Cronaca
Sanità, Rocca (Lazio): “Autonomia preoccupa, partire...
Sanità, Rocca (Lazio): “Autonomia preoccupa, partire bene o c’è rischio serie A e B”
"Serve inizio equilibrato, ormai è diventato tema ideologico"
"La posizione della Regione Lazio l'abbiamo espressa con chiarezza: io non ho nulla contro l'autonomia differenziata. Ho una fortissima preoccupazione: la Regione Lazio ha 22 miliardi di euro di debito. Allora, se dobbiamo parlare di autonomia differenziata, o ci mettono in condizioni di partire tutti allo stesso piano - e quindi allora lì sì che ci possiamo misurare con una nuova capacità organizzativa e anche su una possibilità di distribuzione di risorse - o altrimenti qui noi andiamo incontro a braccia aperte a Regioni di serie A e Regioni di serie B, e conseguentemente a servizi sanitari di serie A e di serie B". Lo ha evidenziato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo oggi all'evento Adnkronos Q&A 'Salute e sanità, una sfida condivisa'.
"E' un tema di risorse e di punto di partenza equilibrato per ciascuna amministrazione regionale - ha spiegato - che tenga conto delle peculiarità di ciascuna Regione. Il Lazio non è la Calabria come difficoltà, come sfida, come distribuzione degli abitanti. Ci sono una serie di elementi che devono essere tenuti in considerazione. E allora anche a me piace il tema dell'autonomia differenziata. Va detto che ormai è diventata un tema ideologico e non concreto. Vedo il Pd così accanito, e poi lo stesso" ex presidente regionale "Nicola Zingaretti aveva deliberato la richiesta di autonomia differenziata su alcuni temi sul criterio della spesa storica". Bisogna dunque "vedere - ha ribadito Rocca - se il punto di partenza per tutte le Regioni e Province autonome è lo stesso oppure no".
"Ieri ho fatto un intervento dove si sono riuniti i piccoli ambulatori per il tema del nomenclatore tariffario che rischia di penalizzarli e sono andato lì a testa alta. Gli ho detto: so che da alcuni non sono particolarmente amato perché non ho rinnovato 27 accreditamenti a chi si è rifiutato di mettere nel ReCup le sue prestazioni, però altrettanto credo nel vostro lavoro a livello di comunità laddove rispondete alle mie esigenze programmatorie". Se ci sarà una proroga da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci sull'entrata in vigore del nuovo nomenclatore? "Così mi ha detto, perché d'altronde si rischia di far chiudere migliaia di centri e dare il la solo a grandi gruppi. E questo onestamente lo trovo ingeneroso".
"Sul governo della sanità pubblica, che riguarda pubblico e privato accreditato, vado abbastanza orgoglioso delle misure che abbiamo preso dopo anni di assenza anche di governo del privato. Io pago le prestazioni, io ho la responsabilità di governare tutto il sistema, incluso il privato, è molto semplice l'equazione", ha chiarito.
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, "è un innovatore - ha continuato Rocca -. Io ho una grande ammirazione, ho lavorato fianco a fianco con lui quando era alla guida della Protezione civile. E sta facendo bene anche come assessore". La sua proposta su una tessera sanitaria a punti che potrebbe prevedere incentivi e premialità per chi segue stili di vita sani? "Io amo sinceramente e profondamente l'universalità del servizio sanitario che guarda la dignità di ogni persona, che non giudica nel momento in cui entri nell'ospedale, che si prende cura di chiunque, quindi non giudica lo stile di vita di nessuno. E' ovvio che dovremmo probabilmente trovare formule per incentivare stili di vita corretti. Non so come veniva concepita la premialità" nella proposta lombarda, ma occorre chiedersi "chi è che ha stili di vita più difficili". Sono "le fasce deboli della popolazione, quelli che hanno meno strumenti".
"Sotto questo aspetto - osserva commentando la prospettiva di una tessera sanitaria a punti - un pochino mi preoccupa la lettura di un punteggio, perché spesso è chi ha meno strumenti culturali e di orientamento sociale che poi paga un prezzo alto sugli stili di vita. Quindi sono curioso di capire come Guido Bertolaso abbia articolato il sistema. Io più che altro - ragiona il governatore del Lazio - troverei un sistema che lavori magari sui codici bianchi che a volte investono i pronto soccorso. Il sogno sarebbe studiare un sistema a metà tra ticket e sanzioni per i medici che non seguono adeguatamente i loro pazienti. Premesso che ho grande rispetto per i medici della medicina territoriale che fanno un grande lavoro, ma bisogna prendere anche atto dei numeri".
Cronaca
Da Pasquetta cambia tutto, il meteo della prossima...
L'ultimo aggiornamento mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa
Temperature in salita e caldo: aprile inizia con un condizioni meteo da primavera 'piena'. Se fino a pochi giorni fa sembrava che l'avvio del mese potesse essere alquanto dinamico e con parentesi di pioggia e maltempo, l'ultimo aggiornamento ha cambiato le carte in tavola e mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa.
Già da lunedì 1 aprile (Pasquetta) e poi per i giorni a seguire l'anticiclone africano tornerà a espandersi sul bacino del Mediterraneo, inglobando dunque anche l'Italia fa sapere iLMeteo.it.
Le correnti d'aria calda di matrice subtropicale provocheranno, oltre a un'estrema stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature.
Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso e oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì 3 e giovedì 4 aprile il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord; ma su questo avremo modo di riaggiornarci nei prossimi giorni.
Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al weekend successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 28 marzo...
Nessun 6 né 5+1
Nessun 6 né 5+1 nell'estrazione del concorso del Superenalotto di oggi, 28 marzo 2024. In 6 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5, portandosi a casa rispettivamente 31.207,59 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 sale così a 81,9 milioni di euro, in palio già domani. Venerdì 29 marzo 2024 è in programma una nuova estrazione.
Quanto costa giocare una schedina del SuperEnalotto?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I punteggi vincenti e i premi
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come controllare se una schedina è vincente
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
La combinazione vincente del SuperEnalotto: 5, 9, 22, 69, 74, 84; Numero Jolly 80; Super Star 83.
Cronaca
Briatore e il tumore al cuore: malattia rara, spesso...
Queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo
Il tumore benigno al cuore che ha colpito Flavio Briatore, operato all'ospedale San Raffaele di Milano, è una patologia rara (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo), spesso individuata per caso. E' lo stesso Briatore a sottolineare in un video su Instagram come la scoperta sia avvenuta grazie a un controllo di routine, evidenziando l'importanza della "prevenzione" e dei "check-up al cuore". Il manager è stato operato il 19 marzo da Francesco Maisano, cardiochirurgo del San Raffaele. Si è trattato di un intervento mini-invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea.
Una caratteristica tipica dei tumori benigni è che possono crescere, ma non invadere i tessuti circostanti e gli altri organi. I tumori maligni, invece, hanno esattamente questa capacità. Inoltre, queste cellule tumorali possono diffondersi in altre regioni del corpo e formare metastasi.
"Tra le forme benigne - spiegano gli specialisti del Centro cardiologico Monzino di Milano sul sito dell'Irccs - il mixoma è il più diffuso e rappresenta da solo più della metà dei tumori benigni che possono colpire il muscolo cardiaco. Localizzata in genere nell'atrio sinistro del cuore, la massa tumorale non è destinata a generare metastasi. La presenza del mixoma può manifestarsi con affanno, vertigini, sincopi o improvvise alterazioni dello stato di coscienza, ma molto più spesso il mixoma è asintomatico. Capita così, non di rado, di scoprirlo in maniera occasionale durante una visita medica sportiva o effettuata dal medico del lavoro. In ogni caso, una volta fatta la diagnosi, la soluzione terapeutica è unica e corrisponde all'asportazione chirurgica della massa tumorale".