Cronaca
Covid, Ilaria Capua: “Arriverà un’altra...
Covid, Ilaria Capua: “Arriverà un’altra pandemia”
La virologa e la malattia X: "Dobbiamo essere pronti ad affrontare un virus che si diffonde per via respiratoria, gastrointestinale o sessuale"
"Una nuova pandemia arriverà". Ilaria Capua, virologa di fama internazionale, risponde così a L'aria che tira su La7 alle domande sul quadro del covid e di un'eventuale nuova emergenza. In questo periodo, tra i temi caldi c'è la cosiddetta 'malattia X', una patologia eventuale che potrebbe richiedere contromisure da parte dei sistemi sanitari dei vari paesi.
"Tutti gli studi fatti prima del covid sull'emergenza di un nuovo virus pandemico mettevano i coronavirus in seconda posizione" in una graduatoria di pericolosità. "L'esperienza che abbiamo avuto con altri coronavirus, come quello della Sars 1, non ha provocato una pandemia: ha infettato 8000 persone, provocando il 10% di vittime. Il secondo coronavirus emerso è il coronavirus Mers, del Medioriente, che aveva come serbatoio i dromedari. Anche questo virus è arrivato" a noi "da un pipistrello che ha infettato alcuni dromedari, che sono una parte importante anche della cultura del Medioriente. Ci sono stati focolai di polmonite legati al contatto uomo-dromedario, anche in quel caso con numeri bassi".
"I due coronavirus precedenti non hanno provocato una pandemia. Nell'ultimo secolo lo hanno fatto i virus influenzali, che sono stati collocati in prima posizione dalla comunità scientifica. Il termine malattia X significa che dobbiamo essere pronti ad affrontare un virus che si diffonde per via respiratoria, gastrointestinale o sessuale: dobbiamo essere preparati su più fronti", spiega l'esperta.
Quindi, la previsione: "Le pandemie accadono, mi dispiace dirlo. Dal 1900 al 1999 abbiamo avuto 3 pandemie influenzali più un episodio epidemico legato ad una fuga di laboratorio in Russia, la cosiddetta 'russa' del 1977. I virus che sono nel serbatoio animale sono sempre lì che bussano alle porte dell'homo sapiens. Ci sono una serie di fattori che favoriscono lo spillover", il passaggio del virus dall'animale all'uomo: "La deforestazione, l'invasione di spazi che dovrebbero rimanere segregati, i mercati di animali vivi. Questi virus bussano alla porta di una nuova specie. Una nuova pandemia, mi dispiace dirlo, arriverà", dice Capua.
"Questa è biologia. Se nel secolo scorso ce ne sono state tre più una... In questo secolo c'è stata l'influenza suina, quella che sta provocando questi ricoveri: è un virus emerso dal suino nel 2009, lo chiamo il virus che ci ha imbrogliati", aggiunge. "Quando è emerso dal suino, questo virus ha trovato recettività solo nei giovani perché le persone over 55 erano state a contatto con un virus parente ed avevano un'immunità residua. Questo virus non è riuscito ad attaccarsi alle persone più anziane e più fragili. Si sono ammalati i più giovani, la pandemia è stata considerata blanda perché i fragili erano in qualche modo protetti. Dal 2009-2010 in poi, quindi, si è disinvestito per la gestione di una pandemia: ecco perché quella pandemia ci ha fregati", la spiegazione.
Cronaca
Tornano freddo e neve, weekend invernale sull’Italia
Temperature sotto la media del periodo fino alla fine del mese
Freddo e anche neve nel weekend sull'Italia. Le previsioni meteo confermano che mentre lo scorso fine settiman sembrava di essere in ‘AprilGiugno’ con 32°C anche al Nord, nei prossimi giorni entreremo in una fase rigida simile ad un periodo invernale, ‘AprilGennaio’ per l’appunto.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma il calo delle temperature a causa dell’afflusso di aria polare dalla Scandinavia. Il quadro termico resterà simil-invernale nei prossimi 10 giorni, anche se durante il pomeriggio le temperature massime saranno perlopiù gradevoli. Nel dettaglio la prima irruzione di aria più fredda ed instabile dalla Scandinavia scivolerà via nel corso delle prossime ore verso la Grecia provocando ancora temporali al Sud e poi verso i Balcani meridionali. Avremo fino al mattino qualche nevicata residua a quote basse per il periodo su Abruzzo e Molise (circa 1100 metri) poi migliorerà al Centro quasi ovunque, mentre al Nord continuerà a splendere il sole.
Il weekend vedrà l’arrivo di un secondo impulso freddo dal Nord Europa che riaccenderà i temporali soprattutto sulle regioni centrali; avremo altre nevicate sugli Appennini e il maltempo simil-invernale interesserà in parte anche il sud peninsulare e l’Emilia Romagna con piogge e rovesci.
Domenica mattina il maltempo colpirà ancora Marche, Abruzzo e Molise con fenomeni anche intensi, il freddo anomalo favorirà altre nevicate diffuse sull’Appennino centrale fino a circa 1200 metri (come a Gennaio). E, un po’ come il sabato, anche la domenica vedrà qualche rovescio sul sud peninsulare e in Emilia Romagna, seppur è previsto anche un peggioramento verso il Nord-Ovest: un altro nocciolo freddo, in discesa dalla Germania verso la Francia, causerà abbondanti nevicate sulle Alpi piemontesi, con quota neve in calo nella notte fino a quote collinari!
Un evento eccezionale, se confermato: lunedì 22 aprile nella Giornata della Terra, il pianeta mostrerà il lato freddo della Primavera in Italia. La neve cadrà abbondante fino a 500 metri in Piemonte, come è successo in inverno a ripetizione. In sintesi, dopo 2 anni di siccità estrema, per compensazione il Nord-Ovest ritroverà altra neve e altra acqua preziosa per affrontare con serenità la rovente stagione estiva.
Una buona notizia in un periodo anche festivo (Ponti del 25 aprile e del 1° maggio) che prediligerebbe tempo caldo e soleggiato: al momento però è previsto un AprilGennaio fino alla fine del mese con temporali frequenti e neve anche sugli Appennini. Per il caldo dovremo attendere Maggio.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 19. Al nord: soleggiato, nubi in aumento al Nord-Est. Al centro: maltempo su Abruzzo e Molise fino al mattino poi sole. Al sud: tempo instabile con temporali diffusi fino a metà pomeriggio.
Sabato 20. Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci. Al centro: molto instabile. Al sud: inizialmente buono poi peggiora su Campania e Puglia.
Domenica 21. Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci poi peggiora verso il Nord-Ovest con neve in alta collina. Al centro: ultimi temporali su Abruzzo e Molise, sole altrove. Al sud: soleggiato.
Tendenza: tempo perturbato e freddo per il periodo; neve in collina al Nord-Ovest lunedì 22 aprile. Ancora rovesci sparsi almeno fino al 25 aprile.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.