Salute e Benessere
Covid Italia, i dati di oggi: incidenza in calo, giù i...
Covid Italia, i dati di oggi: incidenza in calo, giù i ricoveri, variante JN.1 domina
Il monitoraggio Istituto superiore sanità-ministero Salute: "Diminuzione in parte attribuibile a ridotta frequenza diagnosi durante i giorni festivi"
L’incidenza di Covid in Italia dal 28 dicembre 2023 al 3 gennaio "è pari a 66 casi per 100.000 abitanti, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (70 casi per 100.000 abitanti dal 21 al 27 dicembre). Tale calo potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi". Lo evidenzia il monitoraggio Istituto superiore sanità-ministero Salute sull'andamento di Covid-19, che l'Adnkronos Salute ha visionato. L’indice di trasmissibilità (Rt) "è sotto la soglia epidemica, pari a 0,75, stabile rispetto alla settimana precedente. Ma anche questo valore potrebbe essere sottostimato a causa di un ritardo di notifica dei ricoveri durante i giorni festivi", si precisa.
L’incidenza settimanale dal 28 dicembre al 3 gennaio dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni/Pa rispetto alla rilevazione precedente. Il valore più elevato è stato riportato nel Lazio, con 128 casi per 100.000 abitanti, e la più bassa in Sicilia (6 casi per 100.000 abitanti).
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90 anni e oltre. L’incidenza settimanale è comunque in diminuzione in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. La percentuale di reinfezioni è del 43% circa, in lieve diminuzione rispetto alla rilevazione precedente.
Giù i ricoveri
Ricoveri Covid in calo in Italia durante le Feste. "Al 3 gennaio l'occupazione dei posti letto in area medica è pari a 10,1% (6.320 ricoverati), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (11,0% al 27 dicembre 2023). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,8% (246 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (3,2% al 27 dicembre)".
"I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d'età 90 anni e più; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età".
Variante JN.1 domina
Jn.1 domina anche in Italia. Secondo l'ultima flash survey "per la stima della prevalenza delle varianti di Sars-CoV-2 (condotta dall’11 al 17 dicembre 2023), Jn.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta la variante predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari a 38,1%", emerge dal monitoraggio.
Si conferma, inoltre, "se pur con valori di prevalenza in diminuzione, la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti riconducibili a Xbb ed in particolare alla variante d’interesse Eg.5 (prevalenza nazionale stimata pari a 30,6%)".
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Abuso di alcol aumenta rischio Alzheimer e Parkinson, lo...
“L’abuso di alcol, insieme a diabete e biossido d’azoto (un indice dell’inquinamento atmosferico da traffico), costituisce anche una delle principali cause di aumento del rischio di malattia di Alzheimer e di Parkinson, secondo uno studio anglo-canadese appena pubblicato su 'Nature Communications'". Lo sottolinea il presidente della Società italiana di neurologia (Sin) Alessandro Padovani, dell’Università di Brescia, per l'Alcohol Prevention Day, la giornata mondiale di prevenzione dell’abuso di alcol, proclamata il Collaborating Centre on Alcohol and Public Health Policy Research dell’Oms per il 18 aprile, con l'obiettivo di fornire informazioni aggiornate sugli effetti negativi dell’abuso di alcol per la salute e la società.
Nel nostro Paese aderiscono l'Istituto superiore di sanità, la Società italiana di alcologia Sia e l’Associazione italiana dei Club alcologici territoriali Aicat per promuovere sul territorio la cultura della prevenzione, della consapevolezza e della responsabilità individuale e sociale, anche in funzione della piaga, in continua crescita, degli incidenti stradali per abuso di alcol soprattutto fra i neopatentati.
"Come abbiamo indicato nel Manifesto One Brain One Health che riassume la strategia italiana per la salute del cervello 2023-2031, oggi siamo esposti a diversi fattori di rischio cumulativi che impongono un approccio olistico che li consideri tutti - rimarca Padovani - Quindi non solo i già noti ipertensione, diabete e obesità, ma anche fattori legati allo stile di vita come l’esercizio fisico e il consumo di alcol". Particolarmente vulnerabili ai danni dell'abuso sono i giovani: negli Usa prima dei 21 anni d’età, questa è una delle principali cause di morte prevenibili per incidenti stradali, omicidi, binge drinking (overdose di alcol), cadute, ustioni, annegamenti e suicidi. La situazione non cambia molto in Italia: il Rapporto Itisan 2023 dell’Iss indica che l’alcol è il terzo fattore per rischio di malattia e morte prematura dopo fumo e ipertensione arteriosa. Un'altra indagine Iss (Passi 21-22) indica che tra i 18 e i 21 anni, nonostante in questa fascia d’età la soglia di alcolemia consentita sia pari a zero, il 4% dei guidatori si mette al volante dopo aver bevuto.
Sul versante opposto - evidenziano ancora i neurologi - si trova l'eccessivo consumo di alcolici da parte degli anziani, segnalato fra gli altri dagli American Addiction Centers secondo cui l’alcol è la sostanza d’abuso più usata dopo i 65 anni. Per la Samhsa (Substance Abuse and Mental Health Services Administration) l’11% degli over 65 è affetto da binge drinking, beve tanto da avere una concentrazione plasmatica pari o superiore a 0.08 g/dl.
Nell’anziano - avvertono gli esperti - questo può comportare disidratazione, interazioni con i vari farmaci che spesso assume per le comorbidità di cui spesso soffre, come diabete, ipertensione, miocardiopatie, epatopatie, osteoporosi, disturbi della memoria e dell’umore.
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Malattie rare, Cittadinanzattiva: “Anemia emolitica...
Mandorino: "Con Sanofi lavoriamo per favore una maggiore conoscenza della patologia ultra-rara del sangue"
"Come Cittadinanzattiva abbiamo da anni promosso una rete di associazioni di pazienti con patologie croniche e rare, in particolare nei confronti dell'anemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi (Cad) siamo molto attenti. Ringraziamo Sanofi anche per il lavoro fatto con il diario 'Una vita senza inverno', perché proprio per la sua rarità la Cad è una patologia difficile da diagnosticare, difficile da prendere in carico, difficile da vivere per i pazienti e difficile per i caregiver". Così Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenendo oggi a Roma alla presentazione di 'Una vita senza inverno', il diario che racconta il desiderio dei pazienti con Cad, nato da una iniziativa di Sanofi in collaborazione FB&Associati, con il contributo di Cittadinanzattiva e di Uniamo, la Federazione italiana malattie rare.
"La Cad è una malattia che colpisce soprattutto la popolazione anziana che, non dimentichiamolo, ha un ruolo fondamentale nella nostra società - ha poi aggiunto Mandorino - Tenere insieme le testimonianze di chi convive con la malattia con le criticità che anche i professionisti sanitari fanno emergere, come per esempio il riconoscimento di questa patologia ultra-rara, e il ruolo importante dei caregiver, ecco tutto questo ci è sembrato un 'mix' interessante da sostenere anche con la nostra collaborazione al progetto, il cui obiettivo è favorire una maggiore conoscenza di questa patologia".
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Design Week ‘festa dei virus, repellenti anti-zanzara...
Virus in agguato per i fan del Salone del mobile che affollano Milano capitale del design. "Tra assembramenti e aperitivi, complici gli sbalzi termici" che hanno cancellato l'illusione di un'estate anticipata, per salonisti e fuori-salonisti si moltiplicano le "situazioni a rischio contagio", avverte il virologo Fabrizio Pregliasco. "Rhinovirus, molti enterovirus, metapneumovirus, coronavirus non Sars, ma anche un po' di influenza e di Covid, con l'indice di trasmissione Rt tornato la settimana scorsa appena sopra la soglia epidemica": questi i nemici invisibili che aleggiano sulla Design Week meneghina, elenca all'Adnkronos Salute l'esperto dell'università Statale di Milano. "E poi c'è la Dengue - ammonisce - con l'epidemia ancora in corso in Sud America e le zanzare tigre che iniziano a circolare in città, possibili vettori del virus".
"Siamo ancora in una stagione in cui la curva delle infezioni respiratorie stenta ad abbassarsi con maggiore decisione", spiega Pregliasco. "E tutte le situazioni di vicinanza, ormai lo abbiamo capito bene con il Covid, certamente contribuiscono a questa 'coda' di virus simil-influenzali". Senza dimenticare "i virus gastrointestinali, per cui è importante fare attenzione a quello che si mangia e che si beve, accertarsi di consumare alimenti sani e sicuri, evitare mix insidiosi", raccomanda il medico. Infine Dengue, perché "ormai c'è di mezzo pure lei e i maxi-eventi in generale rappresentano sicuramente un'occasione di possibile contagio, soprattutto considerando il fatto che - ricorda - la gran parte dei casi sono asintomatici".
L'auspicio di Pregliasco è che a livello di autorità locali e di popolazione si prendano sul serio le indicazioni ministeriali alla prevenzione ambientale, alla disinfestazione e alla lotta senza quartiere alle zanzare. Mentre al popolo del design lo specialista detta un 'manuale di sopravvivenza' anti-virus: "Portiamoci dei repellenti anti-insetto e usiamoli", suggerisce. "Niente mascherina, non ha senso arrivare a tanto", precisa. Però sarebbe 'bon ton' rispolverare "la responsabilità del singolo, che ci siamo un po' dimenticati. Se uno ha un'infezione in corso - è il messaggio - ci pensi un po' prima di buttarsi nella mischia". Ancora: via libera ai "gel per l'igiene delle mani", consigliatissimi prima di avvicinarsi alla 'ciotola del salatino'. E infine, contro le bizze del meteo, "un classico storico: outfit 'a cipolla', vestirsi a strati da togliere e mettere all'occorrenza".