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Diffamazione a Giorgia Meloni, Luciano Canfora rinviato a giudizio
Lo storico e filologo definì la leader di Fratelli d'Italia "Nazista nell'animo". Chiesto dalla presidente del Consiglio un risarcimento di 20 mila euro
Rinviato a giudizio il professor Luciano Canfora denunciato per diffamazione dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo ha stabilito oggi, 16 aprile, il giudice monocratico del Tribunale di Bari Antonietta Guerra al termine della Camera di consiglio, seguita all'udienza predibattimentale di questa mattina.
Come ha spiegato ai giornalisti l'avvocato difensore dello storico, Michele Laforgia, il giudice "ha rilevato che è necessario fare una approfondita integrazione probatoria incompatibile con l'udienza predibattimentale, ha disposto il rinvio del giudizio davanti al giudice del dibattimento che è il dottor Santoro per l'udienza del 7 ottobre".
Cosa disse Canfora
I fatti contestati a Canfora risalgono ad aprile del 2022 quando la leader di Fratelli d'Italia non era ancora premier. Il docente universitario in un convegno sulla guerra tra Russia e Ucraina tenuto in un liceo scientifico di Bari definì l'allora leader di Fdi durante un convegno in una scuola, "neonazista nell'animo", mentre parlava della guerra in Ucraina.
Sostenitori in piazza per il prof.
Canfora oggi era presente in aula. Al suo arrivo in tribunale ha trovato ad accoglierlo un gruppo di sostenitori.
Meloni chiede 20mila euro di risarcimento
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella dichiarazione di costituzione di parte civile ha chiesto all'intellettuale un risarcimento danni di 20mila euro.
La difesa: "Da Canfora nessun intento diffamatorio"
"Il senso dell'intervento, condivisibile o meno - si legge in uno dei passaggi della memoria difensiva presentata da Laforgia - è chiaro e non si presta ad equivoci interpretativi: secondo l'imputato, il sostegno all'Ucraina avrebbe consentito all’Onorevole Meloni, solitamente emarginata e denigrata, di accreditarsi anche a livello internazionale come figura politica autorevole e affidabile. È dunque evidente il senso tutt’altro che diffamatorio delle espressioni utilizzate dal professor Canfora non già per esprimere un proprio giudizio in ordine alla querelante, bensì per descrivere – criticamente – l’atteggiamento delle forze politiche e dei principali commentatori degli organi di informazione mainstream nei suoi confronti, prima e dopo la posizione assunta sulla guerra in Ucraina".
"Descrizione, peraltro, del tutto aderente alla realtà, se si ha riguardo al modo in cui Giorgia Meloni era definita dalla stampa estera (la rivista tedesca Stern il 22.9.2022 le aveva dedicato una copertina con il titolo 'Die Gefährlichste Frau Europas', ovvero 'La donna più pericolosa d'Europa') e dagli avversari politici, come riferito anche dalle testate giornalistiche dell'area di centro-destra", aggiunge il legale.
Il riferimento è al passaggio del l'intervento di Canfora in cui il docente universitario critica il sostegno incondizionato della Nato all'Ucraina, "e la posizione successivamente assunta dall’Onorevole Giorgia Meloni, all’epoca dei fatti, antecedenti alle ultime elezioni politiche e alla formazione dell’attuale governo, solo presidente del partito Fratelli d’Italia. Il professor Canfora, come risulta dal filmato acquisito agli atti e tuttora disponibile in rete, ha testualmente affermato quanto segue: "Non vedo, nello schieramento politico del nostro Paese, forze capaci di dire ‘Voglio capire’. Anche la terribilissima – e sempre insultata, poveretta! – leader di quel partito di destra che si chiama ‘Fratelli d'Italia’ – come se in Francia ci fosse ‘La Marsigliese’ come partito politico – trattata di solito come una mentecatta, pericolosissima, ecc, – siccome – essendo neonazista nell'animo – si è subito schierata con i neonazisti ucraini, è diventata una statista molto importante ed è tutta contenta naturalmente di questo ruolo'".
"Va quindi senz’altro esclusa - Prosegue La memoria - la configurabilità del reato in relazione alle espressioni “poveretta” – o meglio, “sempre insultata, poveretta!” – e “trattata come mentecatta”, oggettivamente prive, nel contesto in cui sono state pronunciate, di qualsiasi concreta offensività nei confronti dell’On. Meloni, risultando, semmai, critiche nei confronti di alcuni suoi detrattori, secondo il Prof. Canfora proni ai desiderata della Nato e degli Stati Uniti".
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Ucraina, Consiglio Ue: “Fornire difesa aerea, urgente...
Bruxelles nelle conclusioni del summit straordinario: "Ok a uso profitti beni congelati Mosca". Zelensky a Ue: "Meritiamo stessa difesa di Israele"
"Il Consiglio europeo sottolinea il bisogno di fornire con urgenza sistemi di difesa aerea all'Ucraina e di velocizzare e intensificare l'invio di tutta l'assistenza militare necessaria, inclusi munizioni per l'artiglieria e missili. Invita il Consiglio, in particolare nel prossimo summit, e gli Stati membri ad assicurare il necessario seguito". E' quanto si legge nelle conclusioni del summit straordinario in corso a Bruxelles, e dal quale arriva anche il placet alla proposta per l'uso dei profitti derivanti da beni congelati a Mosca a sostegno di Kiev.
"Il Consiglio europeo - si legge infatti nelle conclusioni - accoglie con favore i progressi sulla proposta di utilizzare gli extraprofitti derivanti dagli asset congelati della Russia a beneficio dell'Ucraina e chiede una rapida adozione".
"Con il Presidente Zelensky abbiamo discusso degli ultimi sviluppi in Ucraina. Condanniamo fermamente gli attacchi della Russia alle infrastrutture critiche, in particolare al settore energetico. Dobbiamo fornire urgentemente la difesa aerea e accelerare la consegna di tutto il supporto militare, comprese le munizioni"., ha detto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Zelensky a Ue: "Meritiamo stessa difesa aerea di Israele"
"La nostra attuale esigenza fondamentale è la difesa aerea. Qui in Ucraina, nella nostra parte d’Europa, purtroppo non abbiamo il livello di difesa che abbiamo visto tutti in Medio Oriente pochi giorni fa. Quando, grazie alla forza combinata degli alleati, riuscirono ad abbattere quasi tutti i missili e i droni che attaccavano Israele. Siamo ancora convinti che occorra proteggere l’Europa dai missili balistici e dagli Shahed, dai missili cruise e dalle bombe, come è avvenuto nei cieli di Israele e di altri Paesi della regione. Il nostro cielo ucraino e il cielo dei nostri vicini meritano la stessa sicurezza", ha sottolineato dal canto suo Zelensky.
"Non escludiamo che anche le infrastrutture delle nostre altre centrali nucleari e le reti di distribuzione siano minacciate dal terrorismo russo. Ciò può essere fermato solo dalla difesa aerea, da sistemi specifici come Patriot, Iris-T, Samp-T, Nasams… sistemi di cui disponete. Sono necessari in Ucraina in questo momento, necessari per impedire a Putin di fare affidamento su metodi terroristici. E questa è anche la vostra esigenza di sicurezza", ha aggiunto Zelensky.
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Porta un morto in banca: “E’ mio zio, deve...
Una donna si presenta con un cadavere allo sportello in una banca di Rio
Porta un morto in banca e prova a far firmare il cadavere per ottenere un prestito di 3000 euro. E' la surreale vicenda che in Brasile coinvolge una donna, Erika de Souza Vieira, arrestata a Rio de Janeiro. La donna si è presentata in una banca della zona di Bangu con un uomo seduto su una sedia a rotelle. Agli impiegati ha detto che si trattava dello zio: l'uomo avrebbe dovuto firmare documenti per autorizzare un prestito a favore della sedicente nipote. A tutti, però, la situazione è apparsa anomala. L'uomo, identificato come il 68enne Paulo Roberto Braga, era morto da qualche ora, come è stato appurato successivamente. La donna ha cercato di ingannare i dipendenti dell'istituto con una 'recita' poco credibili: sostenendo la testa dello zio, lo ha ripetutamente 'invitato' a firmare i documenti. "Non credo si senta bene, non ha per niente una bella cera", ha detto uno dei dipendenti. "E' sempre così", ha detto Erika de Souza Vieira. "Vuoi che ti riporti in ospedale?", ha domandato all'anziano senza, ovviamente, ricevere risposta.
Inevitabile la chiamata alla polizia, che è intervenuta è ha arrestato la donna. "Sapeva che era morto. Era deceduto da almeno due ore", ha detto uno degli investigatori, Fabio Luiz Souza, alla trasmissione Bom Dia Rio. "In 22 anni nella polizia non ho mai visto una storia del genere".
Ana Carla de Souza Correa, legale della donna, ha proposto un'altra versione: "I fatti non sono andati come è stato raccontato. Paulo era vivo quando è arrivato in banca. Tutto verrà chiarito, crediamo nell'innocenza di Erika".
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Terremoto a Ricigliano, scossa di magnitudo 2.1: nessun...
Nelle ultime settimane si sono registrate varie scosse
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 è stata registrata a Ricigliano, nel Salernitano, alle 21.05, dai sismografi dell'Ingv. La scossa è stata rilevata a tre chilometri a nord di Ricigliano e a un chilometro di profondità. Non si sono registrati danni. Nelle ultime settimane, varie scosse sono state registrate con epicentro a Ricigliano. L'ultima, di magnitudo 3.0, è stata rilevata lo scorso 9 aprile.