Cronaca
Covid, Bassetti: “Contagi? Forse miliardi, numeri...
Covid, Bassetti: “Contagi? Forse miliardi, numeri impressionanti ma abbiamo vinto noi”
Il direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: "Dovremo conviverci, però ora Sars-CoV-2 non è più l'unico grande problema"
Sono "impressionanti" i numeri del Covid e "ci dicono che è un virus che ha girato veramente tantissimo. I quasi 800 milioni di casi riportati" dai conteggi ufficiali "secondo me sono ampiamente sottostimati perché sono appunto soltanto quelli in qualche modo ufficiali. E' probabile che si dovrebbero forse moltiplicare per due o probabilmente per tre. Il che porterebbe il numero totale dei casi a oltre 2 miliardi di persone nel mondo che hanno avuto questa infezione e naturalmente diluendo la letalità del virus. Perché il numero dei decessi non cambia, mentre se aumenta il denominatore è evidente che scende la percentuale di letalità". Dopo questi anni "possiamo dire che abbiamo vinto noi". E' il quadro tracciato all'Adnkronos Salute da Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
In un post su X l'esperto aveva condiviso il grafico del contatore mondiale di Covid-19, con i dati aggiornati a fine 2023. Dati che censivano "773milioni di casi e 7 milioni di morti con una letalità dell'1%". Quando è arrivata questa infezione, spiega dunque Bassetti, "aveva una letalità che aveva una forbice tra il 3 e il 5% iniziale, e in alcuni momenti nel nostro Paese ha addirittura toccato percentuali più alte. Oggi possiamo dire ragionevolmente che siamo intorno all'1%, se i numeri sono questi, ma se sono quelli che dicevo siamo intorno allo 0,3% di letalità, il che fa sì che ora siamo molto vicini alla letalità dell'influenza".
Il bilancio di Bassetti
L'infettivologo fa un bilancio di quello che è stato e chiarisce il punto in cui ci troviamo oggi, mentre è in corso questa stagione influenzale da record in cui il Covid è stato co-protagonista con altri patogeni, non unico personaggio sullo scena.
"Fondamentalmente - osserva - tutto questo è avvenuto grazie allo sforzo enorme che abbiamo fatto, sul fronte vaccinale, dei farmaci, delle conoscenze. Oggi abbiamo tra di noi un virus che è, diciamo, come tanti altri. E anche l'ultima ondata che ci ha lasciato io non la chiamerei così, la chiamerei convivenza vera con il virus. Questo inverno ci ha fatto capire come il Covid non è evidentemente l'unico grande problema".
"Forse quest'anno, 2023-2024 - riflette Bassetti - è stato l'anno della consapevolezza da parte dei cittadini del mondo e anche e soprattutto di quelli italiani che con il Covid ci dovremo convivere e che per la stragrande maggioranza delle persone rimane come l'influenza e come tanti altri virus. Mentre resta un problema per le persone, per i grandi anziani e per i fragili che ovviamente dovranno continuare a vaccinarsi, a fare attenzione e a utilizzare i farmaci antivirali".
"Io credo - conclude - che questo sia il modo migliore per guardare indietro e soprattutto per guardare avanti. Ormai siamo a 4 anni da quel terribile gennaio-febbraio del 2020 e possiamo dire che abbiamo sicuramente vinto noi. Possiamo dire che per l'ennesima volta gli umani hanno vinto contro un nuovo virus e lo hanno portato a un dato di letalità e di aggressività veramente molto simile a tanti altri patogeni".
Cronaca
Tornano freddo e neve, weekend invernale sull’Italia
Temperature sotto la media del periodo fino alla fine del mese
Freddo e anche neve nel weekend sull'Italia. Le previsioni meteo confermano che mentre lo scorso fine settiman sembrava di essere in ‘AprilGiugno’ con 32°C anche al Nord, nei prossimi giorni entreremo in una fase rigida simile ad un periodo invernale, ‘AprilGennaio’ per l’appunto.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma il calo delle temperature a causa dell’afflusso di aria polare dalla Scandinavia. Il quadro termico resterà simil-invernale nei prossimi 10 giorni, anche se durante il pomeriggio le temperature massime saranno perlopiù gradevoli. Nel dettaglio la prima irruzione di aria più fredda ed instabile dalla Scandinavia scivolerà via nel corso delle prossime ore verso la Grecia provocando ancora temporali al Sud e poi verso i Balcani meridionali. Avremo fino al mattino qualche nevicata residua a quote basse per il periodo su Abruzzo e Molise (circa 1100 metri) poi migliorerà al Centro quasi ovunque, mentre al Nord continuerà a splendere il sole.
Il weekend vedrà l’arrivo di un secondo impulso freddo dal Nord Europa che riaccenderà i temporali soprattutto sulle regioni centrali; avremo altre nevicate sugli Appennini e il maltempo simil-invernale interesserà in parte anche il sud peninsulare e l’Emilia Romagna con piogge e rovesci.
Domenica mattina il maltempo colpirà ancora Marche, Abruzzo e Molise con fenomeni anche intensi, il freddo anomalo favorirà altre nevicate diffuse sull’Appennino centrale fino a circa 1200 metri (come a Gennaio). E, un po’ come il sabato, anche la domenica vedrà qualche rovescio sul sud peninsulare e in Emilia Romagna, seppur è previsto anche un peggioramento verso il Nord-Ovest: un altro nocciolo freddo, in discesa dalla Germania verso la Francia, causerà abbondanti nevicate sulle Alpi piemontesi, con quota neve in calo nella notte fino a quote collinari!
Un evento eccezionale, se confermato: lunedì 22 aprile nella Giornata della Terra, il pianeta mostrerà il lato freddo della Primavera in Italia. La neve cadrà abbondante fino a 500 metri in Piemonte, come è successo in inverno a ripetizione. In sintesi, dopo 2 anni di siccità estrema, per compensazione il Nord-Ovest ritroverà altra neve e altra acqua preziosa per affrontare con serenità la rovente stagione estiva.
Una buona notizia in un periodo anche festivo (Ponti del 25 aprile e del 1° maggio) che prediligerebbe tempo caldo e soleggiato: al momento però è previsto un AprilGennaio fino alla fine del mese con temporali frequenti e neve anche sugli Appennini. Per il caldo dovremo attendere Maggio.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 19. Al nord: soleggiato, nubi in aumento al Nord-Est. Al centro: maltempo su Abruzzo e Molise fino al mattino poi sole. Al sud: tempo instabile con temporali diffusi fino a metà pomeriggio.
Sabato 20. Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci. Al centro: molto instabile. Al sud: inizialmente buono poi peggiora su Campania e Puglia.
Domenica 21. Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci poi peggiora verso il Nord-Ovest con neve in alta collina. Al centro: ultimi temporali su Abruzzo e Molise, sole altrove. Al sud: soleggiato.
Tendenza: tempo perturbato e freddo per il periodo; neve in collina al Nord-Ovest lunedì 22 aprile. Ancora rovesci sparsi almeno fino al 25 aprile.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.