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Il 25 Gennaio 2020 è il quinto anniversario della morte di...
Il 25 Gennaio 2020 è il quinto anniversario della morte di Giulio Regeni
In occasione del 5° anniversario della morte di Giulio Regeni, ci si aspetta finalmente una collaborazione “piena e leale” dal Cairo.
Il 25 Gennaio del 2016 il rapimento in Egitto di Giulio Regeni, il giovane ricercatore torturato e ucciso al Cairo. A cinque anni da quella scomparsa, la verità e la giustizia sul suo omicidio sembrano ancora lontane. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha ricordato in un messaggio “dalle autorità Egiziane ci aspettiamo una risposta adeguata per la ricerca della verità“. Il Capo dello Stato auspica un impegno comune dell’Europa sul caso Regeni. A Fiumicello, a Friuli, il Paese dove Giulio è nato e risiede la sua famiglia, il ricercatore viene ricordato in un parco a lui dedicato, con delle panchine gialle come simbolo.
L’Italia, che vuole processare quattro poliziotti egiziani implicati nell’omicidio del Ricercatore Giulio Regeni nel 2016, si aspetta dal Cairo una collaborazione “completa”, ha dichiarato oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Procura di Roma ha formalmente chiesto, la settimana scorsa, l’apertura di un processo contro quattro Agenti di Polizia della Sicurezza Nazionale egiziana implicati nell’omicidio del Ricercatore Giulio Regeni, barbaramente trucidato il 25 gennaio 2016 al Cairo.
“Attendiamo una risposta completa e adeguata dalle autorità egiziane, chiesta a tal fine e senza tregua dalla nostra diplomazia“, scrive il Capo dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella in un comunicato diffuso esattamente oggi, 25 gennaio, in occasione dei cinque anni della scomparsa di Giulio Regeni.
“In occasione di questo doloroso anniversario, rinnovo la speranza di un impegno comune e convergente per arrivare alla verità e assicurare alla giustizia gli autori di un crimine che, a ragione, ha attirato l’attenzione e la solidarietà dell’Unione Europea.” Ha sottolineato il Presidente Mattarella.
I sospetti contro i quattro uomini, il generale Tariq Sabir, i colonnelli Asser Kamel Mohamed Ibrahim e Hossam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, vanno dal rapimento alla cospirazione per commettere omicidio e infliggere gravi lesioni personali, secondo l’ufficio del Pubblico Ministero di Roma. Nel gennaio 2016, il 28enne Giulio Regeni è stato rapito da sconosciuti e il suo corpo è stato trovato efferatamente torturato e atrocemente mutilato, riverso in un fodsato, nella periferia del Cairo. Giulio Regeni, stava indagando sui sindacati egiziani, un argomento “molto delicato” nel Paese.
Gli investigatori italiani hanno accusato agenti dei servizi segreti egiziani di averlo “atrocemente torturato per giorni e giorni, infliggendogli senza pietà alcuna, scariche elettriche, ustioni, calci, pugni, usando coltelli e bastoni prima di ucciderlo definitivamente“. Una tesi, naturalmente, fortemente respinta dal Cairo.
In caso di via libera al processo richiesto dalla procura, si svolgerà in contumacia, in assenza dei quattro sospetti egiziani, la loro estradizione appare altamente improbabile. Il 31 dicembre 2020, il Governo italiano aveva ritenuto “inaccettabile” la decisione della Procura egiziana di liberare la polizia della sicurezza nazionale implicata nell’omicidio di Giulio.
Questa drammatica vicenda, avvelena da tempo i rapporti tra Il Cairo e l’Italia, che accusa regolarmente le autorità egiziane di non cooperare, o addirittura di indirizzare gli inquirenti italiani verso false piste. Tuttavia, nonostante ciò, a giugno 2020, l’Egitto ha acquistato “regolarmente” due Fregate italiane per 1,2 miliardi di euro, segno di una nuova vitalità nei rapporti tra le due capitali, allucinante tutto ciò, si direbbe quindi, oltre il danno la beffa…
“‘La legge è uguale per tutti” è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar l’ uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria.” (Piero Calamandrei – Processo e democrazia – 1954)
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Claudia Conte di nuovo in libreria con un nuovo libro: La...
Ad annunciarlo la stessa conduttrice e opinionista tv, volto noto di Rai, Canale 5 e La7 nonché attivista per i diritti umani in un post sul suo seguitissimo canale Instagram (claudiaconte.it 318.000 follower).
“Vi presento LA VOCE DI ISIDE, la mia nuova creatura letteraria. Uno strumento per confrontarmi con le nuove generazioni sulle questioni sociali più pressanti e attuali: il disagio giovanile, la violenza, le disuguaglianze di genere, il rapporto genitori e figli e la bellezza del volontariato.”
Queste le parole che accompagnano la foto di Claudia con il libro tra le mani. Una copertina accattivante e simbolica che fa venire il desiderio di leggere il libro e la prefazione scritta da Maurizio De Giovanni (scrittore napoletano che ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi).
Dopo “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi”, storia dedicata a Falcone e Borsellino e tutte le vittime di mafia, il quarto libro di Claudia Conte e’ dedicato e rivolto ai giovani e affronta temi di attualità che mettono in evidenza la sua attività a tutela dei diritti umani e delle donne.
Chi è la protagonista? E’ un romanzo autobiografico? La protagonista è Iside, una diciottenne che attraverso il volontariato presso casa-famiglie mamma-bambino, cura il proprio disagio esistenziale. Ricordiamo che Claudia conduce su Rai Isoradio “Cambiare si può. Storie di successo al femminile” ed è molto attiva nel campo della legalità. Figlia di poliziotto, non fa mancare mai il suo sostegno alla Polizia e alle forze dell’ordine.
Claudia Conte, come rivela la rivista americana Forbes, si conferma “tra le più giovani e visionarie rappresentanti del panorama culturale italiano”.
E’ possibile acquistare il libro qui
https://www.mondadoristore.it/La-voce-di-Iside-Claudia-Conte/eai979128084454/
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Rassegna teatrale “VomerOff” al Teatro Sala...
Napoli, Italia – La città partenopea si è distinta ancora una volta come epicentro culturale grazie alla straordinaria rassegna teatrale “VomerOff” tenutasi presso il Teatro Sala Ferrari. Organizzata con maestria da Stefano Amatucci e curata da Tiziana Beato, la rassegna ha rappresentato un trionfo artistico e sociale, catturando il pubblico con spettacoli di alta qualità e tematiche profonde.
L’evento, che ha visto il sold-out in ogni serata, ha ricevuto l’acclamazione unanime dalla critica e dagli spettatori, grazie alla sua capacità di offrire un teatro interattivo, alternativo e di spessore. Ogni performance è stata un’occasione per riflettere su temi sociali e esistenziali, trasportando il pubblico in un viaggio emozionante e coinvolgente.
Tra gli ultimi spettacoli della rassegna, “Sconosciuto in attesa di rinascita” di Sergio Del Prete porterà in scena un forte impatto emotivo, esplorando le profondità dell’animo umano e le sfide dell’identità in una società che spesso ci costringe a confrontarci con i nostri fantasmi e le nostre paure più profonde.
“Piera Russo” porterà in scena uno sguardo intimo e commovente nei ricordi di una donna attraverso “Respiro piano”, un viaggio catartico attraverso il passato e i segreti familiari, illuminando le sfumature più oscure dell’animo umano con maestria e sensibilità.
Infine, “Espiantati” di Franco Autiero porterà il pubblico in territori più oscuri e misteriosi, con uno sguardo penetrante sul confine tra vita e morte, memoria e oblio.
In un momento in cui il mondo ha bisogno più che mai di arte e riflessione, la rassegna “VomerOff” si è rivelata un faro di luce e ispirazione, dimostrando il potere trasformativo e unificante del teatro.
L’eredità lasciata da questa straordinaria serie di spettacoli continuerà a vivere nel cuore e nella mente degli spettatori, lasciando un’impronta indelebile nella storia culturale di Napoli e oltre.
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Premio “Il sognatore” VI edizione: A Villa Domi il 24...
Si terrà il prossimo 24 aprile, alle ore 20,00, presso Villa Domi – Sala Bianca (via Salita Scudillo, 19/A, Napoli), in una serata-evento (ad inviti), la sesta edizione del premio “IL SOGNATORE“, istituito dal giornale Lo Strillo, che gode del patrocinio morale del Comune di Napoli e che verrà consegnato a 6 personalità che, secondo il parere insindacabile dell’organizzazione, sono dei sognatori, o per il loro percorso di vita, o perché hanno fatto sognare gli altri, o perché hanno realizzato i loro sogni.
Il premio consiste in un’originale e caratteristica scultura realizzata dal noto maestro Armando Jossa, i premiati di questa nuova edizione sono: Mario Anzuoni, fotoreporter internazionale, presente in tutte le manifestazioni di prestigio e punto di riferimento per numerosi divi e dive,Clemente Russo, ex pugile, campione del mondo dei dilettanti a Chicago 2007 e ad Almaty 2013, vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012, personaggio televisivo e dal 2021direttore tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurreappartenente al Corpo di polizia penitenziaria, a cui andrà il Premio Il Sognatore – Mimì De Simone, dedicato alla memoria del nostro mitico direttore e fondatore de Lo Strillo, Giuliana Gargiulo, decana delle giornaliste italiane, attrice, scrittrice, conduttrice di eventi, esponente di spicco del mondo della cultura e del teatro, Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano dal 2017, fortemente impegnato nella valorizzazione di questo importantissimo sito, il cantautore e musicista Francesco Boccia, rivelazione del Festival di Sanremo 2001 con il brano “Turuturu”, autore di “Grande Amore”, pezzo con cui Il Volo vinse il Festival del 2015 e di “Quando ti sei innamorato”, che ha segnato la rinascita di Orietta Berti a Sanremo 2021, uno dei fautori del progetto TheSuper4, e l’attore, regista e autore di testi teatrali Giacomo Rizzo, icona nazionale del mondo teatrale, cinematografico e televisivo, artista eclettico e versatile, apprezzato e stimato dal pubblico e dalla critica.
Una menzionespeciale andrà a Claudio Ciccarone, giornalista, curatore della rubrica della Rai Tgr Campania, “Il Leggilibri” e di “Libriamoci”, dedicata al mondo letterario. Nel corso della serata, condotta dal direttore responsabile Anna Maria Ghedina e dal vicedirettoreAntonio D’Addio, coadiuvati dal bravo top model e promettente attore Nicola Coletta, ci saranno vari momenti di spettacolo affidati alla nota interprete e attrice Anna Calemme, ambasciatrice della canzone classica partenopea nel mondo, impegnata nella promozione del singolo “Napule nun po chiu aspettà”, distribuito dalla Mediterranea produzioni di Carmine Caiazzo, e alla brava collega giornalista Maresa Galli, apprezzatissima interprete jazz, che sarà accompagnata live dal chitarrista Enzo Amazio.
Un ringraziamento va a chi ha consentito la serata ovvero Villa Domi con il suo patron Domenico Kontessa, la boutique Keave, la cooperativa dei Fiori e Mercato dei fiori di Ercolano, Glemart Grafica e Stampa e Asd Social Event e Promotion di Luana R. Cavazzuti, De Nigris Editori. Prevista la partecipazione di personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’imprenditoria, che hanno già confermato la loro presenza, ma che manteniamo top secret per non rovinare le sorprese. Al termine un ricco buffet offerto da Villa Domi.