Politica
Campania, Fdi risponde a De Luca con un opuscolo. Donzelli:...
Campania, Fdi risponde a De Luca con un opuscolo. Donzelli: “Da lui follie”
Dopo le aspre polemiche contro il governo innescate dal presidente della regione, il partito di Giorgia Meloni sceglie di replicare con una campagna informativa per mettere in evidenza "tutti i numeri dell'inefficienza" del "governatore delle balle"
Fratelli d'Italia va all'attacco di Vincenzo De Luca. Dopo le aspre polemiche contro il governo innescate dal presidente della regione Campania, il partito di Giorgia Meloni sceglie di replicare con una campagna informativa per mettere in evidenza "tutti i numeri dell'inefficienza" di De Luca, bollato come il "governatore delle balle" e "fannullone" in un opuscolo distribuito da Fdi a margine di una conferenza stampa alla Camera che ha visto la partecipazione del capogruppo Tommaso Foti, del responsabile organizzazione Giovanni Donzelli e dei parlamentari campani Michele Schiano e Marco Cerreto.
Da una parte, nel depliant, "il governo del fare" che ha stanziato "136 miliardi per il fondo sanitario nazionale, l'investimento più alto sino ad oggi" e "3 miliardi nel 2023 per l'abbattimento delle liste d'attesa"; dall'altra De Luca "uomo solo al comando" a cui Fdi imputa la responsabilità degli "sprechi" nella sanità: "prestazioni mai rese pari ad oltre 40 milioni di euro, 5 pronto soccorso chiusi" e "la vergogna delle liste d'attesa - spesi meno del 50% delle risorse previste dal governo". Il presidente dem finisce nel mirino dei meloniani anche per la gestione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione: "la Campania - si legge ancora nell'opuscolo - ha speso solo 3,5 su 9,3 miliardi della programmazione 2014-2020 (pari al 37%)".
Un altro paragrafo è dedicato a "come sono spesi i soldi per la Campania": l'esecutivo di Giorgia Meloni, ricorda Fdi, ha stanziato col decreto Caivano "30 milioni di euro in centri sportivi e asili", mentre De Luca finisce sotto accusa per la "sagra dello scazzatiello, la festa del caciocavallo, i 400mila euro per le 'Sciantose'" e soprattutto per le "campagne pubblicitarie pagate con i soldi dei cittadini".
Donzelli: "Da lui follie"
"La nostra è una campagna per rispondere alle follie raccontate da De Luca in modo simpatico, ma irresponsabile e anche volgare. La Campania merita di essere rappresentata in modo più adeguato, serio e concreto. Quando si perdono 5,8 miliardi del Fondo di sviluppo, in qualsiasi regione sarebbe un dramma. In Campania è un crimine, perché è una regione dove manca lavoro e dove ci sono persone che vivono difficoltà quotidiane". Così Giovanni Donzelli, intervenendo alla Camera nel corso della conferenza stampa .
"Si attacca il governo Meloni perché toglie il reddito di cittadinanza, ma con quei 5,8 miliardi si potevano creare posti di lavoro. La responsabilità è di chi non è stato capace di spendere quei fondi. I soldi non si possono spendere per la sagra dello 'scazzatiello' o del caciocavallo. Troppo semplice - ha rimarcato Donzelli - dare le colpe agli altri: inchioderemo ai fatti concreti un modo di gestire il territorio irresponsabile".
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Firenze, Eike Schmidt al Times: “Voglio renderla di...
L'ex direttore degli Uffizi, ora candidato sindaco del capoluogo toscano per il centrodestra: "Votate per me"
"Votate per me per rendere Firenze di nuovo grande". Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, ora candidato sindaco del capoluogo toscano per il centrodestra, parla con il "Times" di Londra, che gli dedica un lungo articolo, dopo che già nei giorni scorsi lo aveva fatto il settimanale tedesco "Der Spiegel.
Secondo il quotidiano britannico, Schmidt, sotto la cui direzione gli Uffizi hanno registrato il record di presenze, "ha poche settimane per cercare di convincere i fiorentini di poter affrontare i problemi della città", che vanno dagli spacciatori nei parchi alle paninoteche per turisti che soppiantano le trattorie tradizionali, dall'invasione di Airbnb che hanno colonizzato gli appartamenti del centro storico. "Ho deciso di correre a sindaco perché amo Firenze con tutto il cuore e non posso vederla trattata così male", dice.
Lo storico dell'arte tedesco parla anche di Giorgia Meloni e di come consideri le sue politiche e le sue azioni come "equivalenti a quelle di qualsiasi altro Partito conservatore in Europa o in Inghilterra" e tra l'altro "lei sta in una forma molto migliore rispetto a quella dei Tories".
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“Cancellato monologo Scurati sul 25 aprile, il post...
La giornalista e conduttrice: "Contratto annullato, nessuna spiegazione". Verducci (Pd): "E' censura"
"Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di 'Che sarà' era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili". Lo scrive sui social la giornalista e conduttrice Serena Bortone, che aggiunge: "Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io".
L'intervento di Scurati era previsto nella puntata di 'Che sarà' n onda stasera in prima serata su Rai3. "Questo è un caso gravissimo di censura nei confronti di Scurati", afferma con una nota il senatore del Pd Francesco Verducci, componente della commissione di Vigilanza Rai, sulla cancellazione del monologo. "Tutto questo per un intervento diretto della Dirigenza Rai a poche ore dalla trasmissione, senza nessuna comunicazione all'autrice e conduttrice del programma", comunica.
E' "un caso gravissimo di violazione dell'autonomia editoriale di un programma, oltreché una inquietante intimidazione di fatto nei confronti dell'autrice e conduttrice Serena Bortone, degli autori del programma, e per estensione di tutti gli autori Rai. La Presidente Rai intervenga nei confronti di Ad e Direttore per chiarire questa vicenda. Siamo in presenza di un atto di censura e prevaricazione gravissimo, che non può essere accettato", conclude il senatore Dem.
“Telemeloni questa volta l’ha fatta veramente grossa. Ha cancellato il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile previsto per questa sera nel programma ‘Che sarà’ di Serena Bortone. A 5 giorni dalla festa di Liberazione è una decisione che non possiamo accettare. Chiediamo a tutte le antifasciste e antifascisti di far sentire la loro (nostra) voce. Chiediamo ai vertici aziendali di fornire immediatamente il perché di questa che appare essere una censura insopportabile”, dichiara Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria Pd.
"La Rai dovrà rispondere alla nostra interrogazione in commissione di vigilanza. C'entra qualcosa il fatto che l'autore avrebbe dovuto interpretare un monologo sul 25 aprile? Davvero temi come la cultura e l'antifascismo fanno così paura alla Rai meloniana? L'azienda sarebbe ancora in tempo per tornare sui suoi passi e rivedere questa decisione assurda, che puzza di censura lontano un miglio, consentendo a Scurati di essere ospite stasera dalla Bortone. Ci auguriamo che questo avvenga per evitare un ulteriore colpo all'immagine della Rai e del nostro Paese sul fronte della libertà di espressione". Così l'esponente M5S in commissione di vigilanza Rai Dolores Bevilacqua e il capogruppo M5S in commissione cultura al Senato Luca Pirondini.
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Esce libro di Capanna: “Stop ipocrisia, Usa votino...
l'ex leader del '68 presenta lunedì alla Camera 'Palestina Israele. Il lungo inganno. La soluzione imprescindibile'
'Palestina Israele. Il lungo inganno. La soluzione imprescindibile'. Già nel titolo del suo nuovo libro, Mario Capanna, ex leader del movimento studentesco nel '68, poi più volte parlamentare europeo e deputato, fa capire come la pensa (o continua a pensarla). Il suo volume, che esce oggi, scritto a quattro mani con Luciano Neri (Mimesis, 278 pp.) arriva sugli scaffali il giorno della risposta di Israele all'Iran, in uno scenario che rischia di andare fuori controllo in tutta la regione mediorientale.
"La grande maggioranza dell'opinione pubblica mondiale -dice interpellato dall'AdnKronos- sta finalmente capendo che senza la creazione dello Stato palestinese indipendente, che conviva in pace con quello di Israele, la guerra durerà all'infinito, come purtroppo la realtà ci sta dimostrando". E "l'attacco di Hamas del 7 di ottobre, pure a prezzo del sangue, ha fatto sì che la questione palestinese, che era ormai caduta nel dimenticatoio universale, sia tornata all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale", sostiene l'ex leader sessantottino.
Ora, preso atto di questa centralità, del problema di fondo, per Capanna il punto resta quello di sempre: creare lo stato palestinese. Dove la 'soluzione imprescindibile' -tornando al titolo- resta quella dei 'due popoli, due Stati'. Slogan che oggi è sulla bocca di tutti: "E' vero -riconosce- oramai lo dicono tutti, lo sostengono le cancellerie di tutto il mondo, ma resta un'ipocrisia di fondo, perché sebbene sia un fattore positivo, parlarne non basta, perché le parole non costano nulla".
L'ex segretario di Democrazia Proletaria, come spiega nel volume che presenterà lunedì alla Camera dei deputati, si pone allora la domanda del 'Che fare?' resa celebre da Lenin a inizio '900, cercando "soluzioni reali, che possano davvero incidere, oltre le parole". "Deve finire -chiede- l'ipocrisia dell'Occidente a partire dagli Stati Uniti e dall'Europa. Se davvero si vuole dare vita allo Stato palestinese, basta semplicemente che gli Stati Uniti convochino il Consiglio di Sicurezza dell'Onu e propongano una mozione per la Costituzione dello Stato palestinese", mozione che "passerebbe all'unanimità, immediatamente, e cambierebbe le sorti del conflitto. Questo è il punto decisivo".