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Nave Iuventa, dopo 7 anni tutti prosciolti: non c’era...
Nave Iuventa, dopo 7 anni tutti prosciolti: non c’era nessun favoreggiamento dell’immigrazione
Sentenza di non luogo a procedere del Gup di Trapani. L'Ong: "Indagine politica, sprecati 3 milioni di euro di soldi pubblici e la nostra nave è stata lasciata marcire"
Nessun favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per l'equipaggio di nave Iuventa, della ong Jugend Rettet. Il Tribunale di Trapani ha infatti pronunciato una sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati. Il non luogo a procedere era stato chiesto dalla stessa Procura di Trapani.
"Un'odissea durata sette anni. Dopo due anni di oltre 40 udienze preliminari, questo caso si conferma il più lungo, costoso e vasto procedimento contro le Ong di ricerca e soccorso, esempio emblematico dei grandi sforzi compiuti dalle autorità per criminalizzare la migrazione", spiegano da Iuventa. Pur "accogliendo con favore" la sentenza del gup di Trapani, l'equipaggio della Iuventa esprime "grande disappunto per gli irreparabili danni inflitti dall'indagine e dal processo".
Ong: "Indagine politica"
"Il risultato di un'indagine viziata e guidata da motivazioni politiche è che migliaia di persone sono morte nel Mediterraneo o sono state riportate con la forza in una Libia devastata dalla guerra. Nel frattempo, la nostra nave è stata lasciata marcire mentre noi siamo rimasti invischiati in un procedimento che dura da anni". A dirlo è Sascha Girke, membro dell'equipaggio di Iuventa accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Nel tentativo di ostacolare e diffamare la flotta civile di soccorso in mare sono stati sprecati fondi pubblici per una cifra di circa 3 milioni di euro - aggiunge -. Il nostro caso è un simbolo lampante delle strategie che i governi europei mettono in atto per impedire alle persone di raggiungere un luogo sicuro, provocando e normalizzando la morte di migliaia di persone".
Per l'ong il caso Iuventa ha segnato "l'inizio di una campagna diffamatoria volta a legittimare la repressione contro i soccorsi in mare della società civile. La natura politica del caso è stata evidenziata, tra l'altro, dal fatto che il ministero degli Interni si sia costituito parte civile nel processo". Una prova che le accuse fossero "infondate sin dall'inizio" è che il pm "dopo anni di accanimento" lo scorso 28 febbraio ha chiesto il non luogo a procedere per gli imputati durante le conclusioni dell’accusa.
"La repressione del soccorso, però, continua ancora oggi - dicono da Iuventa - incentrata ora su prassi ostruzionistiche e sanzioni amministrative, oggi fondate sull’emblematico Decreto Piantedosi, che riafferma la volontà dello Stato italiano di impedire i soccorsi in mare e la sua responsabilità per la morte di migliaia di persone. Inoltre, altrettante persone in movimento continuano a essere sistematicamente arrestate con le stesse accuse - favoreggiamento dell'immigrazione irregolare - semplicemente perché si trovavano alla guida di un'imbarcazione o di un'auto. A differenza dell'equipaggio della Iuventa, queste persone non ricevono lo stesso livello di supporto e attenzione e sono spesso condannati a lunghe pene detentive".
"Presto di nuovo in mare"
L'equipaggio della Iuventa annuncia di voler riprendere le missioni di salvataggio il prima possibile. E per "evitare che si ripeta il caso Iuventa" e per "salvaguardare i diritti delle persone in movimento", l'equipaggio chiede che venga abolita "la disciplina che criminalizza il favoreggiamento della migrazione". Denunciano il 'Facilitators package' europeo e l'articolo 12 del testo unico sull'immigrazione italiano, che "consentono e incoraggiano la criminalizzazione della solidarietà tra e verso le persone in movimento, mettendo a repentaglio diritti fondamentali". La Corte di giustizia dell'Ue è attualmente impegnata in un caso che concerne la validità e l'interpretazione del pacchetto "facilitatori".
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Ucraina, Orban: “Bruxelles vuole la guerra e fa...
"Il segretario generale della Nato ha detto che vuole istituire una missione dell'Alleanza in Ucraina"
L'Occidente è a un passo dall'invio di truppe in Ucraina nella guerra con la Russia e questo vortice militare può trascinare l'Europa verso il basso. Lo ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban al sito di notizie ungherese Index, aggiungendo che "oggi a Bruxelles c'è una maggioranza favorevole alla guerra. L'atmosfera in Europa è bellicosa. La logica della guerra domina la politica. Vedo preparativi per la guerra da parte di tutti e ovunque. Il segretario generale della Nato ha detto che vuole istituire una missione dell'Alleanza in Ucraina. I leader europei sono già coinvolti in una guerra, vedono questa guerra come la loro guerra e la stanno conducendo come tale".
"All'inizio si trattava solo di inviare elmetti - prosegue Orban - poi si è trattato di sanzioni, ma non di energia, ovviamente. Dopo ancora si è trattato dell'invio di armi: prima armi da fuoco, poi carri armati, aerei, aiuti finanziari per oltre decine di miliardi di euro, e ora circa 100 miliardi di euro queste armi non migliorano la situazione, che, anzi, sta peggiorando. Siamo a un passo dall'invio di militari da parte dell'Occidente in Ucraina. Questo vortice militare può trascinare l'Europa verso il basso. Bruxelles sta giocando con il fuoco e facendo arrabbiare Dio".
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Superenalotto, 5 vince 129mila euro: la combinazione di oggi
Il jackpot per il prossimo concorso sale 92.800.000
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi, 19 aprile 2024. Centrato un '5' che vince 129.050,31 euro nel penultimo concorso della settimana. Il jackpot per il prossimo concorso sale 92.800.000 euro per il concorso di domani, sabato 20 aprile, in chiusura di settimana.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Con quanti punti si vince?
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 9, 18, 65, 70, 75, 87. Numero Jolly: 53. Numero SuperStar: 81.
Cultura
A Cartoons On The Bay ‘Stefano Bessoni. Stop-motion e...
Aprirà al pubblico all’Aurum di Pescara dal 30 maggio al 1° giugno 2024
L’arte di Stefano Bessoni protagonista a Cartoons On The Bay 2024 con la mostra 'Stefano Bessoni. Stop-motion e altre scienze inesatte' a cura di Lorenza Fruci. Regista cinematografico, scrittore, illustratore e animatore, appassionato di entomologia, anatomia, fiabe e storia della scienza, Bessoni affonda la sua poetica nel concetto di wunderkammer e si nutre di suggestioni macabre che richiamano il perturbante. Al centro, la tecnica dello stop-motion, anima nera dell’animazione, sia per i temi che affronta, che sconfinano spesso nel gotico e nel misterioso, sia per l’uso di materiali per la creazione dei burattini, come ossa, stracci, vecchi balocchi e oggetti recuperati dalle soffitte polverose. Dal film 'Krokodyle' ai libri illustrati 'Canti della Forca', 'Pinocchio' e 'Le Scienze inesatte', la mostra è un viaggio nell’immaginario dell’artista, fatto di wunderkammer, strambe discipline e scienze anomale, anatomia e zoologia, fiabe nere e procedimenti occulti. La mostra sarà aperta al pubblico dal 30 maggio al 1° giugno (10.00-18.00) presso la sede principale del Festival Aurum-La Fabbrica delle Idee, a Pescara.
Tra le opere c'è Krokodyle (2011), un lungometraggio in cui il protagonista è Kaspar Toporski, giovane filmaker di origini polacche trasferitosi lontano dalla sua città natale in giovanissima età. Mentre è in attesa di risposte per riuscire a realizzare i suoi progetti cinematografici, trascorre le sue giornate disegnando, scrivendo ed inventando un suo mondo immaginario che, giorno dopo giorno, sembra diventare sempre più reale. Nutre fin da bambino un’ammirazione sfrenata per i coccodrilli, che considera esseri perfetti in grado di controllare lo scorrere del tempo. Con protagonista Lorenzo Pedrotti, il lungometraggio ha vinto diversi premi internazionali, tra i quali una menzione speciale al Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna nel 2011.
Canti della forca (2013) è invece un libro illustrato. Dal patibolo si vede il mondo da una prospettiva diversa, quella dei Fratelli della Forca: assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito che, a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, decidono di associarsi in una confraternita. Ancora, c'è Pinocchio (2014), libro illustrato in cui, lungi dal seguire fedelmente le arcinote vicende narrate da Collodi, l’autore mette in scena il burattino e lo stralunato circo di personaggi che gli ruota attorno dotandoli di tutto ciò che la fantasia lo ha portato a immaginare al di là del testo scritto. Il Pinocchio di Bessoni si nutre delle suggestioni del famoso sceneggiato di Luigi Comencini e delle illustrazioni di Enrico Mazzanti e Carlo Chiostri e le contamina con influenze shelleyane e lombrosiane.
In Le scienze inesatte (2017-2019), si disvela una storia in quattro libri illustrati. In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell’oceano, vivevano Giona e Rebecca. Lui era un illustratore, lei era una restauratrice di vecchi balocchi. Un giorno ereditarono una vecchia casa malandata, dove tanti anni prima aveva vissuto un anatomista dedito a strane pratiche mediche che sconfinavano nelle scienze occulte. Durante i lavori per rimettere a posto la casa, Giona cominciò a imbattersi in un piccolo spettro: Rachel, la figlia dell’anatomista, morta in tragiche circostanze. La funerea bambina spinse Giona a realizzare una sua wunderkammer e a intraprendere un astruso esperimento. Rebecca si sforzò di farlo desistere dal pericoloso progetto ma per lei fu l’inizio di un terribile sogno a occhi aperti.