Cronaca
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Canone Rai, oggi ultimo giorno per la domanda di esenzione: chi può chiederla, come fare
Tutte le informazioni utili: chi è esentato, quando resta l'esenzione e quando va rifatta la domanda, come ottenere l'esenzione se non si possiede una tv
Canone Rai 2024, oggi 31 gennaio ultimo giorno per presentare la domanda di esenzione. Da chi ha diritto all'agevolazione per età e reddito fino alla dichiarazione sostitutiva da inviare per chi non possiede una tv, ecco tutte le informazioni utili.
Chi è esentato dal pagamento del canone Rai
Alcuni soggetti sono esentati dal pagamento del Canone Rai. Tre sono i casi di esonero. 1) Chi, avendo 75 anni o più, ha un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro (soglia valida dal 2018). 2) Diplomatici e militari stranieri. 3) Chi non detiene una tv.
L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre.
Quando resta l'esenzione, quando va rifatta domanda
I soggetti che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva, se le condizioni di esenzione permangono, possono continuare a beneficiare dell’agevolazione anche nelle annualità successive, senza procedere alla presentazione di nuove dichiarazioni. Se, invece, si perdono i requisiti attestati in una precedente dichiarazione sostitutiva, ad esempio perché si supera il limite di reddito previsto, è necessario presentare la dichiarazione di variazione dei presupposti del modello di dichiarazione sostitutiva.
Canone Rai in bolletta ma niente tv, come ottenere l'esenzione
Dal 1° gennaio 2016 la detenzione dell’apparecchio si presume nel caso in cui esiste 'un'utenza per la fornitura di energia elettrica' nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica (ossia si presume nei confronti dei titolari di un’utenza elettrica ad uso domestico residente). Se non è vero, per superare questa presunzione ed evitare l’addebito in bolletta, ogni anno i cittadini che non detengono un apparecchio televisivo e sono intestatari di un contratto di energia elettrica residenziale devono presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione della tv. Insomma non basta aver già dichiarato in passato di non avere una tv, bisogna rifarlo ogni anno.
Per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo. Entro oggi 31 gennaio del 2024, quindi, va ripresentata la dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato, compilando il quadro A del modellino (Dichiarazione sostitutiva di non detenzione della televisione), altrimenti si sarà costretti a pagare come minimo il canone del primo semestre. Anche gli eredi devono presentare una dichiarazione sostitutiva per dichiarare che nell’abitazione in cui l’utenza elettrica è ancora temporaneamente intestata alla persona deceduta, non è presente alcun apparecchio televisivo.
Come presentare la domanda di esenzione
La dichiarazione sostitutiva va presentata direttamente dal contribuente (titolare di utenza elettrica residenziale) o dall’erede: tramite l’applicazione web; tramite gli intermediari abilitati (Caf, professionisti, ecc.); tramite raccomandata senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino. E’ necessario, in questo caso, allegare un valido documento di riconoscimento tramite posta elettronica certificata, purché la dichiarazione stessa sia sottoscritta mediante firma digitale. La dichiarazione firmata digitalmente dovrà essere inviata mediante Pec all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".