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Gb, ondata di freddo da record: non accadeva da 14 anni....
Gb, ondata di freddo da record: non accadeva da 14 anni. Neve anche a Londra
Temperature sotto lo zero in tutto il Paese la notte scorsa
Scuole chiuse e pendolari, bloccati nel Regno Unito, dove l'ondata di maltempo con abbondanti nevicate ha costretto alla chiusura di un centinaio di istituti scolastici in Scozia, decine di altri nel Merseyside. Temperature sotto lo zero in tutto il Paese la notte scorsa, allerta gialla per neve e ghiaccio per la Scozia, l'Irlanda del Nord, gran parte dell'Inghilterra settentrionale e il Galles settentrionale per tutta la giornata di oggi. L'ondata di maltempo che ha già colpito il Paese ai primi dell'anno e non ha risparmiato la capitale, ha spinto James Madden, di Exacta Weather, a parlare nei giorni scorsi del rischio neve più alto dal "grande gelo del 2010". E a Londra è prevista neve anche nei prossimi giorni.
L'allarme più intenso per la giornata di oggi riguarda la Scozia, dove sono previste nevicate abbondanti (fino a 10 centimetri) sulle zone più alte e sui Monti Pennini. In altre zone della Scozia sono già caduti fino a 5 centimetri di neve. Tutte le scuole delle Shetland sono state chiuse e più di 50 sono state chiuse nelle Highlands. Per domani sono attese gelate diffuse, in quella che sarà potenzialmente la notte più fredda dell'inverno finora. Oltre al rischio neve infatti, resta per i prossimi giorni quello di forti gelate e temperature più fredde, anche con picchi di -15°C in alcune zone del Paese.
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Abbattuto o vittima di un guasto? Il giallo del bombardiere...
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Israele Iran, la risposta di Tel Aviv a Teheran, colpita...
La tanto attesa risposta israeliana nei confronti di Teheran per gli oltre trecento missili e droni iraniani lanciati verso Israele sabato scorso si è consumata nella notte con un attacco che ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale. La base ospita da tempo la flotta aerea iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.
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Biennale Arte, Arabia Saudita, il canto di battaglia delle...
Le voci di oltre mille donne saudite riunite dal'artista Manal AlDowayan per una serie di seminari organizzati a Khobar, Gedda e Riad e registrate per l'installazione multimediale "Shifting Sands: A Battle Song" è stata presentata al Padiglione dell'Arabia Saudita della 60/a Esposizione internazionale d'Arte della Biennale di Venezia che aprirà al pubblico da domani fino al 24 novembre.
"Un'espressione collettiva che sfida anche i pregiudizi sulle loro vite". Per Andare oltre "l'ossessione per la presenza o assenza del velo, per ciò che le donne possono o non possono fare, oltre a molteplici supposizioni sulle loro richieste e desideri mentre molto poco viene detto su come esse si identificano". Come ha sottolineato l'artista, il lavoro è ispirato "al ruolo in evoluzione delle donne nella sfera pubblica in Arbia Saudita e al viaggio che hanno intrapreso per definire lo spazio fisico in cui abitano e le narrazioni che storicamente le hanno definite".
Le loro voci sono cadenzate dal rumore della sabbia nel deserto, suono in arrivo in cuffia nel momento della registrazione che risuona nel Padiglione nazionale all'Arsenale, fra sagome imponenti di seta stampata a rappresentare rose del deserto, con incisi disegni e scritti delle partecipanti ai seminari o con testi di donne saudite estratti dai quotidiani locali e internazionali.
Attraverso i seminari, AlDowayan, "ha offerto alle donne e alle ragazze una piattaforma per far sentire la propria voce, sia individualmente che collettivamente", anche con il caratteristico "canto delle sabbie" del Rub al-Khali, il deserto in cui le dune mormorano e rombano allo spostarsi della sabbia", usato anche come metafora, con "il suono dei minuscoli granelli di sabbia che interagiscono fra loro che cresce fino a diventare un boato collettivo".
Scultura e suono quindi "raccontano una storia che trascende le culture e le geografie e rivendica una autonomia e una solidarietà fra le donne dell'Arabia Saudita che trova risonanza in tutto il mondo", sottolineano gli organizzatori della Mostra "Sussurra il deserto e si leva la voce" - questa è il titolo scelto n italiano - curata da Jessica Cerasi e Maya El Khalil, e l'assistente Shadin AlBulaihed.
L'Arabia Saudita partecipa alla Biennale Arte per la Quarta volta e per la terza volta il Padiglione nazionale espone opere di artiste donne.