Cronaca
Covid Italia, Pregliasco: “Fiammata JN.1 superata, ma...
Covid Italia, Pregliasco: “Fiammata JN.1 superata, ma ogni 4-6 mesi nuove varianti”
"Mi sembra ridicolo e penoso contestare un piano pandemico che mi pare assolutamente ragionevole" dice all'Adnkronos Salute il virologo dell'università Statale di Milano
"In questa stagione di infezioni respiratorie abbiamo avuto una tempesta perfetta, un cocktail di virus tra cui l'influenza è stata ed è la principale protagonista". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, commentando i dati dell'ultimo bollettino settimanale: contagi più che dimezzati, morti scese di oltre un quarto. "Per Covid la fiammata, causata da nuove varianti come Eris" EG.5 "e, poi, JN.1, era cominciata prima. E pur avendo iniziato a contribuire alla curva complessiva disegnata dal monitoraggio RespiVirNet, era già in riduzione". Ora la fiammata è passata, ma va ricordato che "Covid non ha una stagionalità come l'influenza: indipendentemente dall'aspetto meteorologico, nuove varianti si inseriscono a distanza di 4-6 mesi". Bisogna comunque stare in guarda, esorta l'esperto, ribadendo che "l'onda Covid - come i cerchi che si formano attorno a un sasso gettato nello stagno - decresce, ma progressivamente". Fino al prossimo 'sasso', la prossima variante.
Nuovo piano pandemico
"Mi sembra ridicolo e penoso contestare un piano pandemico che mi pare assolutamente ragionevole" dice all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, commentando le polemiche intorno alla bozza del Piano pandemico 2024-2028 predisposta dal ministero della Salute e al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. "E' chiaro che in un piano pandemico deve essere previsto tutto un ventaglio di misure progressive, da adottare non facendo scattare automaticamente gli interventi più stringenti, ma in base al quadro che si presenta via via, in un'ottica di gradualità". Polemiche sterili secondo l'esperto, che coglie l'occasione anche per dire basta al "negazionismo a posteriori su quelle che sono state le scelte compiute nelle fasi più emergenziali della pandemia di Covid-19".
"Quelle di sanità pubblica sono scelte sempre complicate e poco piacevoli", ribadisce il direttore sanitario dell'Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano. "Tutela della salute, tutela dell'economia e tutela degli aspetti psicologici e sociali sono tre elementi difficili da equilibrare", riflette. "Le decisioni finali spettano ai politici - precisa - chiamati a trovare una mediazione che necessariamente finisce per privilegiare un aspetto piuttosto che un altro, o uno più degli altri".
L'attuazione del nuovo piano, sottolinea Pregliasco, dipenderà anche dalla natura del prossimo patogeno pandemico che "chissà quale sarà. Ci si aspetta una 'malattia X', ma è impossibile prevederne le caratteristiche". Covid-19 ce lo ha insegnato: "Avevamo piani orientati più sull'influenza e sulle sue peculiarità, poi è arrivato il coronavirus Sars-CoV-2 con caratteristiche diverse e nuove, e ci ha spiazzati. Ricordiamocelo questo aspetto di ignoranza, di difficoltà, di decisioni che abbiamo dovuto prendere in emergenza - ripete il medico - e che magari a posteriori, come tutte le scelte della vita, ci possono apparire non ottimali" ragionando col senno di poi. Farlo non ha senso, è il messaggio.
Cronaca
Meteorologo: ”In arrivo imponente carico di...
''E' in arrivo un imponente carico di pulviscolo proveniente dal deserto del Sahara sull'Italia e sull'Europa che provoca cieli giallognoli e rossastri. Pulviscolo che, in caso di pioggia, si potrà depositare su macchine e panni stesi, creando uno strato marroncino''. Lo dice all'Adnkronos il tecnico meteorologo Mattia Gussoni, annunciando l'arrivo di sabbia sahariana sui nostri cieli.
"E' l'effetto del passaggio di un ciclone in discesa dal Nord Atlantico, che porterà maltempo durante il weekend di Pasqua, e che sarà alla base di un costante richiamo di correnti calde dai quadranti meridionali (Scirocco e Libeccio), che partono direttamente dall'Africa. Questo immenso ingranaggio atmosferico favorirà il sopraggiungere di grossi quantitativi di pulviscolo desertico che si andranno a concentrare in sospensione alle quote più elevate dell'atmosfera, pronte a raggiungere, dopo un lungo viaggio, anche il nostro Paese. Nel corso della prossima settima poi il tempo si stabilizzerà e ci sarà un minor richiamo di correnti da sud''.
Cronaca
Terremoto in Grecia, scossa avvertita anche in Puglia,...
Epicentro a circa 40 km dalla costa greca, tra le città più vicine c'è Pyrgos a nord-est, l'isola di Zante a nord-ovest
Il terremoto di magnitudo 5.8 di oggi al largo della Costa Occidentale del Peloponneso, in Grecia, è stato avvertito anche in Puglia, Calabria e Sicilia orientale.A quanto fa sapere l'Ingv, la profondità ipocentrale è stata stimata a 33 km.
L'epicentro del terremoto è a circa 40 km dalla costa greca, tra le città più vicine c'è Pyrgos a nord- est, l'isola di Zante a nord-ovest. L'area in cui è avvenuto il sisma è prossima all'area epicentrale del forte terremoto (Mw 6.8) del 26 ottobre 2018 avvenuto a 30 km da Zante. Per quell'evento era stata diramata un'allerta tsunami che poi era stata revocata alcune ore dopo. Anche questo terremoto ha attivato il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv, essendo la magnitudo dell'evento poco al di sopra della soglia minima di attenzione pari a 5.5. Il messaggio è stato diramato dal CAT al DPC (e da questo a tutte le componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile) 5 minuti dopo il tempo origine del terremoto.
Nonostante la grande distanza dalle coste italiane (oltre 300 km), il terremoto - fa sapere l'Ingv - è stato avvertito in alcune aree del sud Italia, soprattutto in Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Infatti, dalla mappa preliminare dei risentimenti macrosismici ottenuta con gli oltre 500 questionari inviati al sito "Hai sentito il terremoto?" si notano risentimenti fino al IV-V grado MCS.
Cronaca
Via Crucis, le meditazioni scritte dal Papa: “La...
Quattordici stazioni nelle quali Francesco fa un dialogo con Gesù e denuncia nuovamente la “follia della guerra”
“La sofferenza con Dio non ha l’ultima parola”. Il Papa, per la prima volta nel suo pontificato, ha scritto di proprio pugno le meditazioni per la Via Crucis che si svolgerà stasera al Colosseo. Quattordici stazioni nelle quali Bergoglio fa un dialogo con Gesù e denuncia nuovamente la “follia della guerra” e dà voce al dolore davanti ai “volti dei bambini che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare”.
Nelle meditazioni c’è anche l’esortazione del Papa a riconoscere “la grandezza delle donne, che ancora oggi vengono scartate subendo oltraggi e violenze”.
Bergoglio osserva: “Basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”.