Lavoro
Riccardo Rapezzi eletto nuovo presidente Fasdac
Confermato come vicepresidente Bernardino Petrucci, rinnovato anche il Consiglio di gestione e nominato Maurizio Mauro nuovo direttore
È Riccardo Rapezzi, 60 anni toscano, il nuovo presidente Fasdac (FondoAssistenza Sanitaria per i dirigenti delle aziende commerciali, di trasporto e spedizione, dei magazzini generali, degli alberghi e delle agenzie marittime). A nominarlo il Consiglio di amministrazione di Fasdac, su indicazione di Manageritalia, che ha inoltre confermato Bernardino Petrucci, indicato da Confcommercio, alla carica di vicepresidente. Rapezzi, laureato in Economia Aziendale è attualmente Regional Director di Synlab, multinazionale presente in oltre 30 nazioni in tutto il mondo e leader europeo nella diagnostica medica. All’interno di Manageritalia è attualmente presidente di Manageritalia Toscana dove è stato come consigliere sin dal 2008. Precedentemente ha fatto parte del Cda del Fondo Mario Negri e del Comitato di Gestione e del Comitato Esecutivo del Fasdac.
“Con il vicepresidente e tutto il nuovo consiglio - ha detto dopo la nomina Riccardo Rapezzi - lavoreremo al meglio e in continuità con chi ci ha preceduto per gestire il nostro importante Fondo sanitario e le sue prestazioni al meglio nell’interesse di dirigenti e aziende. Ringrazio a nome di tutti il presidente uscente Fabrizio Pulcinelli e lo storico direttore Giuseppe Marabotto che ci hanno consegnato un Fondo sanitario in ottima salute e ai massimi livelli di prestazioni”.
Oltre alla conferma del vicepresidente Bernardo Petrucci sono stati eletti nel Consiglio di gestione, indicati da Manageritalia, Antonio Bonardo, Massimo Cicatiello, Lucio Fochesato e Simona Lombardi, indicati da Confcommercio, Graziano Dominidiato, Giovanni Zambonelli, Renato Mattioni e, indicato da Confetra, Fabio Marrocco. Nel corso della seduta è stato nominato anche il nuovo direttore Maurizio Mauro, già in azienda come Cfo, che prende il posto di Giuseppe Marabotto per raggiunti limiti pensionistici.
Lavoro
Inps: al via presidenza Fava, insediato nuovo Cda
Sarà affiancato da un cda composto da quattro membri: Micaela Gelera, Marialuisa Gnecchi, Antonio Di Matteo, Fabio Vitale
Al via il nuovo corso all'Inps con l'insediamento del presidente Gabriele Fava e il nuovo Consiglio d’amministrazione. Più grande ente previdenziale d’Europa, l'Inps eroga oltre 400 servizi a una platea di 42 milioni di utenti, attraverso una rete capillare di 671 sedi e sportelli in tutto il territorio nazionale. Fava, nominato dal Cdm, su proposta del ministro del Lavoro Elvira Calderone sarà affiancato da un cda composto da quattro membri: Micaela Gelera, già commissario straordinario dell’Inps; Marialuisa Gnecchi, ex vicepresidente dell’Inps; Antonio Di Matteo, membro nel Cnel e membro del Cda di Enpals e Fabio Vitale, direttore presso il Mise e attualmente all’Agea.
“L’obiettivo principale del nuovo corso dell’Inps - afferma Fava - sarà quello di supportare la trasformazione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, cioè da sistema di gestione pubblica delle risorse contributive e socio-assistenziali, a sistema capace quindi di generare valore per la persona, affinché sia consapevole delle prospettive aperte lungo l’arco della sua vita attiva, dei diritti e delle prerogative che l’Istituto garantisce". "Avvieremo da subito - aggiunge - una grande campagna di ascolto con tutti gli stakeholder, interni ed esterni, con l’impegno di consolidare e migliorare il rapporto già esistente con le Pubbliche amministrazioni, le parti sociali, le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati che a diverso titolo interagiscono con l’Istituto nell’interesse dei beneficiari delle prestazioni previdenziali e di welfare".
In occasione dell’insediamento, Calderone, che si trova in missione a Washington ha inviato un messaggio con auguri di buon inizio della consiliatura, confermando la sua presenza il prossimo 23 aprile, al primo Cda dell’Istituto. Il Ministro, ringraziando per il “qualificato e indispensabile apporto del Commissario Straordinario e del Direttore generale”, ha rivolto un augurio a tutte le risorse dell’Istituto che hanno permesso l’attuazione delle recenti riforme, anche sacrificando giornate festive o di ferie. “Dalla buona gestione dell'Inps dipendono i destini di decine di milioni di nostri concittadini e non solo ed è quindi indispensabile lavorare per il miglioramento costante dei servizi erogati”.
Lavoro
Giovanni Paolino confermato alla guida di Avedisco
L'associazione vendite dirette servizio consumatori
Avedisco, associazione vendite dirette servizio consumatori, conferma Giovanni Paolino nel ruolo di presidente per il quinto mandato consecutivo. Nell’Assemblea di oggi, i delegati delle aziende associate hanno rinnovato per acclamazione la loro fiducia nell’attuale presidente, applaudendo le scelte strategiche adottate negli ultimi anni.
Al fianco di Giovanni Paolino, amministratore dell’Azienda Associata Eismann Srl, ci sarà come vice presidente Luigi Pesle, vice presidente del consiglio di amministrazione e co-fondatore dell’associata Evergreen Life Products Srl, come segretario generale Giuliano Sciortino e Alessandro Ghidini come tesoriere.
Lavoro
Peste suina, Cia: “Flop piano contenimento cinghiali...
Angela Garofalo: "Responsabile nazionale zootecnia: nonostante prodotti sani e nessun pericolo per consumatori"
"Il piano di contenimento dei cinghiali per contrastare la peste suina va a rilento. La burocrazia è lenta mentre i cinghiali vanno veloci e il virus continua a diffondersi. Noi abbiamo sollecitato la struttura governativa e quella commissariale, si era parlato dell'intervento dell'esercito ma ancora non si è visto nessuno. E le carcasse di cinghiali positive al virus ritrovate nella zona della provincia di Parma sono salite a 48. E' bene ricordare che il virus non è entrato negli allevamenti di suini e che comunque non ci sono problemi per la salubrità dei prosciutti e dei consumatori, ma si tratta di un problema soprattuto economico per gli allevatori: il virus si propaga velocemente sui suini e causa la morte dell'animale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Angela Garofalo, responsabile nazionale zootecnia di Cia-Agricoltori italiani, con Adnkronos/Labitalia, sull'allarme peste suina sempre più presente nei cinghiali nella zona del Parmense e che ha portato alla decisione da parte della Ue di stabilire che Langhirano, la patria del Prosciutto di Parma, rientra nella zona di restrizione II e quindi sarà soggetta a stretta sorveglianza.
Secondo Garofalo sono gravi "le difficoltà che stanno affrontando gli allevatori nel vendere i loro animali nonostante il prodotto sia oggi ancora più sicuro rispetto ad altri territori, visti i controlli stringenti. Purtroppo però diversi Paesi extra Ue hanno bloccato l'export e quindi trasformatori e industriali hanno difficoltà ad acquistare gli animali dagli allevatori", spiega ancora.
Un danno pesantissimo per il nostro export extra Ue, sottolinea Garofalo, considerando anche che "il settore vale 10 miliardi di fatturato e dopo un eventuale blocco dell’export da parte di un Paese terzo -spiega ancora- sono necessari due anni dal ritrovamento dell’ultima carcassa positiva alla Psa per poi completare l’iter di riqualificazione che richiede altrettanto tempo, per questo c’è grossa preoccupazione su eventuali ulteriori blocchi da paesi extra Ue", spiega ancora.
E Garofalo lamenta quindi che gli allevatori sono praticamente lasciati soli a fronteggiare questa emergenza: "Gli allevatori sono sempre più preoccupati perchè sempre più cinghiali vengono trovati morti intorno agli allevamenti, con tutto ciò che questo comporta. C'è infatti da sottolineare che tutte le misure di bio sicurezza previste negli allevamenti per evitare l'ingresso della peste suina necessitano di interventi strutturali che sono tutti a carico degli allevatori, eccetto delle risorse messe in campo dalle Regioni con dei bandi", conclude.