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Turismo, Altroconsumo: con caro prezzi un terzo italiani viaggia di meno
Indagine mostra impatto incremento costi sugli spostamenti rispetto a livelli pre-Covid
Dopo la pandemia gli italiani sono tornati a viaggiare, ma non più come prima. La causa è il caro vita, come emerge in maniera chiara da un’indagine di Altroconsumo sui servizi turistici che ha coinvolto quasi 2.000 viaggiatori. Un terzo circa degli intervistati ha dichiarato, infatti, di viaggiare meno rispetto al pre-pandemia, e di questi il 60% ha addotto come motivazioni la minore disponibilità economica e i prezzi sempre più elevati dei servizi turistici.
Chi viaggia, insomma, deve fare i conti con l'impatto dell’inflazione, che ha aumentato i prezzi dei beni di consumo – e non solo – e ridotto il potere di acquisto degli stipendi. Ma anche l’incremento di costo di alcuni servizi turistici ha inciso in maniera rilevante, come ad esempio il +40% dei viaggi aerei e il +13% delle tariffe dei treni rispetto all’estate del 2022. In questo contesto, poi, la situazione di instabilità mondiale non aiuta certo a programmare serenamente un viaggio: il 17% degli intervistati, infatti, viaggia meno per la paura di fattori come terrorismo e malattie.
A fare difetto sono dunque per lo più le risorse economiche e non il desiderio di viaggiare. Così, se il 73% degli intervistati viaggia per rilassarsi, visitare posti nuovi e fare nuove esperienze, l’indagine rivela come la gran parte degli intervistati, quando viaggia, ritiene molto importanti i monumenti e la storia culturale (94%), i musei, i concerti e tutta l’offerta culturale (89%), oltre alla possibilità di immergersi nella natura (93%).
Non stupisce - spiega Altroconsumo - dunque che tra i Paesi extraeuropei il più visitato sia la Giordania, apprezzata soprattutto per l’offerta culturale e i monumenti, con un indice di soddisfazione di 84 punti su 100, seguita da Stati Uniti e Emirati Arabi Uniti, rispettivamente con 82 e 76 punti. Fra le città più amate dagli italiani troviamo invece a pari merito Lisbona a Berlino, seguite da Barcellona, Madrid e Budapest.
Infine, Altroconsumo ricorda un 'tema' che mette a rischio i viaggi degli italiani: i tempi di attesa per fare o rinnovare il passaporto. Le inchieste di Altroconsumo denunciano da tempo, infatti, come in molte città si aspettino anche 10 mesi per l’appuntamento in questura e in alcune (6 su 17) non sia addirittura possibile nemmeno prenotare l’appuntamento sulla piattaforma online della Polizia di Stato. Per questo l’Organizzazione ha lanciato una petizione – che si può firmare sul sito www.altroconsumo.it/passaporti - per chiedere alle istituzioni una serie di interventi per garantire tempi più rapidi e di ridurre il costo per il rilascio dei passaporti, che oggi ammonta a ben 116 euro.
Economia
Amazon, multa di 10 milioni dall’Antitrust per...
Le sanzioni contro due società del gruppo, le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l
L’Antitrust ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro in solido a due società del gruppo Amazon, le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l. "Grazie all’attività istruttoria, l’Antitrust ha accertato che Amazon attua una pratica commerciale scorretta consistente nella pre-selezione dell’acquisto periodico per un’ampia selezione di prodotti offerti sul sito https://www.amazon.it. In particolare, nella pagina web dove sono descritte le caratteristiche dell’articolo selezionato, viene pre-impostata l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, sia per prodotti venduti da Amazon sia per prodotti venduti da terzi sul marketplace". E' quanto spiega l'Antitrust in una nota.
"In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori" in quanto "La pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto - anche senza effettivo bisogno - limitando così la facoltà di scelta".
Inoltre, sottolinea l'Autorità, "la condotta attuata dal gruppo è stata ritenuta in contrasto con il canone di diligenza professionale perché un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a costruire le interfacce online, relative ai processi di acquisto, in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli". In avvio di istruttoria era stata contestata anche la pre-selezione della consegna veloce a pagamento. Rispetto a questa condotta, l’Autorità ha accolto gli impegni proposti da Amazon che in futuro predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre le due società erogheranno un ristoro a favore dei consumatori che durante il 2023 si sono rivolti al Servizio Clienti per lamentarsi di questa condotta.
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Ponte del 25 aprile con meteo traballante: migliora al...
Le minime saranno ancora frizzanti, localmente vicine ai 3-5°C in pianura, ma le massime saliranno anche di 8-9°C
Un 24 aprile simile ad un 24 dicembre secondo le previsioni meteo di oggi che vedono ancora le montagne innevate da Nord a Sud, localmente anche le colline, con temperature tipiche invernali e con cieli grigi su gran parte dell'Italia.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la presenza di un nocciolo freddo svedese su gran parte del Paese con maltempo di stampo invernale e neve a bassa quota per il periodo sulle Dolomiti e sugli Appennini. Solo al Nord-Ovest si respira aria serena con ampie schiarite, minime frizzanti, ma temperature massime in ripresa oltre i 15°C.
Nel dettaglio, le prossime ore vedranno lo scivolamento del nocciolo freddo svedese verso il Sud dove le temperature caleranno di almeno 10 gradi: le precipitazioni bagneranno in modo diffuso le regioni centrali, il Nord-Est (in particolare l’Emilia Romagna) ed il Sud tirrenico. Altrove troveremo anche dei momenti asciutti, seppur in un contesto piuttosto variabile.
La festa della Liberazione ci libererà anche dal freddo su tutta l’Italia: le minime saranno ancora frizzanti, localmente vicine ai 3-5°C in pianura, ma le massime saliranno anche di 8-9°C rispetto alla ‘pseudo’ vigilia di Natale. Dal punto di vista degli ombrelli, dovremo aprirli soprattutto nel pomeriggio sulle regioni centrali tirreniche, localmente anche in Campania e sulle zone alpine e prealpine.
Da venerdì l’Italia entrerà su un Ponte (del 25 aprile) traballante: al Nord-Ovest inizierà una fase perturbata a causa di una perturbazione ‘normanna’, centrata sulla Normandia, mentre al Sud tornerà la Primavera. Al Centro venerdì sarà simile al giovedì. Le temperature inizieranno comunque a risalire verso i valori normali del periodo su tutto il Paese.
Il weekend vedrà dunque al Nord-Ovest con frequenti piogge e il ritorno della neve sulle Alpi occidentali oltre i 1500-1600 metri. Tornerà il maltempo. Altrove le condizioni meteo saranno invece migliori con speranze convinte di un cielo azzurro e di un termometro mite su buona parte del Centro-Sud.
In sintesi, il freddo finirà il 25 aprile, con la Liberazione dalla massa d’aria polare che ha fatto toccare valori record per il periodo: anomalie climatiche di 12°C in meno nella terza decade di Aprile non si registravano da almeno 30 anni su alcune zone del Piemonte e della Lombardia! Dal 25 aprile tutto cambierà, resterà solo la minaccia della pioggia intensa sulle regioni nord occidentali durante il weekend, ma in un contesto decisamente più mite trascinato dai venti di Scirocco.
Infine, per il Primo Maggio, parliamo di un’altra situazione traballante: fino al 30 aprile potrebbe tornare il sole ovunque, per la Festa dei Lavoratori è previsto al momento un peggioramento diffuso ma, data la distanza temporale, non vogliamo rovinare la Festa a chi lavora tutto l’anno e attendiamo qualche giorno prima di emettere una previsione affidabile ed eventualmente perturbata.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 24. Al nord: instabile al Nord Est, sole altrove. Al centro: instabile con temporali e neve a 1000 metri. Al sud: via via più instabile e fresco.
Giovedì 25. Al nord: soleggiato, rovesci nel pomeriggio. Al centro: instabilità pomeridiana con frequenti piogge specie su Appennini e Adriatiche. Al sud: piogge sulle tirreniche.
Venerdì 26. Al nord: peggiora specie sul Nord-Ovest. Al centro: instabilità con locali rovesci. Al sud: soleggiato.
Tendenza: pressione in graduale aumento, in generale soleggiato salvo piogge nel weekend sul Nord-Ovest, a tratti intense.
Spettacolo
‘Sugo-gate’ a Sanremo, Antonella Clerici fa il...
Scoppia la polemica dopo la rivelazione della conduttrice a 'Belve'. Il rocker: "Mai detto, al Festival non vado per la tensione"
Botta e risposta tra Antonella Clerici e Luciano Ligabue sul 'no' di quest'ultimo alla partecipazione al Sanremo 2010, guidato proprio dalla conduttrice. Nella puntata di 'Belve' di ieri sera, la Clerici ha svelato il nome del cantante coinvolto nel 'sugo-gate', ovvero del cantante che, a quanto le fu riferito, rifiutò il suo festival perché lei 'sapeva troppo di sugo': un riferimento alla conduzione di tanti programmi di cucina, probabilmente, e un rifiuto di cui aveva già parlato in passato senza mai fare il nome del diretto interessato.
Ma ieri sera, ospite di Francesca Fagnani nel programma di Rai2, Clerici ha detto: "Molti cantanti non sono venuti al mio Festival di Sanremo per una sorta di pregiudizio. E uno disse: ‘Sa troppo di sugo’". E alla domanda della Fagnani su chi fosse il cantante, Clerici ha risposto: "Allora me l’hanno riferito, per cui premetto: se non è vero chiedo scusa, ma se è vero mi aspetto le sue scuse. Il cantante era Ligabue. Io ho fatto di tutto per averlo al mio festival, mi piaceva tanto, immaginavo io e lui che andavamo via in Harley Davidson. Sono rimasta così male, detta da lui questa cosa è ancora più grave. Sappiamo tutti e due di sugo, è un bel maschione, un po’ rozzo".
Pronta la replica di Luciano Ligabue affidata ai social. In un video postato nelle storie di Instagram, Ligabue risponde: "Cara la mia Antonella, no. Non ho mai detto che tu sappia di sugo. Scusa se sorrido ma è veramente una roba troppo assurda. Se ho detto di no alla tua edizione di Sanremo, è perché ho detto di no a diverse edizioni di Sanremo in cui mi hanno invitato, per il motivo che a me Sanremo mette molta tensione e io preferisco fare musica in contesti in cui mi sento più rilassato. Quindi l'unica ragione è quella. Mi dispiace che qualcuno si sia inventato una roba del genere ma ancora di più mi dispiace che tu non abbia cercato di fare chiarezza con me e ti sia tirata dietro per tanto tempo questa stupidaggine. Comunque ti ho sentita dire che mi avresti chiesto scusa se questa cosa non fosse stata vera, quindi accetto le tue scuse e ti abbraccio. Ciao", conclude il rocker di Correggio.