Economia
Stellantis, risultati record nel 2023. A dipendenti Italia...
Stellantis, risultati record nel 2023. A dipendenti Italia premio medio di 2.112 euro
Utile sale a 18,6 miliardi. Ai dipendenti in Italia premio medio di 2.112 euro
Il gruppo Stellantis ha chiuso il 2023 con "risultati record" grazie a ricavi saliti del 6% a 189,5 miliardi di euro e consegne aumentate del 7%. L'utile netto è cresciuto dell'11% a 18,6 miliardi di euro mentre il risultato operativo rettificato è aumentato dell'1% a 24,3 miliardi, con un margine sui ricavi del 12,8%. Balzo del 19% anche per il Free cash flow industriale pari a 12,9 miliardi di euro mentre la liquidità disponibile è pari a 61,1 miliardi. Stellantis ricorda di avere distribuito agli azionisti 6,6 miliardi di euro sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni (+53% rispetto ai 4,3 miliardi del 2022). Alla luce di questi risultati il gruppo proporrà un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, circa il 16% in più rispetto all'anno precedente oltre al varo di un nuovo buyback da 3 miliardi.
Tavares: "Pomigliano e Mirafiori hanno un futuro"
"Con il governo italiano siamo d'accordo sull'obiettivo di portare entro il 2030 la produzione nazionale a 1 milione di unità l'anno, e possiamo farlo perché ne abbiamo la capacità e possiamo contare su una forza lavoro di grande qualità", ha sottolineato in un incontro con i media italiani l'ad del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, ricordando che per raggiungere questo target servono tutte le fabbriche disponibili. In questo contesto "Pomigliano e Mirafiori hanno un futuro".
Ma "sono due impianti in situazioni molto differenti", ha spiegato l'ad: la pianificazione produttiva "a Pomigliano è già pienissima, abbiamo un livello di attività molto forte perché vogliamo molte Panda" vista la forte richiesta. Pomigliano inoltre "produce anche l'Alfa Tonale che è un grande successo, ed è esportata anche negli Usa come Dodge Hornet". Invece "a Mirafiori la Fiat 500e, che pure è un successo, è vittima della mancanza di incentivi, non solo in Italia ma anche in Germania dove sono stati fermati brutalmente", ha detto Tavares.
Poi ha scandito: "Voglio essere molto schietto: non abbiamo in corso nessun negoziato su operazioni di fusione. E sicuramente non ne abbiamo con Renault. Quelle che sono circolate sono solo pure speculazioni".
Gli impegni di Stellantis
Dopo i risultati record del 2023 mantenendo "lo slancio acquisito" Stellantis rileva "che una serie di fattori potrebbe creare un contesto favorevole per i ricavi nel 2024. Tra questi, evidenzia la riduzione dei vincoli nelle forniture e logistici, la stabilizzazione e la potenziale riduzione dei tassi di interesse e i vantaggi offerti dall’espansione dell’offerta di prodotti prevista dall’Azienda. L’Azienda ribadisce l’impegno minimo di ottenere un margine di utile operativo rettificato (AOI) a due cifre nel 2024, nonché un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche". Questa la guidance proposta nella nota di presentazione dei dati 2023.
Stellantis annuncia inoltre una distribuzione nel 2024 di quasi 1,9 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo "come riconoscimento per le loro prestazioni e per il contributo ai risultati" raggiunti lo scorso anno. Lo scorso anno il gruppo ha lanciato un piano di azionariato 'Shares to Win' come iniziativa pilota in Francia e in Italia. Nel 2024 il gruppo prevede di estendere il programma ai 242 mila dipendenti in tutto il mondo secondo gli stessi criteri. Per l'ad Tavares questi programmi "rappresentano un giusto riconoscimento del loro impegno a lavorare con successo come squadra".
Premio dipendenti Italia
Ammonta ad un valore medio complessivo di 2.112 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, il premio che i dipendenti di Stellantis in Italia, a cui è applicato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL), riceveranno in aprile.
"Il premio medio complessivo che riceveranno i dipendenti di Stellantis in Italia è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari e riconosce il contributo di tutta la forza lavoro italiana in relazione ai risultati dell'azienda e la qualità del dialogo sociale con i sindacati. La cifra media erogata, 2.112 euro, è del 10% in più rispetto alla cifra dello scorso anno (1.879 euro) ma va sottolineato anche l'aumento salariale dell’11% in 2 anni (6,5% nel 2023, poi 4,5% nel gennaio 2024) e gli ulteriori 600 euro ricevuti dai lavoratori come bonus speciale relativo agli accordi retributivi del 2023", si legge in una dichiarazione di Tavares che sottolinea anche "il successo del primo piano di acquisto di azioni da parte dei dipendenti di Stellantis in Italia, Shares to Win, che abbiamo lanciato nel 2023 con una partecipazione del 13%. Si tratta di un piano da rinnovare anche quest'anno".
Economia
Ponti 25 aprile e 1 maggio, in arrivo stangata: costeranno...
Assoutenti: "Forti rincari in tutti i settori, dalle strutture ricettive ai treni e agli aerei. Aumenta anche la benzina"
I ponti di primavera costeranno agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno a causa dei forti aumenti di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico e dei trasporti, con un aggravio di spesa da complessivi 780 milioni di euro sul 2023. Lo afferma Assoutenti, che fornisce oggi le stime sulle spese che attendono le famiglie in vista delle festività del 25 aprile e 1 maggio.
Lo scorso anno circa 17,1 milioni di italiani si sono concessi una vacanza in occasione dei ponti di Primavera, dando vita a un business da complessivi 7,4 miliardi di euro – spiega Assoutenti – Numeri positivi che saranno replicati nel 2024, con milioni di cittadini che si apprestano a trascorrere qualche notte fuori casa tra il 25 aprile e l’1 maggio. A pesare sui ponti saranno tuttavia i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze: i pacchetti vacanza, ad esempio, hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua, ma sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno.
Proibitivo spostarsi in aereo
I voli nazionali aumentando del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali. Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell’8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: i prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, al punto che la verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più – denuncia Assoutenti.
“Ma a rincarare sono anche tutti i servizi accessori, dai ristoranti che costano il 3,8% in più rispetto allo scorso anno ai parchi divertimento (+4%), passando per musei e monumenti (+3,7%) – afferma il presidente Gabriele Melluso – I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni”.
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Campari, Ministro Lollobrigida inaugura la nuova linea...
Campari Group inaugura, alla presenza del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e di rappresentanti delle Istituzioni locali, la nuova linea di imbottigliamento di Aperol, che nell’ambito di un’espansione dello stabilimento che raggiungerà €75 milioni di investimento, aggiunge 6.500 m 2 ai 60.700 di area coperta già presenti.
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Clima, Wwf: “Ridurre stress su barriere coralline ed...
"Sbiancamento globale coralli minaccia mezzi sussistenza e sicurezza delle comunità costiere"
Il Wwf afferma che l'evento globale di sbiancamento dei coralli, annunciato questa settimana dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) statunitense, "avrà gravi conseguenze negative per le comunità costiere e la salute degli oceani. L'evento globale di sbiancamento dei coralli significa che ampie fasce di barriere coralline tropicali nei tre maggiori bacini oceanici - Atlantico, Pacifico e Indiano - sono sottoposte a uno stress estremo. Uno stress sufficientemente grave o prolungato può causare la mortalità dei coralli. Questo evento - il secondo in 10 anni e il quarto in assoluto - è stato innescato dalle temperature oceaniche da record iniziate lo scorso anno. L'oceano assorbe il 90% del calore in eccesso causato dalla combustione dei combustibili fossili". A suonare il campanello d'allarme è l'associazione ambientalista.
"Se abbiamo bisogno di un caso specifico, visivo e contemporaneo di ciò che è in gioco con ogni frazione di grado di riscaldamento, questo è il caso. L'entità e la gravità dello sbiancamento di massa dei coralli è una chiara prova dei danni che il cambiamento climatico sta provocando in questo momento. Dobbiamo agire con urgenza per smettere di bruciare combustibili fossili o perderemo le barriere coralline in tutto il mondo, con conseguenze devastanti per la biodiversità", afferma Pepe Clarke, responsabile globale Oceani del Wwf.
Circa 850 milioni di persone in tutto il mondo dipendono dalle barriere coralline per il cibo, il lavoro e la protezione delle coste dalle tempeste. Inoltre, forniscono l'habitat a più del 25% di tutte le specie marine. La metà di tutte le barriere coralline tropicali è scomparsa nell'ultimo secolo; siamo destinati a perderne fino al 90% entro il 2050 e tutte le barriere coralline entro la fine del secolo. Una barriera corallina sbiancata non è morta, ma è gravemente stressata. Quando sono esposti a un calore prolungato - a volte con una differenza di pochi gradi - i coralli espellono le alghe benefiche che ospitano. Questo li priva del colore e delle sostanze nutritive. I coralli sbiancati possono riprendersi, ma è necessario ridurre altre fonti di stress, come la pesca eccessiva e il deflusso di inquinanti dalla terraferma. Soprattutto, le barriere coralline hanno bisogno che le temperature degli oceani si abbassino. "La crisi dei coralli è una crisi climatica e il modo più importante per affrontare le ondate di calore marine è smettere di bruciare combustibili fossili", aggiunge Clarke.
Molte comunità costiere hanno fatto poco per contribuire al cambiamento climatico, ma sono vulnerabili agli effetti. "Abbiamo sperimentato lo sbiancamento di massa dei coralli nel 2010, poi nel 2016 e quest'anno. Quest'anno è stato peggiore, perché lo sbiancamento dei coralli non riguarda solo i loro ecosistemi, ma anche le nostre strutture di restauro. Le strutture di restauro sono uno dei nostri sforzi di conservazione attivi per far rivivere le barriere coralline, fornendo una casa per i pesci della barriera e un'attrazione turistica legata al nostro reddito locale. Spero davvero che lo sbiancamento non faccia morire i coralli, se così fosse il nostro sforzo di conservazione attiva", afferma Nyoman Sugiarta, responsabile del gruppo di monitoraggio della comunità dell'Area Marina Localmente Gestita di Bondalem e istruttore subacqueo del villaggio di Bondalem, Bali, Indonesia.
"Alla luce di questo evento globale di sbiancamento dei coralli, è più importante che mai proteggere le barriere coralline specifiche che hanno dimostrato una certa resilienza alle ondate di calore marino e che possono aiutare in futuro a riseminare le barriere coralline danneggiate. Dobbiamo concentrarci sulla limitazione delle pressioni dovute al sovrasfruttamento, all'inquinamento e all'eccessivo sviluppo su queste barriere resilienti per consentirne la sopravvivenza in un clima che cambia", afferma Carol Phua, responsabile dell'iniziativa Coral Reef Rescue.
Anche la Grande Barriera Corallina australiana, famosa in tutto il mondo e inserita nella lista dell'Unesco, è tra i siti colpiti. Sta vivendo il quinto evento di sbiancamento di massa dei coralli dal 2016. "Lo sbiancamento dei coralli che si sta verificando ora sulla Grande Barriera Corallina è il risultato dell'ondata di calore sottomarino globale iniziata lo scorso anno nell'emisfero settentrionale. Le barriere coralline in Florida e nei Caraibi sono state decimate a causa dello sbiancamento nel 2023. Il destino dei coralli della Grande barriera corallina è in bilico: è necessario un significativo raffreddamento della temperatura dell'acqua per evitare un esito simile a quello dell'emisfero settentrionale. Questo evento dimostra che nessuna barriera corallina è al sicuro dagli impatti del cambiamento climatico", sottolinea Richard Leck, responsabile Oceani del Wwf-Australia. Il Wwf invita i Paesi a prendere sul serio la mitigazione del clima. Ciò significa intensificare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, mettere in atto ulteriori protezioni intorno alle barriere coralline colpite mentre si riprendono (come limitare o interrompere la pesca) e ridurre le fonti di inquinamento terrestri che possono riversarsi sulle barriere coralline.