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La Scala celebra Carla Fracci tra repertorio e creatori...
La Scala celebra Carla Fracci tra repertorio e creatori contemporanei
La III edizione, in programma il 19 aprile, vedrà protagonisti il corpo di ballo, i primi ballerini, i solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman
Prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Nel suo nome, il direttore del ballo, Manuel Legris, ha voluto istituire un Gala, per celebrare in ogni stagione la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, con uno sguardo che si amplia al nuovo e alla creatività contemporanea. La III edizione, in programma il 19 aprile vedrà protagonisti il corpo di ballo, i primi ballerini, i solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman.
Il grande repertorio verrà celebrato nel nome di Marius Petipa - con le stelle del Royal Ballet Marianela Nunez e Vadim Muntagirov nel Grand pas de deux dal terzo atto della Bella addormentata, e con Martina Arduino e Marco Agostino nell’adagio e coda dal divertissement da Paquita, vetrina di grande danza per Corpo di Ballo e protagonisti - e nel nome di August Bournonville con la sua versione di 'La Sylphide', titolo capostipite del balletto romantico, con Vittoria Valerio e Claudio Coviello. Da Petipa il filo rosso si dipana verso il Novecento, con Nureyev e la sua lettura del 'Lago dei cigni', qui nel ballet blanc del secondo atto, tra candidi cigni, Maria Celeste Losa (Odette) e Timofej Andrijashenko (Siegfried), e con George Balanchine, che in 'Diamonds' rievoca l’ordine e la grandeur della Russia Imperiale. Olga Smirnova e Jacopo Tissi, primi ballerini del Dutch National Ballet di Amsterdam ne danzeranno lo splendido adagio.
Tra i grandi maestri del Novecento Roland Petit e Maurice Béjart. Roland Petit torna con 'Il pipistrello' spumeggiante, fortunatissima esperienza di trasposizione di un’operetta in balletto, che dal ‘79 ha fatto il giro del mondo. Con il quadro terzo del primo atto Bella, giovane sposa della buona società alto-borghese (Virna Toppi) alle prese con un marito frivolo da mettere in scacco, chiede aiuto a Ulrich, l’amico di famiglia, sempre presente al momento giusto (Christian Fagetti). La firma di Maurice Béjart viene celebrata con un brano iconico, 'La luna', sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, mitico assolo che modellò nel 1976 sulla unica e originale cifra artistica di Luciana Savignano. E sarà proprio la grande étoile a rimontare questo assolo in un simbolico passaggio di testimone per la nuova étoile, Nicoletta Manni.
La modernità nelle visioni, nelle letture e negli stili porta al nostro tempo. Da un lato, verso il contemporaneo, con Árbakkinn di Simone Valastro, primo incontro con i ballerini scaligeri (Antonella Albano e Massimo Garon) che ha poi portato alla recentissima creazione di 'Memento', e 'Luce', appositamente creata da Andrea Crescenzi su Linda Giubelli, Navrin Turnbull e Domenico Di Cristo per il 61° Salone del Mobile su 'The Light' di Philip Glass. Per la prima volta alla Scala Roberto Bolle porta il suo omaggio a Ezio Bosso con l’assolo creato da Patrick de Bana sul famoso brano 'Rain, in your black eyes'. Un pezzo struggente sulla lotta di un corpo contro la malattia.
Ma il nostro tempo vede proseguire anche la vita del balletto classico, nelle declinazioni attuali e nella sensibilità moderna. Vero e proprio tributo alla danse d’école 'Donizetti pas de deux' creazione fresca, briosa di Manuel Legris del 2011, mai vista alla Scala, sarà interpretata da Alice Mariani e Nicola del Freo e a suggellare la serata, la nuovissima 'Coppélia' creata da Alexei Ratmansky per il balletto scaligero. Dall’atto III Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, gli allievi della Scuola di ballo e i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo scaligero, con il lirismo del passo a due e la vivacità del gran finale faranno rivivere i festeggiamenti per le nozze di Swanilda e Franz .
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Stefania Zambrano anima di un progetto cinematografico: le...
Un nuovo ed interessante progetto vede come ideatrice Stefania Zambrano, l’organizzatrice di Miss Trans Europa, volto di vari eventi della comunità LGBTQ+. Attualmente, è infatti la produttrice del docufilm La Cultura Non E’ Camorra. Dallo scorso 18 aprile, Stefania è impegnata sul set per dare vita a diverse scene per dare un tocco in più ai racconti e far vedere quello che realmente succede a Napoli. E, ovviamente, al centro del racconto non poteva mancare la sua comunità, quella dei transessuali, anche loro vittime della camorra, proprio come indicano i media, attraverso la prostituzione.
Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, ha come obiettivo principale quello di trasmettere alla nuova generazione ciò che succede, al fine di sensibilizzarla. Stefania Zambrano ha deciso, infatti, di parlare di una tematica molto forte, e sicuramente difficile da raccontare, per far comprendere ai giovani che la camorra non è cultura.
Sul set, Stefania ha voluto fortemente le sue Miss: in primis la vincitrice di Miss trans Europa 2023 Raffaela Di Andrea, Miss TX Italia 2024 Magda Mara De Martino e, per chiudere, la Miss di tutte le Miss del mondo Sara Finizio. Tutte e tre interpreteranno un ruolo molto importante.
“Per me è la prima volta che tocco questa tematica per dare vita ad un progetto del genere. Progetto che è in fase di studio già da qualche anno . Adesso mi sono decisa a metterlo in atto per cercare di fare un buon lavoro”, sono state le parole della Zambrano, che ha come mission quello di portare il film nelle sale almeno per qualche giorno.
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‘La fisica dell’amore’, Schettini...
Il programma stroncato da TvBlog, la risposta del divulgatore scientifico
Il professore Vincenzo Schettini, famoso sui social con la pagina 'La fisica che ci piace', ha debuttato in televisione con 'La fisica dell’amore' nella seconda serata di Rai2 registrando ottimi ascolti. Tuttavia, la nuova veste del professore non è piaciuta a tutti e incassa la stroncatura di TvBlog. Secondo il sito specializzato, infatti, il divulgatore scientifico esploso sui social non convince nel suo primo programma televisivo: il programma presenta pochi contenuti di fisica e "quando il docente mostra alcuni esperimenti sfocia inevitabilmente in discorsi motivazionali da reel di Instagram". E non solo: "Il nostro - scrive ancora TvBlog - gesticola pesantemente davanti alle telecamere e sfoggia una dizione che risente troppo delle sue origini baresi, nemmeno fossimo su Telenorba".
Il professore Schettini pubblica lo stralcio della recensione sui suoi profili social e chiede: "Ditemi la vostra. Accento e gesti sono così fastidiosi?". I suoi sostenitori insorgono e tra loro c'è anche qualche vip, come Flora Canto ("la tua dizione non si tocca") e Anna Pettinelli che scrive: "Benvenuto nel mondo dei critici tv. Inutile veleno visti i risultati ottenuti. Falli parlare amico mio". Il programma in seconda serata, infatti, ha ottenuto ottimi ascolti. Solo la prima puntata ha registrato 600.000 spettatori e uno share del 7,3%, battendo programmi storici della fascia.
La protesta social per la stroncatura ha portato l'autore dell'articolo di TvBlog a chiarire le sue parole: "Il sottoscritto, cresciuto a pane e Telenorba, intendeva semplicemente rilevare un problema di prossemica nell’eccessivo gesticolare del conduttore e nella dizione, ma avrebbe dovuto esprimersi meglio e di questo si scusa spontaneamente con chi legge e il professore". Tuttavia, aggiunge, "va ricordato al professore che su queste pagine sono state stroncate persone con un curriculum molto più corposo del suo", senza che pubblicassero lo stralcio di una recensione "dandola in pasto ai propri follower, con la possibilità di risalire al nome e cognome dell’autore". "Forse il professore era in buona fede, ma chi invita Big Mama per condannare il bullismo dovrebbe tenere a mente questi aspetti", lamenta concludendo l'autore dell'articolo.
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Spotify lancia la quarta edizione di Radar, prima volta in...
Negli spazi di Arca Milano si è tenuta la quarta edizione di Radar, il programma globale di Spotify nato per supportare i talenti emergenti. Tony Boy, okgiorgio, Coca Puma, STE, Sally Cruz e centomilacarie sono i sei artisti della playlist editoriale dedicata Radar Italia e beneficeranno di uno speciale supporto editoriale e di un piano marketing personalizzato. Nelle passate 3 edizioni infatti Spotify aveva puntato sulla promozione in piattaforma degli artisti facenti parte del progetto, da blanco a big mama, diventati in breve tempo noti al grande pubblico. Quest’anno, Radar ha voluto celebrare i sei artisti anche con il primo live di Spotify ad Arca Milano.