Connect with us

Ultima ora

Furti di veicoli, in 10 anni ne sono spariti nel nulla...

Published

on

Furti di veicoli, in 10 anni ne sono spariti nel nulla quasi 1 milione

I dati elaborati da LoJack Italia, nel 2023 +7%

Furti di veicoli, in 10 anni ne sono spariti nel nulla quasi 1 milione

Continuano a crescere i furti di auto, moto e altri veicoli. Il 2023 ha registrato una nuova crescita in Italia: +7%. Dal 2013 ad oggi sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri stati membri dell’UE si rubano meno di 40mila veicoli l’anno. E intanto la minaccia degli hacker si fa strada e vede sempre più veicoli colpiti da attacchi che ne mettono a rischio la sicurezza e la privacy del conducente. Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp (Nasdaq: CAMP) leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2023 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.

I numeri del 2023

Lo scorso anno si è registrata una nuova evidente crescita dei furti di veicoli (+7% vs 2022), che hanno raggiunto quota 131.679 unità nel nostro Paese. L’incremento ha toccato praticamente tutte le categorie di veicoli, vetture/SUV, moto/scooter. Un aumento ancora più significativo ha riguardato nello specifico gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini alle 100mila sottrazioni annue, mentre hanno registrato solo un leggero incremento i motoveicoli (+2%). Rimane ben sotto la metà del totale rubato, al 44%, la percentuale di veicoli recuperati e restituiti al legittimo proprietario a seguito del furto. Il dato conferma le difficoltà di contrasto di questo crimine e come queste attività siano oggi prerogativa di vere e proprie holding di smercio e/o di smontaggio dei veicoli sottratti, in grado di agire con grande tempestività e di instradare i veicoli oppure le singole componenti disassemblate lungo le direttrici balcaniche dell’Est Europa oppure verso il Nord Africa e perfino in Medio Oriente.

Gli ultimi dieci anni

Dal post COVID in poi questo business criminale ha vissuto una fase di continua crescita, tale da aumentare il livello di allerta registrato soprattutto in alcune aree del nostro Paese, in special modo per i possessori dei veicoli più gettonati dai ladri di auto. Osservando il trend degli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023 i dati si rivelano decisamente allarmanti, nonostante il quasi totale fermo delle attività nel 2020: 1 milione 550mila sono stati i veicoli (auto, SUV/Crossover, VAN, mezzi pesanti, motoveicoli) rubati in Italia. Di questi solo 609mila sono stati recuperati (il 39% del totale), 939.500 sono spariti nel nulla. Se guardiamo alle sole quattro ruote, dal 2013 a oggi le sottrazioni ammontano a oltre 1 milione e 113mila, poche centinaia di migliaia di unità in meno rispetto alle immatricolazioni di vetture registrate nel 2023.

I trend, come cambia il mestiere del ladro

Ma quali sono i trend che stanno guidando questa crescita? Senza dubbio incide l’utilizzo sempre più frequente da parte dei ladri di dispositivi hi-tech in grado di agevolare e rendere più rapida e meno vistosa la violazione delle auto di ultima generazione e la loro sottrazione. LoJack stima che oggi oltre 1 sottrazione su 3 di veicoli dotati di sistemi di apertura contactless (con apertura e chiusura dell’abitacolo senza l’inserimento della chiave) venga portato a termine anche grazie all’impiego di device tecnologici, spesso acquistabili online per pochi euro. La crescente attenzione verso gli Sport Utility Vehicles è il secondo fattore trainante degli ultimi anni. Oggi oltre 1 furto di autoveicolo su 5 riguarda i SUV/Crossover, una categoria sempre più attrattiva per questo business sia grazie alla crescente diffusione sul mercato nazionale (e alla conseguente ampia richiesta di pezzi di ricambio), sia grazie all’appeal che questa categoria registra su mercati esteri in cui vengono “piazzati” i mezzi prelevati nel nostro Paese.

Quanto guadagna un ladro

Nelle grandi città come Milano e Roma e in alcune aree del nostro Paese (soprattutto se vicino a porti o a frontiere), il furto è spesso finalizzato al riciclaggio internazionale. Un traffico redditizio in cui sono coinvolti i ladri che sottraggono fisicamente l’auto, i proprietari di garage o magazzini in cui l’auto solitamente viene lasciata a “decantare” alcune ore/giorni prima di essere smontata o caricata in container o veicoli commerciali, i trasportatori e infine i broker criminali che presidiano i vari passaggi e governano le operazioni fino alla vendita nel Paese di destinazione. Secondo gli esperti, chi sottrae fisicamente una utilitaria può assicurarsi un guadagno immediato di poco inferiore ai 1.000 euro, provento che può salire fino a 5mila euro per le vetture di lusso del valore di 100mila €. Il costo del trasporto si aggira attorno ai 2-3mila €, se la vettura viene spostata verso l’Est, mentre l’intera operazione che comprende il trasporto del veicolo a bordo di una nave (all’interno di un container) può variare tra i 10.000 e i 15.000 €. Decisamente meno oneroso risulta spostare la vettura affidandosi a una staffetta di autisti che si danno il cambio alla guida dell’auto sottratta fino a destinazione: tra i 500 e i 1.000 euro il loro profitto.

Il commento di Maurizio Iperti, Presidente EMEA LoJack

“I dati relativi al 2023 e ai primi mesi dell’anno in corso certificano e consolidano i segnali registrati negli scorsi anni di recrudescenza del business criminale dei furti di auto”, ha osservato Maurizio Iperti, Presidente EMEA LoJack, “Un fenomeno che in alcune aree del nostro Paese assume contorni decisamente allarmanti. Solo un intervento rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie alla nostra tecnologia e a un team di esperti che supporta sul campo le Forze dell’Ordine nella ricerca, oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie rispetto a quelle del mercato”

I modelli più rubati, il primato della Panda

La classifica dei modelli di vetture più rubate riserva poche sorprese rispetto allo scorso anno, con quelli del Gruppo Stellantis che presidiano le posizioni di vertice. In testa la FIAT Panda con 12.571 sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda), seguita dalla FIAT 500 (5.889), dalla FIAT Punto (4.604), dalla Lancia Ypsilon (4.472), dalla FIAT 500 L (2.637) e dalla Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli. Una curiosità: in questa particolare graduatoria le tre vetture che più difficilmente vengono ritrovate sono, nell’ordine, Golf (la si recupera solo nel 35% dei casi), C3 (36%) e Fortwo (37%). Nella categoria SUV/Crossover, i più ambiti sono la FIAT 500X (1.997 unità sottratte nel 2023, il 10% del totale SUV), seguito dalla Jeep Renegade (1.653), dalla Peugeot 3008 (778), Jeep Compass (713) e dalla Renault Captur (663).

Dove si ruba di più, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia

L’incremento dei furti di autoveicoli (vetture + furgoni + SUV/Crossover) ha riguardato in modo abbastanza uniforme tutte le aree del Paese, ma, guardando alla distribuzione geografica del fenomeno, si conferma la totale polarizzazione sulle consuete cinque regioni a bollino rosso: nell’ordine Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Qui si registrano 80.559 delle 99.153 sottrazioni totali nazionali: 8 furti su 10 di fatto si concentrano in questi territori. Il dato non sorprende, visti i trend degli anni passati e conferma una volta di più come le organizzazioni criminali privilegino operare all’interno delle grandi metropoli o in alcuni contesti del Sud Italia in cui queste hanno tradizionalmente radicato le proprie attività.

Il primato negativo della Campania resta irraggiungibile con 26.045 furti (+9% rispetto al 2022), seguita con distacco da Lazio, con 16.912 episodi (anch’esso in crescita lo scorso anno, del 12%), Puglia (14.978), Sicilia (13.174) e Lombardia (9.750 e +15% vs 2022).

Campania e Lazio sono anche le Regioni in cui le percentuali di recupero restano più basse, rispettivamente al 36% e al 35%. In queste aree le speranze di rientrare in possesso della propria auto rubata si assottigliano: in quasi 2 casi su 3 la vettura rubata sparisce nel nulla dopo il furto. Nel cuore della Puglia, invece, la sfida dei ritrovamenti di vetture rubate assume una sfumatura particolare. Qui, i già bassi tassi di recupero si traducono spesso in ritrovamenti che lasciano un'amara traccia: i veicoli recuperati sono spesso ridotti a relitti, smantellati in meno di 24 ore per la vendita dei pezzi di ricambio. Diverse, invece, sono le Regioni in cui i proprietari di un’auto possono dormire possono tranquilli. Restano, infatti, otto le Regioni in cui le sottrazioni non raggiungono i 600 casi l’anno: Basilicata, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Ultima ora

G7, appello a ‘spegnere il fuoco’ Iran- Israele...

Published

on

I ministri degli Esteri al summit: "Garantire a Kiev i sistemi Patriot e Samp/T"

I ministri degli Esteri del G7 a Capri - Afp

La comunità internazionale tira un sospiro di sollievo. L'attacco attribuito a Israele sul territorio dell'Iran c'è stato, ma nei modi in cui molte cancellerie occidentali in qualche modo auspicavano. Un raid mirato, lontano da Teheran e dai sensibili impianti nucleari, che non avrebbe fatto vittime, ma che allo stesso tempo suona come un monito agli ayatollah. La notizia è stata accolta con moderato apprezzamento a Capri, teatro della ministeriale del G7 Esteri.

Israele ha seguito la richiesta di agire con "buonsenso", ha dichiarato il 'padrone di casa', Antonio Tajani, nella conferenza stampa finale in cui più volte ha ripetuto l'appello alla "de-escalation" tra le parti. Dalla riunione sull'isola campana è emersa anche una volontà politica chiara, dietro impulso del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha partecipato a una sessione dedicata, di accelerare sulla difesa aerea dell'Ucraina.

Un G7, quello che si è concluso a Capri, che "si è svolto in giornate complicate dal punto di vista internazionale - ha riconosciuto Tajani tirando le somme della riunione - ma credo che questi tre giorni di lavoro siano stati un successo perché abbiamo registrato grande unità d'intenti e una convergenza su tutte le più importanti questioni internazionali". A partire dal Medio Oriente.

Israele

Il raid israeliano sulla provincia di Isfahan ha costretto a rivedere tutta l'agenda della sessione mattutina, dominando la scena. Sulla questione Israele-Iran "ho voluto subito che ci fosse un messaggio chiaro: l'obiettivo politico del G7 si chiama de-escalation", ha scandito il titolare della Farnesina davanti ai giornalisti, evidenziando il passaggio delle conclusioni del G7 che mette in guardia Teheran dal ripetere l'attacco contro lo Stato ebraico.

"Il governo iraniano verrà considerato responsabile delle sue azioni destabilizzanti", hanno rimarcato i ministri che si sono poi detti "pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a diverse iniziative destabilizzanti" da parte della Repubblica islamica.

Il ministro, che è stato in contatto con le ambasciate italiane a Tel Aviv e Teheran e ha rassicurato sulle condizioni degli italiani in Iran, ha sottolineato che l'aver evitato una ritorsione su larga scala sia stato "frutto anche del lavoro e dell'impegno del G7 che è servito a migliorare il clima".

L'impegno dei ministri degli Esteri del Gruppo dei Sette Grandi è "spegnere il fuoco" nella regione, ha proseguito Tajani, evidenziando l'importanza di compiere progressi sulla guerra a Gaza, la crisi all'origine di tutto: cessate il fuoco immediato, rilascio degli ostaggi, aumento degli aiuti umanitari sono le priorità elencate dal ministro degli Esteri, che ha indicato nella soluzione a due Stati l'unica possibile a lungo termine. Soluzione ovviamente che non prevede la presenza di Hamas.

Tajani ha quindi reso noto che gli Stati Uniti sono stati informati "all'ultimo minuto" da Israele. Ed il segretario di Stato, Antony Blinken, a precisa domanda ha chiarito che gli Usa "non sono stati coinvolti in nessuna operazione" di Israele contro l'Iran, non confermando se e quando Washington è stata avvisata.

"Il nostro lavoro è per la de-escalation", ha aggiunto Blinken, riconoscendo il "ruolo cruciale" dell'Italia per evitare lo scoppio di un incendio in Medio Oriente. Ruolo che Tajani ha confermato. "Non tutti i Paesi del G7 hanno un'interlocuzione diplomatica con l'Iran, daremo messaggi chiari, come ho fatto con il ministro degli Esteri poche ore prima dell'attacco (contro Israele, ndr) che ribadiscono la nostra posizione politica, il nostro impegno a favore della de-escalation", ha detto.

Ucraina

La guerra in Ucraina è stato l'altro argomento che ha dominato i colloqui tra i ministri degli Esteri del G7. Davanti al pressing di Kuleba e del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, c'è stato un impegno preciso a fare il possibile per garantire a Kiev i sistemi di difesa aerea Patriot e Samp/T. "Ogni membro del G7 sta dando un contributo straordinario alla difesa ucraina", ha tenuto a precisare il segretario di Stato americano, che ha espresso "un particolare riconoscimento alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la sua decisiva leadership". E a proposito del pacchetto di aiuti bloccati da mesi al Congresso, ha evidenziato che "la cosa più importante è votare. So che faranno una differenza profonda, praticamente da subito, facendo in modo che l'Ucraina abbia quello che è necessario per difendersi dall'aggressione russa".

Tajani ha ribadito a Kuleba che la necessità di raggiungere "una pace giusta e duratura è la priorità della presidenza italiana del G7". I due, ha spiegato in conferenza stampa, hanno avuto un colloquio con il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Faremo tutto il possibile per aiutare l'Ucraina anche dal punto di vista della protezione aerea", ha affermato, riprendendo l'impegno messo nero su bianco anche nel documento finale del G7. Nel testo, i ministri hanno espresso la loro "determinazione in particolare a rafforzare le capacità di difesa aerea dell'Ucraina per salvare vite umane e proteggere le infrastrutture critiche. Lavoreremo anche con i partner a questo scopo".

"Stiamo intensificando la nostra assistenza in materia di difesa e sicurezza all'Ucraina e stiamo aumentando le nostre capacità di produzione e consegna per assistere il Paese. Sosteniamo inoltre gli sforzi volti ad aiutare l'Ucraina a costruire una forza futura capace di autodifesa e deterrenza contro ogni aggressione", hanno aggiunto. La questione degli aiuti militari sarà sul tavolo anche del Consiglio Affari Esteri e Difesa, il cosiddetto 'jumbo', che si riunirà lunedì a Lussemburgo.

Continue Reading

Sport

Cagliari-Juve 2-2, rimonta bianconera e Allegri si salva

Published

on

I sardi avanti con 2 rigori, la Juve recupera nel secondo tempo

Cagliari-Juve 2-2, rimonta bianconera e Allegri si salva

Il Cagliari e la Juventus pareggiano 2-2 nel match giocato oggi per la 33esima giornata della Serie A. I bianconeri allenati da Allegri, sotto 2-0 nel primo tempo per 2 rigori, recuperano nel secondo tempo. La Juve sale a 63 punti al terzo posto. Il Cagliari di Ranieri sale a 32 punti e si tiene a distanza dalla zona retrocessione.

La partita

La serata della Juve si apre con un avvio da incubo. Il Cagliari domina dal primo minuto contro avversari che non sono in campo. Passano 100 secondi e i sardi si fanno vivi con la percussione di Luvumbo, che conclude alto. Al 6', nell'area rossoblu Alcaraz viene colpito alla testa da una gomitata di Mina, che salta in maniera scomposta: il centrocampista bianconero si rialza con un taglio e perde sangue, per l'arbitro Piccinini e per il Var non è successo niente.

Il Cagliari riprende a premere e all'8' va vicino al gol con Shomurodov, che su azione da corner non inquadra la porta. Al 27' serve un miracolo di Szczesny, che di piede nega il gol a Luvumbo. Al 29' la Juve crolla. Sul colpo di testa di Dossena, Bremer tocca di mano: Piccinini con l'ausilio del Var assegna il rigore, Gaetano dal dischetto non sbaglia e firma l'1-0.

La Juve è uno sparring partner che non lascia traccia e il Cagliari concede il bis al 35'. Szczesny stende Luvumbo, altro rigore: Mina trasforma, 2-0. Segnali di Juve prima dell'intervallo con un'azione che porta al gol di Vlahovic: tutto inutile per il fuorigioco di Chiesa.

Il secondo tempo propone un copione parzialmente diverso. Il Cagliari, dopo aver speso molto nella prima frazione, deve abbassare il ritmo e la Juve, che pure continua a mostrare un gioco 'rivedibile', pare intenzionata a partecipare alla partita. Al 61', dal nulla, il gol bianconero. Vlahovic pennella di sinistro una punizione da posizione più favorevole a un destro: 2-1. La Juve avrebbe mezz'ora per raddrizzare la serata, Allegri butta nella mischia anche Milik per aumentare il peso offensivo. I bianconeri premono in maniera confusa ma efficace. All'87' il cross di Yildiz innesca l'autogol di Dossena: 2-2.

Continue Reading

Ultima ora

Ucraina, Zelensky pressa la Nato: “Decidete se siamo...

Published

on

Stoltenberg: "Mi aspetto annunci sull'invio di Patriot e Samp-T"

Volodymyr Zelensky

Volodymyr Zelensky in pressing sulla Nato. Il presidente ucraino, nel momento più complicato della guerra con la Russia, ha presentato una lista di richieste perentorie all'Alleanza. Kiev, in particolare, ha bisogno di sistemi di difesa aerea per contrastare gli attacchi quotidiani di Mosca.

"Putin deve essere abbattuto e i nostri cieli devono tornare ad essere sicuri. E questo dipende unicamente dalla vostra scelta. La scelta se la vita ha lo stesso valore ovunque, se voi avete lo stesso atteggiamento con tutti i partner. La scelta se siamo veramente alleati", ha detto Zelensky durante la riunione dei ministri della Difesa dalla Nato.

 

La lista di richieste di Zelensky alla Nato

Zelensky ha articolato le proprie richieste in 5 punti. Primo: "Abbiamo bisogno di altri sette Patriot o sistemi di difesa aerea simili, come minimo, che possono salvare vite e veramente cambiare la situazione", ha detto, sottolineando che gli alleati Nato hanno questi sistemi.

Secondo punto: Zelensky ha ricordato che "stiamo parlando da un po' di circa un milione di munizioni di artiglieria, devono essere finalmente consegnate al fronte".

Terzo tema, Zelensky ha affrontato anche la questione delle armi a lungo raggio: "E' assurdo quando i partner hanno paura della loro forza, più armi a lungo raggio sono nelle mani dei nostri soldati, più vicina è la pace", ha affermato. Il riferimento è in particolare ai missili Taurus che la Germania non intende fornire a Kiev. Con le armi tedesche, in teoria, l'Ucraina sarebbe in grado di colpire in profondità il territorio russo. Per questo, Berlino continua a dire no, rifiutando anche la proposta ucraina che prevederebbe una supervisione tedesca - senza invio di truppe - sull'impiego dei missili.

Nel quarto punto, Zelensky ha ribadito le richieste anche sul fronte dell'aviazione: "La questione non è il numero dei caccia promessi, ma il numero effettivo nei cieli". Infine, quinto e ultimo punto, la questione cruciale della velocità delle forniture: "Quest'anno non possiamo aspettare che vengano prese le decisioni - ha concluso - vi chiedo di considerare al più presto possibile le nostre richieste, per le vostre decisioni su ogni elemento".

La promessa di Stoltenberg

A rassicurare almeno parzialmente Zelensky ha provveduto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che si attende "nuovi annunci" da parte degli alleati sulla consegna all'Ucraina di sistemi di difesa aerea, non solo missili "Patriot", ma anche "Samp-T".

"Il presidente Volodymyr Zelensky - ha detto - ha informato i ministri della Difesa della situazione sul campo di battaglia e sull'acuta necessità di avere una maggiore difesa aerea. I ministri hanno concordato di aumentare i sostegni militari, inclusi sistemi di difesa aerea. La Nato ha mappato le capacità esistenti tra gli alleati e ci sono sistemi che possono essere resi disponibili a Kiev, quindi mi aspetto nuovi annunci sulle capacità di difesa aerea per l'Ucraina. Mi compiaccio degli sforzi della Germania di consegnare un altro sistema Patriot all'Ucraina".

"In aggiunta ai Patriot - ha sottolineato - ci sono altri sistemi che possono essere consegnati, inclusi i Samp-T. Molti alleati che non hanno sistemi disponibili hanno promesso di dare sostegno finanziario all'Ucraina, perché possa acquistarli. Stiamo anche lavorando con l'industria per aumentare la produzione e per riadattare sistemi, per renderli operativi e adatti allo scopo. La Repubblica Ceca ha confermato di essersi procurata 500mila munizioni da artiglieria attraverso la loro iniziativa sulle munizioni", conclude.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora3 ore ago

G7, appello a ‘spegnere il fuoco’ Iran- Israele...

I ministri degli Esteri al summit: "Garantire a Kiev i sistemi Patriot e Samp/T" La comunità internazionale tira un sospiro...

Sport4 ore ago

Cagliari-Juve 2-2, rimonta bianconera e Allegri si salva

I sardi avanti con 2 rigori, la Juve recupera nel secondo tempo Il Cagliari e la Juventus pareggiano 2-2 nel...

Ultima ora5 ore ago

Ucraina, Zelensky pressa la Nato: “Decidete se siamo...

Stoltenberg: "Mi aspetto annunci sull'invio di Patriot e Samp-T" Volodymyr Zelensky in pressing sulla Nato. Il presidente ucraino, nel momento...

Ultima ora6 ore ago

Ucraina, Orban: “Bruxelles vuole la guerra e fa...

"Il segretario generale della Nato ha detto che vuole istituire una missione dell'Alleanza in Ucraina" L'Occidente è a un passo...

Ultima ora6 ore ago

Superenalotto, 5 vince 129mila euro: la combinazione di oggi

Il jackpot per il prossimo concorso sale 92.800.000 Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi, 19 aprile 2024....

Cultura7 ore ago

A Cartoons On The Bay ‘Stefano Bessoni. Stop-motion e...

Aprirà al pubblico all’Aurum di Pescara dal 30 maggio al 1° giugno 2024 L’arte di Stefano Bessoni protagonista a Cartoons...

Sport7 ore ago

Genoa-Lazio 0-1, gol di Luis Alberto decide il match

I biancocelesti ancora in corsa per un posto Champions La Lazio vince 1-0 oggi sul campo del Genoa nel match...

Sport7 ore ago

Udinese-Roma si giocherà il 25 aprile

Il match è stato sospeso domenica 14 aprile per il malore a Ndicka Udinese-Roma si concluderà giovedì 25 aprile. Lo ha...

Ultima ora7 ore ago

Trump a processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale...

L'uomo che sostava nell'area designata per le proteste è stato completamente avvolto dalle fiamme. Soccorso, è stato portato via in...

Cronaca7 ore ago

Milano. Gentilino scuola materna ‘modello’ a...

Flash mob, petizione online per il Comune, e appelli speciali di anziane che la frequentarono negli anni '40 Banchi e...

Economia7 ore ago

Innovazione, Toia: “Europa verso sostenibilità...

Parla la vicepresidente della Commissione Itre agli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri "In questa...

Spettacolo8 ore ago

‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...

L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico" La Rai non può permettersi...

Esteri8 ore ago

Usa, l’allarme dell’Fbi: “Hacker cinesi...

Il direttore Wray: "Sono riusciti a infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o...

Economia8 ore ago

Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): “Intelligenza...

Il responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso IDEA: "Solo un esperto può capire se la macchina sbaglia" “Intelligenza artificiale?...

Economia8 ore ago

Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando...

L’assemblea ha approfondito le tematiche dell’evoluzione della garanzia mutualistica e del credito bancario alla luce delle nuove stringenti regolamentazioni europee...

Salute e Benessere9 ore ago

Tumori, 31mila casi l’anno legati ad alterazioni...

Ogni anno in Italia oltre 31mila nuovi casi di cancro sono legati ad alterazioni di geni coinvolti nell’insorgenza e nello...

Salute e Benessere9 ore ago

Schillaci, ‘disturbi occhi per 1 su 5 in screening...

"A fine 2023 si è concluso il Progetto di screening straordinario mobile 'Vista in salute', volto a promuovere l'attenzione alle...

Economia9 ore ago

Ia, nuove frontiere tecnologiche al servizio di marketing e...

Seminario organizzato dal master in Economia e Management della comunicazione e dei media della Facoltà di Economia di università di...

Esteri9 ore ago

Biden e la gaffe sullo zio mangiato dai cannibali

Il presidente e l'omaggio allo zio morto nella Seconda guerra mondiale "Mio zio forse è stato mangiato dai cannibali". Parola...

Ultima ora9 ore ago

Università, Cingolani: “Leonardo sospende visite per...

L'Ad: "Nostri tecnici e ingegneri sono stati attaccati fisicamente da gruppi di manifestanti che esprimono il dissenso in una maniera...