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Come diventare “supereroi green” del futuro? Il Progetto...

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Come diventare “supereroi green” del futuro? Il Progetto Scuole E.ON porta in classe la sostenibilità per le nuove generazioni

Progetto Scuole E.ON

L’iniziativa si arricchisce di nuove attività per continuare a diffondere una cultura basata sulle buone pratiche per rendere l’Italia più verde, valorizzando lo stretto legame tra discipline scientifiche e sostenibilità ambientale.

•800 classi e circa 20.000 studenti partecipano attualmente all’edizione 2023-2024.

26 gennaio 2024. Il Progetto Scuole E.ON, ripartito a ottobre 2023 per promuovere la sostenibilità, l’uso consapevole delle risorse e accrescere la consapevolezza sull’importanza di adottare comportamenti virtuosi, continua ad arricchirsi di nuovi contenuti e momenti in un’ottica di contaminazione positiva per studenti e docenti di tutta Italia.

In questo ambito, si inserisce la nuova challenge“supereroigreen”, lanciata da E.ON alle classi iscritte al progetto, che coinvolgerà ragazze e ragazzi in un’esperienza di racconto in prima persona per riflettere sulle bellezze e le risorse del nostro Pianeta: gli studenti verranno invitati a realizzare un video o un racconto per raccontare i luoghi preferiti del loro territorio, per alimentare il dibattito sull’importanza delle proprie azioni quotidiane per la tutela dell’ambiente. La sfida, seguendo un approccio che permette di imparare divertendosi, invita i ragazzi a ragionare sul proprio ruolo nella lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo di diventare i supereroi green del futuro. L’elaborato che sarà giudicato il migliore consentirà alla classe di ricevere in premio tre stereo microscopi di tre tipologie differenti: uno a penna con connessione USB, uno oculare per l'osservazione diretta e uno digitale con monitor integrato.

Non solo sostenibilità e comportamenti green, anche la scienza e le materie STEM sono un aspetto importante del Progetto Scuole E.ON 2023-2024. L’iniziativa, infatti, coniuga educazione ambientale, consumo consapevole e sostenibilità con la didattica STEM, proponendo un approccio interdisciplinare che, grazie anche alle competenze di partner come Pleiadi e Meteo Expert, si basa su divertimento e rigore scientifico. L’obiettivo è introdurre i bambini e i ragazzi al mondo di domani, aumentandone consapevolezza e sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali anche attraverso lo studio dei principi base della fisica, della chimica, della biologia e della matematica, con un programma che sottolinea i tanti punti di contatto tra la cura dell’ambiente, l’innovazione tecnologica e le materie scientifiche. Proprio grazie alla rilevanza dei temi toccati e all’efficacia del metodo con cui le attività vengono proposte, l’edizione 2023-2024 del Progetto Scuole E.ON ha recentemente ricevuto il patrocinio morale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

Oltre alla rilevanza istituzionale, è da sottolineare anche il costante apprezzamento da parte delle persone direttamente coinvolte, docenti e studenti in primis. Infatti, il progetto, registra una crescita continua su base annua, sia in termini di scuole sia di classi iscritte, e si conferma di particolare gradimento per l’efficacia e l’impatto positivo delle attività proposte. Un’importante testimonianza arriva ad esempio da Vincenza Arcerito, docente della Scuola Primaria M. L. King di Cesano Maderno, che al termine della scorsa edizione ha spontaneamente contattato E.ON, Pleiadi e Meteo Expert per sottolineare il suo apprezzamento verso il Progetto Scuole E.ON. I suoi studenti hanno infatti avuto modo di partecipare ai laboratori con Andrea Giuliacci, professore di Fisica dell'Atmosfera, Università di Milano Bicocca e meteorologo Meteo Expert, ricevendo molti spunti concreti e concetti utili a comprendere il nostro Pianeta e a scoprire come impegnarsi giorno dopo giorno per tutelarlo.

“Siamo orgogliosi del successo e dell’entusiasmo che stiamo raccogliendo anche con questa edizione del Progetto Scuole, con cui coinvolgiamo le nuove generazioni in esperienze di valore per fare, tutti insieme, la differenza nella tutela del Pianeta. Non solo l’iniziativa sta ottenendo una diffusione sempre più capillare sul territorio e una rilevanza sempre crescente, in termini di impatto positivo e di numero di adesioni, ma continua a evolversi e arricchirsi di nuove attività e contenuti stimolanti. La challenge che è stata avviata in questi giorni è pensata proprio per aiutare ragazzi e ragazze a visualizzare un futuro più verde per il nostro Paese, in cui saranno loro stessi i nuovi supereroi green”, ha affermato Mauro Biraghi, Marketing and Corporate Communications Director di E.ON Energia.

In questi giorni, i docenti di tutta Italia, a prescindere dall’effettiva partecipazione al Progetto Scuole, hanno avuto la possibilità di seguire il corso offerto da E.ONattraverso il portale S.O.F.I.A. del Ministero dell’Istruzione e del Merito sui temi della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici. Realizzato in collaborazione con Meteo Expert e Pleiadi il 23 e 24 gennaio, il programma ha permesso ai circa 100 insegnanti partecipanti di ottenere crediti formativi utili a livello professionale, oltre all’opportunità di analizzare il cambiamento climatico e l’impatto positivo delle energie rinnovabili, sotto il profilo scientifico e psicologico,mettendo a disposizione dei docenti gli strumenti didattici e sperimentali per educare le nuove generazioni in questo ambito, attraverso metodi di insegnamento alternativi per stimolare la curiosità.

Il Progetto Scuole E.ON prevede anche sondaggi periodici rivolti agli insegnanti con l’obiettivo di comprendere l’interesse e la sensibilità dei bambini verso le tematiche green, ma anche per fare il punto sull’importanza dell’educazione ambientale nelle scuole. La ricerca condotta nella scorsa edizione, presentata durante l’evento conclusivo di aprile tenutosi presso il Museo di Storia Naturale di Milano, ha fornito un’interessante fotografia: secondo il 70% dei docenti intervistati i ragazzi erano preoccupati per il futuro dell’ambiente. Sempre il 70% riteneva che le attività formative svolte a scuola influenzassero attivamente i comportamenti e le priorità delle famiglie italiane. Segno che c’è una base fertile su cui occorre continuare a lavorare per contribuire tutti insieme nel percorso di transizione energetica per un benessere individuale e condiviso.

E.ON è un player internazionale dell’energia a capitale privato, con circa 72.000 dipendenti nel mondo e con sede principale a Essen, in Germania. Tra i principali operatori europei di reti e infrastrutture energetiche, offre soluzioni per rendere più efficienti ed indipendenti abitazioni, condomini e aziende.

Con l’obiettivo di guidare la transizione energetica in Italia, E.ON si pone come partner per affiancare e coinvolgere i propri clienti in questo percorso, grazie all’offerta di energia rinnovabile e di soluzioni per l’efficienza energetica. Insieme agli oltre 900.000 clienti tra residenziali, imprese e pubbliche amministrazioni, E.ON vuole rendere l’Italia più indipendente, digitale e green, impegnandosi concretamente per la riduzione dei consumi, dell’impatto ambientale e per la salvaguardia del Pianeta. www.eon-energia.com.

Per ulteriori informazioni contattare:

Giovanna Di Bacco

eit.ufficiostampa@eon.com

Weber Shandwick Italia

ws_e.on@webershandwickitalia.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Altroconsumo mette a confronto gli operatori di telepedaggio

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Fonte: Altroconsumo, 2024

Altroconsumo ha messo a confronto diversi operatori di telepedaggio, con l’obiettivo di comprendere quale fosse il più conveniente ed aiutare i consumatori nella scelta.

Dall’analisi effettuata da Altroconsumo è emerso come dopo gli aumenti dei pedaggi autostradali in vigore da gennaio, sono in arrivo nuovi rincari che colpiranno chi viaggia in autostrada. Infatti, Telepass ha ritoccato a rialzo i prezzi del canone "base" che dal 1° luglio passa dagli attuali 1,83 a 3,90 euro al mese, un aumento che supera il 113%.

Per chi è un utente Telepass Family è possibile recedere entro il 30 giugno 2024, in tutti gli altri casi, comunicare la disdetta del Telepass è una procedura piuttosto semplice e prevede tre canali distinti: online, al telefono o in uno dei punti assistenza sul territorio.

Dietro questi aumenti c'è quello che la società definisce un "nuovo posizionamento sul mercato consumer" e che le consentirebbe di diventare "il principale operatore di mobilità integrata". In sostanza, la società punta a offrire un servizio completo e digitale nei sistemi di pagamento legati alla mobilità.

Rientra in questa nuova strategia la creazione di nuove promozioni riservate ai clienti che sottoscrivono il servizio Telepass Plus entro il 2 maggio 2024 e che potranno contare su oltre 25 servizi di pagamento (tra cui anche Skipass, trasporto pubblico, treni...) contro i 6 offerti dal piano Telepass base. Inoltre, sarà possibile associare due targhe a ogni dispositivo.

Anche l'offerta Pay per use ha subito alcuni ritocchi: dal 1° luglio passerà da un costo di 2,50 euro al mese di utilizzo a 1 euro al giorno. Una modifica che punta a dare nuovo impulso a questa opzione d'acquisto.

I nuovi operatori, UnipolMove e MooneyGo, offrono, invece, il servizio di telepedaggio ad un canone mensile inferiore rispetto a Telepass. Infatti, oggi il servizio Pay per use UnipolMove ha un costo pari alla metà del costo Telepass. MooneyGo resta l'unica società che offre il servizio Pay per use tariffato su base mensile.

Dunque, le offerte attualmente presenti sul mercato si adattano a tutte le esigenze: da chi viaggia in autostrada solo occasionalmente a coloro che hanno bisogno di un "passe-partout" per entrare velocemente dappertutto (Area C di Milano, parcheggi convenzionati, etc.).

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SNAI – Madrid: testa a testa Sinner-Alcaraz per il titolo...

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Dopo la sconfitta in semifinale a Montecarlo, l’azzurro è per la prima volta testa di serie numero 1 vista l’assenza di Djokovic: più staccati Ruud, Rune e Medvedev

Milano, 24 aprile – Il primo torneo della stagione sulla terra ha dato solo certezze a Jannik Sinner, che sa di poter competere anche sul rosso. Lo ha detto la semifinale di Montecarlo persa contro Tsitsipas (non senza polemiche per una mancata chiamata del giudice di sedia su un errore al servizio del greco), dovrà ribadirlo il Masters 1000 di Madrid in cui Sinner vista l’assenza di Novak Djokovic sarà testa di serie numero 1: a guidare la lavagna antepost per la vittoria del titolo è però Carlos Alcaraz, che ha alzato il trofeo alla Caja Magica nelle ultime due edizioni ma che arriva dall’assenza di Montecarlo e Barcellona per un problema al braccio. Titolo allo spagnolo a 3,00, subito dietro Sinner a 3,75, terzo Tsitsipas (campione nel Principato) a 7,50; più staccati Ruud (comunque finalista a Montecarlo e vincitore a Barcellona) a 12, Rune a 15 e Medvedev a 20. Dopo il rientro a Barcellona, giocherà a Madrid anche Rafa Nadal, quotato 25. Volendo alzare l’asticella e puntando sul trionfo di Sinner senza perdere set, la quota salirebbe a 15, con Alcaraz sempre leader a 12.

Altri italiani Mancherà Matteo Berrettini, colpito da un attacco influenzale a pochi giorni dal via del torneo di Madrid e che punta a farsi trovare pronto per gli Internazionali d’Italia: le altre speranze del tennis azzurro sono allora riposte in Lorenzo Musetti, il cui successo finale paga 100 volte la posta, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego, entrambi a 250, con il torinese che in caso di superamento del primo turno contro Gasquet troverebbe proprio Sinner. Al netto di Jannik, un italiano in finale si gioca a 1,80; isolando il discorso sull’altoatesino, Sinner a giocarsi l’atto decisivo vale 2,00.

Donne A Madrid si gioca anche il torneo femminile: sembra una sfida a tre tra Iga Swiatek favorita a 2,25 e le due inseguitrici Elena Rybakina (5,00) e Aryna Sabalenka (7,00). La prima italiana è Jasmine Paolini a 40: staccate Martina Trevisan a 250, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti a 500.

Ufficio stampa Snaitech

E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it

Cell: 348.4963434

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Le carenze farmaceutiche sul banco della riunione dei...

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Strategia anti-scarsità, partenariato per la competitività manifatturiera e un meccanismo solidaristico al centro del dibattito in occasione del lancio della European Critical Medicines Alliance

Roma, 24 aprile 2024 – Strategia anti-scarsità, partenariato per la competitività manifatturiera, meccanismo solidaristico per una riserva europea di farmaci critici ed essenziali. Si riassume in questi tre titoli il senso della proposta che Medicines for Europe ha fatto approdare a Bruxelles in occasione della riunione informale dei ministri della Salute dell’Unione, che ha come secondo punto all’ordine del giorno il tema della sicurezza della fornitura di medicinali nei Paesi membri, lo stoccaggio, la fissazione dei prezzi e la gestione degli appalti pubblici e che si concluderà nel pomeriggio con il lancio ufficiale della European Critical Medicines Alliance.

Sotto la lente dei ministri europei della Salute il tema delle carenze e del consolidamento della supply chain farmaceutica e le iniziative da assumere concentrandosi su aree critiche come produzione, approvvigionamento, stoccaggio e determinazione dei prezzi dei farmaci essenziali.

L’obiettivo è riprendere le fila del lavoro avviato lo scorso anno a partire da un documento informale sostenuto da 23 Stati membri che ha delineato proposte per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali in Europa, prevedendo tra l’altro l’istituzione di un meccanismo di solidarietà per affrontare le crisi acute carenze, creando un elenco di farmaci critici dell’Unione, lanciando la proposta di un Critical Medicines Act per ridurre la dipendenza da farmaci e intermedi di sintesi chiave.

Successivamente una comunicazione della Commissione aveva accolto l’appello proponendo misure finalizzate tra l’altro a garantire la disponibilità degli antibiotici più importanti, attuare un meccanismo volontario di solidarietà, pubblicare un elenco dell’Unione di farmaci critici da monitorare, gestire la vulnerabilità della catena di approvvigionamento, sviluppare un approccio comune alla costituzione delle scorte (non quindi misure di singoli paesi dannose per la libera circolazione dei medicinali nell’UE), istituire una Critical Medicines Alliance per la predisposizione di un piano strategico di contrasto alle carenze.

Presentata ufficialmente nell’evento di questo pomeriggio la Critical Medicine Alliance - del cui comitato direttivo fanno parte rappresentanti degli Stati membri (ministeri Salute e Industria), dell'industria, dei pazienti e degli operatori sanitari, dell’EMA e della Commissione UE - ha come obiettivo principale quello di fornire una piattaforma consultiva inclusiva e trasparente alla Commissione e agli altri decisori dell’UE concentrandosi sull’identificazione delle sfide industriali e sulla determinazione delle azioni e degli strumenti più adatti per affrontare efficacemente le vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento di farmaci critici, a partire dall’analisi di vulnerabilità relativa alle sostanze nell’elenco dei medicinali critici pubblicato per la prima volta dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) nel dicembre 2023.

Come parte attiva della European Critical Medicines Alliance, Medicines for Europe (produttori europei di generici, biosimilari e Value Added Medicines) partecipa alle due giornate di lavori a Bruxelles con una delegazione di 15 rappresentanti delle aziende per portare la propria esperienza: oltre il 90% dell’elenco dei farmaci critici dell’UE sono farmaci generici essenziali che includono trattamenti per malattie cardiovascolari, unità di terapia intensiva, infezioni e tumori.

Tre le priorità delineate dal fronte aziendale:

• una strategia concreta di prevenzione delle carenze che agisca sul tema delle gare pubbliche per l’acquisto di farmaci, premiando la sicurezza dell’approvvigionamento e un maggiore utilizzo dei dati derivanti dal sistema di serializzazione europeo (EMVS) per monitorare gli squilibri tra domanda e offerta;

• un partenariato UE - industria per ripristinare la competitività manifatturiera europea, stimolando l'innovazione nelle tecnologie di produzione;

• un impegno trasparente che punti a sostituire le misure di stoccaggio nazionali con una politica di riserva comune europea, per garantire l'accesso, la disponibilità e la sicurezza dell'approvvigionamento su base solidaristica.

«I farmaci fuori brevetto sono i più coinvolti nel fenomeno delle carenze – spiega Stefano Collatina, presidente di Egualia – soprattutto a causa delle condizioni di rimborso particolarmente restrittive ai limiti della sostenibilità economica. La speranza dei produttori europei è che il sostegno al nostro settore prenda la forma in una legge dedicata ai farmaci critici (Critical Medicines Act), con un supporto che copra gli investimenti necessari nella tecnologia di produzione, politiche di mercato che sostengano la diversificazione dei fornitori e la resilienza della catena di approvvigionamento, strumenti digitali adeguati e impegno concreto per cambiare i modelli di acquisto dei farmaci per affrontare i rischi di carenza».

_________________________

Per ulteriori informazioni:

Ufficio stampa Egualia

Sara Todaro

Mob. +39 348 9009082

sara.todaro@egualia.it

www.egualia.it

EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.

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