamo conto che la cronicità territoriale deve trovare una risposta più sulla medicina di prossimità che sull'emergenza-urgenza. Ma occorrono sinergia, collaborazione e un coordinamento tra le medicina territoriale e la medicina preospedaliera". Lo ha detto Roberto Balagna, responsabile scientifico dell'evento e dell'Area culturale Siaarti Medicina critica e dell'emergenza, e direttore Struttura complessa anestesia e rianimazione 2, Ospedale Molinette di Torino, intervenendo al Congresso nazionale dell'Area culturale emergenza (Ace), organizzato dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva a Torino.
In questi giorni "approfondiamo proprio questi temi: le patologie tempo-dipendenti, il coordinamento preospedaliero, la presa in carico intraospedaliera, il trattamento definitivo e la figura dell'anestesista rianimatore che, coordinato in modo multidisciplinare, è una figura strategica di questo percorso", sottolinea.
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Medicina, Bignami (Siaarti): “Per affrontare...
"Dal Congresso nazionale Ace giovani colleghi anestesisti e rianimatori imparano buone pratiche cliniche e azioni sul campo"
"L'emergenza è una patologia tempo-dipendente, quindi determina la necessità di essere pronti subito e in pochi minuti, proprio questa è una caratteristica di noi anestesisti rianimatori che insegniamo fin da piccoli. Quindi ci sono molti giovani colleghi che in questi giorni di congresso imparano buone pratiche cliniche, linee guida, ma anche azioni sul campo. E' fondamentale che tutte queste cose si imparino fin da piccoli, proprio perché accadono poco, con frequenza non elevatissima, ma allo stesso tempo bisogna sempre essere pronti e in allerta. E' importante poi riuscire ad allenarsi, a lavorare in team e questa è una delle sfide di Siaarti". Lo ha detto Elena Bignami, direttore Sc Anestesia e Rianimazione di Parma e presidente eletto della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva, intervenendo al Congresso nazionale dell'Area culturale emergenza (Ace) organizzato dalla Siaarti a Torino.
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Congresso anestesisti, Giarratano: “Da Siaarti...
A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace
Sono oltre 600 gli specialisti in anestesia e rianimazione che si dedicano all'emergenza pre e intraospedaliera riuniti a Torino, al Congresso nazionale dell'Area culturale emergenza (Ace) organizzato dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), presieduta da Antonino Giarratano, professore dell’Università di Palermo.
"Oggi a Torino abbiamo deciso di realizzare un focus nazionale per ciò che riguarda l'emergenza-urgenza sia nei sistemi intraospedalieri che nei sistemi extraospedalieri - spiega Giarratano - Sotto questo profilo siamo molto contenti di essere qui, abbiamo avuto una grossa partecipazione e riteniamo che l'anestesista rianimatore abbia già oggi un ruolo centrale nella gestione dell'emergenza intraospedaliera ed extraospedaliera nei nostri sistemi sanitari. E' chiaro che questo ruolo e questa funzione non sono disgiunti dal ruolo che devono avere altre discipline, altre professioni, ad esempio gli infermieri; ma è altrettanto chiaro che sotto questo profilo la qualità della formazione che può garantire Siaarti, attraverso l'attività che svolge ogni anno sul territorio e che svolge anche in questa due giorni, è di fondamentale importanza".
"Sulla qualità della formazione e sul fatto che la società scientifica produca buone pratiche cliniche - aggiunge Giarratano - si deve costruire qualsiasi progetto di riforma sia dei sistemi sanitari dell'emergenza territoriale che dei sistemi sanitari ospedalieri. Sotto questo profilo stiamo lavorando molto sia a livello del tavolo tecnico del ministero della Salute, sia con i modelli regionali; certamente il modello regionale del Piemonte, della Lombardia ma anche di altre Regioni che oggi sono qui rappresentate è un riferimento molto importante per quello che è il percorso che Siaarti ha intrapreso e in cui crede molto".